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Un blog creato da cornell2 il 24/05/2009

0744 Il Velino

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ULTIMI COMMENTI

 

"Guelfi & Ghibellini".

Foto di cornell2

"Il Fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il Fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di culture, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta. Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista. Non ama la natura, perché identifica la natura nella vita di campagna, cioè nella vita dei servi; ma è cafone, cioè ha le spocchie del servo arricchito. Odia gli animali, non ha senso dell’arte, non ama la solitudine, né rispetta il vicino, il quale d’altronde non rispetta lui. Non ama l’amore, ma il possesso. Non ha senso religioso, ma vede nella religione il baluardo per impedire agli altri l’ascesa al potere. Intimamente crede in Dio, ma come ente col quale ha stabilito un concordato, do ut des. È superstizioso, vuole essere libero di fare quel che gli pare, specialmente se a danno o a fastidio degli altri. Il fascista è disposto a tutto purché gli si conceda che lui è il padrone, il padre". (Ennio Flaiano) 

Incipit. Nel nome del popolo Italiano, ammetto di essere colpevole. Già! Ammetto di non sopportare i saccenti, i presuntuosi, i furbi, i vanitosi, gli arrivisti, i decisionisti e soprattutto, i traditori. E' una pura formalità... O meglio, è una Questione Morale.

Magari... Magari un giorno qualcuno riuscirà a spiegarmi, in maniera convincente, perché a certi miei connazionali appaia così normale, financo scontato, che Matteo Renzi, "auto-esiliatosi" a Roma dalla natia Firenze, sieda tranquillamente a Palazzo Chigi senza essere stato eletto in libere elezioni, libero di bofonchiare, anzi, di sproloquiare di tutto e di più, in ragione di troppe opinabili "virtù"... Parimenti, qualcuno mi dovrà spiegare, prima o poi, perché mi tocchi l'ingrato compito di condividere le parole di Silvio Berlusconi, ogniqualvolta egli si trovi a dire e a ribadire, che il suo Governo sia stato l'ultimo democraticamente designato...

Allievo VS Maestro. Se il "Cavaliere pieno di macchie", primatista assoluto, ha goduto per anni delle mie critiche, sia per il suo oltraggioso modo di far Politica, sia a causa delle proprie grane con la Giustizia, il "Campione del Marketing di se stesso" può star certo di averne superato le gesta, sulla ribalta nazionale, partendo dal famoso "pranzo di Arcore" (segreto, segretissimo, anzi già noto e concordato... Ma soltanto dopo esser stato svelato dai giornali, ndr), proseguendo con il "Cesaricidio" di Enrico Letta e finendo con la scelta di affidarsi alle "cure" di Denis Verdini. Un continuo, indigesto e indigeribile farfugliare quotidiano a favore di telecamera (perché "Matteo Renzi fa cose; vede gente", ndr), amplificato dai media asserviti al ruolo di zerbino, tali da far concorrenza a "certi" cinegiornali dell'Istituto Luce, di moda in Italia tra gli anni '20 e gli anni '40 del Novecento... 

Temere l'ovvietà delle cose. Anche un popolo come il nostro, da sempre di diviso tra pro e contro qualcuno o qualcosa, che fossero Coppi e Bartali; la Vespa e la Lambretta; Anna Magnani e Ingrid Bergman; la marcatura a uomo e quella a zona... Sempre disposto a delegare a questo o a quell'improvvisato timoniere, il compito di tenere a galla la nave che affonda; avrebbe dovuto aprire l'occhi e stringersi contro l'abuso. Invece... Invece, pare persistere il solito, originario e biasimevole abisso tra Guelfi e Ghibellini. Anzi, tra "Guelfi & Ghibellini", tanto per restare sul binario tracciato dal "Renzi style", tanto dandy quanto irrimediabilmente provinciale. Tutto è accettabile in questa Patria senza più figli degni di nutrirla, né a Palazzo, né per strada. 

Tenere alla larga i tecnici, i tecnicismi e i tecnocrati. Un tempo c'erano gli Esecutivi Tecnici, creati ad arte all'occorrenza, per assecondare le utilità personali di alcuni, con la benedizione di certi Costituzionalisti dai "facili costumi"... Poi venne l'Esecutivo "sintetico". Se mi guardo indietro, a oltre vent'anni fa, nell'Italia investita dalla tempesta monetaria, ancora nauseata dalla sbornia di Tangentopoli, l'idea di un Esecutivo guidato da un non-parlamentare, dotato di notevoli capacità di gestione economico-finanziaria (Carlo Azeglio Ciampi, ndr), per quanto discutibile, pareva essere la lampadina di Archimede. Il lampo di genio in grado di evitare guai peggiori. Eppure, proprio quella "prima volta" ha condotto allo sfacelo Istituzionale, esautorando la Politica dal suo ruolo chiave e autorizzando i Poteri extra-Parlamentari a gestire il Paese. Insomma, avendo reso "normale", ieri, quel che avrebbe dovuto essere un'irripetibile eccezione (raddoppiata con il Governo tecnico del Ribaltone guidato da Lamberto Dini e ancora, riproposta due decenni dopo, da quello dei banchieri "amministrato" da Mario Monti, ndr), ci troviamo alle prese, oggi, a soffrire le scelte dell'attuale Esecutivo, familistico e familiare, per di più illegittimo per carenza del "Diritto di nascita" causa defunta Legge porcata (il Porcellum, per l'appunto).

Escludere gli eccessi dell'interpretazione normativa. Se la Costituzione prevedeva e tuttora prevede che l'esistenza di una Maggioranza Parlamentare in grado di dar vita a un Esecutivo, precluda al Capo dello Stato di sciogliere le Camere, è vero anche che il come, il quando e il perché "autorizzare" un soggetto esterno al Parlamento a ricoprire la Quarta Carica dello Stato non stiano scritti da nessuna parte. E se c'è silenzio in proposito, non significa che i Padri Costituenti abbiano tacitamente assentito a tale possibilità, bensì che non avessero paventato tale eventualità nemmeno nell'anticamera del proprio cervello. Come dire: "governerai il Paese soltanto se i cittadini ti avranno preventivamente eletto e soltanto se una maggioranza di tuoi pari ti avrà appoggiato attraverso un voto di Fiducia". A ben guardare, le improvvide decisioni di due Capi dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano, possono essere definite, a ragione, le cause di ogni male.

