Creato da giumor54 il 25/01/2009 |
MI MANCHI.....TU
PANTY....LA MIA ANIMA.....GIÙ
LA VITA E' UNA SFIDA CONTINUA....GIÙ
DEDICATA ALLA CITTA' DI GALATONE...GIÙ
CONCORSO NAZIONALE E INTERNAZIONALE 2013
PREMIO SPECIALE DELLA CRITICA....GIÙ
La motivazione al premio della critica
Nella lirica di Giuseppe Morelli "Passione" il linguaggio
fluido e fluente si unisce armonicamente con l'incontrarsi
delle passioni, che sono segno di un comune vivere, di un
sogno sorretto a due mani, di uno scavare nella vita per
raggiungere quegli orizzonti lontani che ti fanno uscire
dall'indifferenza. Tutto questo può mai essere segno di
follia? Questo l'autore domandarsi tra l'anima sua, e
l'anima altra; con un linguaggio e una musicalità vivace
la lirica ben rappresenta l'incontro di mondi diversi per
raggiungere l'Altrove: pieno di intimità, sofferenza, di
esplosioni di parole che donano emozioni.
Presidente di giuria
Michela Zanarella
ALETTI EDITORE, LE COMUNICO CHE......GIÙ
ANCHE QUI UNA MIA POESIA RESTA SCOLPITA .....GIÙ
CONTIENE TRE MIE POESIE....GIÙ
LE MIE POESIE....GIÙ
IO UN PUNTINO E NULLA DI PIU'....GIÙ
IO, UN PUNTINO.
Se potessi scegliere di divenir qualcosa
tra montagne di fogli scritti vorrei essere un puntino,
si,
un semplicissimo puntino in un oceano di righi scritti
con o senza senso,sarei l'inizio e la fine di un discorso,
l'ultima cosa che vedi, la più piccola e insignificante
che chiude una pagina,e subito dopo,
l'inizio di una nuova storia.
Messaggi di Marzo 2016
Post n°2955 pubblicato il 29 Marzo 2016 da giumor54
tu. Quando macchio un foglio, m'innamoro di ciò che penso, accarezzo ciò che scrivo, mi soffermo su virgole e puntini, sono baci senza fine, un amore sì profondo lascia il segno sulla carne d'ogni rigo che scolpisco su di essa. Nel profondo della notte, mentre l'alba è assai lontana baci e abbracci così stretti, io gli immergo in righi scritti. La fioca luce riflette l'ombra sulla parete bianca, stropiccio gli occhi e lo sbadiglio giunto d'improvviso prende tempo sulla mente, libero il pensiero va, vola sì veloce, quando torna, ai bordi del mio letto c'è lui, l'angelo del mio cuore, mi guarda con occhi azzurri come il cielo, a volte verdi come il mare tempestoso, se ne sta lì silente, sui bordi della vita mia, leggero come una piuma, attende che io rilegga ogni riga, sembra felice quando mi ascolta, mai un rimprovero, eterno mi osserva e tace, quanta pace infondi a questa mente. Il tempo scorre sì veloce e l'alba s'avvicina sempre più, fuori nemmeno l'ombra di un rumore, che pace eterna è questa vita, quando la vivi al contrario. Lui non sbadiglia mai, io mi perdo tra un respiro e l'altro, mentre l'occhio cede il passo e la figura sua sbiadisce nei meandri della mente mia. Riesco mala appena a dirgli, "Angelo mio, Non mi lasciare, resta qui con me, ti aspetto nel mio sogno, innanzi a questo mare, quando al tramonto mi tenderai la mano, le nostre vie si uniranno, un'anima e un corpo su questa spiaggia della vita". Giuseppe Morelli Giù 29/03/201604.30 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©)
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Post n°2954 pubblicato il 29 Marzo 2016 da giumor54
Chi sei immerso nella luce ? Un angelo, sei venuto a prendermi ? no, non riesco più a prendere il volo, invano apro le ali, e provo, ma nulla, non riesco più a risalire verso il cielo, perché ? mi sono appesantito con tutti i problemi che mi hai dato, ho deciso di starti accanto finché non verrà la fine del tuo tempo, e solo ad allora insieme, apriremo le ali e voleremo uniti verso la casa del Signore. Giuseppe Morelli Giù 29/03/201604.00 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2953 pubblicato il 28 Marzo 2016 da giumor54
