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LE MIE POESIE

EMOZIONI TRA LE RIGHE....giù

 

Messaggi di Marzo 2016

AI BORDI DELLA VITA TU...giù

Post n°2955 pubblicato il 29 Marzo 2016 da giumor54


Ai bordi della mia vita,

tu.

Quando macchio un foglio,

m'innamoro di ciò che penso,

accarezzo ciò che scrivo,

mi soffermo su virgole e puntini,

sono baci senza fine,

un amore sì profondo

lascia il segno sulla carne

d'ogni rigo che scolpisco su di essa.

Nel profondo della notte,

mentre l'alba è assai lontana

baci e abbracci così stretti,

io gli immergo in righi scritti.

La fioca luce riflette l'ombra

sulla parete bianca,

stropiccio gli occhi

e lo sbadiglio giunto d'improvviso

prende tempo sulla mente,

libero il pensiero va,

vola sì veloce,

quando torna,

ai bordi del mio letto c'è lui,

l'angelo del mio cuore,

mi guarda con occhi azzurri come il cielo,

a volte verdi come il mare tempestoso,

se ne sta lì silente,

sui bordi della vita mia,

leggero come una piuma,

attende che io rilegga ogni riga,

sembra felice quando mi ascolta,

mai un rimprovero,

eterno mi osserva e tace,

quanta pace infondi a questa mente.

Il tempo scorre sì veloce

e l'alba s'avvicina sempre più,

fuori nemmeno l'ombra di un rumore,

che pace eterna è questa vita,

quando la vivi al contrario.

Lui non sbadiglia mai,

io mi perdo tra un respiro e l'altro,

mentre l'occhio cede il passo

e la figura sua sbiadisce

nei meandri della mente mia.

Riesco mala appena a dirgli,

"Angelo mio,

Non mi lasciare,

resta qui con me,

ti aspetto nel mio sogno,

innanzi a questo mare,

quando al tramonto mi tenderai la mano,

le nostre vie si uniranno,

un'anima e un corpo

su questa spiaggia della vita".

Giuseppe Morelli

Giù 29/03/201604.30

Opera di Giuseppe Morelli

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MAI PIU' SENZA TE...giù

Post n°2954 pubblicato il 29 Marzo 2016 da giumor54


Mai più senza te.

Chi sei immerso nella luce ?

Un angelo,

sei venuto a prendermi ?

no,

non riesco più a prendere il volo,

invano apro le ali,

e provo,

ma nulla,

non riesco più a risalire verso il cielo,

perché ?

mi sono appesantito

con tutti i problemi che mi hai dato,

ho deciso di starti accanto

finché non verrà la fine del tuo tempo,

e solo ad allora insieme,

apriremo le ali

e voleremo uniti

verso la casa del Signore.

Giuseppe Morelli

Giù 29/03/201604.00

Opera di Giuseppe Morelli

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ONDA SU ONDA...giù

Post n°2953 pubblicato il 28 Marzo 2016 da giumor54


Buongiorno cari Amici...

Vi auguro una buona Pasquetta, anche se dalla mia

finestra il tempo è tutt'altro, ma con la fantasia si

fanno viaggi incredibili osservando, spesso incontri

tempeste che non fanno paura, al contrario, sono quelle

che nella vita ti rivoltano sotto sopra e soffiano sì

forti, da farti restare ad ali aperte in quel cielo del

tuo io per tanto tempo, fino al giungere del sole che ti

riporta con dolcezza al calore di una spiaggia e

attendere lei, la luna, scoprire la notte più dolce nei

sogni tanto desiderati.

Giuseppe Morelli.

Giù 28/03/201608.00

Opera di Giuseppe Morelli

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Onda su onda.

