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Astensione
Post n°194 pubblicato il 06 Marzo 2009 da asu1000
Il Partito dell’astensione alle stelle. di Francesco Casula Il 15-16 febbraio, esattamente un terzo dell’elettorato sardo (il 32,5%) non ha votato. Cui occorre aggiungere le migliaia e migliaia di schede bianche.Gli astensionisti rappresentano dunque il più forte partito in Sardegna. Quasi nessuno –sia fra i commentatori che fra gli esponenti politici- ha dato rilievo a questo dato. Pure drammatico e preoccupante, almeno per chi ha a cuore la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che dovrebbero riguardare tutti. Probabilemte non se ne parla per cattiva coscienza: almeno da parte dei “politici”. Verso cui evidentemente la sfiducia è in costante e progressivo aumento. Non si spiega diversamente il massiccio astensionismo, nonostante il colossale trascinamento al voto –di parenti, famigli, amici- da parte di un immane esercito di candidati, -più di 900- e il tambureggiare costante e ossessivo dei media negli ultimi due mesi. Con l’astensionismo, quote sempre maggiori di opinione pubblica e di cittadini manifestano una reazione di rifiuto e di reiezione della “politica” tout court, vista come “cosa sporca”, “affare per mestieranti”, da cui dunque stare alla larga e da evitare. La responsabilità maggiore è da ricondurre ai Partiti e al sistema politico nel suo complesso che da più di un decennio tende sempre più a “modernizzarsi”, “americanizzandosi”. Un sistema che ricorre cioè a un uso ormai consolidato e vieppiù spregiudicato dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, di tecniche più sofisticate di psicologia di massa, di linguaggio, di controllo dell’informazione. Attraverso tali tecniche, Partiti, uomini politici e programmi vengono “venduti”, prescindendo dai contenuti: quello che conta, che si valorizza – come in tutte le operazioni di marketing – è l’involucro, la confezione, l’immagine. La politica si svuota così di contenuti e diventa pura e asettica gestione del potere: il conflitto tra i Partiti – più apparente che reale – diventa lotta fra gruppi, spesso trasversali, in concorrenza fra loro per assicurarsi questa gestione. La battaglia politica perciò diventa priva di “telos”, di finalità. E poiché i gruppi politici si battono fra loro avendo come unico scopo la conquista e la gestione del potere, idee politiche, ideologie, programmi e progetti si riducono a pura simulazione: sono effimeri e interscambiabili. Di qui la sfiducia e l’astensionismo, ormai di massa. (Pubblicato su Il Sardegna del 24-2-2009)
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Questo blog, bilingue ( in Sardo e in Italiano) a disposizione, in modo particolare, di tutti i Sardi - residenti o comunque nati in Sardegna - pubblicherà soprattutto articoli, interventi, saggi sui problemi dell'Identità, ad iniziare da quelli riguardanti la Lingua, la Storia, la Cultura sarda.
Ecco il primo saggio sull'Identità, pubblicato recentemente (in Sardegna, university press, antropologia, Editore CUEC/ISRE, Cagliari 2007) e su Lingua e cultura sarda nella storia e oggi (pubblicato nel volume Pro un'iscola prus sarda, Ed. CUEC, Cagliari 2004). Seguirà la versione in Italiano della Monografia su Gramsci (di prossima pubblicazione) mentre quella in lingua sarda è stata pubblicata dall'Alfa editrice di Quartu nel 2006 (a firma mia e di Matteo Porru).
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