Opporsi ad un vile oltraggio tentato continuato. Quello stesso qualcuno cui ho delegato il compito di convincermi della bontà dello "status quo", dovrebbe anche spiegarmi per quale ragione l'ex Sindaco di Firenze, auto-insediatosi al Vertice delle Istituzioni, si adoperi per migliorare le sue scarse attitudini nei confronti della Lingua d'Albione, a spese mie e del bilancio pubblico; voli su un aereo di Stato "che soltanto Barack Obama"; usi la Televisione pubblica come la cinepresa di famiglia; maltratti l'Economia e il Lavoro come soltanto un regime sud-americano sarebbe stato in grado di fare qualche decennio or sono; minacci un giorno sì e l'altro pure, la Magistratura; ecc. ecc. Eppure, mi limiterò a chieder conto, semplicemente, delle ragioni per le quali il Signor Renzi si sia arrogato il diritto di mettere in scaletta, nel suo personale cabaret, la revisione della Costituzione... 

Riavvolgere doverosamente e rispettosamente in nastro della Storia. Per comprendere il valore, la bellezza e la potenza della nostra Costituzione, non è possibile non citare le parole di Lelio Basso, che durante l'Assemblea Costituente ebbe modo di affermare: “Noi crediamo profondamente in una Democrazia così intesa, e noi ci batteremo per questa Democrazia. Ma se altri gruppi avvalendosi, come dicevo in principio, di esigue ed effimere maggioranze, volessero far trionfare dei princìpi di parte, volessero darci una Costituzione che non rispecchiasse quella che è la profonda aspirazione della grande maggioranza degli italiani, che amano come noi la Libertà e come noi amano la Giustizia Sociale, se volessero fare una Costituzione che fosse in un certo qual modo una Costituzione di parte, allora avrete scritto sulla sabbia la vostra Costituzione ed il vento disperderà la vostra inutile fatica”. Credo che il Presidente del Consiglio, i suoi Ministri, i Parlamentari e gli elettori del PD, prima di cercare di stracciarla, dovrebbero leggere la Sacra Carta e tentare davvero di applicarla... 

Evitare l'inganno. Tirare in ballo la Governabilità e la riduzione delle spese dello Stato, come ragioni di fondo di una riforma raccapezzata e votata a colpi di Maggioranza, sono delle "false verità" che infangano quel poco di Democrazia che alberga ancora in Italia, oltreché l'intelligenza di tanti cittadini-elettori. Infangano la Democrazia perché puntano a rendere il Senato della Repubblica una Camera ad elezione indiretta, formato da Senatori designati in maniera assurda, pescati tra amministratori locali "delegati" che finirebbero per godere di un'indecorosa e - visti i fatti di cronaca - assai utile Immunità contro le intromissioni del Potere Giudiziario, ultimo baluardo contro il quotidiano vilipendio dell'Onestà. Ma anche perché liberano il Governo dal legame di Fiducia verso il Senato; perché snaturano i pesi e i contrappesi che ad oggi regolano ancora l'Ordinamento, rendendo la Consulta un assurdo organo consultivo su ogni nuova Legge Elettorale e perché triplicano la soglia di firme necessarie alla presentazione di leggi di iniziativa popolare. E ancora, perché il Governo non avrà comunque alcun freno al suo scandaloso ricorso alla decretazione d'urgenza, che, nei fatti, da anni ormai rappresenta un abuso reso "regolare consuetudine". E ancora, perché abbinando il tutto ad una norma tanto ridicolmente assurda, quanto maledettamente pericolosa come l'Italicum, la gestione della cosa pubblica diverrà una "questione feudale" degna del peggior Medio Evo. D'altro canto, argomentare riguardo alla (limitata, ndr) riduzione delle spese dello Stato, contando sulla facile "abboccata" degli allocchi, è soltanto un modo per rinverdire la proverbiale verità del detto che recita: "Quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito"...

Negare il consenso. Non credo nella fine del "Bicameralismo perfetto". Certamente, non nel modo che si sta cercando di far passare... Non credo che la scusa dell'abolizione del CNEL e la formalizzazione della cancellazione delle Province debba essere ragione di prona accettazione dell'inaccettabile... La soluzione ad ogni male c'è ed è a portata di mano. Soprattutto per i cittadini che fieramente, nonostante tutto, si ostinino a recarsi alle urne, sempre e comunque, rifuggendo la viltà che induce all'Astensione e che non abbiano bisogno di aspettare le "istruzioni" di partito per decidere. Votare "NO" al Referendum Confermativo d'Autunno è quella soluzione, con la certezza che stavolta, nessun "quorum-paracadute" correrà in soccorso di Matteo Renzi & Co. 

Zittire i falsi ottimisti. Votare "NO" per dare un senso compiuto alla "personalizzazione" del Referendum, prima ardentemente voluta, poi acidamente denigrata (con la coda tra le gambe, ndr) dal Presidente del Consiglio. Votare "NO" per stordire e tacitare sì Matteo Renzi, ma anche Denis Verdini, Maria Elena Boschi, Anna Finocchiaro, Debora Serracchiani, Lorenzo Guerini, ecc. ecc. Votare "NO" per troncare, finalmente, la "lunga mano" di Giorgio Napolitano. Votare "NO" per poter poi ripartire da un ripensamento più oculato, meno spregiudicato e soprattutto più condiviso,  dell'eredità normativa lasciataci in dote dai "padri" e dalle "madri" Costituenti.

Impedire il furto del nostro domani. Perché i Governi passano, ma i danni restano. Votare "NO" anche per vedere semplicemente l'effetto che fa... Già perché, avendo imparato a conoscerlo, a forza di udire tutto e il contrario di tutto nelle sue parole, non ho dubbi che, nonostante i proclami proferiti a più riprese davanti ai microfoni, il Signor Renzi resterà al suo posto. A tempo debito le sue minacce di "trarre le dovute conseguenze" da un voto avverso ai suoi piani, attraverso le proprie dimissioni, saranno insomma sostituite dalla determinazione a restare in sella "per senso di responsabilità"... Dopo tutto, di certe sceneggiate, in Italia, possiamo dire di annoverare da sempre i primatisti mondiali. Ma vederlo finire con le spalle al muro attraverso l'ufficialità dei numeri, schiacciato dal peso della sua stessa spavalderia, sarà già un nuovo, impagabile ed imperdibile inizio.

D.V. 

P.S. "E quindi uscimmo a riveder le stelle"... 

 
 
 

“Questione Morale”. Riflessioni sulla mancanza di regole e di dignità, in un Paese senza Legge.

Foto di cornell2

"La verità è che molti italiani sono soltanto degli ottimi e incondizionati ammiratori: e questa loro tendenza è aggravata da quell'altra tendenza mirabilmente intuita da Bruno Barilli con queste parole che ricaviamo da un Suo vecchio scritto: «Gli italiani volano in soccorso del vincitore»." (Ennio Flaiano)

Ammettiamolo: nell'Italia gattopardesca cambia tutto, ma non cambia nulla. Mai e in nessun caso. Soprattutto in Politica, è vero, ma anche nel "sentimento" proprio dei due terzi degli Italiani, sempre pronti a chiedere e a prostrarsi; sempre in attesa del salvatore della Patria cui giurare "vantaggiose fedeltà". 

