Città da visitare: Mantova

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Una delle città che vorrei tornare a vedere, siccome la prima volta che ci sono stata avevo 14 anni era con la scuola e devo dire non avevo molta voglia di guardare  la magnifica arte di Mantova… La città che fu prima degli  Etruschi, ai quali seguirono i Celti, cacciati poi dai Romani che la fortificarono. Alla fine dell’impero romano nel 475 circa, la città venne conquistata da Odoacre e poi da Teodorico, re dei Goti. Non dimentichiamo il dominio della famiglia  Gonzaga, che regnò su Mantova fino al 1707. Fu il periodo più importante di Mantova che divenne una delle città più in vista e uno dei massimi centri d’arte in Europa. Dal luglio 2008 la città insieme a Sabbioneta, entrambe accomunate dall’eredità lasciata loro dai Gonzaga che ne hanno fatto due tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Sulla terrazza (due sorelle) di Renoir

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Due sorelle opera di Renoir così chiamata dall’artista, si trova al Art Institute di Chicago. Nel dipinto possiamo vedere due Bambine (sorelle), e alle loro spalle un bellissimo paesaggio. La terrazza è sempre quella della Maison Fournaise, che si trova nei piccoli sobborghi di Parigi; Renoir, era veramente molto legato a questo luogo, dato che lo utilizza in ogni sua angolazione per ottenere innumerevoli ambientazioni per i propri quadri.Le due bambine si trovano in primo piano, a fianco della più piccola possiamo vedere un cesto, con molti rotoli di lana colorati. Alle loro spalle come già accennato un paesaggio con la Senna che riflette nelle proprie acque alcuni alberi che fanno da sfondo all’intera scena. Prima di finire al Art Institute di Chicago, il dipinto è passato a diversi possessori, il primo ad acquistarlo è Paul Durand-Ruel, il quale lo nomino Sulla Terrazza. Poi passo nella collezione di Charles Ephrussi, un altro collezionista d’arte. Per giungere di nuovo nelle mani della famiglia Durand-Ruel, prima di arrivare al museo dove ora si trova.

La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix

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La libertà che guida il popolo (La Liberté guidant le peuple) è un dipinto del pittore francese Eugène Delacroix, realizzato nel 1830 e conservato nel museo del Louvre a Parigi.  In questo dipinto viene rappresentata la così detta seconda rivoluzine francese chiamata le tre giornate gloriose,  Carlo X ultimo sovrano della dinastia dei Borbone è costretto ad abdicare  e sostituito da Luigi Filippo, questo perchè dopo aver emanato molti provvedimenti che davano sempre più potere all’aristocrazia, portò  il popolo ad insorgere.  Tornando all’analisi del dipinto possiamo vedere Una donna in primo piano Marianne che rappresenta la francia e la libertà. Questa tiene in una mano la bandiera francese, nell’altra una baionetta. Attraversa il campo di battaglia a piedi nudi ed in testa porta il berretto simbolo della repubblica, tanto voluta dai rivoluzionari. Marianne svolge lo sguardo verso i cittadini incoraggiandoli ad unirsi alla battaglia. Possiamo vedere personaggi di ogni età. Sulla destra c’è un giovane ragazzo con la pistola, che  rappresenta la forza ed il coraggio dei giovani, nella lotta contro il potere spregiudicato della monarchia. Sulla sinistra un uomo con un cilindro in testa, un intelletuale, pronto a difendere la libertà dei cittadini ad ogni costo.Ai piedi di Marianne c’è un ragazzo sembra ipnotizzato che riserva ogni sua speranza  in lei, come se fosse l’unica che può cambiare le cose e rendendole migliori. Possiamo collocare la battaglia a Parigi grazie ad un  elemento fondamentale che si scorge  in fondo sulla destra che è la cattedrale di Notre-Dame.

Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich

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Il confronto tra uomo e natura è una delle caratteristiche più importanti alle basi del Romanticismo. Questo è un tema fondamentale che troviamo nel dipinto di  Caspar David Friedrich: Viandante sul mare di nebbia realizzato nel 1818 e conservato alla Hamburger Kunsthalle di Amburgo. Al centro della composizione possiamo vedere il Viandante in cima ad un precipizio roccioso che da le spalle all’osservatore.La scelta di mostrare il protagonista di spalle e voluta dal pittore, così l’osservatore tende ad immedesimarsi nel protagonista,dando l’illusione di trovarsi in prima persona, davanti a questo spettacolare panorama.Ben poco si sa su chi rappresenti il protagonista del quadro. Ci sono molte ipotesi tra cui, secondo alcune testimonianze, sotto le vesti del Viandante vi sarebbe il colonnello della fanteria sassone Friedrich Gotthard von den Brinken, defunto amico del Friedrich che con questa tela ne volle conservare vivo il ricordo.Per la resa della scena il pittore ha usato due tecniche differenti, ha dipinto con precisione e durezza la parte con l’uomo e le rocce, mentre ha optato per una resa più liquida e vaporosa, per la sezione della nebbia e del panorama. I colori utilizzati sono vari e mescolati tra loro, per l’effetto del manto  nebbioso ha utilizzato colori come il blu. grigio, rosa e giallo. Mentra per le roccie ha usato dei colori più opachi e che ricordassero il mondo della terra. Il dipinto riproduce perfettamente le montagne della Boemia, ed in particolare dell’Elbsandsteingebirge. Potremmo pensare  che questo quadro possa essere stato realizzato dal vivo,ma in realta fu dipinto tutto in studio.

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Galleria Nazionale dell’arte moderna

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Tempio di Esculapio è sito in un isolotto artificiale del lago sito nel Giardino del Lago a Villa Borghese.

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Villa Borghese 

Poeti Maledetti

I poeti maledetti è il nome  che diede Paul Verlaine alla sua prima opera uscita nel 1884. Questa comprendeva opere di  Tristan Corbière, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé. Nel 1888 fece uscire una seconda edizione dell’opera nella quale aggiunge le opere di  Marceline Desbordes-Valmore, Villiers de l’Isle-Adam e Pauvre Lelian, quest’ultimo pseudonimo dello stesso Verlaine. Possiamo ringraziare il poeta perché grazie a questa sua opera, abbiamo conosciuto degli artisti che fino a quel momento erano sconosciuti.

tra tutti questi nomi il mio preferito è Arthur Rimbaud, lui è stato considerato il poeta dell’adolescenza, questo perché nelle sue opere emergono con forza i tratti adolescenziali, ma anche perché le sue opere sono state scritte tra i 16 e 19 anni.

Opere di arthur Rimbaud:

La Gazza (la Pie) è un dipinto di Claude Monet

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La Gazza (la Pie) è un dipinto di Claude Monet realizzato tra il 1868 e il 1869, conservato a Parigi nel museo d’orsay. Dopo un periodo di due anni l’artista torna a dipingere un paesaggio innevato. In questo periodo Monet si trova a Etretat,una piccola cittadina dell’alta Normandia, dove insieme ad altri pittori si ritira per dipingere . Ma a differenza del suo collega Courbet, Monet non si concentra sul dipingere gli animali ma rende il paesaggio protagonista. In questa opera il protagonista assoluto è il paesaggio, infatti come possiamo vedere la Gazza è messa sulla sinistra ed è solo un oggetto inserito nel paesaggio innevato che ne è il  protagonista assoluto. Monet che è l’esponente ed il padre del movimento impressionista,apre un capitolo per l’impressionismo, ancora prima che il movimento abbia forma. Lo fa con un opera molto semplice.Luce, sole, ombre, le sfumature del bianco,  con pennellate lievi che rendono l’opera quasi liquida, come se si vedesse la mobilità della neve, che impercettibilmente si scioglie al Sole. Quello che interessa a Monet non è l’immagine ma ciò che lo spettatore percepisce guardando il paesaggio. Il modo di usare il colore e crearne la luce, servono per permettere allo spettatore di vivere in modo privato l’esperienza che ha coinvolto l’artista.

Edward Munch – La pubertà

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La pubertà è un dipinto del pittore norvegese Edward Munch, ed è conservato nella Galleria Nazionale di Oslo. Nel dipinto possiamo vedere un fanciulla seduta sul letto con le mani incrociate, che copre la zona pubica. Nel suo volto possiamo vedere Paura e turbamento, per il cambiamento che sente compiersi, il passaggio da fanciulla a donna. In questo dipinto possiamo  trovare analogie con un altro dipinto quello della fanciulla malata, questi  rimandano al trauma subito da Munch a causa della malattia che colpi sia la madre che la sorella, la tubercolosi. Il centro d’interesse dell’artista è l’uomo ed il suo dramma sulla sua esistenza e le sue paure. L’ombra sulla parete rappresenta per il pittore ciò che la donna dovrà subire nel suo futuro. Quello di procreare e accudire i figli, senza aver la possibilità di dedicarsi ad altro. La fanciulla diventando donna perde quindi la sua libertà che ha avuto fino a quel momento.