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0744 Il Velino

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« "La Casta delle Caste".Partecipazione democrati... »

Piazza Duomo, 19

"...C'è un problema di moralizzazione nella vita pubblica che deve essere affrontato con serietà e con rigore, senza infingimenti, ipocrisie, ingiustizie, processi sommari e grida spagnolesche. E' tornato alla ribalta, in modo devastante, il problema del finanziamento dei partiti, meglio del finanziamento del sistema politico nel suo complesso, delle sue degenerazioni, degli abusi che si compiono in suo nome, delle illegalità che si verificano da tempo, forse da tempo immemorabile. In quest'Aula e di fronte alla Nazione, io penso che si debba usare un linguaggio improntato alla massima franchezza. Bisogna innanzitutto dire la verità delle cose e non nascondersi dietro nobili e altisonanti parole di circostanza che molto spesso, e in certi casi, hanno tutto il sapore della menzogna. Si è diffusa nel Paese, nella vita delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni, una rete di corruttele grandi e piccole che segnalano uno stato di crescente degrado della vita pubblica. Uno stato di cose che suscita la più viva indignazione, legittimando un vero e proprio allarme sociale e ponendo l'urgenza di una rete di contrasto che riesca ad operare con rapidità e con efficacia. I casi sono della più diversa natura, spesso confinano con il racket malavitoso, e talvolta si presentano con caratteri particolarmente odiosi di immoralità e di asocialità. Purtroppo, anche nella vita dei partiti molto spesso è difficile individuare, prevenire, tagliare aree infette, sia per la impossibilità oggettiva di un controllo adeguato, sia, talvolta, per l'esistenza ed il prevalere di logiche perverse. E così, all'ombra di un finanziamento irregolare ai partiti, e ripeto, al sistema politico, fioriscono e si intrecciano casi di corruzione e di concussione, che come tali vanno definiti, trattati, provati e giudicati. E tuttavia, d'altra parte, ciò che bisogna dire, e che tutti sanno del resto, è che buona parte del finanziamento politico è irregolare o illegale. I partiti, specie quelli che contano su appartati grandi, medi o piccoli, giornali, attività propagandistiche, promozionali e associative, e con essi molte e varie strutture politiche operative, hanno ricorso e ricorrono all'uso di risorse aggiuntive in forma irregolare od illegale. Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest'Aula, responsabile politico di organizzazioni importanti, che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro. E del resto, andando alla ricerca dei fatti, si è dimostrato e si dimostrerà che tante sorprese non sono in realtà mai state tali. Per esempio, nella materia tanto scottante dei finanziamenti dall'estero, sarebbe solo il caso di ripetere l'arcinoto "tutti sapevano e nessuno parlava". Un finanziamento irregolare ed illegale al sistema politico, per quanto reazioni e giudizi negativi possa comportare e per quante degenerazioni possa aver generato, non è e non può essere considerato ed utilizzato da nessuno come un esplosivo per far saltare un sistema, per delegittimare una classe politica, per creare un clima nel quale di certo non possono nascere né le correzioni che si impongono né un'opera di risanamento efficace, ma solo la disgregazione e l'avventura. Del resto, nel campo delle illegalità, non ci sono solo quelle che possono riguardare i finanziamenti politici. Il campo è vasto, e vi si sono avventurati in molti, come i fatti spero si incaricheranno di dimostrare aiutando tanto la verità che la giustizia. A questa situazione va ora posto un rimedio, anzi più di un rimedio. E' innanzitutto necessaria una nuova legge che regoli il finanziamento dei partiti e che faccia tesoro dell'esperienza estremamente negativa di quella che l'ha preceduta...". Bettino Craxi, Discorso alla Camera Dei Deputati, 3 Luglio 1992

Chi l'avrebbe mai detto? Già, chi avrebbe mai pensato che un giorno, mi sarebbe toccato lo smacco di dover citare le parole del più noto dei condannati, rei confessi, dell'era di "Tangentopoli"? Eppure, al cospetto del ripetersi degli eventi della Storia, non ho potuto esimermi dal rendergli una sorta di "onore delle armi" postumo... E a ciò mi limito, per sommo pudore di fiero cittadino e d'impavido elettore.