Vi auguro una buona Pasquetta, anche se dalla mia finestra il tempo è tutt'altro, ma con la fantasia si fanno viaggi incredibili osservando, spesso incontri tempeste che non fanno paura, al contrario, sono quelle che nella vita ti rivoltano sotto sopra e soffiano sì forti, da farti restare ad ali aperte in quel cielo del tuo io per tanto tempo, fino al giungere del sole che ti riporta con dolcezza al calore di una spiaggia e attendere lei, la luna, scoprire la notte più dolce nei sogni tanto desiderati. Giuseppe Morelli. Giù 28/03/201608.00 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©)
Onda su onda. Benedetta sia tua madre che dipinse nei tuoi occhi, il colore delle onde quando il mare è in tempesta, benedetto sia tuo padre, anche lui fu l'artista della tela, quando osservo i tuoi occhi, io mi perdo tra quei flutti, mi abbandono tra le onde, fino a perdere i miei sensi, non ricordo più la via del ritorno, il mio corpo si trasforma, il mio sogno prende vita, sulla tela della vita e ritorni innanzi a me per incanto, nel silenzio dell'abisso più profondo, io ti cerco, un respiro sì profondo e mi immergo in quel mondo ove resto senza fiato per istanti senza fine, sei quell'onda che mi avvolge e mi lascia senza respiro, fino a giungere sulla spiaggia, ove espandi su di me l'emozione di quel mar che tanto amo. Giuseppe Morelli. Giù 28/03/201604.30 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©)
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Post n°2952 pubblicato il 27 Marzo 2016 da giumor54
Il cuore, una campana. Vorrei che il cuore mio fosse una campana, non solo oggi, per annunciare al mondo la gioia della rinascita alla vita di nostro Signore, ma sempre, vorrei suonasse a festa ogni mattina, ogni ora, ogni istante della giornata, ogni istante della vita, vorrei che questo suono restasse nell'aria che respiro, per ricordarmi che la pace vera nasce dal cuore delle persone, non dalle leggi di chi le impone. Oggi il mio cuore suona come una campana, suona per te che leggi e in silenzio te ne vai, per chi passa ride e non sa quel che fa, poi svanisce come nebbia al primo sole, per chi nel silenzio raccoglie questa emozione e se la porta via, incollandola alle pieghe del suo cuore. Chiunque tu sia ti auguro di cuore, che questo dolce suono resti nella mente tua e metta in moto la campana nel tuo petto, come una filastrocca ad ali aperte, volasse via seguendo altre, come un treno senza fine alcuna girasse il mondo senza alcun confine, lasciando un messaggio in ogni Amo la vita, Voglio la Pace !! Buona Pasqua a tutti. Giuseppe Morelli. Giù 24/03/201619,30 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2951 pubblicato il 25 Marzo 2016 da giumor54
Quanto dolore sento, quanto dolore ascolto, lamenti lontani giungono come morsi feroci, sbranano il mio io, quante lacrime sulla terra, Mio Dio perché ? perché accade, parlami ! rispondimi ! perché ? lo so che mi ascolti, hai rimesso tutto in mano all'uomo, per vedere ove l'amore annega in questo mare e sprofonda nelle sabbie del deserto, inarrestabile dolore lacera l'anima frantuma il cuore, come una canna al vento mi piego, mi prostro innanzi a tanto ardire, ma non mi spezzo mio Signore, assorbo come una spugna, trattengo lacrime e dolore. Allunga la tua mano ove l'uomo ha perso ogni speranza, ridona quella pace persa nei meandri dei cuori dei Signori del nulla, fa che il tuo sacrificio su quella croce non venga meno e quelle lacrime non scavino fosse, ma nella tua Resurrezione Risorga la Pace, che abbracci il mondo in un cuore solo, ricolmo d'amore vero. Giuseppe Morelli Giù 23/03/201604.43 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2950 pubblicato il 23 Marzo 2016 da giumor54