Ieri gli "unti del Signore" (in certi casi, più che altro, soltanto "Signori da ungere", ndr) erano Craxi, Andreotti e Forlani. Poi venne Berlusconi. Oggi è Matteo Renzi. Sempre fermi a piagnucolare e dirsi pronti a lottare, gli Italiani: dei rivoluzionari da bar, dediti all'autoscatto... Uno sconvolgente e sconfortante spirito di "banditudine" dalle mille sfaccettature e dalle mille inutili pose, che non lascia speranza. 

Per reazione la non-azione. Posto davanti al bivio, alla scelta d'immolarmi per degli smidollati, qualche tempo fa ho consciamente preferito un personale e temporaneo "Aventino". Maturata la consapevolezza che la moltitudine non meriti alcunché, fuorché un calcio nel posteriore e un lavoro in miniera, mi sono dedicato un salutare confino lontano dalle beghe Italiche e dall'assordante e nauseante marasma quotidiano, che, lungi dall'essere una definitiva concessione alla rassegnazione, vuol essere un modo per ritemprare il mio animo guerriero e per rinverdire i battaglieri intendimenti della minoranza inquieta.

Meglio distrarsi guardando altrove, per un po', raccogliendo spunti di riflessione dal tanto apparentemente dissimile mondo Anglosassone, che in verità tanto uguale finisce per essere, evitando i filtri e le censure imposti dai media di regime nostrani. Eppure, io sono e resto qua, con "penna e calamaio" a portata di mano, quali irrinunciabili mezzi con cui mettere nero su bianco gli spunti che cuore e mente mi regalano e che sovente rappresentano l'altrui sentimento. Perché dopo tutto, citando Luigi Einaudi: "Giornalisti sono tutti coloro che hanno qualcosa da dire o che semplicemente sentono di poter dire meglio o presentar meglio la stessa idea che gli altri dicono o presentano male...". 

Ei fu. Quando imbracciai la "spada" inchiostrata il mio intento era uno ed uno soltanto: indurre a pensare, a discutere e a questionare, partendo da punti di vista che avessero angolazioni diverse e scomode, rispetto a quelle dell'informazione ufficiale, che, salvo rare eccezioni, producevano e continuano a produrre il generale e futile vociare di un'opinione pubblica ammaestrata ad arte. Inutile dire che avessi anche un bersaglio prediletto, un "nemico" da combattere: il Potere Costituito, nella persona di Silvio Berlusconi... Sbugiardato, marchiato, additato, condannato... E pian piano silenziato. Sostituito da Monti, poi scalzato da Letta, a sua volta messo da parte con "tradimento Giudaico" da Matteo Renzi. 

"Le cose che abbiamo in comune" cantava Daniele Silvestri. Indubbiamente, se il raziocinio m'assiste, al di là del fatto che il "Patto del Nazareno" sia vivo e che lotti contro di noi, o che invece sia morto, sepolto e resuscitato, è sbalorditivo notare quanto siano numerose le similitudini tra l'ex "Cavaliere pieno di macchie" e il "Campione del Marketing di se stesso".

Stessa tendenza al decisionismo e all'autocompiacimento; stessa convinzione di essere dei profeti della Diplomazia, parlamentare, extra-parlamentare o internazionale che sia; stesso potere di far sogghignare e inquietare le Cancellerie di mezzo mondo, a giorni alterni, a causa delle loro scelte di Economia e di Politica Estera; stessa presunzione di possedere il potere taumaturgico di "sbloccare", di "far ripartire", di "rilanciare" il Sistema Paese; stessa capacità d'illudere i gonzi attraverso farseschi Bilanci Consuntivi del proprio operato (con o senza slide, ndr), in ossequio alla propria demagogica onnipotenza...

E ancora: stesso convincimento di dover esser simpatici a chiunque, perché, semplicemente, nella loro testa nulla di diverso è contemplato, concepito e tollerato; stessa idea di essere il miglior politico della storia d'Italia; stessa mania di vestire i panni del "Puparo" desideroso di muovere qua e là i propri pupazzi; stessa voglia di entrare a "gamba tesa" nella vita dei cittadini mediante la televisione... Specie di quella pubblica. Senza scordare, "pericoloso" punto a favore dell'attuale inquilino di Palazzo Chigi, la capacità di abusare dei social media, per invadere il "territorio" delle nuove generazioni di spiantati (ne è passata di acqua sotto ai ponti, dal "Gogol" di Berlusconiana memoria, ndr). 

E ovviamente: stessa capacità di descrivere i fatti piegandoli alle proprie verità di comodo, grazie all'aiuto di giornalisti "portaborse"; stesso intento "punitivo" nei confronti dei Magistrati e stesse puerili velleità riformatrici dell'Ordinamento, incardinate su un perno chiamato Costituzione. 

Ma anche diversi conflitti d'interesse, reali e potenziali...

L'orgoglio delle mani pulite. Per quanto mi riguardi, checché ne dicesse ieri Silvio Berlusconi e al di là di cosa ne dica, oggi, Matteo Renzi, nell'eterna lotta tra Politica e Magistratura io ero, sono e sarò al fianco di quest'ultima. Non foss'altro che per una semplice considerazione: la politica, essendo l'arte del compromesso, è anche l'arte dell'abuso istituzionalizzato che "coopta" il buon cittadino inducendolo a tuffarsi dal trampolino che porta dritti nel mare della disonestà e del "vilipendio" del Codice Penale. Come è solito affermare il giudice Piercamillo Davigo: "I politici non hanno smesso di rubare; hanno smesso di vergognarsi". Insomma, è una questione che attiene alla mia personale morale e più in generale al  mio innato senso di Giustizia. 

Chi fa dell'onestà un vanto, dopo l'era di Tangentopoli confidava di aver visto, sentito e subìto tutto. Invece, dall'ascesa di Berlusconi alla presa del Potere di Renzi (passando per Prodi, D'Alema e via discorrendo, ndr) è stato tutto un crescere e prosperare di lobbisti e faccendieri vari. Sì perché, in Italia, si passa in un attimo dai "girotondi" ai "cerchi magici". Basta uno schiocco di dita e qualche lucroso vantaggio...

Omnia veritas vincit. D'altro canto, puntando lo sguardo sull'informazione, oggi come ieri, non ho tentennamenti ad affermare che, contro la propaganda messa in atto da mezzi d'informazione compiacenti al limite del servilismo e contro gli attacchi diretti e diretti ai "detrattori", rei di rifuggire il guinzaglio, io sia fermamente schierato con chi, battendosi per la libertà di critica, si trovi a vestire i panni di un bistrattato Don Chisciotte. I fatti non sono rappresentazioni teatrali, né dipinti celebranti i presunti fasti del committente, "signorotto" di turno.

