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Creato da mafalda980 il 09/01/2008

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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 29 Gennaio 2008 da mafalda980

 qualcuno chiede di far girare questa notizia tra i blog.....

Notizia del 28 febbraio 2006 - 14:49
L'auto ad aria è... volata via
Eolo,
la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta
sparire. Perché? VIVAMO IN UN MONDO DOVE DEI BASTARDI CI VOGLIONO FAR
CREDERE CHE IL PETROLIO E' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA QUESTA DEVE
DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO! Guy Negre, ingegnere progettista di
motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni,
nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina
rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello),
era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in
alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed
ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva
raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore
consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una
temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per
l'impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa
di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente
all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva
utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di
scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era
praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo
al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel
suo allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in Tv? Al
Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it
venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei
tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione,
la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di
pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla
schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza
insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un
sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il
profitto di pochi. Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere
pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più
notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo
www.eoloauto.it risulta essere in vendita. Questa vettura
rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che
costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse
compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza
lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno
tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno
visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare
informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la
parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi
riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose,
previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore
rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il
perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia
dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione
senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto
Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di
anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del 2006...
Quali
considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente
viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non
vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina
oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben
progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di
cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto
energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere
eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui
parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche
ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed
intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie
del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione"
ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le
briciole sotto al tavolo....
Invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste informazioni!!!
LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!

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