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Proposta di possibili migliorie alla viabilità di acesso e deflusso del quartiere di Centocelle

Post n°351 pubblicato il 04 Novembre 2022 da centocellestorica
 

Il quartiere di Centocelle si è sviluppato dai primi decenni del ‘900 dapprima con degli insediamenti abitativi nelle vicinanze della via Tor de’ Schiavi, poi secondo il progetto urbanistico indicato nel Piano particolareggiato del P.R.G. 1931.

Con lo sviluppo urbanistico e viario, il quartiere resta confinato fra quattro arterie di scorrimento: via Casilina da un lato, via Prenestina dall’altro, viale della Primavera/prosecuzione di via Tor de’ Schiavi e viale Palmiro Togliatti sugli altri due lati

Il quartiere è attraversato dall’acquedotto Alessandrino, costeggiato da via dei Pioppi. Conta oltre 56.000 cittadini di varia estrazione sociale e, negli ultimi decenni, anche di diverse etnie.

L’area del Parco archeologico di Centocelle che si estende per circa 130 ettari, di cui aperto al pubblico solo il “primo lotto” di circa 33 ettari, è un’area di grande prestigio storico ed archeologico, ed ha ospitato il primo aeroporto d’Italia. La relazione tra il quartiere ed il “suo” parco risente della presenza di via Casilina, in quel tratto a doppia carreggiata e con i binari del “trenino” posti nell’intervia e recintati da una bella inferriata che ne impediscono l’attraversamento, per motivi di sicurezza.

Il quartiere è cresciuto con una notevole densità edilizia e spazi pavimentati, per questo l’area del parco archeologico di Centocelle viene percepita come la “giusta” compensazione di verde al quartiere.

Nel 1972 fu realizzata la nuova stazione di Centocelle della ferrovia concessa (denominata dai residenti il “trenino” ).

Con la nuova stazione fu realizzato anche il doppio binario tra la stazione di Centocelle e il capolinea, in piazza dei Mirti, passando nel tratto iniziale di via Tor de’ Schiavi, fino a piazza delle Camelie, nello spartitraffico tra due nuove carreggiate (in entrata e in uscita dal quartiere).fu riorganizzata anche piazza delle Camelie adattandola, nei fatti, a fungere da rotatoria.

Per quanto attiene la viabilità veicolare, la soluzione realizzata non consente l’uscita dal quartiere su via Casilina in direzione del Grande Raccordo Anulare costringendo le automobili a percorrere la consolare per circa un chilometro in direzione centro (aggravando il traffico in quel senso nelle ore di punta) per poi tornare indietro sull’altra carreggiata, facendo conversione ad U al semaforo di via di Centocelle (nell’immagine la foto Google della sistemazione attuale dell’incrocio Tor de’ Schiavi/Casilina).

Con la dismissione dell’esercizio ferroviario dalla stazione di Centocelle a Piazza dei Mirti, restarono inutilizzati i due tronchini di binario; ciò ha comportato una situazione di degrado, nel tempo, dell’area dismessa. Da tempo il cdq Centocelle Storica chiede che si ottimizzi l’uso di quell’area, ma ad oggi è rimasto inascoltato.

Da anni, nel C.d.Q. Centocelle Strorica si discute di una sistemazione del quartiere esprimendo ognuno le proprie necessità ed opinioni. Dalla discussione si è convenuto che si possano eseguire contemporaneamente più interventi per ottenere notevoli benefici ambientali quali la riorganizzazione dei flussi di traffico tesa a ridurre il numero di veicoli circolanti, la messa a dimora del maggior numero di alberature , trasformando le nostre strade in “viali alberati” che mitigano il microclima fortemente condizionato dalla pavimentazione stradale e dai numerosi edifici.

La riorganizzazione della viabilità è diventato, sostanzialmente, il fulcro per il miglioramento del quartiere, ed è in corso di preparazione un progetto complessivo che consenta un miglioramento del numero di parcheggi disponibili (soprattutto a raso, ma anche laddove non si compromette la qualità dell’ambiente, su possibili parcheggi interrati), l’ottimizzazione dei marciapiedi, e riduca la probabilità di incidenti agli incroci.

