Post n°29 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da aquilafolle
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Post n°28 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da aquilafolle
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Post n°27 pubblicato il 20 Agosto 2009 da aquilafolle
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Post n°26 pubblicato il 15 Agosto 2009 da aquilafolle
A tutti voi che entrate a visitare il mio blog lascio un ricordo del mare...il mio mare di quest'anno... Aspro e brullo...ma rilassante al punto giusto... Porto ancora addosso la sua dolcezza delle ore della siesta...e il vento delle sue onde così rassicurante in quelle ore in cui solo sulla riva si poteva resistere alla calura... Anche a te, amore mio, buon Ferragosto! Questo Ferragosto di questa strana estate, in cui tanti operai si arrampicano sulle gru o quant'altro e siamo in attesa di qualcosa che deve per forza accadere, siamo tutti soli con i nostri cari vecchi... Ed è giusto che sia così... Mi mancherai... |
Post n°25 pubblicato il 07 Agosto 2009 da aquilafolle
Catullo Carme 5 Viviamo davvero, mia Lesbia, e amiamo Vivamus mea Lesbia, atque amemus, Carme di fondamentale importanza, il 5 del Liber catulliano, per saggiare, intorno alla tematica dell'amore, la novità delle posizioni dei poetae novi rispetto a quelle del mos maiorum. L'amore è vissuto da Catullo come l'esperienza capitale della propria vita, capace di riempirla e di darle un senso. All'eros non è più riservato lo spazio marginale che gli accordava la morale tradizionale (come ad una debolezza giovanile, tollerabile purché non infrangesse certe limitazioni e convenienze soprattutto di ordine sociale), ma esso diventa centro dell'esistenza e valore primario, il solo in grado di risarcire la fugacità della vita umana (G.B.CONTE, Letteratura latina, Firenze, Le Monnier, 1987, p.118). Versi 1-3 A tutti i tradizionalisti (rappresentati nel carme dai senes severiores del v. 2) Catullo oppone la sua nuova filosofia della vita, condensata nell'equazione vivere uguale amare, e dichiarata con energia al v.1. Il poeta esorta la sua donna a vivere intensamente (vivo ha qui un significato più pieno e forte del solito) e ad amare. La vita, dunque, per Catullo coincide nella sua più vera essenza con la passione amorosa. Notevole è la disposizione dei due verbi all'inizio e alla fine del medesimo verso. conto (notate l'efficace accostamento omnes unius ad inizio di verso!) dei rimbrotti dei vecchi troppo severi (non vi sfugga la chiusa allitterante senum severiorum)di coloro, cioè, che, vuoi per ragioni anagrafiche, vuoi per un radicato conservatorismo morale, non riescono proprio a giustificare l'equazione vivere davvero uguale amare, definita dal poeta al v.1. Dunque la vera vita non è quella indicata dal mos maiorum e spesa al servizio della comunità, nei ranghi della politica o in quelli dell'esercito, bensì quella al cui centro sta la relazione con la donna amata, vissuta con un'intensità tanto vera da non aver bisogno dei vincoli giuridici del matrimonio.
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