Truncare sas cadenascun sa limba e sa cultura sarda - de Frantziscu Casula. |
CERCA IN QUESTO BLOG
I MIEI LINK PREFERITI
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
I MIEI LINK PREFERITI
« LA PROPOSTA DI LEGGE DI ... | Unità d'Italia e coloni... » |
La dispersione scolastica e la Lingua sarda
Post n°545 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da asu1000
LA DISPERSIONE SI COMBATTE CON LA LIMBA di Francesco Casula Anche nel 2012 la scuola sarda mostra le sue numerose e profonde piaghe: ad iniziare da una qualità che risulta fra le ultime in Italia, come ha rivelato anche recentemente l’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione). Cui dobbiamo aggiungere un altro poco invidiabile primato per quanto attiene alla dispersione e mortalità scolastica con il 15,2 % dei bocciati a fronte, per esempio, del 9,2 della Liguria o 8,8% della Valle d’Aosta, Lazio e Sicilia. A fronte di tali dati, nel novembre scorso l'Assessore regionale alla Pubblica istruzione ha approvato le linee guida per il finanziamento di interventi volti a ridurre la dispersione scolastica attraverso il potenziamento del sistema scolastico: ben 14 i milioni di euro disponibili. Tutto bene allora? Per niente. Come giustamente denuncia Su comitadu pro sa limba sarda, negli indirizzi operativi per gli interventi a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della Sardegna per contrastare la dispersione scolastica e innalzare la qualità dell’istruzione e le competenze degli studenti, la lingua sarda non viene neppure citata. Come se non esistesse alcun rapporto fra il fallimento scolastico, la scarsa preparazione e la questione del Sardo. Rapporto invece dimostrato inequivocabilmente da studiosi e pedagogisti come Maria Teresa Catte e la compianta Elisa Spanu Nivola. O come se la didattica fosse ininfluente per l’apprendimento e la formazione. Scrive a questo proposito Nicola Tanda, professore emerito di Letteratura e Filologia sarda nell’Università di Sassari: “Nelle classifiche della scuola superiore il Friuli occupa la prima posizione e la Sardegna quasi l’ultima. Mi domando: c’è qualche connessione tra questi risultati e l’uso proficuo che essi fanno della specialità del loro Statuto? Nereide Rudas studia da anni il malessere psicologico dei Sardi. Ancora non ha messo in conto gli effetti della repressione che la scuola italiana esercita sulla lingua materna. In Friuli questa repressione non c’è più. La lingua materna è come il selvatico che, avendo radici profonde, consente l’innesto di qualsiasi lingua, di cui sia consigliabile l’apprendimento”. Che l’Assessorato riveda dunque gli indirizzi per combattere la dispersione inserendo insieme ai 5 già previsti, l’introduzione curricolare del Sardo. Pubblicato su SARDEGNA Quotidiano del 6-1-2012
|
INFO
BB
INNU
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
MORI
Questo blog, bilingue ( in Sardo e in Italiano) a disposizione, in modo particolare, di tutti i Sardi - residenti o comunque nati in Sardegna - pubblicherà soprattutto articoli, interventi, saggi sui problemi dell'Identità, ad iniziare da quelli riguardanti la Lingua, la Storia, la Cultura sarda.
Ecco il primo saggio sull'Identità, pubblicato recentemente (in Sardegna, university press, antropologia, Editore CUEC/ISRE, Cagliari 2007) e su Lingua e cultura sarda nella storia e oggi (pubblicato nel volume Pro un'iscola prus sarda, Ed. CUEC, Cagliari 2004). Seguirà la versione in Italiano della Monografia su Gramsci (di prossima pubblicazione) mentre quella in lingua sarda è stata pubblicata dall'Alfa editrice di Quartu nel 2006 (a firma mia e di Matteo Porru).
Frantziscu Casula
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 14:12
Inviato da: amici.futuroieri
il 14/12/2013 alle 14:57
Inviato da: ormalibera
il 14/12/2013 alle 11:19
Inviato da: ledenita
il 26/11/2013 alle 10:48
Inviato da: Montalbagnosono
il 06/07/2012 alle 09:50