Creato da microcosmi il 14/10/2008
il mondo è bello perchè è vario, ed io con lui

Paesaggio

 

Ci sarà la luna.
Ce ne sta
già un pò.
Eccola che pende piena nell’aria.
E’ Dio, probabilmente,
che con un meraviglioso
cucchiaio d’argento
rimesta la zuppa di pesce delle stelle.

(Vladimir Majakovskij)

 

Amo

 

Non  cancelleranno l'amore
né le liti,
né le distanze.
E' pensato,
provato,
controllato.
Alzando solennemente i versi, dita di righe,
lo giuro:
amo
di un amore immutabile e fedele

(Vladimir Majakovskij)

 

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per pensare anche se può far male

Post n°27 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da microcosmi

(qualcuno era comunista)

 

Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma no.
Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva,
la letteratura anche. . . lo esigevano tutti.
Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai
che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l'operaio.
Qualcuno era comunista perché voleva l'aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista
perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.
Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
Qualcuno era comunista
perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.
Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
Qualcuno era comunista perché c'era il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d'Europa.
Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più
di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.
Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l'Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera…
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca
che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos'altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice
solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso. Era come… due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.

(Giorgio GABER)

 
 
 

NEI PENSIERI

Post n°26 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da microcosmi

Pensarti
e pensare a te
e pensare soltanto a te e
pensare a berti
e pensare ad amarti
e pensare a sperare
e sperare e sperare
e sperare sempre più
di rivederti sempre

Non vederti
e nei pensieri
non soltanto pensarti
ma già berti
e già amarti

E soltanto allora aprire gli occhi
e nei pensieri
soltanto allora vederti
e poi pensarti
e poi di nuovo amarti
e poi di nuovo berti
e poi
vederti sempre più bella
e poi vederti pensare
e pensare
che ti vedo

E vedere che posso pensarti
e sentirti
anche se
per tanto tempo ancora non potrò vederti

(erich fried)

 
 
 

AL CREPUSCOLO

Post n°25 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da microcosmi

 

Una giornata

temo

muore

della sua sera

Assurdo:

una giornata

non muore

Solo colui che la chiama giornata

muore

e teme per la giornara

per non

temere per se

 

(Erich Fried)

 
 
 

Ieri 24 gennaio.......

Post n°24 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da microcosmi

Ho percorso in lungo ed in largo i sentieri della vita, confondendo i miei passi con quelli di altri, cercando e ritrovando la mia sola compagnia, facendo e disfacendo la mappa del mio cuore dove nessuno e nulla è mai passato invano. Ho vissuto più di quanto vivrò.....

"Grazie alla vita, che mi ha dato tanto,
mi ha dato due occhi che quando li apro
distinguo nitidamente il nero dal bianco,
e nell'alto cielo il suo sfondo stellato
e nella folla l'uomo che io amo.

Grazie alla vita, che mi ha dato tanto,
mi ha dato l'udito che in tutta la sua apertura
registra notte e giorno grilli e canarini,
martelli, turbine, latrati, burrasche
e la voce tanto tenera del mio beneamato.

Grazie alla vita, che mi ha dato tanto,
mi ha dato il suono e l'abbecedario.
Con esso le parole che penso e dico:
madre, amico, fratello e la luce che illumina
la rotta dell'anima di chi sto amando.

Grazie alla vita, che mi ha dato tanto,
mi ha dato la vitalità dei miei piedi stanchi.
Con essi ho percorso città e pozzanghere,
spiagge e deserti, montagne e pianure
e la casa tua, la tua strada, il cortile.

Grazie alla vita, che mi ha dato tanto,
mi ha dato il cuore che agita il suo involucro,
quando guardo il frutto del cervello umano,
quando guardo il bene così lontano dal male,
quando guardo il fondo dei tuoi occhi chiari.

Grazie alla vita, che mi ha dato tanto,
mi ha dato il riso, e mi ha dato il pianto.
Così io distinguo gioia e dolore,
i due materiali che formano il mio canto
e il canto degli altri che è lo stesso canto
e il canto di tutti che è il mio proprio canto.
Grazie alla vita, che mi ha dato tanto." 

(Violeta Parra)

 

 

 
 
 

FABER

Post n°23 pubblicato il 11 Gennaio 2009 da microcosmi

Quei giorni perduti a rincorrere il vento
A chiederci un bacio e volerne altri cento
Un giorno qualunque li ricorderai
Amore che fuggi da me tornerai
Un giorno qualunque ti ricorderai
Amore che fuggi da me tornerai
E tu che con gli occhi di un altro colore
Mi dici le stesse parole d'amore
Fra un mese fra un anno scordate le avrai
Amore che vieni da me fuggirai
Fra un mese fra un anno scordate le avrai
Amore che vieni da me fuggirai
Venuto dal sole o da spiagge gelate
Perduto in novembre o col vento d'estate
Io t' ho amato sempre , non t' ho amato mai
Amore che vieni , amore che vai
Io t' ho amato sempre , non t' ho amato mai
Amore che vieni , amore che vai

(Fabrizio De Andrè)

dedicata all' amore ovunque e comunque sia.

 
 
 
 
 

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