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Messaggi di Marzo 2016

esito riunione del 30 marzo

Post n°311 pubblicato il 31 Marzo 2016 da centocellestorica

L'incontro ha avuto come fulcro le iniziative intraprese recentemente, e portate avanti da Pino, il quale ha rendicontato il proprio operato:

  • dopo l'ultimo incontro col Presidente Palmieri, non ci sono state evoluzioni, pertanto si provvederà a ricontattarlo per i necessari aggiornamenti rispetto agli impegni presi (maggiore flessibilità nell'uso del locale messo a disposizione per poter svolgere incontri con la cittadinanza, in particolare per le giornate di prevenzione sanitaria, che vorremmo programmare con l'associazione degli psicologi);
  • la Presidenza del Municipio ha redatto il verbale del sopralluogo congiunto Presidente/CDQ Centocelle Storica, eseguito lunedì scorso presso il parco archeologico di Centocelle.
Alessandra ha fatto presente che il giardino assegnato in "adozione" all'Associazione 100 e a Capo, posto di lato della chiesa di San Felice, è aperto e si stanno programmando attività ricreative per i bambini, invitando a portare i propri figli e nipoti.
La conversazione ha fatto emergere l'opportunità di avviare un percorso analogo, coinvolgendo più associazioni e comitati, anche per il parco archeologico di Centocelle.
Al riguardo Alessandra, Pino e Carlo seguiranno l'argomento, contattando Urio C. di Torrespaccata che aveva proposto qualcosa di analogo nell'incontro con l'assessore Pietroletti, mercoledì scorso.
Carlo ricorda ai presenti l'impegno preso dall'Assessore per "l'accesso agli atti" in merito alla vicenda dell'appalto del secondo lotto, la cui esecuzione è ferma a tutt'oggi, per potersi fare un'opinione sulla correttezza delle procedure seguite, e nell'ipotesi di scorrettezze rilevate avviare azione legale. 
poiché la discussione si è protratta oltre l'orario stabilito, si è interrotta la discussione, rinviandola alla prossima settimana.
 
 
 

Voragini e ancora voragini nel nostro quartiere ...

Post n°310 pubblicato il 29 Marzo 2016 da centocellestorica
 

Probabilmente andrebbe eseguito un monitoraggio periodico e attento della rete idrica e di quella fognante del territorio.

Sono infatti sempre più frequenti l'aprirsi, in maniera repentina, di pericolosissime voragini nel nostro territorio.

Dopo quella su via Tor de' schiavi che ha costretto a deviazioni le linee ATAC che vi transitato, se ne sono aperte di ulteriori, e spesso ancora più insidiose,

E' il caso di quella di via degli Ulivi, di qualche giorno fa, quando il terreno ha ceduto al passaggio di una spazzatrice Ama, è anche il caso del cratere (profondo venti metri e largo tre) che si è aperto nel vialetto di camminamento che collega due palazzine popolari dell'Ater in via di Centocelle, al civico 3. 

Sono state prontamente evacuate le famiglie residenti, che così hanno passato la Pasquetta in albergo.

A quanto si è appreso dai primi sopralluoghi condotti da tecnici di Italgas e Acea, si tratterebbe della rottura di una tubazione, a sua volta crollata sulla volta di una delle tante cavità sotterranee presenti sul territorio.

Non poteva mancare la solidarietà dei candidati Sindaco agli sfollati.

Scrive Romatoday: "Ma per chi abita quella fetta pericolante di Roma est, quanto accaduto non sorprende". 

uscendo dal perimetro del nostro quartiere, come non ricordare la voragine apertasi in via Augusto Dulceri che il 10 settembre 2012, che inghiottì due macchine in un diametro di dieci metri, che però  è stata riparata dopo due anni. 

"E poi le buche più piccole, nei pressi dei tombini, che restano transennate settimane, mesi, costringendo auto e mezzi pubbliche a eterne gincane". 

Di seguito un estratto dell'articolo presente su http://centocelle.romatoday.it/voragini-municipio-5-centocelle-evacuati.html: 

APPELLI E DENUNCE DEI CITTADINI - Sono anni che i cittadini chiedono interventi sul sistema di cavità. Anche l'ex sindaco Marino, con la nostra rubrica #chiedoalsindaco, ha avuto modo di conoscere il problema. L'ex assessore all'ambiente dell'ex VII municipio, Alessandro Moriconi, lo interrogò direttamente quasi un anno fa, quando lo stesso geologo capitolino, Theo Uber, esprimeva un parere poco incoraggiante per i residenti dell'area di villa De Sanctis e villa Gordiani. Si parlava di "quadro che potrebbe ingenerare situazioni di pericolo", data "l'impossibilità di stabilire precisamente la stabilità dell'intero sistema". Poco è cambiato. L'allora sindaco promise ispezioni, sopralluoghi, progetti e cantieri, ma senza risorse. Poi, con le dimissioni, anche le rassicurazioni finirono in cavalleria. Il risultato è quello della voragine in via di Centocelle, che costringe decine di persone fuori casa. 