Ieri il "centro del mondo" era Arcore, oggi, idealmente, è Rignano sull'Arno. Ciononostante, oggi come ieri, è meglio godere del dileggio riservato dalle falsità del Potere, che trotterellare a destra e a manca con una lingua ciondolante, sempre pronta a scivolare là dove non batte il Sole. Meglio i "cazzotti mediatici" di milleuno indigesti Travaglio che il "ronzio" di una sola, fin troppo comoda e accomodante Vespa...  Anche in questo caso, è una questione che attiene alla mia personale morale e più in generale al mio bisogno di Verità. 

Figli di Mussolini e di Licio Gelli. Più delle altre, è una cosa che accomuna Berlusconi e Renzi... E per quanto strano, non è la Ruota della Fortuna! Bensì il piglio dell'uomo forte che si fa largo a spallate tra la folla, per placare il suo ego. Il desiderio di essere riconosciuto dai posteri come "grande statista", riformatore delle leggi e dello Stato. Dei moderni Giustiniano nei loro intendimenti; dei "figli" di Licio Gelli in un'evidente realtà dei fatti. 

La comune voglia di "stracciare" la Costituzione a colpi di Maggioranza, cancellando un lavoro certamente perfettibile, ma partorito da menti illuminate in quota bipartisan (i Padri Costituenti, ndr), dà il senso di questa indubitabile certezza. Dieci anni fa la chiamavano "Devolution"; oggi, l'accozzaglia di "strappi" alla Sacra Carta non ha nomi altisonanti, fatta eccezione per una risibile "etichetta" con su scritto "Boschi"... Dieci anni fa a guidare la fronda era Forza Italia; oggi è un "reazionario" PD. Dieci anni fa il popolo disse No; oggi, chissà?

La nostra Costituzione. La Legge delle Leggi; la prima fonte del Diritto (e dei Diritti, ndr); la base del "tutto" del nostro Stato... Non ho lasciato fare al Centro-Destra allora e adesso dovrei lasciarla stravolgere da Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, Anna Finocchiaro, Denis Verdini & Co., con la benedizione dell'ex-Presidente della Repubblica, oggi costoso Senatore a vita, Giorgio Napolitano? No, grazie. Ed asserendo ciò, spero che in un sussulto di dignità, i miei connazionali si schierino sull'analoga posizione. "Spero" perché in Italia ogni dubbio è lecito... 

Vile Astensione. Nella sua sterminata critica a questa terra imbarbarita, tra l'altro, Ennio Flaiano ebbe modo di descriverla in maniera cinicamente illuminata con la frase: "L'Italia è un paese dove sono accampati gli italiani". In effetti, guardando bene, il problema non risiede tanto e soltanto nel Vertice, quanto e soprattutto nella base. Io non credo al nesso di causalità in base al quale il "marcio" che affligge le Istituzioni si sia autonomamente originato nel Governo della Cosa Pubblica e che la "corruzione" di un popolo ne sia stata la naturale conseguenza. 

In questa nostra morente Democrazia, credo che il problema sia nato sul fronte opposto, ovvero che dalla calcolata distrazione di una società individualmente interessata, priva di valori condivisi e del minimo senso di comunità, sia spuntato e cresciuto il cancro del malgoverno. Il "do ut des" ha creato il deserto e così come non accetto che si neghi questo "dogma", non accetto che vi sia chi professi il non-voto come apatica soluzione a tutti i mali.

La sempre più scarsa Partecipazione agli appuntamenti elettorali è una pacchia per qualunque "ras" a capo del partito di maggioranza relativa, di oggi e di domani. 

L'astensione è una scelta raccapricciante per le sue conseguenze deleterie sull'educazione del cittadino. E' un fare terra bruciata della Storia. Ed è, parimenti, una scelta che lascia a chi la compia un indebito "diritto alla polemica" che non risolve alcunché e che anzi, amplifica lo sfascio del Sistema. Il caso del recente referendum abrogativo "sulle trivelle", andato a vuoto per mancato raggiungimento del quorum, dopo che il Presidente del Consiglio, sulle orme di un certo Bettino Craxi, aveva indirettamente invitato ad "andare al mare", è tristemente esemplificativo di ciò.

Un futuro senza un paracadute chiamato "quorum". La cosa che mi conforta è che nonostante i già citati due terzi degli Italiani abbiano rinunciato al proprio "Diritto di Cittadinanza", per sconforto e rassegnazione, per cieco disinteresse, per colpevole connivenza, o per semplice stupidità, facendo direttamente e indirettamente spallucce al sacco di un Paese, resti un benemerito 32,15% di elettori con cui ripartire. Un 32,15% con cui rifondare l'Italia, ponendo nuove basi su una distesa di macerie... Sicuri che d'ora in poi, nessuno si possa permettere il lusso di evitare l'appuntamento con le urne.

Grazie a quello zoccolo duro di cittadini retti e probi, con la tessera elettorale sempre pronta, resta viva la speranza. 

La mia campagna per il Referendum confermativo del prossimo Autunno inizia ora... E non può non cominciare altrimenti, se non così come si concluderà: con un secco "NO" all'oltraggio della Storia della Repubblica, di ieri, di oggi e di domani.

D.V. 

P.S.: che Matteo Renzi si attrezzi per trarne le dovute conseguenze... Preparando armi e bagagli, prima di sloggiare.

 
 
 

"VirtuosaMente Musicale"...

Foto di cornell2

"Senza la musica per decorarlo, il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di scadenze produttive e di date in cui pagare le bollette". (Frank Zappa) 

Incipit. Chiudi gli occhi, aguzza le orecchie e ascolta bene...

Capita, alle volte (troppe volte, ndr), di nascere in un ameno luogo della provincia Italiana, uno come tanti, difettato dalla Politica chiacchierona, incapace e pasticciona, in cui il tempo batte veloce pur scorrendo tremendamente lento nella sua vuotezza e nel quale la "voce del popolo" è tuttalpiù in grado d'invitarti a volare basso, a conformarti alla generalizzata pigrizia creativa ed emotiva, a non chiedere, a non pensare e a non sognare... E dove la quotidianità della piazza è sempre pronta a tarparti le ali, qualora tu non voglia capire come funzionino le cose.

Capita anche, alle volte, di crescere con milleuno sogni nel cassetto e con la passione per le note e la chiave di violino anziché per il pallone, in un incantevole Paesino dal nobile e glorioso passato medievale, ma dallo sterile ed immobile presente, noto ai più per essere, o meglio d'esser stato, un salubre "pozzo" di nobili e rinomate acque minerali cadute un po' in disgrazia... 