Molti dei punti posti alla base dello studio risultano già in essere nel quartiere, nella quota parte che va da Piazza dei Gerani a via Prenestina . Conseguentemente il nostro studio si è concentrato nela parte residua, cioè da via Casilina fino a Piazza dei Gerani – viale delle Gardenie e da viale Togliatti a viale della Primavera.

 

I cittadini di Centocelle lamentano la presenza di uno sbarramento fisico costituito dalla ferrovia e dalle sue recinzioni, dalle caratteristiche di via Casilina percorsa frequentemente dai veicoli a velocità superiore a quella imposta dal codice della strada per le strade urbane.

Ad oggi, infatti, l’unica possibilità di attraversare lo sbarramento costituito da via Casilina è l’uso del sottopassaggio pedonale, posto a notevole distanza dalle residenze ed accessibile solo con rampe di scale (barriere architettoniche), spesso è in condizioni di degrado indescrivibili. Essendo fortemente inadeguato, i cittadini del Comitato di Quartiere Centocelle Storica da anni chiedono che sia messo in bilancio e realizzato un sovrappasso pedonale da piazza delle Camelie ad accedere sia al parco archeologico di Centocelle che alla fermata (attuale capolinea) della ferrovia che porta a via Giolitti (altezza stazione ferrovie Laziali).

È bene ricordare che nel 2011 il Consiglio Comunale approvò la Mozione n.81/2011 per la realizzazione del sovrappasso ciclo pedonale da piazza delle Camelie al Parco archeologico di Centocelle. In virtù di tale atto espresse il Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde, sottolineando “che l’opera in oggetto riveste una notevole importanza strategica in quanto l’intervento proposto agevola l’accessibilità e permette la fruizione, attualmente poco accessibile, dei residenti della zona di Centocelle (via Tor de’ Schiavi e piazza delle Camelie) al Parco archeologico di Centocelle”.

Noi continuiamo a proporre con forza la realizzazione del sovrappasso pedonale che da Piazza delle Camelie consenta l’accesso sia al parco di Centocelle che alla banchina della ferrovia che presto sarà trasformata in metro-tranvia .

Nel nostro schema progettuale abbiamo verificato che siano possibili percorsi inclinati per accedere alla passerella di collegamento e, laddove possibile, prevediamo l’installazione di una copertura con pannelli fotovoltaici.

Per risolvere la tematica di accesso veicolare da via Casilina e relativa “uscita” dal quartiere sulla stessa consolare, proponiamo la realizzazione di una rotatoria tra via Casilina ed il tratto iniziale di via Tor de’ Schiavi ad unica carreggiata con doppio senso di marcia, realizzando un parcheggio nell’area attualmente occupata da una delle due corsie .

 

È considerata da molti residenti come la piazza di ingresso, oppure il biglietto da visita del quartiere. Attualmente è una rotatoria alberata con il capolinea della linea ATAC 542. Nello spartitraffico centrale c’è un monumento ai caduti della Resistenza ed alcuni alberi di pino, piantati sul finire degli anni ’90. I cittadini vorrebbero che fosse riqualificate, ed è stato predisposto il progetto del Gruppo Tecnico del Comitato di quartiere.

Alla base del progetto il ridimensionamento della superficie asfaltata per realizzare una penisola pedonale estesa dal muro di confine con l’area parrocchiale alla strada. La carreggiata stradale segue le dimensioni proposte per il tratto iniziale di via Tor de’ Schiavi e le strisce pedonali poste alla stessa quota dei marciapiedi, quindi rialzate di circa 15 cm dal ciglio stradale e “accompagnate” da due rampe di accesso lunghe m. 1,50 (pendenza per i veicoli circa il 10%).

 

Il capolinea presente in Piazza delle Camelie sarà spostato in via delle Camelie . 

Nel progetto abbiamo inserito la proposta di integrazione del monumento con un porticato composto da 19 fornici (dedicati uno ad ogni caduto) sul cui asse, nel retro, sarà posto un cipresso.

