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Occhi di bambino: i pescatori

Post n°20 pubblicato il 28 Marzo 2008 da angiolettopm

A volte cerco di guardarmi intorno con occhi di bambino, anzi cerco di immedesimarmi nei miei bambini che guardano il mondo, curiosi e ottimisti, cercando di carpire solo il bello in qualunque evento.
Però in questi casi non mi viene da fare una riflessione malinconica, del tipo "il mondo è diverso, esiste la malignità" ecc. ecc., piuttosto cerco di cogliere tutte quelle sfumature che normalmente sfuggono, soprattutto nell'osservare le persone, ovviamente nel senso curioso e leggermente sfottente che questo comportamento può generare.
Per esempio, io sono nato e cresciuto in un paesino a ridosso del mare. Spiaggia non bella, quasi abbandonata per gran parte dell'anno, ma contenente in se tutte quelle peculiarità che fanno di un angolo di natura un paesaggio "naturalmente" antropizzato.
Sulla spiaggia si svolge la vita dei pescatori. Non il pescatore che con la canna da pesca aspetta che abbocchi il pesciolino, ma i pescatori che si organizzano con le barche, anche non professionisti. Non so perchè ma il pescatore è sempre magro e scuro, con i capelli brizzolati anche a trent'anni. La cosa buffa è che alcuni di essi sono perfettamente integrati con il paesaggio, anzi ne fanno parte. In effetti quando guardo una certa barca e manca il pescatore, sembra che manchi qualcosa. Poi arriva il pescatore e il paesaggio si completa. Indossa un giubbino bianco blu e rosso color barca, ha i capelli e la barba bianco-grigia color schiuma del mare e sorride con i denti ingialliti color sabbia. In effetti, non esiste posto migliore dove costui potesse trovarsi. Poi c'è l'altro pescatore che vende il pesce al bando, un tipo che parla a chiunque gridando e adulando!
Poi arriva il tipo riflessivo, tipo l'uomo del monte, di poche parole. Insomma, quello che dice: "Oggi piove" e nessuno "scende le barche". Generalmente si tratta del più anziano, quello che conosce il mestiere. Costui si siede sempre in un specie si giaciglio intorno a reti, nasse e strumenti vari e osserva, come un re sul trono. E pontifica su tutto, sempre con poche parole. Che dire, "carisma e sintomatico mistero"!
Ecco quindi il principiante, colui che in quell'ambiente viene benevolmente deriso, a causa della sua scarsa esperienza. Su di esso si sommano tutti i peggiori risultati, del tipo reti che si rompono, lenze che si perdono, barche che si rovinano ecc. ecc. Ma egli, imperterrito e con tanta voglia di fare, sopporta tutto, guidato dalla passione per quello che fa, fino all'arrivo del prossimo principiante!
Invece le baracche sono proprio baracche! Restano in piedi fino all'evento eccezionale che si verifica ogni quattro cinque anni, ovvero vento forte e onde alte diversi metri che risucchiano tutto. E come le vere baracche sono tutte uguali, approssimative, con vecchie porte riciclate e tamponature in lamiere di diversa età e storia. All'interno regna la confusione: nasse, reti di diversa natura raccolte nelle bagnarole celesti, seti di riparazione reti, e tanti altri oggetti di cui non conosco il nome in italiano (solo dialettale). Trovare una sedia intera, stile "sedia da cattedra di scuola media" è quasi impossibile.
La cosa curiosa è la riparazione delle reti. Essi stendono tutta la rete sulla strada, si siedono intorno ad essa in diversi punti, e cuciono la rete allo stesso modo delle donnine che lavorano a maglia. E poi parlano, sparlano, urlano, litigano, ridono, bevono vino, e si sentono padroni del loro mondo.
Potrei scrivere tanto tanto altro, ma voglio solo esporre il senso del discorso, e poi, visto che confondo la puzza di pesce con il profume del mare, questo mondo mi piace un sacco!

La cosa importante è che quel pezzo di spiaggia non sarebbe tale senza tutto questo. Quasi tutti sono pescatori non professionisti, lo fanno solo per passione, e mi piace guardarli proprio per questo.
Li ammiro e a volte li invidio, perchè magari in quegli attimi che loro coltivano la loro passione, ritrovano serenità e spensieratezza. Mi chiedo: non è diritto di ogni persona vivere dei momenti con cui si possa stare bene con se stessi e con gli altri?

 
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Un blog di: angiolettopm
Data di creazione: 11/01/2008
 
 

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