Benedetta sia tua madre

che dipinse nei tuoi occhi,

il colore delle onde

quando il mare è in tempesta,

benedetto sia tuo padre,

anche lui fu l'artista della tela,

quando osservo i tuoi occhi,

io mi perdo tra quei flutti,

mi abbandono tra le onde,

fino a perdere i miei sensi,

non ricordo più la via del ritorno,

il mio corpo si trasforma,

il mio sogno prende vita,

sulla tela della vita

e ritorni innanzi a me per incanto,

nel silenzio dell'abisso più profondo,

io ti cerco,

un respiro sì profondo

e mi immergo in quel mondo

ove resto senza fiato per istanti senza fine,

sei quell'onda che mi avvolge

e mi lascia senza respiro,

fino a giungere sulla spiaggia,

ove espandi su di me l'emozione

di quel mar che tanto amo.

Giuseppe Morelli.

Giù 28/03/201604.30

Opera di Giuseppe Morelli

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IL CUORE, UNA CAMPANA...giù

Post n°2952 pubblicato il 27 Marzo 2016 da giumor54

Il cuore, una campana.

Vorrei che il cuore mio

fosse una campana,

non solo oggi,

per annunciare al mondo

la gioia della rinascita alla vita

di nostro Signore,

ma sempre,

vorrei suonasse a festa ogni mattina,

ogni ora,

ogni istante della giornata,

ogni istante della vita,

vorrei che questo suono restasse

nell'aria che respiro,

per ricordarmi che la pace vera

nasce dal cuore delle persone,

non dalle leggi di chi le impone.

Oggi il mio cuore

suona come una campana,

suona per te che leggi

e in silenzio te ne vai,

per chi passa ride

e non sa quel che fa,

poi svanisce come nebbia al primo sole,

per chi nel silenzio raccoglie questa emozione

e se la porta via,

incollandola alle pieghe del suo cuore.

Chiunque tu sia ti auguro di cuore,

che questo dolce suono resti nella mente tua

e metta in moto la campana nel tuo petto,

come una filastrocca ad ali aperte,

volasse via seguendo altre,

come un treno senza fine alcuna

girasse il mondo senza alcun confine,

lasciando un messaggio in ogni

Amo la vita, Voglio la Pace !!

Buona Pasqua a tutti.

Giuseppe Morelli.

Giù 24/03/201619,30

Opera di Giuseppe Morelli

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ABBRACCIO DI PACE...giù

Post n°2951 pubblicato il 25 Marzo 2016 da giumor54


Abbraccio di Pace

Quanto dolore sento,

quanto dolore ascolto,

lamenti lontani giungono

come morsi feroci,

sbranano il mio io,

quante lacrime sulla terra,

Mio Dio perché ?

perché accade,

parlami !

rispondimi !

perché ?

lo so che mi ascolti,

hai rimesso tutto in mano all'uomo,

per vedere ove l'amore annega in questo mare

e sprofonda nelle sabbie del deserto,

inarrestabile dolore lacera l'anima

frantuma il cuore,

come una canna al vento mi piego,

mi prostro innanzi a tanto ardire,

ma non mi spezzo mio Signore,

assorbo come una spugna,

trattengo lacrime e dolore.

Allunga la tua mano

ove l'uomo ha perso ogni speranza,

ridona quella pace persa

nei meandri dei cuori dei Signori del nulla,

fa che il tuo sacrificio su quella croce

non venga meno

e quelle lacrime non scavino fosse,

ma nella tua Resurrezione Risorga la Pace,

che abbracci il mondo in un cuore solo,

ricolmo d'amore vero.

Giuseppe Morelli

Giù 23/03/201604.43

Opera di Giuseppe Morelli

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LIBERA E LEGGERA...giù

Post n°2950 pubblicato il 23 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Libera e leggera.

A te che passi,

per queste impervie vie

tracciate sulla mia vita,

sappi che ogni riga,

è una vena nuova che ho nutrito,

vi scorre l'emozione,

vita e respiro,

dei pensieri miei.

A mano giunte,

mento posato su di esse,

osservo il mare,

ascolto il suo vociar leggero

e smorza l'onda sulla sabbia.

Immerso nei pensieri miei

s'apre un mondo nuovo,

il corpo inerme sta,

ma l'anima è altrove,

libera,

leggera senza peso alcuno,

mi guardo intorno

e vedo lo scempio in ogni luogo,

tristezza mia m'assale

e appesantisce l'anima,

mentre una dolce primavera

sboccia prepotente intorno.