E capita anche, alle volte, di vivere con l'idea, imposta dagli altrui desideri appassiti e spenti, d'esser destinato per forza a soccombere alle esigenze materiali della vita, a rifuggire le passioni, a non provocare invidie e a dedicarsi alla "normalità" fatta di un impiego che ti permetta di portare a casa la pagnotta... Spegnendoti pian piano, assieme ai tuoi aneliti, con la certezza che quel peso sullo stomaco sia soltanto la fisica conseguenza di un'immane insoddisfazione, legata a quel non so che, mancante, necessario a dimostrare il proprio personale valore. 

Tali e tante sono le ragioni per le quali ritengo sia un privilegio conoscere, incontrare e fare due chiacchiere con quei pochi che, anche a rischio del proprio tempo e delle proprie tasche, non si tirino indietro e che scelgano di tirar dritto, a dispetto di tutto e di tutti, coltivando umilmente le proprie predilezioni. 

Un caso che mi dà gioia e che mi rallegra è quello di Andrea Leonardi. 

Conosco da tempo Andrea, eppure non ho mai avuto occasione di domandargli a quattr'occhi della sua "creatura" Degustazioni Musicali Umbria, progetto nato "davanti a un bicchiere di buon Sangiovese", come tiene a rimarcare con un sorriso sornione.

Caro Andrea, dopo tanto tempo, eccoci qua a fare il punto di questa tua esperienza di promotore di iniziative musicali alternative. Per chi non la conoscesse, come riassumeresti la gestazione, la nascita e la maturazione dell'associazione che dirigi?

Degustazioni Musicali Umbria nasce dal bisogno di diffondere e sviluppare qualcosa che mancava nel nostro territorio: promuovere cultura e musica indipendente di qualità, in location particolari e in un ambiente conviviale ma allo stesso tempo elegante. L’idea è partita in una sera tra vecchi amici, davanti ad un bicchiere di vino, coinvolgendo lo staff della Taverna del Torchio di San Gemini.  Era il marzo 2014, sono già passati due anni. Abbiamo fatto tanta strada, abbiamo collaborato e coinvolto tante realtà, ma non ci sentiamo certamente arrivati: sappiamo e vogliamo fare ancora molto.

Immagino che nonostante la tua voglia di fare, di avere le mani in pasta e di buttarti nel fango, tu abbia a fianco persone di fiducia sparse per lo Stivale, che ti assistano. Puoi presentarcele in breve?

Più che persone di fiducia: siamo amici che condividono le stesse passioni e obiettivi. È naturale che prima o poi si conoscano persone del giro, che nelle proprie realtà, piccole o grandi, combattono e lottano per l’espansione della cultura in generale e di quella musicale in particolare.

In precedenza mi hai raccontato che la location in cui si tengono i concerti sia una Chiesa sconsacrata. Come dire: laddove si celebrava il vangelo, oggi si celebra lo spartito... Ciò, grazie ad un parroco illuminato che alle case chiuse, preferisce dire no alle chiese chiuse. Come spieghi tanta "apertura mentale"?

In realtà si tratta di una Chiesa ancora consacrata, appunto gestita da un parroco illuminato sicuramente, che preferisce valorizzare luoghi come una chiesa del 1100, piuttosto che lasciarla nell’oblio. Per capire chi è don Gianni ti racconto una storia di quando ero piccolo, perché credo sia il modo più semplice e immediato per descriverlo: negli anni ’90 ha combattuto una battaglia da solo ed in maniera abbastanza eclatante contro lo stato italiano che obbligava (e obbliga tutt’ora) le persone a pagare il bollo auto; ricordo che lui non pagava il bollo perché una parte di quei soldi erano destinati agli armamenti dell’esercito italiano, quindi parcheggiò la sua auto di fronte la Chiesa con un cartello gigante con su scritto: “questa macchina è ferma qui e non viene usata perché non vuole contribuire al massacro di innocenti”.  Insomma, un bel personaggio. Lo stimiamo tutti moltissimo.

E che mi dici della sua perpetua, che dapprima era contraria e che poi è diventata a modo suo "protagonista"?

La mitica Rita, responsabile della struttura, ci vuole oramai bene. Dopo un inizio difficile e pieno di diffidenza, ha anche lei capito l’importanza della missione di “Degustazioni Musicali Umbria”. Adesso ci dà anche una mano per le pulizie e la messa in posa di scenografie; è diventata una presenza fondamentale e anche a le vogliamo un gran bene. 

Qual è il sound giusto (quello che ti dà forza al mattino e che ti dà la carica quando sei un po' spento, ndr)?

Sicuramente le persone. Musicisti, pubblico, collaboratori, addetti ai lavori: mi dànno la forza di andare avanti; è dal confronto e la collaborazione che nascono grandi soddisfazioni.

Hai mai avuto la sensazione di essere nato dalla parte sbagliata dell'Oceano?

No, perché alla base di tutto c’è sempre un necessario scambio culturale tra mondi totalmente diversi. Non importa quindi da parte del mondo dove sei nato. Ma importa essere lì, insieme, nello stesso momento. E socializzare, condividere emozioni, entrare in empatia. Credo che questa sia davvero la cosa più importante.

So che senti molto le tue radici e che mentre tanti tuoi amici abbiano "cambiato aria", tu non demorda dall'intento di fare qualcosa di buono e giusto per la tua terra. Non è vero?

Mi ricollego anche alla domanda precedente e rispondo con convinzione: sì, sicuramente. Ho preferito portare cose qui piuttosto che portare me stesso altrove. Forse è la prima piccola pietra per costruire qualcosa di buono per le generazioni future. Con la giusta sensibilità, di modo che possano vivere appieno anche realtà più piccole, dove l’essere “provinciali” può diventare un valore, anziché un limite.

Quali sono i musicisti che hai portato a San Gemini e come sei riuscito a convincerli?

Elencarli tutti credo sia impossibile: siamo a oltre 100 artisti provenienti da tutta Italia e dal mondo. Abbiamo iniziato delle collaborazioni anche fuori San Gemini, come ad esempio a Terni con il Sistema Museo, o a Perugia con il cinema Postmodernissimo.

Recentemente, hai toccato il cielo con un dito, ospitando l'ex chitarrista dei Sonic Youth, Lee Ranaldo. Un successo clamoroso, rilanciato dai media nazionali. Com'è nata l'iniziativa?

Dalla grande passione, sempre lei. Era una data che puntavo a chiudere già dal suo tour precedente, e alla fine ci sono riuscito. Grazie soprattutto alle collaborazioni esterne come quella nata con Effetto K, associazione che opera nel territorio della bassa Toscana, in particolare Sansepolcro e Anghiari. Grazie a loro sono riuscito a dare il taglio “nazionale” all’evento e grazie a loro sono riuscito a toccare il cielo con un dito, appunto.

Posso soltanto immaginare l'entusiasmo e il calore del pubblico (dato che, come sai, i biglietti erano terminati, ndr). Che mi dici al riguardo?