Libera e leggera. A te che passi, per queste impervie vie tracciate sulla mia vita, sappi che ogni riga, è una vena nuova che ho nutrito, vi scorre l'emozione, vita e respiro, dei pensieri miei. A mano giunte, mento posato su di esse, osservo il mare, ascolto il suo vociar leggero e smorza l'onda sulla sabbia. Immerso nei pensieri miei s'apre un mondo nuovo, il corpo inerme sta, ma l'anima è altrove, libera, leggera senza peso alcuno, mi guardo intorno e vedo lo scempio in ogni luogo, tristezza mia m'assale e appesantisce l'anima, mentre una dolce primavera sboccia prepotente intorno. Soffia il marino da Gaeta e l'onda inizia a schiaffeggiar lo scoglio, che fino a ieri il sole illuminava e il granchio felice si affacciava, oggi mi spinge sotto un cupo e grigio cielo a ritornare indietro, ove lasciai il corpo a osservare il mare e lo sbocciare di una dolce primavera, tanto desiderata. Giù 22/03/20168.30 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©)
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Post n°2949 pubblicato il 23 Marzo 2016 da giumor54
Foto di G.Morelli
Se tu potessi, vedresti solo il corpo, nulla più è permesso mentre la mente vola sulle ali della fantasia e l'occhio si perde, ove l'emozione s'apre alla mia anima. Quel mare del silenzio che amo tanto, mi perdo in quel cielo azzurro, ove le bianche onde ovattate trascinano la ma fantasia altrove, l'essere qui e altrove nello stesso istante, mi fa sentire libero dalle catene della vita, invisibili a molti, ma pesanti per ognuno che le percepisce ogni istante del suo tempo, amo viaggiare con la mente, non ho confini alcuni, ho solo desio di volare con le mie ali oltre ogni immaginazione possibile. volare oltre, volar da te, sei l'oltre, ogni mio desio. Giuseppe Morelli Giù 21/03/201407.07 Opera e foto di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©)
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Post n°2948 pubblicato il 20 Marzo 2016 da giumor54
Vele al vento, ali libere in questo cielo. Osservo te che sai di primavera ne sento il tuo profumo da ogni luogo ove la mente mia approda, Quando lo sguardo di un uomo incontra quello di una donna e nell'attimo, si sfiora la carezza attraverso gli occhi, si prova una sensazione strana, unica, mai avuta prima, è solo l'inizio, due perfetti estranei, che nell'attimo oltre a sfiorarsi, nell'irreale realtà, si chiederanno e si faranno tante di quelle domande, a cui nelle ore successive, daranno delle risposte assai diverse l'uno dall'altro, ma rispettivamente e inconsapevolmente, saranno vele spiegate verso un unico orizzonte, ali aperte a un volo libero verso l'inizio di una nuova storia oltre i confini, ove si erano rilegati fino a quel tempo, appena trascorso. Giuseppe Morelli. Giù 20/03/201408:40 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2947 pubblicato il 20 Marzo 2016 da giumor54
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Post n°2946 pubblicato il 20 Marzo 2016 da giumor54
Mi manchi.