Il progetto è dello staff tecnico del Comitato (arch. Silvio Bruno, geom. Luigi Guerrini) e lo hanno donato al Comitato stesso, quindi al Municipio V.

Con la realizzazione del Centro Commerciale Primavera si eseguirono contemporaneamente lavori allo spartitraffico di viale della Primavera, realizzando all’interno un ampio parcheggio, inserendo al contempo alcuni alberi di leccio che contribuiscono a migliorare sia l’aspetto dei luoghi che la qualità dell’aria, ma togliendo la possibilità di effettuare alcune inversioni di marcia, precedentemente presenti.

La situazione ci ha portati a fare le seguenti considerazioni:

I. Da via dei Glicini, all’incrocio con viale della Primavera, non è consentita la svolta a sinistra (direzione via Casilina) e pertanto devono percorrere oltre 400 metri fino a trovare la possibilità dell’inversione di marcia, per poi  ripercorrerne nuovamente oltre 400 metri per essere al di là della carreggiata e poter raggiungere via Casilina, mentre i veicoli provenienti dalla carreggiata nord/sud di viale delle Primavera (da via Prenestina verso via Casilina) possono svoltare su via dei Glicini, attraversando la carreggiata opposta. L’incrocio, così com’è strutturato oggi, è pericolosissimo, tanto che da anni in Municipio si discutono proposte per ridurne la pericolosità. Analogamente, anche chi da Centocelle arriva su viale della Primavera da via dei Platani, da via delle Robinie deve arrivare sempre alla prima possibilità di inversione di marcia per poter andare verso via Casilina. S tratta di circa 300 metri per via dei Platani e poche decine da via delle Robinie;

II. i veicoli che provengono da via Romolo Lombardi (quartiere Villa de Sanctis) accedono a viale della Primavera e potranno percorrere la carreggiata in direzione via Prenestina dopo aver raggiunto il pericoloso incrocio con via dei Glicini (circa 350 metri) e poi tornare indietro;

III. i clienti che parcheggiano nel garage del Centro Commerciale “Primavera” possono uscire immettendosi direttamente nella suddetta rotatoria (ovviamente nel rispetto delle precedenze) per raggiungere ogni direzione; altrettanto possono fare gli automezzi pesanti (camion ed autocarri) che trasportano merci al suddetto Centro Commerciale, sia in entrata che in uscita.

IV. Confidiamo nella professionalità dei progettisti incaricati per la tramvia su viale Palmiro Togliatti di elaborare, in sede di progettazione, le migliori soluzioni per migliorare l’accesso ed il deflusso veicolare dal quartiere esistente, in primo luogo gli incroci di viale Togliatti con via dei Platani-via dei Meli e con via Casilina, armonizzandoli con la nuova infrastruttura.

Valutando questo descritto nei punti I) II) e III) lo staff tecnico del Comitato di Quartiere Centocelle Storica ha studiato la possibilità di realizzare una rotatoria su viale della Primavera in asse con via dei Platani, e al contempo chiudere l’inversione di marcia/incrocio con via dei Glicini.

Ne scaturisce la proposta  con una rotatoria avente diametro 23 metri, in cui sono previsti nuovi parcheggi da realizzare nell’area attualmente occupata dall’incrocio con via dei Glicini per compensare quelli “persi” dalla realizzazione della rotatoria.

Si dovrà prevedere anche la messa a dimora di alcune alberature per compensare i quattro lecci che si dovranno togliere perché interferenti con la rotatoria stessa.

Vorremmo infine segnalare la necessità di ampliare il marciapiede al margine di viale della Primavera che costeggia il nostro quartiere e di intervenire nell’area “verde” laterale allo stesso attualmente pericolosa perché versa in condizioni di totale abbandono (l’area compresa tra un parcheggio non ben definito posto all’incrocio con via Carpineto con viale della Primavera, fino al primo edificio)

 

Roma, 25 ottobre 2022         

Per il C.d.Q. Centocelle Storica:Arch. Silvio BRUNO e Geom Luigi Guerrini



 Da Wikipedia: La ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone è una ferrovia italiana a scartamento ridotto che originariamente collegava Roma a Frosinone via Fiuggi e Alatri per una lunghezza complessiva di 137 km. A seguito di progressive dismissioni, dal 1986 è attiva solo la porzione interna al comune di Roma, compresa tra Laziali e Pantano (18,2 km), che dal 2008 ha assunto due forme diverse:

-  il tratto tra Laziali e Giardinetti (9,2 km) costituisce la ferrovia Roma-Giardinetti;

-  il tratto tra Giardinetti e Pantano (9 km) è stato invece convertito nel primo tratto della linea C della metropolitana, inaugurato nel 2014.