Soffia il marino da Gaeta

e l'onda inizia a schiaffeggiar lo scoglio,

che fino a ieri il sole illuminava

e il granchio felice si affacciava,

oggi mi spinge sotto un cupo

e grigio cielo a ritornare indietro,

ove lasciai il corpo a osservare il mare

e lo sbocciare di una dolce primavera,

tanto desiderata.

Giù 22/03/20168.30

Opera di Giuseppe Morelli

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OLTRE...giù

Post n°2949 pubblicato il 23 Marzo 2016 da giumor54

Foto di G.Morelli


Oltre.

Se tu potessi,

vedresti solo il corpo,

nulla più è permesso

mentre la mente vola

sulle ali della fantasia

e l'occhio si perde,

ove l'emozione s'apre alla mia anima.

Quel mare del silenzio che amo tanto,

mi perdo in quel cielo azzurro,

ove le bianche onde ovattate

trascinano la ma fantasia altrove,

l'essere qui

e altrove nello stesso istante,

mi fa sentire libero dalle catene della vita,

invisibili a molti,

ma pesanti per ognuno che le percepisce

ogni istante del suo tempo,

amo viaggiare con la mente,

non ho confini alcuni,

ho solo desio di volare con le mie ali

oltre ogni immaginazione possibile.

volare oltre,

volar da te,

sei l'oltre,

ogni mio desio.

Giuseppe Morelli

Giù 21/03/201407.07

Opera e foto di Giuseppe Morelli

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VELE AL VENTO...giù

Post n°2948 pubblicato il 20 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Vele al vento,

ali libere in questo cielo.

Osservo te che sai di primavera

ne sento il tuo profumo da ogni luogo

ove la mente mia approda,

Quando lo sguardo di un uomo

incontra quello di una donna

e nell'attimo,

si sfiora la carezza attraverso gli occhi,

si prova una sensazione strana,

unica,

mai avuta prima,

è solo l'inizio,

due perfetti estranei,

che nell'attimo oltre a sfiorarsi,

nell'irreale realtà,

si chiederanno

e si faranno tante di quelle domande,

a cui nelle ore successive,

daranno delle risposte assai diverse l'uno dall'altro,

ma rispettivamente

e inconsapevolmente,

saranno vele spiegate

verso un unico orizzonte,

ali aperte a un volo libero verso

l'inizio di una nuova storia

oltre i confini,

ove si erano rilegati fino a quel tempo,

appena trascorso.

Giuseppe Morelli.

Giù 20/03/201408:40

Opera di Giuseppe Morelli

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AUGURI PAPA'...giù

Post n°2947 pubblicato il 20 Marzo 2016 da giumor54

 

Foto di G.Morelli

 
 
 

MI MANCHI...giù

Post n°2946 pubblicato il 20 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Mi manchi.


Sembro un'opera incompiuta questa sera,

manca il tuo tocco per farmi respirare,

l'anima è libera,

vaga ovunque i sogni prendono vita,

se fossi un dipinto,

dovresti colorare questo cielo,

l'erba è grigia,

e il mare è assente,

l'onda è inesistente

ove l'orizzonte non esiste.

Non sono un dipinto,

ne una tela da lasciare sola,

tanto meno una scultura

appena accennata nella mente

e nel cuore.

Fui modellato tanti anni fa,

del suo piccino,

ne fece un capolavoro d'amore,

ella mai lasciò da solo

ciò che aveva iniziato,

giorno dopo giorno,

aggiunse un passo,

un po di colore,

fino a farne un uomo

e con la magia

che solo l'amore può dare

diede vita a questo cuore.

Mi manchi,

mi mancano le tue dita sulla fronte,

quando stavo male,

la tua voce prima di addormentarmi,

mi manchi,

quando passavi a rimboccarmi le coperte,

oggi sono la tua unica opera d'arte,

a cui manca il mondo

che avevi dipinto intorno.