C’è stato un inizio un po’ in sordina, che però negli ultimi 10/15 giorni si è trasformata in una vera e propria “caccia al biglietto”, tanto che il concerto è andato sold out già 5 giorni prima.

Riguardo al successo dei concerti che hai organizzato, qual è stata la reazione delle Istituzioni locali?

Passiva. Completamente. Ho sempre la speranza però che in futuro si possa collaborare più e meglio.

Senti crescere l'invidia e l'avversione verso un'iniziativa autonoma e vincente, da parte di chi, dietro la maschera del Potere, nasconda la propria grettezza d'animo?

Per rispondere a questa domanda cito un amico romano che ha un locale in zona Pigneto, il cui post in Facebook mi ha molto colpito : 

Non sono gli assassini, i mafiosi, i truffatori che rendono il mondo un posto di merda e sempre meno vivibile,ma gli invidiosi, le persone che non gioiscono mai per gli altri, quelli che rimangono immobili giudicando gli altri senza fare mai un cazzo. L'invidia è un male estremamente rappresentativo della nostra umanità, perché è alla portata di tutti e con un po' di consapevolezza potrebbe essere sedata, mentre per essere assassini ci vuole sicuramente molto più fegato, per essere truffatori ci vuole ingegno, per essere mafiosi ci vuole organizzazione. Attenzione, non giustifico nessuno di questi mali, ma se si pensa che l'invida è alla portata di tutti, mi viene facile pensare che siamo ben lontani da un mondo migliore. Tutti possiamo essere invidiosi, tutti potremmo non esserlo. Da bambino i miei compagni di classe avevano il giubbotto firmato ed io no. Ero invidioso. Poi sono cresciuto, mi sono rimboccato le maniche e ho sempre pensato che si può provare a desiderare tutto, ma non sempre ci si riesce, c'è chi ce la fa e questo non può essere oggetto d'invidia ma al contrario dovrebbe essere di stimolo per poter dire che c'è una possibilità. Che bello se le persone fossero contente dei successi altrui, avremmo tutti come minimo raddoppiato le nostre gioie” (Luca Bonafede).

Credo non servano altre parole per descrivere cosa succede in Italia oggi, soprattutto in questo mondo.

Nell'Italia in cui la massima espressione di "giungla sonora" resta Sanremo, la musica che un tempo si pesava a "Kg di dischi venduti", oggi si valuta attraverso il successo nei "reality shows". La tua scelta underground di musica per pochi, va invece in direzione opposta. Ciò significa che la qualità delle progressioni armoniche non sia cosa per tutte le orecchie?

Più che altro la scelta di andare altrove è relegata al fatto che non mi riconosco, né riconosco, tali tipologie di espressione artistica e culturale. Tutto qua. Sia Sanremo, sia  i reality, riguardano più il mondo della televisione e dell’intrattenimento. Un mondo abbastanza “finto”. Io ho scelto di far “toccare con mano” le persone, di impressionare e emozionare il pubblico utilizzando una via più impervia, attraverso la cura del particolare e la predisposizione verso l’accoglienza. E poi a me non interessano tutte le orecchie, ma solo quelle giuste.

So che attualmente tu sia impegnato in tournée... Puoi spiegare in che senso?

È una piccola favola, un bellissimo sogno che diventa realtà. Un giorno sono stato folgorato da una canzone di una band americana che si chiama FEATHERS+EYES, così ho ascoltato tutto il disco e mi è molto piaciuto. Ho mandato un messaggio sulla loro pagina Facebook per complimentarmi, e dopo un attimo mi sono detto: “perché no? Perché non proporgli un tour in tutta Italia"? È nata così la programmazione di 19 concerti in 19 giorni, accordandomi anche con tutte quelle realtà simili alla mia presenti sul territorio, e in pochi mesi siamo riusciti a programmare un tour da Milano a Lamezia Terme. Proprio ora, scrivo da una stanza d’albergo a Livorno, dove stasera (il 5 Marzo 2016, ndr) è in programma il terzo dei 19 concerti. Siamo in tour tutti insieme, un’esperienza bellissima. Cosa c’è di meglio che la musica può fare? Più che unire in maniera così stretta popoli e persone che fino a poco prima nemmeno si conoscevano?

Quali saranno i prossimi appuntamenti e quali gli interpreti che calcheranno il palco di San Giovanni Battista?

Il prossimo live importante è quello in programma il 12 aprile a San Gemini, proprio nel tempio di San Giovanni dove ha suonato Lee Ranaldo: si esibiranno la stessa sera Flavio Giurato, stimato cantautore italiano, e Steve Wynn, leader e fondatore di una band storica, i Dream Syndacate.

C'è modo per aiutare l'associazione a sostenersi, a migliorarsi e a prosperare, dando il via ad una "fase 2" che le dia la gloria che merita?

Partecipare. Credo sia questo l’unico modo per sostenerci. Partecipare il più possibile.

Grazie, Andrea... Il futuro è nelle tue mani. In bocca al lupo!

D.V. 

P.S. Con stima ed amicizia.

 
 
 

Freedom of Speech.

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"Congress shall make no law respecting an establishment of religion, or prohibiting the free exercise thereof; or abridging the freedom of speech, or of the press; or the right of the people peaceably to assemble, and to petition the Government for a redress of grievances". First amendment to the US Constitution - "Freedom of Religion, Speech, Press, Assembly, and Petition" - Passed by Congress September 25, 1789. Ratified December 15, 1791 (Note: The first 10 amendments form the Bill of Rights)

An interview with D.V. - By the Editorial Board.

So, here we are, three weeks later. First of all, allow me a personal question... We all know your name, but, for our readers, how can we call you? Can "senzavento" (English: windless) be good for you?

Well, first of all, I'd like to thank you for having decided to grant me the honour of a personal interview. Now, replying to your question, you can call me D.

OK, D. Could you kindly explain us what D.V. stand for? Do they represent the initials of a name? And what's the reason why of your nickname "senzavento"?

Well, I don't wanna give you a deep explanation of everything, for my safety and for yours, as well. Regarding the initials by which I'm used to signing my articles, you may consider the Latin formula "Dei Veritas", or better, based on the norms of Latin grammar "Veritas Dei" (English: God's Truth). Referring to my nickname... Have you ever seen a sail, during a dead calm? A horrible vision of what it could be and of what it is not. When I began to write, I swear to myself to blow in every single sail, "pushing the wind" of knowledge and reason, to the benefit of every interesting and apparently "windless" cause, that I could find on my path. That promise allowed me, till today, to analyze lots of political, economic and social matters, to reflect on them and to share my opinion with my readers. In fact, I strongly believe that our Society and our Community cannot grow up without comparing ideas and different points of view.