Dal sito http://www.tramroma.com/tramroma/rete_ext/sfv/add/p_mirti.htm: La diramazione da Centocelle a piazza dei Mirti fu aperta all’esercizio il 28 aprile 1927. Iniziava dalla stazione di Centocelle, attraversava la via Casilina e percorreva un breve tratto di via Tor de' Schiavi, proseguiva per piazza delle Camelie, piazza San Felice da Cantalice, via dei Castani per giungere a piazza dei Mirti, terminando su un anello capolinea. Nel 1972 la linea fu radicalmente ristrutturata con la posa del doppio binario in via dei Castani lasciando il capolinea ad anello. Nel maggio del 1982 la linea fu dismessa.

 Per ridurre gli effetti dell’inquinamento atmosferico prodotto dai gas di scarico dei veicoli a motore e dai riscaldamenti domestici, oltre che con la riduzione delle emissioni, si può far fronte “producendo” ossigeno, e per produrre ossigeno è necessario mettere a dimora molti alberi.

 Per la progettazione è stato tenuto in debito conto le norma dimensionali e progettuali del REGOLAMENTO VIARIO E CLASSIFICA FUNZIONALE DELLE STRADE URBANE DI ROMA CAPITALE. I criteri guida sono:

-  maggior numero di sensi unici possibili, al fine di migliorare il numero di posto auto e ottimizzare gli spazi pedonale, con larghezza della corsia veicolare massima di m. 3,50;

-  ampi raggi di curvatura agli incroci consentendo l’allargamento dei marciapiedi nelle loro prossimità e il miglioramento della visibilità per i conducenti dei veicoli;

-  strisce pedonali rialzate e poste alla quota di marciapiedi, e rampe veicolari per il sormonto di pendenza di circa il 10-15 percento.

 Negli anni scorsi sono stati istituiti i sensi unici su via degli Olivi, via delle Acacie, via dei Gelsi, via delle Palme, via delle Rose, via Cesati, via Smaldone;

 Mozione ex art. 109 - n. 81/2011, prot. 1683 del 28/10

 Attualmente la stazione di Centocelle ha due banchine, una per i treni che vanno verso il capolinea dei Laziali, l’altra a servizio dei treni che procedono in direzione Giardinetti. Quest’ultima è di fatto inutilizzata perché la stazione è oramai il capolinea della tratta in esercizio.

Noi proponiamo che con l’esercizio futuro sia utilizzata una sola banchina delle due esistenti collocata nell’interbinario (come nelle altre fermate), semplificando l’accesso e il deflusso dei viaggiatori.

 E’ stata finanziata la trasformazione della linea Roma Laziali-Giardinetti, attualmente interrotta a Centocelle, nella metro-tranvia G.

 Le nuove infrastrutture devono essere conformi al dettato della Legge 13/1989 e del D.M. 239/1989 in materia di superamento delle barriere architettoniche.

 La carreggiata stradale è quindi strutturata su due corsie di larghezza m. 3,50 con doppia striscia continua intermedia. La larghezza totale quindi, compresi i franchi dai marciapiedi di m. 0,50 cadauno e la distanza fra le due strisce di separazione delle corsie veicolari, è pari a m. 8,50.

 La strada continuerà ad avere la sezione stradale precedentemente indicata con parcheggi posti su ambo i lati, ed ospiterà il capolinea della linea ATAC 542. La riduzione della larghezza adibita al transito veicolare consente di realizzare alcuni parcheggi (stalli) a spina. Saranno inserite e messe a dimora nuove alberature.

