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Segno di contraddizione
Post n°245 pubblicato il 31 Dicembre 2017 da HansSchnier
Oggi nelle chiese di rito romano si legge il Vangelo della Presentazione al Tempio. Il vecchio Simeone prende il Bambino tra le braccia e improvvisa il Nunc dimittis, dopo di che profetizza il futuro di Gesù rivelando a Giuseppe e Maria che "Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele... sarà semèion antilegòmenon, signum cui contradicetur". La Bibbia della CEI traduce da sempre "segno di contraddizione". Bellissimo, sembra Nietzsche. In realtà il testo greco (e con esso la Vulgata, la Neovulgata, la TILC, la King James Bible e chi più ne ha più ne metta) parla di segno contraddetto, non di segno che contraddice. Un segno che potrà essere rifiutato, con pensieri parole opere e omissioni che vanno in tutt'altra direzione. Un segnale stradale che non piace - la strada è ripida e angusta, toglie il fiato - e perciò viene trascurato, disatteso, divelto dal suolo, buttato via, maledetto, straziato, offeso gratuitamente. |
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