CHATLEADER RULES

1) COME SI DIVENTA CHATLEADER-MOTIVAZIONI E PROFILO PSICOLOGICO

Eccomi al mio primo commento....

Per prima cosa credo sia giusto presentarmi: mi chiamo Luca, ho 43 anni , di Genova e sono libero professionista con scarsi risultati (tranquilli di fame non muoio).

Veniamo al dunque…penso che già dai box precedenti lo scopo di questo blog sia chiaro e quindi non mi dilungo su questo argomento.Come primo messaggio ritengo sia utile tracciare un profilo psicologico tipico del chatleader. Chissà quanti di voi si saranno chiesti chi sono queste persone, cosa li spinge a diventare chatleader ….bhe io mi sono fatto la mia idea: solitamente prima di diventare chatleader l’utente come tale è una persona anonima della stanza, non considerato da nessuno, messo sistematicamente in ignora e deriso da tutti in poche parole il rag. Fantozzi di un ipotetico ufficio. Caratteristica propedeutica del personaggio è quella di non prendere mai una posizione e di dare ragione sempre a tutti. Vabbè forse sono stato troppo drastico ma dovendo tracciare un profilo psicologico generale le caratteristiche più comuni sono queste….al limite alla frase “ deriso da tutti” si può concedere di levare il “tutti”.

Stufo di questa situazione tale individuo spinto dal rancore verso gli altri utenti della chat che non hanno saputo apprezzare le sue doti fisiche e intellettive, per uscire da questa sua triste situazione  non trova di meglio di diventare chatleader. Naturalmente riconosciuto dai suoi simili viene subito accettato. E da qua in poi cominciano le sue rivincite e le nostre vessazioni. Per inquadrare meglio la situazione ci viene in aiuto il cantautore Fabrizio De Andrè con la sua canzone il Giudice;

Fu nelle notti insonni
vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami.
diventai procuratore
per imboccar la strada
che dalle panche d’una cattedrale
porta alla sacrestia
quindi alla cattedra d’un tribunale,
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.

E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi
mi diceva Vostro Onore,
e di affidarli al boia
fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi
nell’ora dell’addio
non conoscendo affatto
la statura di Dio.