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Post n°527 pubblicato il 26 Novembre 2011 da asu1000
LINGUA SARDA INTERRATA DALLA REGIONE di Francesco Casula L’attuale maggioranza al Consiglio regionale, alla base del suo programma, aveva come elementi fondamentali l’Identità e la Lingua sarda. Che il Presidente Cappellacci, alla fine del 2009, al Congresso sardista aveva ribadito con forza sostenendo:”abbiamo programmaticamente privilegiato i temi della lingua, cultura ed eredità culturale dei sardi come «fattori di distintività» in quanto essi conferiscono un'importanza decisiva alle tematiche per il radicamento del senso d'appartenenza. Mi piace ricordare, in questo senso, come nel recente Programma Regionale di Sviluppo, abbiamo inserito per la prima volta la Lingua sarda come fattore di sviluppo… per poter definire l'impegno di adeguate risorse, sostenendo economicamente i nuovi scenari organizzativi e le modifiche legislative necessarie, realizzando l'obiettivo dell'ingresso non più subalterno e residuale della lingua sarda nelle scuole all'interno dell'orario curricolare, previa formazione degli insegnanti e con la creazione di nuova occupazione”. Chiacchiere. Ecco i dati del Bilancio 2011 sugli investimenti culturali dell’Assessorato della Pubblica Istruzione: 94 milioni di euro (Servizio istruzione); 61 milioni (Servizio formazione superiore e Università); 47 milioni 880 mila (Spettacolo, sport, editoria e cinema); 26 milioni 776 mila (Beni culturali); 11 milioni 705 mila (Biblioteca e beni librari); 1milione 10 mila (Affari generali); 2 milioni 788 mila (Lingua e cultura sarda): a questa cifra va sottratto Il contributo Statale della legge 482/99 pari a Euro 1.500.000 più gli importi per Sa Die de Sa sardigna e a interventi di natura culturale (non linguistica) pari a euro 350.000, per un totale di euro 1.850.000 e tocca aggiungere 50.000 arrivati con il collegato. Pertanto se sottraiamo a 2.788.000 la somma di 1.850.000 otteniamo la cifra di 988.000 euro che è quanto la Regione spende in un anno per la sua politica linguistica. Rispetto a 245.159.000 euro di totale disponibile dell’Assessorato, 988.000 rappresenta lo 0, 40% del totale della cultura in Sardegna. C’è di più: nella prossima finanziaria vogliono “tagliare” su quello 0,40. E, per interrare definitivamente qualsiasi politica linguistica, è stato rimosso dal suo incarico Giuseppe Corongiu, direttore del Servizio lingua e cultura sarda. Che evidentemente dava fastidio ai becchini del Sardo. Pubblicato su Sardegna quotidiano del 26-11-2011
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MORI
Questo blog, bilingue ( in Sardo e in Italiano) a disposizione, in modo particolare, di tutti i Sardi - residenti o comunque nati in Sardegna - pubblicherà soprattutto articoli, interventi, saggi sui problemi dell'Identità, ad iniziare da quelli riguardanti la Lingua, la Storia, la Cultura sarda.
Ecco il primo saggio sull'Identità, pubblicato recentemente (in Sardegna, university press, antropologia, Editore CUEC/ISRE, Cagliari 2007) e su Lingua e cultura sarda nella storia e oggi (pubblicato nel volume Pro un'iscola prus sarda, Ed. CUEC, Cagliari 2004). Seguirà la versione in Italiano della Monografia su Gramsci (di prossima pubblicazione) mentre quella in lingua sarda è stata pubblicata dall'Alfa editrice di Quartu nel 2006 (a firma mia e di Matteo Porru).
Frantziscu Casula