C'è una memoria di giunta (7785/2014) con la quale il municipio ha dato mandato ai direttori dei dipartimenti preposti a realizzare una struttura organica di geologi che possa intervenire sul fenomeno del dissesto strutturale del sottosuolo. Ma di operativo e realizzato abbiamo poco. Di un mese fa l'istituzioni di un gruppo di lavoro interdipartimentale (Roma Capitale Urbanistica- Lavori Pubblici – Protezione Civile) sul tema con il municipio. E un programma di studio per realizzazione di un progetto che preveda la messa in sicurezza del rischio cavità, votato all’unanimità in Consiglio. Ma ancora siamo fermi ai proclami, mentre il territorio continua a sprofondare.

Probabilmente andrebbe esguito un monitoraggio periodico e attento della rete idrica e di quella fognante del territorio.

Sono infatti sempre più frequenti l'aprirsi, in maniera repentina, di pericolosissime voragini nel nostro territorio.

Dopo quella su via Tor de' schiavi che ha costretto a deviazioni le linee ATAC che vi transitato, se ne sono aperte di ulteriori, e spesso ancora più insidiose,

E' il caso di quella di via degli Ulivi, di qualche giorno fa, quando il terreno ha ceduto al passaggio di una spazzatrice Ama, è anche il caso del cratere (profondo venti metri e largo tre) che si è aperto nel vialetto di camminamento che collega due palazzine popolari dell'Ater in via di Centocelle, al civico 3. 

Sono state prontamente evacuate le famiglie residenti, che così hanno passato la Pasquetta in albergo.

A quanto si è appreso dai primi sopralluoghi condotti da tecnici di Italgas e Acea, si tratterebbe della rottura di una tubazione, a sua volta crollata sulla volta di una delle tante cavità sotterranee presenti sul territorio.

Non poteva mancare la solidarietà dei candidati Sindaco agli sfollati.

Scrive Romatoday: "Ma per chi abita quella fetta pericolante di Roma est, quanto accaduto non sorprende". 

Uscendo dal perimetro del nostro quartiere, come non ricordare la voragine apertasi in via Augusto Dulceri che il 10 settembre 2012, che inghiottì due macchine in un diametro di dieci metri, che però  è stata riparata dopo due anni. 

"E poi le buche più piccole, nei pressi dei tombini, che restano transennate settimane, mesi, costringendo auto e mezzi pubbliche a eterne gincane". 

Di seguito un estratto dell'articolo presente su http://centocelle.romatoday.it/voragini-municipio-5-centocelle-evacuati.html: 

"APPELLI E DENUNCE DEI CITTADINI

Sono anni che i cittadini chiedono interventi sul sistema di cavità. Anche l'ex sindaco Marino, con la nostra rubrica #chiedoalsindaco, ha avuto modo di conoscere il problema. L'ex assessore all'ambiente dell'ex VII municipio, Alessandro Moriconi, lo interrogò direttamente quasi un anno fa, quando lo stesso geologo capitolino, Theo Uber, esprimeva un parere poco incoraggiante per i residenti dell'area di villa De Sanctis e villa Gordiani. 

Si parlava di "quadro che potrebbe ingenerare situazioni di pericolo", data "l'impossibilità di stabilire precisamente la stabilità dell'intero sistema". Poco è cambiato. 

L'allora sindaco promise ispezioni, sopralluoghi, progetti e cantieri, ma senza risorse. Poi, con le dimissioni, anche le rassicurazioni finirono in cavalleria. Il risultato è quello della voragine in via di Centocelle, che costringe decine di persone fuori casa. 

C'è una memoria di giunta (7785/2014) con la quale il municipio ha dato mandato ai direttori dei dipartimenti preposti a realizzare una struttura organica di geologi che possa intervenire sul fenomeno del dissesto strutturale del sottosuolo. Ma di operativo e realizzato abbiamo poco. 

Di un mese fa l'istituzioni di un gruppo di lavoro interdipartimentale (Roma Capitale Urbanistica- Lavori Pubblici – Protezione Civile) sul tema con il municipio. E un programma di studio per realizzazione di un progetto che preveda la messa in sicurezza del rischio cavità, votato all’unanimità in Consiglio. Ma ancora siamo fermi ai proclami, mentre il territorio continua a sprofondare".

 
 
 
 
 

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