  Nel disegno in color magenta i marciapiedi e l’area del cordolo sormontabile della rotatoria, in verde le aree erbose con alberature presenti e da integrare.

 

 
 
 

Segnalazioni dalla cittadinanza

Post n°350 pubblicato il 24 Marzo 2022 da centocellestorica
 

SOTTOPASSO VIA CASILINAPER INGRESSO PARCO DI CENTOCELLE

Conil passare del tempo diventa sempre più sporco per la totale mancanza dipulizia.

Odorenauseabondo di urine e rifiuti solidi

Probabilericovero di sbandati con abbandono di bottiglie di birra vuote e cartacce varieintrise di bisogni organici.

 PIAZZA DELLECAMELIE, VIA RIOFREDDO E VIA ACQUAFONDATA

La Piazzaè ormai diventata un parcheggio permanente compreso la parte centrale. Peraltrole radici dei pini, unitamente al parcheggio di macchine e furgoni ed al rialzodella pavimentazione, causato dal peso degli autoveicoli (molto spesso sitratta di grossi furgoni) ed alle radici dei grossi alberi, talvoltaimpediscono anche il passaggio dei pedoni.

Dasegnalare inoltre l’elevato carattere di pericolosità delle autovettureparcheggiate lungo il marciapiede attiguo al Bar Stazione Camelie che tolgonola completa visibilità ai veicoli provenienti da Via Riofreddo nella direzionedella piazza stessa.

Unacollocazione orizzontale delle autovetture, con il parcheggio attiguo almarciapiedi, renderebbe forse più agevole e meno pericoloso l’ingresso allapredetta piazza.

Sisegnala inoltre la stradina che collega la piazza a Via Riofreddo e ViaAcquafondata, completamente priva di marciapiedi, che costringe i pedoni acamminare al centro della strada suscitando spesso, nonostante le difficoltànel camminare a piedi, le ingiustificate ire dei conducenti di autovetture. 

PARCHEGGI SUSTRISCE PEDONALI,  DOPPIE FILE EMARCIAPIEDI

Nellaquasi totalità del territorio si registrano quotidianamente parcheggidisordinati dovuti, evidentemente, alla completa assenza di vigilanza. Doppiefile su tutta via dei Castani, da piazza San Felice a p.zza dei Gerani è ormaidiventata una normale regola di vita.

Marciapiedicompletamente carenti di manutenzione e pulizia, costituiscono un seriopericolo per i pedoni che spesso fanno registrare incidenti o cadute frequentisoprattutto di persone anziane. 

PULIZIA STRADE

Notadolente per la mancata manutenzione ordinaria da effettuare almeno mediantemezzi meccanici (spazzatrici) in particolare nelle strade dove ci sono delleabitazioni e non sulla Via Casilina riservata al traffico “veloce” dove, indata 21 marzo u.s. , una spazzatrice operava nel tratto tra la Stazione diCentocelle e Viale della Primavera. 

Qualora occorresse,può essere fornita relativa prova fotografica delle suddette segnalazioni 

 
 
 

Breve sintesi dell'incontro con la cittadinanza del 21 febbraio presso il Centro Carni