Ma facciamo un passo indietro.

Com'è ampiamente noto e documentato, le vicende dell'inchiesta "Mani Pulite" esplosero con tutta la loro dirompenza, in un giorno qualunque del Febbraio 1992, spiazzando di colpo, tanto la Politica pretenziosa e a buon mercato che allora "sedeva a Palazzo", quanto l'Imprenditoria "rampante e catecumena" al suo servizio. L'intervento della Magistratura Milanese, volto a stroncare un fastidioso giro di "mazzette" ruotante attorno ad un noto Istituto per anziani, svelò, di lì a poco, il prevalente "modello del malaffare" o meglio - per dirla alla Di Pietro - il "Sistemone" che mandava avanti l'Economia locale e Nazionale.

L'intera Classe Dirigente Italiana, per un attimo, fu messa in ginocchio e noi tutti corremmo il rischio di ritrovarci a vivere in un Paese "normale".

Attutito il colpo, mentre la Politica serrava i ranghi e i suoi Finanziatori si facevano più scaltri, nel giro di un triennio (tra il 1992 ed il 1994), il clamore pubblico dell'inchiesta e dei suoi arresti eccellenti, scemò pian piano (anche a causa dei mezzi d'informazione che, in preda ad uno pseudo "ravvedimento mediatico", prima cominciarono a prendere le difese degli imputati e poi a guardare altrove).

Nonostante tutto, al cittadino rimase per gli anni a venire, la sensazione che qualcosa di buono fosse stato fatto e che l'Italia fosse cambiata in meglio, dopo aver "scoperchiato" buona parte del marcio che l'aveva soffocata nei decenni precedenti.

Maggiore Onestà negli affari pubblici e nelle vicende private; più Etica e Morale nei "coinvolgimenti" della Politica; accresciuta fiducia nella Giustizia; rinnovato valore della Verità (e soprattutto del dire la Verità). Questi erano i sentimenti diffusi tra quanti, all'epoca, venivano dipinti come "forcaioli" in cerca di facili vendette verso il Potere.

Anni in cui "avviso di garanzia" era la parola magica per "svuotare" i fetidi immondezzai che nascondevano gli intrighi di Palazzo - oltreché i legami incestuosi tra Politica ed Economia - e nei quali si assisteva gaudenti, in diretta televisiva dal Palazzo di Giustizia, alle "adunate sediziose" di giornalisti affamati dello "scoop" della vita. Tempi in cui i Tesorieri dei Partiti erano una sorta di Alibabà che alla parola magica aprivano i forzieri, per incamerare bustarelle e per prelevare, a discrezione del Vertice, somme illecite che in Lire contavano anche nove zeri...

Ed è proprio da qui che ripartiamo.

Potrei cominciare dicendo: "Lusi e la Margherita, Belsito e la Lega Nord... Ed è solo l'inizio. Signore e Signori, ecco a Voi: Mani Pulite - Atto II. Quando il leader (di partito), non poteva non sapere". Eppure, se così facessi sarei immancabilmente scavalcato dall'attualità in divenire, che racconta di "pulizie" in atto, di espulsioni eccellenti e salvacondotti sospetti, ecc. ecc.

Oggigiorno, mentre il malessere sociale cresce e si amplifica, sull'onda della Crisi Economica Recessiva, la sensazione è assai diversa. Quel che appare una certezza, in sé triste e contraddittoria, è che in realtà non si sia scalfito alcunché e che in fondo, quanto fosse sia rimasto tale e quale. Un'idea che getta nello sconforto quanti avessero riposto nuove speranze nel proprio futuro e in quello dell'intera Nazione. Beh, ciò non è, non può essere, né sarà e il dolore del momento non deve indurre al pessimismo, o peggio alla rassegnazione. La rinnovata unità di un popolo, nel nome dell'odio verso chi si sia preso gioco di esso, è la chiave di volta per fare in modo che l'impunità veda finalmente concludere il proprio "regno".

