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Un blog creato da verdilecco il 21/02/2007

OCCHI VERDI A LECCO

se chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo.

 
 

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Cogliamo l'attimo: stringiamo un patto

Post n°140 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da verdilecco
 

Vi sono temi e problemi che, seppur non peculiari della categoria, associazione, gruppo di appartenenza, investono ciascuno di noi in quanto persona che abita questo pianeta e questa provincia. Poche settimane fa due giornali, uno locale e uno nazionale, titolavano in prima pagina rispettivamente così: “Allarme tumori del sangue: raddoppiati in provincia di Lecco” e “Vertice ONU sul clima. Obama: rischiamo la catastrofe”.
Il primo pezzo spiegava come, i medici dell'oncologia del Manzoni, lanciassero l'allarme dopo aver costatato l'incredibile aumento delle patologie tumorali del sangue (linfomi, mielomi e leucemie) in provincia di Lecco, attribuendone la responsabilità a cause prevalentemente ambientali. Il secondo articolo metteva il dito nella piaga della drammatica portata del problema global warming e la lentezza irresponsabile dei grandi del mondo nel prendere soluzioni adeguate. Prima e dopo questi articoli, un susseguirsi di allarmi e richiami ad un impegno più stringente lanciati dal mondo medico, scientifico e dall'ONU.
L'inquinamento prodotto da una attività umana senza scrupoli, che ha nel mero tornaconto economico a breve termine l'unica stella polare, sta presentando il conto: ed è un conto estremamente salato. E' un conto fatto di milioni di vite umane spezzate per le malattie e per le catastrofi ambientali; di emigrazione crescente per fuggire a terre divenute sempre più povere ed inospitali; di lotte e guerre per l'accaparramento di risorse vitali come l'acqua. Non possiamo più fingere che questo sia un problema che non ci riguarda. Politici, scienziati, giornalisti, insegnanti, preti, tutti dobbiamo mettere in atto azioni volte a creare consapevolezza dei rischi che corriamo e dei danni che già si manifestano. La salvaguardia della salute e del benessere fisico è precondizione su cui non possiamo più glissare. Non possiamo più rimandare una conversione ecologica dell'attività economica e degli stili di vita: è ora di abbandonare i vecchi modelli di sviluppo e di abbracciarne di nuovi e moderni, più attenti al benessere delle persone anziché alla crescita del PIL. A livello planetario questa consapevolezza sta crescendo. Vedremo se il prossimo appuntamento di Copenaghen saprà trasformare i buoni propositi in fatti concreti. I Verdi, continueranno a fare la loro parte, ma da soli faranno ben poco. Non è più prorogabile il momento di unire le forze per sconfiggere il male che affligge tutti, indipendentemente da credenze politiche e religiose, status sociale e lavoro svolto: l'inquinamento.

Cogliamo l'attimo: facciamo che l'imminente campagna elettorale possa servire a sancire un patto tra tutti i contendenti riguardo una comune ed efficace lotta allo smog a favore della salubrità e vivibilità della nostra regione e della nostra città.

Alberto Valsecchi

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Commenti al Post:
giancvilla
giancvilla il 08/11/09 alle 16:24 via WEB
Bene a questa proposta dei verdi lecchesi, bene alla proposta uscita dall'ultima assemblea nazionale dei verdi che assieme alla elezione di Bonelli al vertice del partito ha anche lanciato, cosa interessante per me, la proposta di una costituente ecologista ed ambientalista aperta anche, ed io direi sopratutto, a chi non si è riconosciuto negli ultimi anni nel partito dei Verdi e nelle sue scelte. Proposta che è stata accompagnata anche dalla decisione, positiva secondo me, di dichiarare conslusa l'esperienza dei verdi in Sinistra e Libertà e dalla decisione, nel futuro, di non fare politica per schieramenti precostituiti, ma guardano solo ed unicamente ai programmi, sia che l'interlocure fosse di destra come se fosse di sinistra. Tutto bene quindi? Niente affatto. A livello nazionale ho già letto e sentito la dichiarazioni di Bonelli circa le condizioni che porrebbero i verdi per una rinnovata alleanza con il PD di Bersani. Non ci siamo, non ci siamo per niente! Come di consueto i fatti non seguono mai gli annunci. Trovo sconcertante che un partito che si pone come obbiettivo una Costituente ecologista abbia come primo atto politico quello di riallacciare le vecchie alleanze. Cosa centra la Costituente ambientalista con il PD? Cosa centra un eventuale nuovo soggetto ecologista con la vecchia e stantia politica ulivista? Mi sembra, come al solito, la vecchia politica politicante, evidentemente in vista delle regionali del 2010, i superstiti dirigenti dei superstiti verdi hanno e dimostrano di avere un unico scopo: riuscire a farsi eleggere, in coalisizione, in qualche consiglio regionale. Stessa cosa, temo, possa avvenire anche a Lecco. Non so cosa abbiano in mente i verdi lecchesi, ma da alcune risposte che ho sentito da parte di Alberto Valsecchi, siamo ancora a quel punto. Sento parlare e riparlare della solita alleanza di centro-sinistra, dei soliti compromessi, dei soliti personaggi, del solito modo di fare politica. Quale è allora il senso della Costituente ambientalista? Quale è il senso del tentativo di costruire un nuovo soggetto politico ecologista? Quale è il senso di allargare il consenso e la base per questo nuovo soggetto, che a questo punto, mi sembra già morto prima ancora di essere in gestazione. Buona cosa sarebbe stata che la Federazione dei verdi si fosse buttata anima e corpo in questo nuovo progetto, se avesse dimostrato senza tentennamenti e senza compromessi quale era la sua strada futura, in una parola se avesse anche rinunciato a presentarsi alle elezioni se non prima di aver dato vita a questo nuovo soggetto. O in subordine se avesse deciso di guardare a quelle forze, a quelle associazioni, a quelle persone che considerano un disastro sia la destra che la sinistra. Che senso ha proporre una costituente e poi, alla prima occasione, ritornare a ribattere le stesse strade che sono state fallimentari in un non lontano passato? Delusione la mia quindi, delusione e anche molta amarezza, magari sarò smentito nei fatti, ma, capendoci un pochino di politica e delle persone che la politica, anche lecchese, la bazzicano, non mi sento di nutrire soverchie speranze per il futuro. Giancarlo Villa/Valmadrera Lista Per il Bene Comune.
 
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CANTICO DELLE CREATURE

 

IN EQUILIBRIO

Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.

 

LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO

La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per  garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.

 
 
 
 

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