PERCORSO DI UNA VITA…

beppe storia di vita

La Mia Storia

Infanzia

Ero un bambino introverso e timido. A scuola giocavo poco con gli altri bambini, preferivo giocare da solo.

Ricordo che un bambino, molto prepotente, cercava sempre di farmi fare le cose che decideva lui. Era una persecuzione! Meno male che abbiamo smesso di frequentarci presto.

A casa, parlavo poco dei miei piccoli-grandi problemi… avrei preferito ricevere qualche carezza in più dai miei genitori. Insomma, non ero per niente un bambino felice, e lo sapevo.

A tredici anni quello che mi ricordo è che ero bravo a scuola, ero il primo della classe. Però in terza media ‘tagliavo’, avevo cominciato a fumare perché guardavo le sigarette di mio padre e mi era venuta voglia. Poi mi hanno insegnato come si faceva, perché non lo sapevo… se non te le insegnano certe cose non le sai… Poi mi sono impegnato per l’esame finale e ce l’ho fatta, l’ho superato con l’ottimo e ho fatto prendere un bel voto ad un amico che era invece scarso, aiutandolo a studiare. Poi le superiori, mio papà mi ha costretto a studiare da geometra ma è durata un anno soltanto, poi ho non ho più continuato, dopo che sono stato bocciato.

Poi è entrata nella mia vita la musica! Ho iniziato a suonare la batteria, anche per quello andavo male a scuola e non mi sono mai diplomato. Prendevo lezioni di batteria a cinquemila lire all’ora da un privato nella sua cantina, mia sorella mi passava i soldi, io ho due sorelle.

Andavo a studiare in una sala prove, si pagava tanto, per me che non lavoravo e non avevo lo strumento. Ero bravo come batterista, facevo progressi velocemente. Ho suonato in un gruppo, mi piaceva il jazz, la fusion, mi interessavo poco del rock e della musica leggera italiana.

Giovane adulto

Vivevo con mia madre a Casale, mi ero trasferito da poco da Torino, dopo la morte di mio padre. Le mie sorelle si erano già sposate. A vent’anni mi sono ammalato. Ma ero già ammalato, non è normale per un bambino vivere così… quando avevo dieci anni uscivo con ragazzi più grandi e quindi ho bruciato tutte le tappe. Per me quelli della mia età erano immaturi. Mia mamma non c’era mai, non è che mi aiutasse molto, anzi, si vergognava di me perché quando mi ricoveravano in psichiatria diceva ai suoi amici che ero dal dentista o altro, e questo era bruttissimo da buttare giù. In quegli anni suonavo più che altro, guadagnavo ogni tanto qualcosetta, ma con scarsi profitti. Sono entrato in depressione e credo che si entri in depressione se manca, almeno nel mio caso, qualcosa a livello affettivo, un aiuto dai parenti, che poche volte c’è stato. La depressione come viene va, non è che la puoi curare, secondo me. C’era il buio davanti e non vedevo scampo, vie di fuga. Numerosissimi i ricoveri in psichiatria. Tra alcol e droga la guarigione era sempre più lontana, poi mi sono messo di impegno… da solo però, nessuno può smettere di fumare o di bere al posto tuo!

Il primo ricovero

Credo di ricordare il primo ricovero. Durante il ricovero un farmaco mi aveva fatto molto male, non ero abituato e mi ricordo che mi sono ritrovato in bagno tenendomi al muro per non cadere e pensavo ‘ma cosa cavolo mi hanno dato?’. Numerosi anche i contenimenti, allora mi chiedevo il ‘perché’, penso che non sia la soluzione migliore contenere una persona, specialmente a vent’anni. Al primo ricovero ne sono seguiti una cinquantina d’altri… Per guarire da cosa? Nessuno me lo fece capire a quel tempo…. Sindrome dissociativa, disturbo bipolare del secondo tipo…. vuoi o non vuoi comunque a un certo punto sai che c’è qualcosa che non va: in te o nei dottori, o in tutti e due. Quando è nato il Centro di Aggregazione Culturale ‘Fuoriluogo’, in Via Biblioteca ero felicissimo di avere finalmente un punto di riferimento. Prima uscivo di casa e dicevo ‘e adesso dove vado?’.

Riabilitazione

Sono finito in una struttura dove ti tolgono ogni libertà, per circa un mese, e poi in un’altra per 5 anni. Sfido chiunque a fare delle esperienze del genere. Non riuscivo a sentire se stavo meglio o peggio… vedevo se i dottori mi dicevano che stavo migliorando oppure no. Erano più simpatici quando mi dicevano che stavo bene, altrimenti…. Questa è una capacità, una consapevolezza, che ho sviluppato in seguito. La consapevolezza di essere ‘diversamente sano’.