So, we can say that your main intent is a sort of continuos brain storming, with and among the people. Is it correct? 

Yes, you gave a perfect interpretation of my intent. "I think, therefore I am" and "I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it" are the keys to understand my state of mind. 

What is your favourite newspaper?

Well, I'm used to inspiring myself, by reading The Washington Post, the New York Times and The Economist.

Recently you wrote an article called "Son of a Gun". It analyzed the Gun Control debate which is flaming the US, starting from the 2nd amendment to the US Constitution. We know that you had a strong discussion on a social media, with the American people. What's the outcome of your article? 

By your question, you give me the opportunity to say, one more time, that I still consider the US the land of Freedom and Opportunity and that I respect the American people. Regarding the debate that I had on Facebook, it's not easy to summarize every opinion by a singular answer... But I can easily say that due to aggressive words used by some guys, I got that the Gun Control dispute is helpful to describe the nervousness which is dividing their land. 

Can you give me an example?

Well, during a debate session, I said that "They, the people" have to consider that one law is not necessarily a righteous and "perfect" law, only because, 250 years ago, someone decided what's the best for them, today. Someone replied to me that the right to keep and bear arms is not a law, but a "human right" given to him by God, many years ago. The same guy asked me: "Are you saying that God is wrong"? That's incredible! Obviously, I said that I cannot judge the Lord but, at the same time, I said that it's never a good idea to talk about "rights given to us by God". In fact, in my opinion, or better, in the opinion of some fools from the Islamic State in example, that choice could justify extremism and fundamentalism. Jesus said: "Give back to Caesar what is Caesar's and to God what is God's". When people will realize/remember the above, maybe we'll be able to discuss about smarter human laws. 

So, we can say that your readers were strongly devoted to their origins. Don't we?

Yes, absolutely. They were used to talking about their founding fathers with respect and admiration. Even if, sometimes, they did not know their own History. 

What do you mean? 

In example, regarding the "well regulated militia" they had a wrong perception of the amendment. They do not consider the idea that who wrote the US Constitution referred just to the possibility that the British Empire could suddenly decide to attack the American people, after they declared their indipendence. They preferred a misinterpretation of their Constitution and they did not consider they are living in a "modern era". As during the centuries the US built itself as a State, becaming also the most powerful country in the world, in my opinion "the well regulated militia" have no more reasons to exist, neither as a "potential" citizen army, nor as a law prescription.

Do they understand that you are not an American citizen?

Well, if I must give you a percentage, I can say that just the 5% of them, understood that I'm not from the US. 

What was their reaction, when they got it?

Well, usually they said: "if your are not American, who cares about your opinion"... Also: "the 2nd amendment is not your business (...) bastard commie"... And also: "fascist"! I don't like bad language but I've learnt lots of swear words... Anyway, I consciously accepted to be in the line of fire. I have a thick skin.

This means that you revealed your political roots. Didn't you?

No, I didn't. I'm not used to talking about my political ideas with a stranger. Whatever my political view is, I've often been called "liberal". They didn't know me, but, as I focused my attention on a questionable matter, I got a "label" on my forehead. It was funny.

How did you react to these offenses? 

It's simple. Regarding their ideas about "business", "rights" and "freedom of speech", I suggested asking all the people abroad, that "citizens" like  them decided to educate... From the Middle East to South America, there are too many examples. I do not accept lessons from such blind men.

Did they make any comparison between the US and the rest of the world?

Yes, they did. The most common opinion was that violence and crime rate raised in those Countries that decided for a gun control, or for a total ban of firearms. As you know, based on Statistical datas, that's not true. In the same time, they do not consider that the majority of EU Countries do not allow to keep and bear guns or rifles, without a prior sanity examination. There are stringent safety measures and it's not easy to buy weapons, except for hunting. One of them, literally said as follows: "in Switzerland every is required to have a firearm at home & trained. There's not much crime. Because everyone knows there is a trained gun owner there. The main reason there's so much crime here (in the US) is the illegal weapons. There will be more crimes removing legal guns". A wrong comparison... Due to its neutrality, he forgot that Switzerland has Armed Forces based on conscription. That's the reason why the people are well trained... And that's the reason why the people have rifles at home.

Did they claim their rights, due to historical differences with the other Countries?

Yes, they did. Lots of NRA readers attacked me, trying to justify the Second World War as the result of a hypothetical firearms ban... In their opinion, Germans, Italians and Japanese were obliged to accept their Tyrannical Governments, because they could not fight against them... I replied that they had a wrong vision of the facts. Maybe they studied on "different" books... Moreover, I reminded them that before the Third Reich, the Nazi Party built itself in Germany like a popular militia. It's a fact that the Wehrmacht (the official German Army) was flanked by the Schultstaffeln (the SS) which, as you know, were used to "appointing" perfect "arian citizens". Also, in Italy, Fascist blackshirts reached the Power as Representatives of the People. Last but not least, regarding Japan, it's a fact that its own history was exactly the root of the problem. I mean: Shōgun, Emperor, Samurai and so on... They created a "fighting society" that in the end, justified the war as its "first commandment". 

Are you favorable to a total weapons ban? 

Well, I'm favorable to a prior sanity check. In fact, I think that a mental state examination could be helpful to avoid risks for us and for our children as well. It's incredible that lots of people do not understand that the possession of assault rifles is not a normal thing, in a Democratic country... Because in a Democratic country the people trust the law enforcement agencies without pretending to defend themselves, or their families, by personal weapons. 

As you know, the Prohibition didn't work; the outlawing of drugs is not working, as well... What makes you think that a weapons ban will work?

Well, in my opinion, when you have to fight against too many interests, it's difficult to produce something good for our society. Prohibition did not work, because mobsters made their business together with dishonest politicians; outlawing drugs does not work due to the same cause (look at Mexican daily drama). Regarding weapons, an additional reason prevails on the previous one: the power of military–industrial complex...

We know that you talked about Timothy McVeigh. This means that you see a potential link between the 2nd amendment and terrorism risk. Don't you?

Talking about his right to keep and bear arms, somebody focused my attention on the general political corruption and also, on a potential fight against the Federal Government... So, based on his foolish opinion, I asked him: "Please, let me know: was Timothy McVeigh a patriot? Did he fight against a tyrannical and evil Government, just to protect his own human/civil rights"? I'm still waiting for a reasonable response...

Regarding the Federal Government, we know that several readers believe that their right to be armed is a "guarantee" against Tyranny. What do you think about that?

Well, I was shocked to know that they are obsessed with Washington's (alleged) abuses. They are scared to be overpowered by an  unjust Power/Authority. Meanwhile, I explained to myself, in example, the reasons why of the shooting of Oregon protester... I'm sure that if SCOTUS unanimously decided to amend the whole bill of rights every "patriot" should be ready for another civil war.

What's your opinion about the freedom of speech.

