elementare, Watson.

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Nella foresta amazzonica è stato scoperto il serpente più grande del mondo: l’Anaconda verde settentrionale. Finora in Amazzonia era stata riconosciuta solo una specie di Anaconda verde, chiamata anche Anaconda gigante. Invece l’Anaconda verde settentrionale è stata confermata come specie distinta in un nuovo studio: “Insieme ad altri 14 scienziati provenienti da nove paesi – scrive il professor Vonk – abbiamo scoperto che la specie di serpente più grande del mondo è l’anaconda verde. Quelli trovati nel nord del Sud America – tra cui Venezuela, Suriname e Guyana francese – sembrano appartenere a una specie completamente diversa. Anche se a prima vista sembrano quasi identici, la differenza genetica tra i due è del 5,5% e questo è enorme. Per meglio comprendere il concetto è bene sapere che gli esseri umani e gli scimpanzé sono geneticamente diversi tra loro solo del 2% circa.”

Ad essere sincero, dell’Anaconda verde settentrionale non ne sapevo nulla, ma non avrei mai pensato che la differenza genetica fra gli umanoidi e gli scimpanzé fosse solo del 2% ovvero nulla di più della coda e della quantità di pelo.
Considerando però quello che avviene in questo paese, non ultimo le manganellate ai ragazzini, forse qualche sospetto sulla differenza fra noi e gli scimpanzé sarebbe stato lecito, ma se questo sospetto non ci ha mai sfiorato è proprio perché, tranne quel 2% dovuto a coda e pelo, tra noi e loro non c’è altra differenza.

di lunedì

La vera tristezza è questo copione d’ipocrisia che viene sventolato in ogni occasione proprio da quelli che da un lato prendono le distanze dagli influencer e poi, nei fatti e nelle parole, sono essi stessi i peggiori influencer da un tanto al chilo. Sono ormai millemila anni che l’ipocrisia viene distribuita a mani aperte sui popoli così come si fa col riso ai piccioni. Solo nel recente, penso al Covid, alla “migliore Sanità al mondo”, agli aggressori ed aggrediti, al prezzo del gas, alle sanzioni, alla strage di palestinesi, alla morte di Navalny. A parte che ce ne cibiamo fino ad ingozzarci, se l’ipocrisia fosse davvero un cibo, avremmo cancellato definitivamente la fame nel mondo, ma l’ipocrisia non ha valori nutrizionali, ha solo effetti allucinogeni. Effetti che ci fanno vedere la “democrazia” anche dove non c’è e solo perché la “democrazia” sta scritta solo nelle Costituzioni; non a caso, chiamiamo “democrazie” anche tante “monarchie” e, mi chiedo, che cazzo di “democrazia” è quella in cui i reali beneficiano di “privilegi” tali che, alla fine, in termini di diritto, quelle “democrazie” sono solo puttanate essendo, invece e nei fatti delle “monarchie”. Allucinogeni che ci convincono che noi siamo migliori degli altri. Se, poi, dovessimo chiederci: “chi, fra Biden e Trump, è la pentola e chi la brace?“, sarebbe un campanello d’allarme per i nostri influencer perché il calo d’ipocrisia evidenzierebbe che l’allucinogeno sta perdendo effetto e necessita un’altra pasticca. Peggio ancora se ci chiedessimo “cosa ci fa Erdogan nella Nato?” oppure “che ci fa Orban nella UE e nella Nato?” oppure… oppure… oppure… domani è martedì e, Se non erro, inizia negli USA il processo ad Assange. Quello che, altro che Tangentopoli, tolse il coperchio proprio da quelle pentole che chiamiamo “democrazie”. Eheh, per lui si parla di una condanna ad un paio di centinaia d’anni. Tranquilli però, il tamtam sarà breve e si chiuderà il coperchio come sui miliardi di mail che lui portò alla luce pensando di svegliare il gregge ma, anche se l’avesse svegliato, non sarebbe servito a nulla. Bisognava prima, insegnargli a leggere e, poi la parte più complicata, fargli capire il senso di quel che si legge.
Buon martedì.

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I miei più cari Auguri di buone festività
a tutti i miei followers…
… e visto che ci siamo, sempre e solo ai miei followers, Auguri di Buon Anno. Il 2024 fra l’altro, essendo bisestile, già promette bene. Da un lato non discrimina nessuno e dall’altro non fa sconti agli smemorati.