"Avvinghiato" alla riconoscenza verso quel "Pool di Milano", che nonostante tutto tentò di far pulizia, io non ho dubbi che l'Italia stia vivendo suo malgrado, la fine del "ciclo ventennale" iniziato con l'arresto del "mariuolo" Mario Chiesa e rimasto sospeso, quasi congelato, con l'avvento di Silvio Berlusconi sulla scena della Politica Italica. Dopo vent'anni insomma, per causa altrui o per demeriti propri, il nostro Paese non è "schiantato" definitivamente, ma si ritrova alle prese con problemi e questioni già affrontate e lasciate irrisolte, per le pure ragioni di comodo di tanti, troppi qualcuno... Quelli che, solo recentemente, abbiamo imparato a chiamare "casta".

Comunque la si veda, la cronaca quotidiana lo dimostra: messo da parte, per forza o per scelta, l'anomalia berlusconiana, ecco, "lampante come un flesh fotografico, che il legame tra gli eventi del 1992 e gli accadimenti contemporanei dell'A.D. 2012, si palesa in modo sbalorditivo.  

Che si creda o meno alle coincidenze, incredibile ma vero, oggi come ieri, mentre le tempeste finanziarie scuotono i Mercati, assistiamo allo "sbando" economico e sociale dello Stato, aggravato dal "recinto normativo-finanziario" eretto dall'Europa delle Banche. La Costituzione e la Democrazia sono state sospese "de facto" da un "Golpe Bianco", al di là delle facili retoriche interpretative, mentre un Governo Tecnico privo di qualunque legame con l'elettorato, a dispetto del Principio della Partecipazione, impera ed imperversa nell'intento di evitare il "Tracollo Nazionale", sporcandosi le mani in talune riforme opinabili (quella del Lavoro e dell'Art.18, su tutte) e sulla cui priorità rispetto ad altre, si potrebbe discutere una vita.

E mentre la gente stringe la cinghia, lascia l'auto "a secco" parcheggiata in garage, vede svanire uno dopo l'altro il Lavoro, la Pensione e l'Italico sogno di una casa di proprietà, un immondo contorno fatto di storie oscure e "multicolore" di rimborsi elettorali abusati, abusivi e finanche "eversivi", di finanziamento illecito dei partiti e di altri reati, vari ed eventuali, s'intrecciano e si assommano, giorno dopo giorno, innanzi ai suoi occhi spaesati, ma sempre meno disposto a fare spallucce di fronte alle ruberie dei propri Rappresentanti Istituzionali.

Ora come allora, tutti i Partiti, legati agli scandali o meno, nuovi o riformati che siano, non hanno ancora compreso d'esser già "morti", nell'impatto con l'ondata di sdegno popolare che li ha travolti. Dopo gli anni del famigerato "CAF", sepolti gli ideali d'un tempo che fu, va di moda parlare di un ben più imbarazzante "ABC", anche se ciò che resta, in fin dei conti, è sempre la stessa cosa: una vile spartizione di Potere, orchestrata alle spalle di un'impotente moltitudine di cittadini.

E ora come allora, mentre uno schieramento Parlamentare trasversale tenta di correre ai ripari, mettendo "toppe normative" di comodo, volte a limitare sia i "danni elettorali", sia e soprattutto, le mosse degli Organi Giudiziari impegnati nella loro meritoria opera di demolizione del mai defunto "Sistema della Dazione Ambientale", a far parlare, a smuovere le coscienze e ad infiammare gli animi, sono le sventure di "Margherite" secche, dai petali milionari, da un lato e l'approssimarsi della fine ingloriosa della Lega Nord (ovvero di chi era avvezzo a "sventolar cappi in Parlamento", al grido di Roma Ladrona) dall'altro. 