Post n°349 pubblicato il 22 Febbraio 2022 da centocellestorica
 
Tag: PNRR

Il consigliere Scalia, dopo il saluto del presidente Caliste, espone il progetto predisposto nel 2016, ma ritenuto attuale ed indispensabile per migliorare il nostro territorio perché funzionale alle prescrizioni del Pnrr (1 miliardo euro per Roma, 57 mln nel Lazio).
Una parte consistente del finanziamento riguarda la manutenzione delle scuole, tra queste è stato individuato l'edificio via Guattari. Si è deciso anche di  usare il quarto piano scuola Pisacane per ospedale di comunità, in quanto completamente abbandonato.
Sono previsti finanziamenti per 50 milioni di euro per biblioteca dal Comune di Roma.
Si è deciso di realizzare un punto lettura ex sala consiglio Municipale 6 piazza Maranella, una biblioteca via Fontechiaried una in via Delia.
Poi si è preso in esame il progetto presentato nel 2016 dall'arch. Moretti ed approvato dalla giunta Palmieri, detto Masterplan.
Il Pnrr impone tempi stretti per approvare i progetti, un impegno di spesa per ogni progetto superiore a 50 mln, ed altre regole tra cui intervenire in aree con forte disagio sociale.
Il Municipio ha prodotto 24 progetti e ne stimati i costi per ognuno. Tra questi la realizzazione del terzo stralcio del parco archeologico di Centocelle, lo scavo della cosiddetta villa ad duas lauros, interventi sulle case popolari, la realizzazione di
Infopoint e servizi su viale Togliatti.
Poi hanno parlato il consigliere comunale Giovanni Caudo, la dottoressa Francesca Danese, il consigliere comunale Giammarco Palmieri, gli assessori municipali Lostia, Fannunza ... In ultimo (o quasi) l'architetto Moretti che ha lavorato sul Masterplan e sulle proposte in oggetto.
Domande: io ho chiesto cosa fosse previsto nello specifico per il parco archeologico di Centocelle e per la biblioteca, ma la risposta non è entrata in uno specifico che fosse più esaustivo di quel che aveva detto nella relazione iniziale.
Altre domande di altri comitati (Rustica e Alessandrino).

 
 
 

Lettera al Ministro, al Presidente delle Regione Lazio e al Sindaco di Roma

Post n°348 pubblicato il 23 Novembre 2021 da centocellestorica
 

Lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Governatore della Regione Lazio e al Sindaco del Comune Roma, avente ad oggettola progettazione e successiva realizzazione della Metro-Tramvia “G” da Roma Centrale a Giardinetti-Tor Vergata.

Sostanzialmente, fatte le opportune premesse, abbiamo sostenuto che nelle more che l’attuale ferrovia Roma Laziali/Giardinetti sia trasferita al Comune di Roma per essere trasformata in tramvia, è noto che il Comune di Roma ha pubblicato un bando per la progettazione del nuovo tratto di tale infrastruttura dalla stazione di Giardinetti allo “Scambiatore A1 Sud” in località Tor Vergata-Torrenova per servire innanzitutto i vari Istituti Universitari, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’ospedale di Tor Vergata e, presumibilmente, accogliere tutti quegli automobilisti che uscendo dall’Autostrada A1 a Torrenova faranno uso del parcheggio di scambio (da realizzare), così come accade all’altezza di Scandicci (tratto Roma Firenze dell’A1) all’uscita denominata “Villa Costanza”, ove fa capolinea il tram per Firenze Centro.

Ebbene, mentre questa soluzione è da noi condivisa riteniamo sia utile proporre soluzioni diverse sul versante opposto, alternative al prolungamento di tale tranvia lungo gli ultimi 500 metri della Via Giolitti, fino alla stazione Termini.

 IPOTESI “A”: Realizzazione del nodo di scambio della metro tramvia “G” con la fermata e la stazione “Pigneto”, ed adeguamenti conseguenti.                             

Noi riteniamo sia opportuno che tale infrastruttura percorra la Circonvallazione Casilina per garantire l’interscambio con la stazione Metro “C” Pigneto e la stazione ferroviaria in corso di realizzazione per poi essere instradata sulla tranvia che attualmente percorre la via Prenestina, fino a Termini.

Tale soluzione è stata già ipotizzata dall’Ing. Renzo Emili (ex Dirigente dell’ATAC) in un suo studio del Dicembre 2013, e più recentemente riproposta anche dall’arch. Paolo Arsena nel Progetto Metrovie. 

Le economie che si potrebbero ottenere col mancato prolungamento dalle “Laziali” a Termini potrebbero essere impiegate per velocizzare la tratta interessata dalla confluenza della nuova metro-tramvia “G”, percorsa attualmente delle linee tramviarie “5” e “14”.

La sede tranviaria potrebbe giungere a Termini percorrendo l’ultimo tratto di via Farini anziché via Manin, con svolta a destra per via Cavour per proseguire il percorso fino al capolinea a Piazza dei Cinquecento, da porre in connessione con quello della T.V.A.