manca il tuo tocco per farmi respirare, l'anima è libera, vaga ovunque i sogni prendono vita, se fossi un dipinto, dovresti colorare questo cielo, l'erba è grigia, e il mare è assente, l'onda è inesistente ove l'orizzonte non esiste. Non sono un dipinto, ne una tela da lasciare sola, tanto meno una scultura appena accennata nella mente e nel cuore. Fui modellato tanti anni fa, del suo piccino, ne fece un capolavoro d'amore, ella mai lasciò da solo ciò che aveva iniziato, giorno dopo giorno, aggiunse un passo, un po di colore, fino a farne un uomo e con la magia che solo l'amore può dare diede vita a questo cuore. Mi manchi, mi mancano le tue dita sulla fronte, quando stavo male, la tua voce prima di addormentarmi, mi manchi, quando passavi a rimboccarmi le coperte, oggi sono la tua unica opera d'arte, a cui manca il mondo che avevi dipinto intorno. Il tempo deteriora la pietra, così un dipinto perde colore, figurati l'uomo se perde l'amore, di chi con lo stesso, lo ha desiderato e ancor di più amato, fino alla fine del suo tempo. Giuseppe Morelli Giù 17/03/201623.00 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2945 pubblicato il 17 Marzo 2016 da giumor54
Il Pensatore Silente sto e guardo il nulla, ma sento le tue dita su questa pietra, mi guardi, mi osservi e levighi la tua opera, non ho respiro alcuno, il petto mio è rigido e il mio colore è morto, forse non sai che stai sfiorando l'anima nascosta tra queste linee, ove aggiungi pasta e togli l'esuberanza, massaggi, osservi e dai forma a questa inerme vita tra le tue dita, donami gli occhi e dagli vita, perché io possa osservare, scolpisci le mie mani, fammi sognare, per tutti sarò il Pensatore, ma nella realtà nata da un tuo pensiero e nel silenzio della mia solitudine, quando spegnerai le luci di questa sala, potrò amare chi con amore ha plasmato l'anima di questa dura pietra. Giù 16/03/201607.30 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2944 pubblicato il 15 Marzo 2016 da giumor54
E' solo un mio pensiero, non una regola di vita,
vie di mezzo non conosco.
Illumina il corpo, ma non dimenticare di dar luce alla tua anima. Siate sempre ciò che volete essere e soprattutto, mai cambiare l'amore per se stessi, per far piacere ad altri, l'amore va scoperto giorno dopo giorno e non scartato, non siamo pacchi regalo che una volta aperti, da gioia, usato e poi gettato via nell'angolo più buio a prender polvere, a che serve il bello, quando l'anima non riflette l'ombra, la luce, il sole di cui parlo, nasce in noi solo se lo vogliamo, fate nascere quel raggio di luce, non mostrate ciò che di più bello cerca l'occhio, a chi non sa vedere con la sua mente oltre le forme, lo sguardo mio ama le forme, negarlo sarebbe stupido, ma esse vanno di pari passo all'anima, secondo il mio modo di osservare, altrimenti si diventa solo parte di una bella vetrina, guardata, ammirata, con il desio intenso di volerne il contenuto. Spesso capita che per paura di perdere qualcuno, ci si trasforma in altro pur di piacere, siate voi stessi e basta, plasmatevi come il vostro io chiede e vuole innanzi allo specchio della vita, dovete piacere a voi stessi prima, perdete ciò che non serve, ciò che oscura la vostra luce e il vostro mare interiore, vedrete la realtà, che per quanto brutta a volte può sembrare, perché l'uomo vuole sempre più, avrete ritrovato i veri valori della vita, ove nemmeno vi aspettavate di trovare. Innanzi a questo specchio non cerco compromessi, resto me stesso, bello o brutto, non ha importanza alcuna, non ricoprirò mai i solchi della vita che hanno rigato la mia pelle, quella delle rughe è vita vissuta, ero un bimbo e lo sono stato per sempre nel cuore di chi mi ha amato fino alla fine dei suoi giorni, oggi rivedo la mia vita in fotogrammi, dal bianco e nero, fino ai colori