Villasimius è situata sulla punta del
sud-est della Sardegna ed il suo
territorio comprende circa 56 chilometri
quadrati di territorio, 35 dei
quali costituiti da spiagge, calette e
isolette vicine alla costa. Dall’inizio
del secolo scorso, Villasimius ha
visto cambiare la propria economia:
da piccola area agro-pastorale
si è trasformata in una delle
capitali del turismo nel sud della
Sardegna. Possiede un porto sviluppatissimo
situato circa tre km
fuori dal centro abitato, una struttura
capace di ospitare approssimativamente
800 barche e dotato
di locali commerciali e servizi turistici.
Degni di nota sono il Museo
Archeologico e la Biblioteca
Comunale: il primo è sorto per diffondere
il patrimonio del territorio
portato alla luce da scavi archeologici,
la seconda, sita all’interno
del Palazzo Civico, conserva un
patrimonio librario di ottomila volumi,
è fornita di una sala internet e
di sezioni speciali dedicate al
mare, alla zona, alle lingue straniere.
Dal 1996 la Biblioteca è sede
del Centro di documentazione
museale. Lungo le coste è possibile
intravedere le numerose torri e
fortificazioni testimonianza dei pericoli
che nei secoli passati arrivavano
dal mare: la Torre di San Luigi
a Serpentara, la Torre di Porto
Giunco dell’isola dei Cavoli, la
Fortezza Vecchia, che domina il
promontorio granitico di Capo
Carbonara. Nel 2000 Villasimius è
divenuta sede del secondo parco
marino d’Italia, il Parco geomarino,
esteso lungo tutto il bacino costiero,
isole comprese, con diversi
gradi di tutela, dove è possibile
praticare la pesca sportiva, la fotografia
subacquea e la navigazione.
L’area marina protetta di Villasimius è
stata istituita nel 1998. Si estende nell’estrema
parte del sud-est della
Sardegna, quasi a formare un ideale
triangolo e comprende un territorio
ed una varietà di specie marine
d’inestimabile valore. Atta alla protezione
dello spazio naturale che essa
comprende, lo scopo che si prefigge
è quello di coniugare uno sviluppo
socio-economico vantaggioso, il
rispetto dell’ecosistema. L’area è
stata suddivisa in tre zone a seconda
delle specie che vi abitano: riserva
integrale, generale o parziale, dove
sono vietate la caccia, la pesca e la
discarica dei rifiuti, oltre a tutte le attività
che possano compromettere il
perfetto equilibrio della natura. Negli
anni passati il mare di Villasimius
servì da passaggio per i popoli che
instauravano legami con le città portuali
del continente e offriva altresì un
ottimo riparo dai venti per le navi
mercantili. Oggi ciò che veramente
merita attenzione è il mondo sommerso
che conserva le testimonianze
della lunga frequentazione dell’uomo
in queste acque, come i relitti di
alcune navi naufragate, che possono
essere visitati grazie agli appositi
“sentieri blu”. Inoltre, i fondali contano
la presenza di numerose specie
di fauna e flora marina, come la
pinna nobilis e la posidonia oceanica.
Tutto questo ha un valore e
un’importanza fondamentale per far
sì che tutti in futuro, possano godere
di questo straordinario spettacolo
sottomarino.
Auguro a tutti una buona giornata Carlo