Ciò potrebbe essere funzionale anche alla eventuale realizzazione del collegamento delle tramvie attualmente transitanti su Piazza Vittorio Emanuele con Largo Corrado Ricci (Fori Imperiali), consentendo anche la svolta a sinistra da via Farini su via Cavour.

IPOTESI “B”: Collegamento della metro tramvia “G” con nuovi “poli attrattori” presenti nell’area interessata.

In alternativa al tracciato comune con le attuali linee tramviarie ATAC 5 e 14 - qualora nella ristrutturazione dell’attuale linea ferro-tranviaria non fosse ritenuto utile percorrere la circonvallazione Casilina (Ipotesi “A” poc’anzi descritta), oltre a migliorare l’attuale attraversamento del Piazzale Labicano a Porta Maggiore, attualmente pericoloso essendosi verificati frequenti urti sulle intersezioni  tra il trenino della Casilina” e i tram delle linee 5/14/19, sarà opportuno valutare la nostra proposta di un nuovo tracciato. Noi proponiamo un nuovo tracciato per la Metro-tramvia “G” - una volta superato il piazzale Labicano a Porta Maggiore e dopo aver percorso il primo tratto di via G. Giolitti  installando i binari su via di Santa Bibiana (nota come “arco di Santa Bibiana) e da qui, percorrendo la via Porta S. Lorenzo, il Piazzale Sisto V°, il viale Pretoriano, il viale di Castro Pretorio e la piazza Indipendenza giungere a Piazza dei Cinquecento realizzando il nuovo Capolinea in connessione con il realizzando capolinea della T.V.A.

Questo percorso della nuova Metro-tramvia “G” sarebbe molto utile poiché consentirebbe ai suoi fruitori di raggiungere con maggior comodità rispetto ad oggi la Città Universitaria, il Policlinico Umberto I°, il C.N.R., il Ministero della Difesa Aeronautica, la Direzione dell’A.N.A.S., gli uffici del Genio Civile, il Provveditorato Regionale alle OO. PP del Lazio, la Biblioteca Nazionale, l’E.N.A.C., il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dei LL.PP. ed il C.S.M.

Ulteriori considerazioni e proposte relative alle esigenze del quartiere di Centocelle, in relazione alla metro-tramvia “G”

Premesso che da oltre 40 anni la viabilità tra la via Casilina e il quartiere di Centocelle consente ai veicoli provenienti da via Tor de’ Schiavi la sola svolta - sulla Via Casilina - in direzione centro città mentre non consente di instradarsi in direzione G.R.A. (immagine laterale) noi proponiamo di inserire nel progetto della nuova Metro tramvia “G” - essendo prevista la realizzazione del deposito tramviario a Centocelle Est con l’adeguamento dell’attuale deposito del “trenino” - di realizzare una rotatoria sulla Casilina tale da essere utile sia alla manovra dei treni (in analogia a quanto c’è in Piazza Galeno o a Largo Preneste) per essere instradati dal deposito sulla linea e viceversa, sia alla corretta distribuzione dei flussi di traffico in entrata e in uscita dal quartiere.

Nella riqualificazione dell’area con la rotatoria, suggeriamo anche di inserire un sovrappasso pedonale che colleghi piazza delle Camelie con la fermata tramviaria di Centocelle ed il parco archeologico prospiciente.

Attendiamo con ansia e speranza che con la realizzazione della suddetta infrastruttura risolva anche questo annoso malfunzionamento, con l’auspicio che venga dato corso anche alla progettazione definitiva e conseguente realizzazione della Tramvia sulla Palmiro Togliatti con particolare riguardo all’intersezione della via Casilina con viale P. Togliatti.

 Con la speranza che queste nostre proposte – sviluppate con la discussione riconducibile all’esperienza degli attivisti del nostro Comitato e aggregate dalle competenze del nostro “Staff Tecnico - siano recepite favorevolmente, cogliamo l’occasione per inviarvi i nostri cordiali saluti, ed Augurarvi buon lavoro.

