LA GRANDE ABBUFFATA

Ormai è tanto tempo che ho maturato la convinzione che, se mai esiste la reincarnazione, nella mia vita precedente:

1 - ero un maschio gay;

2 - ero un guerriero o qualcosa di simile.

Gay, perchè mi piacciono talmente gli uomini che non posso non aver ereditato questa passione da una mia vita precedente; un guerriero, in quanto devo aver ereditato anche una certa propensione per le bellicherie.

Comunque, non so bene quanto sia attinente questo discorso, fatto sta che sono rimasta folgorata da una delle mie ultime letture: Omero, Iliade, di Alessandro Baricco. E' una riscrittura del noto poema nel nostro contemporaneo linguaggio. Non è "liberamente tratto da", anzi, è un rimaneggiamento sostanzialmente fedele all'opera classica, ma reso in una confezione godibile dall'italiano medio del 2007.

l'Iliade è una storia bellissima, potente, avvincente. Credo che faccia riconciliare con quelle che sono le radici della nostra cultura, destinate a rimanere sepolte nelle biblioteche sotto due dita di polvere e sotto la ringhiosa custodia dei cerberi professoroni di cultura classica, mentre dovrebbero essere patrimonio della gente comune. Chissà se Baricco si rende pienamente conto dell'entità enorme del suo servizio alla nostra cultura: restituire all'immaginario collettivo mediterraneo ciò che gli apparteneva e che nei secoli si era perso... non è roba da poco! Anche 300, il film tratto dal fumetto di Frank Miller sull'epica battaglia delle Termopili del 480 a. C., in cui 300 spartani resistevano eroicamente contro l'avanzata del colosso persiano; ebbene, anche film e fumetto hanno contribuito a questa restituzione al "legittimo proprietario", come d'altronde hanno contribuito a realizzare il sogno di ogni eroe greco: che il proprio nome risuoni in eterno!

(Accidenti, quante chiacchere!)