Truncare sas cadenascun sa limba e sa cultura sarda - de Frantziscu Casula. |
CERCA IN QUESTO BLOG
I MIEI LINK PREFERITI
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
I MIEI LINK PREFERITI
« Il Referendum della CSS ... | La Conferenza regionale ... » |
La proposta del Comitato per l'Assemblea Costituente sarda
Post n°531 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da asu1000
Costituente: Mirade chi no est giogu! di Francesco Casula “Mirade chi est azzendende/Contra de ‘ois su fogu,/Mirade chi no est giogu/Chi sa cosa andat de veras/Mirade chi sas aeras/Minettana temporale/Zente consizzada male/Iscultade sa ‘oghe mia”: sono echeggiati questi versi (della seconda ottava del “Procurade ‘e moderare” di Francesco Ignazio Mannu) nella Manifestazione popolare tenuta nei giorni scorsi a Cagliari e indetta dal Comitato per la Costituente. A significare che questa volta si fa sul serio: o il Consiglio regionale, entro la primavera del 2012 varerà l’Assemblea Costituente oppure il Comitato organizzerà l’elezione autogestita di 70 cittadini che studieranno ed elaboreranno proposte di riforma dello Statuto speciale della Sardegna. Tertium non datur. I tempi di attesa sono finiti e la pazienza anche. Sono durati fin troppo: decenni e decenni. Fin dagli ’70, quando all’interno della classe politica regionale ci si rende consapevoli della necessità di riscrivere lo Statuto considerato non solo debole e inadeguato, ma sostanzialmente fallimentare. E si dà il via alla politica contestativa e rivendicazionista nei confronti dello Stato, guidata da Paolo Dettori. Da allora qualsiasi tentativo di rifacimento dello Statuto è regolarmente e miseramente fallito. Ogni legislatura nasceva “costituente” ma moriva senza riformare alcunché. In una legislatura – l’XI° – il Consiglio regionale nominò addirittura una Commissione ad hoc – ovvero per riscrivere lo Statuto – chiamata pomposamente “Commissione speciale per l’Autonomia” che partorì un documento mostriciattolo, tale da non meritare neppure la discussione in Aula da parte del Consiglio. Fino ad arrivare,alla Legge statutaria approvata dal Consiglio regionale, a maggioranza, il 7 Marzo 2007, ma ugualmente fallita miseramente in seguito al mancato quorum di riconferma, nel referendum regionale. Oggi è in campo la proposta del Comitato sostenuto da un vastissimo arco rappresentativo di forze sociali e sindacali (con CISL-CSS-CGIL-UIL in prima fila), dalla Coldiretti, da associazioni ecclesiali, da sindaci e intellettuali. Il Consiglio regionale ha in mano l’ultima carta: se ne è capace e ne ha la volontà, la giochi: uscendo però dalle porte blindate del Palazzo Via Roma e aprendosi al contributo e alla partecipazione dei Sardi. Altrimenti si dia la parola al popolo sardo e alla elezione diretta dei “Costituenti”. Pubblicato su Sardegna quotidiano l’8-12-2011 |
INFO
BB
INNU
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
MORI
Questo blog, bilingue ( in Sardo e in Italiano) a disposizione, in modo particolare, di tutti i Sardi - residenti o comunque nati in Sardegna - pubblicherà soprattutto articoli, interventi, saggi sui problemi dell'Identità, ad iniziare da quelli riguardanti la Lingua, la Storia, la Cultura sarda.
Ecco il primo saggio sull'Identità, pubblicato recentemente (in Sardegna, university press, antropologia, Editore CUEC/ISRE, Cagliari 2007) e su Lingua e cultura sarda nella storia e oggi (pubblicato nel volume Pro un'iscola prus sarda, Ed. CUEC, Cagliari 2004). Seguirà la versione in Italiano della Monografia su Gramsci (di prossima pubblicazione) mentre quella in lingua sarda è stata pubblicata dall'Alfa editrice di Quartu nel 2006 (a firma mia e di Matteo Porru).
Frantziscu Casula
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 14:12
Inviato da: amici.futuroieri
il 14/12/2013 alle 14:57
Inviato da: ormalibera
il 14/12/2013 alle 11:19
Inviato da: ledenita
il 26/11/2013 alle 10:48
Inviato da: Montalbagnosono
il 06/07/2012 alle 09:50