As you can imagine, it's one of the most important "brick" of our society. Without freedom of speech there's no Democracy and there's no Liberty as well. Sometimes, during my discussions I talked about the 1st amendment, as a provocation. I'm well advised that US Constitution refers only to American citizens, but it's my right to say what I think is wrong in its prescriptions. So, as I strongly believe in the Universal Declaration of Human Rights, I repeat: it's my opinion that the 2nd amendment is a very old rule which is not a good one for the XXI Century. 

What do you think about President Barack Obama? Did he react properly to the problem?

Well, I cannot judge a lonely man against a whole Nation. I can just say that I heard lots of words... As you know, nothing's really changed since Michael Moore directed "Bowling for Columbine"...

Is there any comment that impressed you more than the others?

Oh, yes. There was a guy, James C., that accused me to write for money... He talked about "Paid Government sleaze"... I'm still checking with my bank, among my entries, but my deposit did not increase yet. LOL.

Did you receive any threats?

Well, unfortunately, some guys threatened me, instead of talking in a civil and polite way. I'm pretty sure that the FBI has already taken note of their "opinions"...

Do you wanna send a message to your readers?

Well, among the readers who approved my position by supporting me during the debate, one said: "if you will notice conservative people in the USA have a lot of trouble with facts so they just make stuff up or get their "facts" of a John Wayne movie. It would be laughable if it wasn't so sad". Following his lesson, I want to say that I have lots of friends and colleagues that "confirm" his inflexible opinion about conservative people, in the US. On the other hand, I'm very pleased to have lots of friends and colleagues which confirm my opinion that from Boston to LA, there are lots of smart, good and beautiful people.

Our different visions depend on a cultural divide between Europe and the US. Obviously, I have not the right to say that my vision is better than theirs, but, it's a fact that what usually happens on the other side of the Ocean appears a little bit strange to Europeans' eyes. So, OK, in the land of cowboys the Government cannot annoy its citizens, but, maybe, citizens could open their minds, by accepting to reconsider some "human rights" (the 2nd amendment, in example), for their safety and for the safety of their own community.

God bless America... God save America from its "sons of a gun".

By the Editorial Board.

P.S. Special thanks to Jimmy H., Embry L. W., Glenn S. and Ronnie D. L., for their precious support.

 
 
 

"Son of a gun"

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"A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed". Second amendment to the US Constitution - "Right to bear arms" - Passed by Congress September 25, 1789. Ratified December 15, 1791 (Note: The first 10 amendments form the Bill of Rights)

In spite of everything I have to admit that I still consider the US the land of Freedom and Opportunity. I respect the American people.

Anyway, sometimes it's not easy for me, to understand both sentiments and behaviors of American citizens. In example, from this side of the Ocean, it's generally difficult to get the sense of the Gun Control debate that is flaming the souls within the 50 States and to justify the fight to protect the Second Amendment to the US Constitution.

Looking from abroad... I'm used to asking myself: "Is it time to abolish the second amendment to the United States ‎Constitution? Is it time for a total Weapons ban"? Well, massacre after massacre, ambush after ambush, I'm still searching for an answer, even if I'm pretty sure to be very close to the definitive one...

I'm perfectly aware that we are just men, as the ones who wrote the Constitution and the Bill Of Rights. As everybody knows, any ‎Law (and we may consider the Constitution as a "Law of the Laws") is just a Rule decided by a few men, for their Community. This is the reason why I think we must accept that when the Human Society changed itself, some Rules become silly... 

The second amendment is a controversial prescription. Even if our History is important, because on our "roots" we build our Future, it's more important to take a look at the Present and put us on the right track, by deciding to change something stupid. Maybe I'm wrong, but, regarding the Gun Control dispute, if the parties will continue to defend their own position, they will face a dangerous impasse till the end of time.

Recently, after I read an interesting article published on "The Economist", I had a discussion with lots of international readers, on its Official Facebook page. My opinion was the following: "From whatever angle you look at the Gun Control debate, you face the same problem: American people are not willing to discuss each other. In my opinion, the Second Amendment to the US Constitution represents a "modern foolishness". A dangerous legacy of the past. I mean that the "right to keep and bear Arms" was for sure a good thing at the time of Davy Crockett, but, today, it is just an illogical Law. Violence causes violence and "Potential Violence" causes Violence, as well. While you reflect, argue and wait for a political solution from Washington, that never will come, the NRA is laughing out loud... The battle is lost". 

I got the approval of the vast majority. On the other hand, an old man told me that I needed to put the crack pipe down and wake up. Somebody else calls me "idiot". A guy simply said: "who cares what foreigners from a country we had to liberate from fascists think of our civil rights"? No way, man! That's too easy... Stay on track!

Anyway, unfortunately, it's not just a question of Likes and Dislikes.

I believe that three main reasons prevent to win the "war". First of all, the NRA ability to mobilize its members and to spend unlimited amounts on Money in elections (observers and lawmakers see the NRA as one of the top three most influential lobbying groups in Washington, DC). As long as it will be able to go ahead with its activities, by infecting the Congress, we'll never see politicians really interested in what's best for America. 

The second reason is that a massive gun control plan, or a total gun ban, will never be accepted because we are talking about the first superpower of the world and indirectly, of its armed forces. Under a psychological point of you, it's a fact that a limited possibility to buy a gun or a rifle, should be the first step to undermine patriotism toward the state. I mean, if you are not used to shooting, or to handling a weapon, it's normal, for you, to stay away from firearms and to get, also, a different state of mind. And that's not a good thing for the Pentagon...

Just to summarize the above, I suggest to have a look at Hollywood movies. Lots of them are set on shootings and gunfires. War movies; Thriller movies; Horror movies; Western movies (if my memory serves me right, there's only a western movie with "quiet guns"), etc. etc. They are used to breaking the box-office! Now, which is the cause and which is the effect? Is reality worse than fiction or fiction can mystify reality?

Last but not least, I think that nothing will really change, especially during Barack Obama's last year in office as President. Although his latter speech was very well presented, I believe that he won't be able to change anything. Another "lost hope" of its Administration. If he did nothing when Democrats came back to success, he cannot do it while the Presidential campaign is open (and while Donald Trump is over the horizon). 

Whatever the solution is, I think it cannot be a permissive law, following in Texas' footsteps. Because, if you take a walk with a gun in your belt and for a stupid reason you argue and fight with somebody else, it's probable that you'll react by shooting him, in order to let your own reasons prevail.

"Awareness" is the key for smart citizens. Awareness is the helpful password to avoid further abuses of power, by an "inattentive" and chatty Power. Awareness is the only "Right" worth fighting for. All the others are just empty words, or better, straws in the wind...

D.V. 

P.S.: regarding the title of this brief article, all meanings are allowed.

 
 
 
 
 
 
 

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