Roma, 14 Novembre 2021

 

 

 
 
 

Lettera inviata al Ministro dei trasporti, al Presidente delle Regione Lazio, al Sindaco di Roma

Post n°347 pubblicato il 16 Gennaio 2021 da centocellestorica

Premesso che:

- Il Ministero dei Trasporti ha finanziato recentemente la realizzazione dell’opera, dopo che il Comune di Roma ha accolto la prescrizione del MIT di adottare lo “scartamento ordinario” per l’intera linea;

- l’attuale strada ferrata ed i relativi impianti sono a tutt’oggi di proprietà della Regione Lazio e che la gestione ordinaria è stata affidata all’ATAC;

- l’impegno dei fondi per la trasformazione in tramvia e la realizzazione della stessa è subordinato alla cessione dell’intera infrastruttura dalla Regione Lazio al Comune di Roma;

- il Comune di Roma ha già avviato le attività di progettazione tramite l’Assessorato competente, grazie anche all’interessamento della sua Commissione Mobilità e Trasporti;

Lo scrivente Comitato di Quartiere, con la presente chiede:

a) la propedeutica riattivazione della tratta ferroviaria esistente, effettuati i necessari controlli agli impianti, tra la stazione di Centocelle e il capolinea posto a Giardinetti, in quanto consentirebbe ai cittadini residenti nei quartieri interessati:

- di poter effettuare l’interscambio con la linea C nella stazione “Parco di Centocelle”, attualmente impedito dalla posizione dell’attuale capolinea presso la stazione di Centocelle;

- offrire un servizio di maggiore continuità riattivando le vecchie fermate interposte fra quelle realizzate dalla linea C(Parco di Centocelle/Togliatti, Viale Alessandrino, Torre Maura/Colombi, Giardinetti/via dei Giardinetti), servizio richiesto da molti abitanti che fruiscono di servizi posti nelle vicinanze di dette fermate del vecchio “trenino”;

- collegare i quartieri interessati dall’infrastruttura anche per spostamenti da e verso i servizi esistenti, tra i quali i poli scolastici, tempo libero e sanitari di Centocelle, l’ospedale Vannini a Torpignattara, il policlinico Casilino;

b) valutare, nella progettazione della nuova infrastruttura metro-tramviaria la possibilità di attestare il capolinea “esterno” nei pressi dell’uscita Torre Nova-Tor Vergata dell’Autostrada Roma-Napoli, in analogia di quanto già realizzato all’uscita di Villa Costanzadell’A1 ove fa capolinea il tram per Firenze Centro dotato di idoneo parcheggio per le auto (nella zona di Scandicci), dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana; 

c) realizzare una rotatoria (all’interno di detta rotatoria si potrebbe inserire, se necessario, un anello tramviario analogamente a quello esistente a Piazza Galeno, a servizio del Deposito ferro-tramviario di Centocelle) per risolvere l’annoso problema del nodo Casilina-Tor de’ Schiavi nel quartiere di Centocelle; la rotatoria veicolare è necessaria per consentire l’uscita dal quartiere in tutte le direzioni, riducendo l’aggravio di traffico dovuto all’obbligatorietà della svolta verso il centro di Roma attualmente esistente u via Casilina[1].

d) la realizzazione di un collegamento ciclopedonale tra il quartiere di Centocelle (preferibilmente posto nello spartitraffico esistente sul primo tratto di via Tor de’ Schiavi) sia con la banchina di accesso e deflusso ai/dai treni della stazione di Centocelle, sia col parco archeologico di Centocelle, tenendo presente che:

- la stazione di Centocelle è in posizione molto decentrata e tangenziale rispetto al quartiere che ne riduce la fruibilità;

- l’accesso al parco archeologico di Centocelle -al futuro museo e alle aree archeologiche esistenti - oggi è di fatto impedita da parte dei residenti e dei fruitori della metro-tramvia, se non fruendo del sottopasso che non è a norma rispetto all’accessibilità.

Ringraziando per la cortese attenzione che potrete riservarci, porgiamo distinti saluti.



[1] Ciò è stato ampiamente descritto nella nota del22 maggio 2019 indirizzata agli Assessori Alessandri e Valeriani della Regione Lazio

 
 
 
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