dell'arcobaleno, mi amo così come sono, non sono un manichino da mettere in mostra, ma una scultura di me stesso, plasmato e modellato dalle dita del mio io, secondo la mia mente e il cuor mio. La vita è fatta di vie scomposte e piene di buche, in molte di esse, ho conosciuto il fondo e il fango ha ricoperto il viso mio, le lacrime mi hanno lavato il viso, e il sole che ho fatto nascere dal mio tramonto, lo ha asciugato. Inutile insegnare gli errori, bisogna cadere per capire Dall'alto della poltrona tu riderai, senza aver mai provato una sola volta a camminare a piedi scalzi ove la polvere nasce, dimenticando che un giorno, la poltrona e tutto il resto, rimarrà ove l'hai vista e forse l'hai vissuta, mentre tu diventerai parte di quella polvere odiata, mai calpestata, per non sporcare la tua figura e per assurdo lei, ricoprirà te, rendendoti nulla in questa vita. Giuseppe Morelli Giù 15/03/201607.18 Opera e foto di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2943 pubblicato il 13 Marzo 2016 da giumor54
sopravvento.... "Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?" William Shakespeare
Caro William, questa mattina ho inciampato nella tua frase, bella, avrei voluto scriverla io. Nel tempo che è passato attraverso le mie labbra e gli occhi miei, gustando il mio caffè, ho riflettuto a lungo, esaminando lettera dopo lettera, i motivi per cui l'avevi scritta e a chi era diretta, sai sono curioso più di una scimmia, ritengo che loro, simpaticissimi animali,siano migliori dell'uomo, perché la conoscenza avviene solo se hai una forte curiosità del sapere, altrimenti resti ciò che eri, tutto questo,mentre la candela cedeva la povera luce alle tue dita e ai tuoi occhi, consumandosi per amore tuo e del tuo sapere, ascoltando quel pennino graffiare una carta dura e antica, lasciando una frase indelebile, ancora letta, riscritta e apprezzata ancora oggi, fino alla fine dei tempi a venire. Un giorno non lontano, dopo avere incontrato i mie genitori è ovvio, il mio più grande desiderio sarà incontrare te e tutti coloro, che non avendo la nostra tecnologia scrivevano opere d'arte, avendo persino il tempo di vedere un battito d'ali andando a cavallo, godendo di ciò che oggi ci viene privato per amore del dio denaro. Ritornando alla tua frase, ti rispondo così oggi... Sono colui che che vive la notte navigando nei sogni altrui, attraverso i sogni miei, sono quel graffio sì dolce che resta sulla pelle in eterno, invisibile ai tuoi occhi, ma che spesso nei tuoi momenti di solitudine si fa sentire dolcemente, sono quel bacio mancato, rimasto sulle labbra di chi ha letto le mie righe e senza rendersene conto l'ho baciata, lasciando sulle sue carnose, quella goccia che non riesci mai a deglutire, resta incollata li per sempre, pur odiandola, non potrai farne a meno. Sono colui che non vuole perdersi nei tuoi occhi quando esci bella e preparata, truccata al punto giusto e ben vestita, No, lascio ad altri questo compito, vogliosi solo del bello e falso che ci circonda ogni giorno, voglio perdermi nel tuo sguardo dopo che stanca osservi il tuo lavoro e con soddisfazione esali il tuo ultimo respiro con gioia, per ciò che hai fatto del tuo tempo, quello è l'istante in cui ci sei tu, il tuo io più profondo, ove la lacrima scivola soddisfatta, ove le labbra secche e screpolate senza un rossetto che falsifica, ciò che di più bello e naturale hai, come i tuoi occhi, potrai dar vita intorno ad essi con del colore, ma il tuo sguardo resterà ciò che è, li nel loro interno, ove io sfoglio lentamente le pagine, spogliando la tua vita, resta il colore che tua madre e tuo padre ti hanno donato, nulla e nessuno, nemmeno un pianto potrà cambiare, forse per poco, ma tornerà ciò che era poco prima, quando le tue stille hanno rigato il viso tuo. Chi sono io ? Sono quella