Creato da HansSchnier il 28/10/2009

PEZZI, pezzotti

(le Opinioni tarocche)

 

Messaggi di Dicembre 2017

Segno di contraddizione

Post n°245 pubblicato il 31 Dicembre 2017 da HansSchnier

Oggi nelle chiese di rito romano si legge il Vangelo della Presentazione al Tempio. Il vecchio Simeone prende il Bambino tra le braccia e improvvisa il Nunc dimittis, dopo di che profetizza il futuro di Gesù rivelando a Giuseppe e Maria che "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele... sarà semèion antilegòmenon, signum cui contradicetur".

La Bibbia della CEI traduce da sempre "segno di contraddizione". Bellissimo, sembra Nietzsche.

In realtà il testo greco (e con esso la Vulgata, la Neovulgata, la TILC, la King James Bible e chi più ne ha più ne metta) parla di segno contraddetto, non di segno che contraddice. Un segno che potrà essere rifiutato, con pensieri parole opere e omissioni che vanno in tutt'altra direzione. Un segnale stradale che non piace - la strada è ripida e angusta, toglie il fiato - e perciò viene trascurato, disatteso, divelto dal suolo, buttato via, maledetto, straziato, offeso gratuitamente.

 
 
 

Entrata in vigore

Post n°244 pubblicato il 30 Dicembre 2017 da HansSchnier

Oggi entra in vigore la L. 4 dicembre 2017, n. 181, e così il "Canto degli Italiani" di Goffredo Mameli, musicato da Michele Novaro, diventa UFFICIALMENTE l'inno nazionale...

Rileggendo oggi le nobili parole dell'inno e ripensando alla breve vita del Poeta, sacrificatosi a ventidue anni per la Repubblica romana, si prova un misto di tenerezza e sconforto.

Almeno sono contento di una cosa: l'anno prossimo l'inno non sarà massacrato dai patrioti pallonari, sui campi di calcio putinizzati...

Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci;
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può?

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò.

Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.

Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò.

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

kora69amorino11monellaccio19ossimoragiovanni80_7m12ps12solitudinesparsaprefazione09cassetta2r.11.11.11Primosireacer.250maxicontemaxr.dcsurfinia60
 

ULTIMI COMMENTI

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

I MIEI BLOG AMICI

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963