WrnzlaAscari: I Leoni d' Eritrea. Coraggio, Fedeltà, Onore. Tributo al Valore degli Ascari Eritrei. |
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L'Ascaro del cimitero d'Asmara.
Sessant’anni fa gli avevano dato una divisa kaki, il moschetto ‘91, un tarbush rosso fiammante calcato in testa, tanto poco marziale da sembrare uscito dal magazzino di un trovarobe.
Ha giurato in nome di un’Italia che non esiste più, per un re che è ormai da un pezzo sui libri di storia. Ma non importa: perché la fedeltà è un nodo strano, contorto, indecifrabile. Adesso il vecchio Ghelssechidam è curvato dalla mano del tempo......
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Ricompense al Valor Militare per Ascari d'Eritrea.
Post n°227 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da wrnzla
Tratto da: miles.forumcommunity.net Ricompense al Valor Militare per Ascari d'Eritrea. Debbas Sengal, ascari (15445) del VII battaglione eritreo. - Visto cadere il proprio ufficiale in zona battuta da intenso fuoco avversario, si slanciava in suo soccorso. Ferito a sua volta, riusciva tuttavia a trasportare l'ufficiale dietro un riparo. Esempio di devozione e di alto senso del dovere. Asfaha Mahari, buluc basci (12022) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - Graduato audace e sprezzante del pericolo, già distintosi in precedenti azioni, durante un combattimento, sotto il fuoco avversario si portava da un punto all'altro della linea per animare i dipendenti ed indicare loro i bersagli da battere. Gravemente ferito, aveva parole di incitamento per i compagni a proseguire nell'azione. Gheremariam Giurgià, muntaz (28303) del VII battaglione erltreo, 3a compagnia. - Graduato valoroso e sprezzante del pericolo, già distintosi in precedenti azioni, durante un assalto, con grande ardimento si slanciava alla testa del reparto, sulla posizione avversaria, conquistandola. Gherestilasse Ogbazien, muntaz (38385) del VII battagllone eritreo, 2a compagnia. - Comandante di buluc, ferito in combattimento, rimase al suo posto, incitando i dipendenti ed allontanandosi solo quando gli venne ordinato dall'ufficiale. Abrahà Russom, muntaz (46724) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - In aspro cumbattimento, sprezzante del pericolo, incitava con la parola e con l'esempio i dipendenti. All'asalto si slanciava, tra i primi, sulle posizioni avversarie. Abrahà Tesfù, ascari (86615) del VII battaglione eritreo, 1a compagnia. - Durante un combattimento, leggermente ferito, continuava a combattere. Enda Mariam Manuè, 2 marzo 1936-XIV. Alemaio Agos, ascari del VII battaglione eritreo, 4a compagnia. - Porta bidone di arma peante sprezzante del pericolo, leggermente ferito, restava al suo posto, pur sotto l'intenso fuoco avversario. - Andenchiet Tesfà, ascari (86591) del VII battaglione eritreo, 1a compagnia. - Sprezzante del pericolo, sotto il luoco avversario, si slanciava alla conquista di una posizione dominante, fugandone il presidio nemico. Andemariam Zuoldè, buluc basci (29702) del VII battaglione eritreo, 1a compagnia. - Sprezzante del pericolo, sotto il fuoco avversario, si slanciava alla conquista di una posizione dominante, fugandone il presidio nemico. Andenchiel Teclies, ascari (87797) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - In aspro combattimento, sprezzante d'ogni pericolo, incitava con la parola e con l'esempio i compagni. All'assalto si lanciava, fra i primi, sulla posizione avversaria. Baretab Abed, muntaz (47612) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - Assunto il comando di un buluc, dopo caduto il comandante, dopo aspro combattimento, dava prova di valore e sprezzo del pericolo, trascinando, con l'esempio i dipendenti. Berè Iabbiò, ascari (87603) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - Durante aspro combattimento, leggermente ferito, continuava a combattere. Bezeamlac Apiesghi, muntaz (41186) del VII battaglione eritreo, 1a compagnia. - In aspro combattimento, sprezzante del pericolo, si portava in zona battuta dall'intenso fuoco nemico, per scoprire un nucleo avversario, rimanendo ferito. Cassù Reddà, buluc basci del VII battaglione eritreo, 4a compagnia. - Comandante di squadra mitraglieri dimostrava in combattimento, sotto l'intenso fuoco