fiera nera e scura, che vaga la notte, tra un mare di righi scritti e da riscrivere e lascia il suo odore, ovunque trova il profumo che lo sconvolge, lì c'è la sua preda, colei che lascia righi poco apprezzati, o letti e solo sfiorati, quelle righe che mi sconvolgono e fanno di me ciò che tu vedi attraverso le mie pagine giorno dopo giorno, finché respiro avrò in questa vita. L'oltre, quel muro invisibile, che tutti ferma innanzi a esso, io lo attraverso, perché è in quell'oltre che l'uomo ritrova se stesso e l'anima, che troppo spesso la dimentica, lasciandola silente e avvilita, ai bordi di una vita che tutto prende e nulla da in cambio, inutile essere e sembrare agli altri, ciò che non si è nella realtà, prima o poi tutto ritorna e se non sei stato sincero con te stesso, figurati quando gli altri vedranno cadere la tua maschera a pezzi. Chi sono io caro William ? Sono un puntino e nulla più, piccolo, ma con una forza tale dopo aver segnato il passo mio, lasciando la macchia conosciuta a molti e poco apprezzata, da chiudere questa lettera e ricominciare a scriverti, o meglio, guardarti l'anima, il giorno che tu riconoscerai la mia sì piccina in quell'oltre, che pochi vedono, di una irreale realtà, spesso messa da parte, ma vera, come questa lettera da me scolpita su queste righe in questa vita. Giuseppe Morelli. Giù 13/03/201605.10 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2942 pubblicato il 12 Marzo 2016 da giumor54
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Post n°2941 pubblicato il 12 Marzo 2016 da giumor54
Ritorno alle origini. Ritorno nel ventre di mia madre, l'unico mondo pulito e sicuro che abbia mai conosciuto in questa vita. Torno alle origini, riscopro le radici che hanno voluto questa storia, le uniche che abbiano scritto il primo capitolo della mia vita. Giuseppe Morelli Giù 10/03/201604.45 Opera e foto di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2940 pubblicato il 12 Marzo 2016 da giumor54
Sguardi a colori sui colori, di una imminente primavera. Con la primavera sbocciano i fiori, profumano e colorano la vita e gli sguardi diventano interessanti e colorati, sguardi unici, di una imminente primavera, che sboccia in ogni cuore e ogni anima che ama questa vita. Giuseppe Morelli Giù 09/03/201608.12 Opera e foto di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2939 pubblicato il 08 Marzo 2016 da giumor54
e tanti Auguri tutto L'Anno dal mio cuore. Giuseppe Morelli Donna... sei l'opera di Dio più bella del creato ma a me non basta, ridisegnerò ogni tua forma tra queste righe, scolpite nella mente e nel mio cuore, resteranno eterne. Ho sofferto per amore, son fuggito dallo stesso, non volevo più Amare, son finito in un mondo ove Donne sconosciute, ogni giorno mi regalano emozioni sempre rare, Il loro sguardo, la loro mente, i loro occhi sì profondi, sono petali di fiori profumati, nel giardino della vita, divenuto giardiniere per amore, ho curato e donato tanto amore ai colori che la vita ci regala. Le mie stelle in questo cielo, le compagne della notte, che rischiarano la via che percorro ogni dì. Oggi è il giorno più adatto ricordando quelle donne maltrattate, schiave eterne, già spezzate dagli affetti, e recise nella vita come fiori, tumulate nel dolore, dalle menti più insane a questo mondo. Dalla Donna che io sogno, è la mente ciò che voglio, ciò che Amo sono gli occhi. Quante volte mi vergogno, additato come tale tra le righe in ogni dove. Hai ragione di temere tali Bestie, ma non puoi far dell'erba solo un fascio, non cadere nell'errore di odiare ogni uomo, per quei pochi incoscienti, che il rispetto per la vita, l'hanno messo sotto i piedi, tumulando nella polvere ogni giorno, il rispetto per la donna, in ogni angolo del mondo. A te Donna dico e dedico, in un giorno come questo, ricordando