Le cose iniziarono effettivamente ad andare meglio. Sono andato in un’altra struttura, gruppo appartamento, ad alta protezione. Negli anni pian pianino ho iniziato a prendere parte anch’io al mio processo di guarigione, prima non l’avevo mai fatto. Lì ho smesso di fumare e ho ridotto l’uso del caffè. Ho iniziato a riguardarmi, è stata durissima. Stavo molto meglio e il bello è che me lo dicevano anche gli operatori. Il mio miglioramento lo vedevo nei loro sorrisi.

Ora

Ora sto bene. Nonostante tutta la malattia. Ora sono quasi completamente autonomo. Ora ho quarantasette anni, dopo i quarant’anni si è sempre un po’ come sul filo del rasoio… cioè devi fare attenzione ad una serie di cose che prima potevi trascurare, almeno per me è così, sei più responsabile. Vorrei che chi avesse problemi simili ai miei facesse da subito qualcosa per se stesso, è il modo migliore, se non per guarire, per stare meglio.

PERCORSO DI UNA VITA…ultima modifica: 2016-09-28T11:40:18+02:00da idee_in_movimento16

2 pensieri su “PERCORSO DI UNA VITA…

  1. Questa storia mi ha colpito ,credo che tutti in fondo in fondo abbiamo avuto problemi o ci siamo sentiti depressi per vari motivi ,l’importante è questo …… rialzarci e ritornare a vivere come ha fatto anche l’autore,bravo !

  2. CIAO A TUTTI,
    SONO PEPPINA89,UNA RAGAZZA CON TANTI SOGNI E DESIDERI;
    LA MUSICA,LO STUDIO E LA PASSIONE PER LA TRASMISSIONE AMICI DI MARIA DE FILIPPI,
    UNA VOLTA,QUANDO ERO 18ENNE VOLEVO PROVARE AD ENTRARE IN QUESTO PROGRAMMA,MA NON CI SONO RIUSCITA,
    IL MOTIVO E’ PERCHE’ IO ERO FISSATA CHE VOLEVO ENTRARE NELLA SCUOLA ANZICHE’ SOLO PROVARCI,HO TANTI AMICI SU FACEBOOK
    CHE HANNO PROVATO AD ENTRARE E CHE RIPROVERANNO NELLA PROSSIMA EDIZIONE,QUELLA DELLA MAGGIORE ETA’,
    AMICI DIVENTA MAGGIORENNE,COME STRISCIA LA NOTIZIA,UN PROGRAMMA CHE VA IN ONDA DA 30 ANNI,LA MUSICA E’UNA COSA CHE E’
    PARTITA DAL LONTANO ANNO 2000,QUANDO AVEVO 11 ANNI,VOLEVO FORMARE INIZIALMENTE UN GRUPPO ROCK,POI UNA GIRLBAND,SOLTANTO
    CHE ERO MINORENNE ALL’EPOCA,E QUESTI MEZZI IN ITALIA NON C’ERANO,POI NEL 2015 HO RICOMINCIATO A CANTARE IN UN CORO
    NELLA STRUTTURA DOVE SONO OSPITE,LE VILLETTE DI SALUGGIA(VC),DOVE LAVORA UN EDUCATORE CHE SUONA LA CHITARRA E MI DA’
    MOLTI CONSIGLI SU COME FORMARE IL MIO GRUPPO,ADESSO STUDIO ALL’UNIVERSITA’ DEL PIEMONTE ORIENTALE A VERCELLI,IN QUESTO
    MOMENTO FREQUENTO DEI CORSI SINGOLI,IL PROSSIMO ANNO FARO’ IL TEMPO PIENO E DOVRO’ STUDIARE MOLTO PERCHE’ PASSERO’
    DA CORSI SINGOLI A LINGUE STRANIERE MODERNE,IL MIO GRUPPO MUSICALE SI FORMERA’CON GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITA’ E CON
    L’AIUTO DELLE VILLETTE,SAREMO 11 RAGAZZI E RAGAZZE(7 RAGAZZE E 4 RAGAZZI),DI CUI 2 CASALESI,IO E UN’ALTRA PERSONA CHE
    CONOSCO CHE E’ PIU ‘ GIOVANE DI ME DI 8 ANNI,NEL GRUPPO IO RICOPRO IL RUOLO DI LEADER,CONTATTERO’ UN COREOGRAFO MOLTO BRAVO
    CHE E’ MOLTO MATURO,PERCHE’ HA PIU’ DI 30 ANNI.
    I MIEI PROPOSITI PER L’ANNO NUOVO SONO:
    -FORMARE IL MIO GRUPPO MUSICALE
    -ESSERE POSITIVA
    -STUDIARE MOLTO
    -AVERE TANTA FORTUNA

    PEPPINA89

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