avversario, capacità ed avvedutezza nell'impiego dell'arma. All'assalto partecipava tra i primi, infliggendo, da una posizione dominante, forti perdite all'avversario in fuga. Debessal Berhanè, muntaz (31015) del VII battaglione eritreo, 1a compagnia. - Capo arma, sotto il fuoco avversario, sprezzante del pericolo, con l'opportuna scelta delle postazioni e con l'avveduto impiego del fuoco, infliggeva gravi perdite all'avversario. Ghebregherghi Berhanè, ascari (58319) del VII battagllone eritreo, 3a compagnia. - In aspro combattimento, sprezzante del pericolo, incitava con la parola e con l'esempio i coinpagni. All'assalto si lanciava, fra i primi, sulla posizione avversaria. Gemè Fecac, buluc basci (13280) del III gruppo artiglieria montagna eritreo, 9a batteria - Capo pezzo, nonostante l'intenso fuoco di mitragliatrici e fucileria avversaria, manteneva in due giornate di combattimento contegno sereno e dava prova di sprezzo del pericolo. Gheredinghil Tesemma. (87835) CGVM: Ascari del VII Battaglione Eritreo, 3ª Compagnia. «Porta ordini, visto cadere ferito il comandante di compagnia, sotto intenso fuoco avversario, sprezzante del pericolo, si prodigava per trasportarlo in zona sicura. Gheremedhin Michiel, buluc basci (25453) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - Comandante di buluc, sprezzante del pericolo, guidava il suo reparto in combattimento con capacità e valore. Con l'esempio animava e trascinava i dipendenti. Gherenchiei Tuoldè, ascari (86575) del VII battaglione eritreo, 1a compagnia. - Porta arma tiratore, durante aspro combattiinento, sprezzante del pericolo, raggiungeva tra i primi la posizione occupata contribuendo a rafforzarla saldamente. Gherezgher Negussè, ascari (5297) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - Durante un combattimento, ferito leggermente, continuava a combattere. Hagos Uassiè, ascari (47225) del VII battaglione eritreo, 3a compagnia. - Porta ordini, visto cadere ferito il comandante di compagnia, sotto intenso fuoco avversario, sprezzante del pericolo, si prodigava per trasportarlo in zona sicura. Hailè Apieghaber, muntaz (41220) del VII battaglione eritreo, 1a compagriia. - Duranite aspro comhattimento, noncurante del pericolo, si prodigava con zelo encomiabile per assicurare il rifornimento munizioni. lezan Uoldù, muntaz (48799) del VII battaglione eritreo, 1a compagnia. - Comandante di buluc mitraglieri, con sprezzo del pericolo, si portava in zona scoperta e battuta da intenso fuoco per controbattere un appostamento avversario, rimanendo ferito. Ismail Iosuf, sciumbasci del VII battaglione eritreo, 4a compagnia. - Durante aspro combattimento, assunto il comando d'un plotone mitiraglieri, lo guidava con perizia e valore, contenendo efficaciemente l'urto di numerose forze avversarie e loro infliggendo gravi perdite. Visto in fuga l'avversario lo inseguiva col fuoco, spostando opportunamente in avanti le sue armi. |
INFO
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- Due Medaglie d'Oro al Valor Militare alla bandiera al corpo Truppe Indigene d'Eritrea.
- Due Medaglie d'Oro al Valor Militare al gagliardetto dei IV Battaglione Eritreo Toselli.
Medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria.
Medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria.
QUESTA è LA MIA STORIA
.... Racconterà di un tempo.... forse per pochi anni, forse per pochi mesi o pochi giorni, fosse stato anche per pochi istanti in cui noi, italiani ed eritrei, fummo fratelli. .....perchè CORAGGIO, FEDELTA' e ONORE più dei legami di sangue affratellano.....
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A DETTA DEGLI ASCARI....
...Dunque tu vuoi essere ascari, o figlio, ed io ti dico che tutto, per l'ascari, è lo Zabet, l'ufficiale.
Lo zabet inglese sa il coraggio e la giustizia, non disturba le donne e ti tratta come un cavallo.
Lo zabet turco sa il coraggio, non sa la giustizia, disturba le donne e ti tratta come un somaro.
Lo zabet egiziano non sa il coraggio e neppure la giustizia, disturba le donne e ti tratta come un capretto da macello.
Lo zabet italiano sa il coraggio e la giustizia, qualche volta disturba le donne e ti tratta come un uomo...."
(da Ascari K7 - Paolo Caccia Dominioni)
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