"Grazie alla vita, che mi ha dato tanto, mi ha dato due occhi che quando li apro distinguo nitidamente il nero dal bianco, e nell'alto cielo il suo sfondo stellato e nella folla l'uomo che io amo.
Grazie alla vita, che mi ha dato tanto, mi ha dato l'udito che in tutta la sua apertura registra notte e giorno grilli e canarini, martelli, turbine, latrati, burrasche e la voce tanto tenera del mio beneamato.
Grazie alla vita, che mi ha dato tanto, mi ha dato il suono e l'abbecedario. Con esso le parole che penso e dico: madre, amico, fratello e la luce che illumina la rotta dell'anima di chi sto amando.
Grazie alla vita, che mi ha dato tanto, mi ha dato la vitalità dei miei piedi stanchi. Con essi ho percorso città e pozzanghere, spiagge e deserti, montagne e pianure e la casa tua, la tua strada, il cortile.
Grazie alla vita, che mi ha dato tanto, mi ha dato il cuore che agita il suo involucro, quando guardo il frutto del cervello umano, quando guardo il bene così lontano dal male, quando guardo il fondo dei tuoi occhi chiari.
Grazie alla vita, che mi ha dato tanto, mi ha dato il riso, e mi ha dato il pianto. Così io distinguo gioia e dolore, i due materiali che formano il mio canto e il canto degli altri che è lo stesso canto e il canto di tutti che è il mio proprio canto. Grazie alla vita, che mi ha dato tanto." (Violeta Parra) |
Inviato da: lorenzovok
il 26/07/2009 alle 22:26
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il 05/06/2009 alle 10:41
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il 10/05/2009 alle 23:29
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il 10/05/2009 alle 12:23
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il 09/05/2009 alle 13:13