quelle donne del passato, che lasciarono la vita per amore della stessa, ma che resti nella mente d'ogni essere vivente ogni giorno, ogni ora del tuo tempo, tra le stille e un sorriso, qui ti scrivo due parole, Sei un Essere Speciale, doni Amore per Amore, dai la Vita per la Vita, io ti Stimo, io ti Amo tra le righe qui scolpite, questa pietra sì leggera resti eterna, in ricordo della Donna d'ogni età e d'ogni tempo sia vissuta, nella vita già passata, Nel futuro della vita. Giuseppe Morelli Giù 08/03/201605.00 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©)
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Post n°2938 pubblicato il 07 Marzo 2016 da giumor54
Foto di G.Morelli A mia figlia Ilaria... Gli occhi tuoi amore mio, sono quelli di mia madre. Ho passeggiato per ore e ore tra la folla, per tutto il tempo ho osservato i visi della gente, un vociare fendeva i pensieri miei, tagliuzzati fino a sembrare dei coriandoli, quanti sguardi ho incrociati, quanti occhi ho penetrato fin dentro l'anima, sembrava un sogno, ero li, eppure ero altrove, tra nubi bianche come la neve e squarci di cielo sereno si aprivano innanzi a me, come cancelli di una vita, oltre la vita, il corpo c'era, l'anima no, svuotato, leggero, tranquillo, una pace serena, tra la folla e la confusione che si accalcava alle porte della mia mente, tra una tempesta e una primavera, mi son sentito sfiorare, improvvisamente tu, lasciando alle mie spalle ogni cosa, ho affondato gli occhi miei nei tuoi, un sorriso sì dolce senza parola alcuna, ho rivisto lo sguardo di mia madre, attimi dolcissimi ci hanno abbracciato, e nel silenzio gli occhi parlavano, sei l'amore di tuo padre, ciò di più caro, lo porto dentro di me per te. Gli occhi tuoi amore mio, sono quelli di mia madre. Giuseppe Morelli Giù 06/03/201603.45 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2937 pubblicato il 07 Marzo 2016 da giumor54
Risveglio d'amore Ho aperto gli occhi al mondo, un gran silenzio regna intorno, ma il mio pensiero libero, vola lontano, lontano da ogni malvagio pensiero, lontano ove il cuore fa sentire, il suo battito d'amore, quando il vento degli eventi mi accarezza il viso, riconosco le carezze tue del cuore, le dita affondo tra i miei capelli, gli occhi chiusi cercano te nell'immaginario mondo che ho creato intorno, dall'oscura notte, si risveglia l'alba, riportando a questo mondo luce e amore, mai svanito come nebbia al primo raggio. Giuseppe Morelli Giù 04/03/201605.38 Opera Di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
Post n°2936 pubblicato il 07 Marzo 2016 da giumor54
Questo cielo. Che cosa sei, poterti vedere innanzi a me, devo chiudere gli occhi miei, che cosa sei, un sogno che ritorna ogni giorno, mi riporta alla vita e poi svanisce, riportando il mio io nella notte più oscura, che cosa sei agli occhi miei, una frase, una riga che mi piace, parole semplici che restano nella mente e nel cuore, lettere che penetrano la carne, lasciando tracce di un inchiostro indelebile, che ami accarezzare e spargerti sulla mente, dimmi, che cosa sei ? un immagine che spesso rivedo nei momenti più duri delle mie ore, quando la mente vacilla e il corpo insaziabile del tuo ego desidera qui, tra questi fogli sgualciti da una sana voglia di carezze, tra virgole e puntini. Sei il mio cielo, ove mi perdo nell'oscuro pensiero, sei un foglio bianco che accarezzo, prima di immergermi dentro di te, sei quella riga mai scritta, ma tanto desiderata, scolpita già nella carne e nel silenzio goduta, crollato dal desio tra queste lenzuola come pagine di vita, che ogni notte macchio del mio io con te nei sogni miei. Giuseppe Morelli Giù 03/03/201605.15 Opera di Giuseppe Morelli Copyright registrato(siae) (Tutti i diritti riservati ®©) |
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