Il comportamento e la personalità cambiano spesso con la demenza. Le persone si comportano in modo molto diverso da se stesse e tali cambiamenti possono essere difficili da affrontare per la famiglia e gli amici. Il comportamento cambia per molte ragioni. Con la demenza, questo accade per ragioni fisiologiche: una persona perde lentamente i neuroni, e quindi le capacità cognitive. Il modo in cui si comporterà dipende da quale parte del cervello muoiono le cellule.
Come cambia il comportamento di un paziente con demenza?
Ci sono molte ragioni per cui il comportamento e il carattere di una persona iniziano a cambiare.
Questi cambiamenti possono essere causati dall’ambiente, dalla salute della persona o dai farmaci che sta assumendo. Anche alcune attività di routine, come fare il bagno, possono turbarlo.
La demenza colpisce ogni persona in modo diverso. Per lo meno, potrebbe diventare più smemorato di prima. Al punto che riesce a malapena a ricordare di cosa stava parlando 5 minuti fa. Può essere arrabbiato e sconvolto, perché semplicemente non riesce a tenere traccia degli eventi che lo circondano. Il rumore, la comunicazione, le conversazioni possono creare confusione. Troppe informazioni da elaborare. Ecco perché molte persone anziane iniziano a condurre uno stile di vita solitario e hanno meno contatti con gli estranei.
Tra le altre cose, una persona spesso non è in grado di spiegare o descrivere i propri sentimenti, anche a causa di una malattia fisica. Invece, si irrita, risponde con aggressività o viceversa cade in uno stato di torpore. Infezioni del tratto urinario, costipazione e scarso sonno sono esempi di malattie che possono causare sbalzi d’umore.
Come comportarsi con qualcuno affetto da demenza?
Il comportamento è fuori controllo di una persona, lui stesso può essere molto spaventato da questo. Ha bisogno del tuo aiuto, anche se non sembra.
La cosa principale nel comunicare con un paziente affetto da demenza è seguire alcune regole:
- Ambiente tranquillo e non invadente. Aiutalo a seguire la sua routine quotidiana fin nei minimi dettagli. Quindi dimenticherà le cose meno spesso, sarà meno nervoso e infastidito;
- Cerca di mantenere le persone intorno a te consapevoli della malattia. Le persone affette da demenza sperimentano un forte stress quando si trovano in una situazione scomoda o in un gruppo di estranei dove non possono controllare ciò che sta accadendo;
- Se una persona è turbata o infastidita, è meglio non tentare il contatto fisico con lei in nessuna forma. Ad esempio, non è necessario trattenerlo con la forza, portarlo via o avvicinarlo da dietro. Potrebbe essere meglio lasciarlo solo per un po’ e lasciarlo riprendersi;
- Cerca di non prendere sul personale nessuna parola o azione;
- Non alzare la voce: questo non farà che aggravare la situazione;
- Evita la punizione. Una persona potrebbe non ricordare gli eventi e quindi non imparare dai propri errori;
- Parla con voce lenta, calma e rassicurante. Non gridare o arrabbiarti;
- Cerca di non soccombere alle provocazioni e non entrare in una discussione con il paziente.
Molto spesso, un paziente con demenza diventa aggressivo. Questo si manifesta in azioni specifiche, come colpire e insultare. Questo comportamento è solitamente un’espressione di rabbia, paura o frustrazione.
Pertanto, è importante ricordare alcune altre regole:
- L’aggressività può essere causata da stimoli esterni. Non chiudere a chiave la porta e lasciare sola la persona: questo porta a una maggiore frustrazione;
- L’educazione fisica aiuterà a eliminare l’aggressività. Prova a fare esercizi con una persona ogni mattina. Certo, secondo il benessere;
- Reagisci a qualsiasi azione del paziente con calma, se possibile, muoviti lentamente e in modo misurato in modo che possa seguirti. Commenta cosa farai ora, in modo breve e chiaro, ad esempio: “Ti aiuterò a toglierti il cappotto”. Ciò contribuirà a impedire al paziente di sentire che stai attaccando o che vuoi fare del male;
- Se il paziente si comporta in modo aggressivo, scopri perché. Forse la persona sta attualmente soffrendo o provando disagio.