Già, la Lega Nord. Cresciuta sulle ceneri del "Garofano" e dei suoi Alleati, pare averne voluto emulare le gesta. E così come fu per il Partito Socialista "Craxiano", una forza politica fortemente radicata nelle Regioni Italiane più ricche e imprenditrici, trema e barcolla mentre il Codice Penale si apre e il suo padre carismatico si eclissa. E pensare che un datato slogan del "Senatur", noto allevatore di "Trote Padane", in tempi non sospetti così recitava: "‎Una forza politica che sia anche una grande forza morale"...

Riflessioni, ricordi e similitudini si rincorrono. Frattanto, prosegue "a perdifiato" anche la corsa contro il tempo e mai interrotta, verso una Riforma della Giustizia di stampo "piduista". Che importa del ripristino del reato di falso in bilancio, dell'interruzione dei termini di prescrizione dei reati al momento del rinvio a giudizio, dell'ipotesi dell'esecutività delle sentenze dopo il primo grado di giudizio, della rivisitazione del Sistema Carcerario, o dell'inasprimento delle sanzioni in capo agli Amministratori Pubblici infedeli, che approfittino del proprio ruolo e del proprio Potere, a scapito della comunità. Laddove gli onesti siano dileggiati e bastonati; laddove i ladri siano tutelati, o ancor peggio, osannati; l'unica, inappellabile riforma, appare quella che fa un tutt'uno della Separazione delle Carriere e della Responsabilità Civile dei Magistrati.

Serve aggiungere altro? Dio non voglia, ma alla dimostrazione del teorema, o meglio, per completare il quadro, manca solo una pennellata intinta nel sangue di qualche nuova, vile e invereconda "strage di Stato"...

D.V.

Post Scriptum: Quando un ciclo si chiude, nel contempo, un altro se ne apre. E' allora che s'impone il momento delle scelte: restare legati al palo delle false certezze, destinati a colare a picco assieme alla nave lasciata in balìa delle onde dalla codardia del proprio comandante, o buttarsi in acqua, per raggiungere una zattera alla deriva e remare poi, verso un approdo chiamato "rinascita". Io ho cominciato a nuotare... Tu, invece, cos'hai deciso?

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Commenti al Post:
Superfragilistic
Superfragilistic il 11/05/12 alle 17:23 via WEB
Nel panorama dei pochi bloggers rimasti vivi, sei sicuramente tu per me un punto di riferimento, un serio analista della situazione politica e sociale di una società che va sfrantumandosi di giorno in giorno senza apparenti segni di recupero. Proprio di quella rinascita volevo parlare nel mio post che non riesco a scrivere per assoluta mancanza di concentrazione e tempo , in un periodo della mia vita particolare e complicato. Nuotare lo voglio anch'io ed il nome del mio blog, Sonoviva, questo proprio sta a significare. Allora ti prego resisti e ricordati che, nonostante la delusione di leggere 'commenti 0 ' ci sono altre persone che si aspettano da te un parere competente, un post che non sia stupido ed inutile ma che li faccia crescere e capire. Sto leggendo qualcosa di interessante sulla decrescita che è anche ritorno su certi temi. Spero di riuscire a scrivere magari entro domani dopo il massaggio Thai che ho deciso di regalarmi. Un abbraccio
 
 
cornell2
cornell2 il 11/05/12 alle 22:15 via WEB
Cara Amica, è bello ricevere un così profondo apprezzamento. Sono lieto che, sebbene le mie riflessioni si siano assai diradate, vi si qualcuno che continui a dedicar loro, un infinitesimo momento della propria vita, leggendole e facendole proprie. Comunque non temere: solo la stanchezza frena la mia mano, non certo la rassegnazione. "Tempo" è una parola magica... Tempo per pensare, tempo per scrivere, tempo per leggere, tempo per discutere e per criticare. Forse è per questo che ci costringano a sprecarlo in lavori inutili e ripetitivi, che (per chi ce li ha ancora) rappresentano solo dei "riempitivi" di giornate sempre uguali, ma buone ad annebbiar le menti. Anche per questo, spero tu possa ritrovare presto l'ispirazione, per dar vita finalmente, alla tua impagabile emozione. Dopo tutto, rammenta: "Verba volant, scripta manent". A presto. D.V.
 
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