Il tempo deteriora la pietra,

così un dipinto perde colore,

figurati l'uomo se perde l'amore,

di chi con lo stesso,

lo ha desiderato

e ancor di più amato,

fino alla fine del suo tempo.

Giuseppe Morelli

Giù 17/03/201623.00

Opera di Giuseppe Morelli

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IL PENSATORE...giù

Post n°2945 pubblicato il 17 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Il Pensatore

Silente sto

e guardo il nulla,

ma sento le tue dita

su questa pietra,

mi guardi,

mi osservi

e levighi la tua opera,

non ho respiro alcuno,

il petto mio è rigido

e il mio colore è morto,

forse non sai

che stai sfiorando l'anima

nascosta tra queste linee,

ove aggiungi pasta

e togli l'esuberanza,

massaggi,

osservi

e dai forma

a questa inerme vita

tra le tue dita,

donami gli occhi

e dagli vita,

perché io possa osservare,

scolpisci le mie mani,

fammi sognare,

per tutti sarò il Pensatore,

ma nella realtà nata da un tuo pensiero

e nel silenzio della mia solitudine,

quando spegnerai le luci di questa sala,

potrò amare chi con amore

ha plasmato l'anima

di questa dura pietra.

Giù 16/03/201607.30

Opera di Giuseppe Morelli

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O MI AMI O MI ODI...giù

Post n°2944 pubblicato il 15 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

E' solo un mio pensiero,

non una regola di vita,


O mi ami o mi odi,

vie di mezzo non conosco.

 

Illumina il corpo,

ma non dimenticare di dar luce alla tua anima.

Siate sempre ciò che volete essere

e soprattutto,

mai cambiare l'amore per se stessi,

per far piacere ad altri,

l'amore va scoperto giorno dopo giorno

e non scartato,

non siamo pacchi regalo che una volta aperti,

da gioia,

usato

e poi gettato via nell'angolo più buio

a prender polvere,

a che serve il bello,

quando l'anima non riflette l'ombra,

la luce,

il sole di cui parlo,

nasce in noi solo se lo vogliamo,

fate nascere quel raggio di luce,

non mostrate ciò che di più bello

cerca l'occhio,

a chi non sa vedere con la sua mente

oltre le forme,

lo sguardo mio ama le forme,

negarlo sarebbe stupido,

ma esse vanno di pari passo all'anima,

secondo il mio modo di osservare,

altrimenti si diventa solo parte

di una bella vetrina,

guardata,

ammirata,

con il desio intenso di volerne il contenuto.

Spesso capita che per paura di perdere qualcuno,

ci si trasforma in altro pur di piacere,

siate voi stessi e basta,

plasmatevi come il vostro io chiede e vuole

innanzi allo specchio della vita,

dovete piacere a voi stessi prima,

perdete ciò che non serve,

ciò che oscura la vostra luce

e il vostro mare interiore,

vedrete la realtà,

che per quanto brutta a volte può sembrare,

perché l'uomo vuole sempre più,

avrete ritrovato i veri valori della vita,

ove nemmeno vi aspettavate di trovare.

Innanzi a questo specchio

non cerco compromessi,

resto me stesso,

bello o brutto,

non ha importanza alcuna,

non ricoprirò mai i solchi della vita

che hanno rigato la mia pelle,

quella delle rughe

è vita vissuta,

ero un bimbo

e lo sono stato per sempre

nel cuore di chi mi ha amato

fino alla fine dei suoi giorni,

oggi rivedo la mia vita in fotogrammi,

dal bianco e nero,

fino ai colori dell'arcobaleno,

mi amo così come sono,

non sono un manichino da mettere in mostra,

ma una scultura di me stesso,

plasmato e modellato

dalle dita del mio io,

secondo la mia mente e il cuor mio.

La vita è fatta di vie scomposte

e piene di buche,

in molte di esse,

ho conosciuto il fondo

e il fango ha ricoperto il viso mio,

le lacrime mi hanno lavato il viso,

e il sole che ho fatto nascere dal mio tramonto,

lo ha asciugato.

Inutile insegnare gli errori,

bisogna cadere per capire

Dall'alto della poltrona tu riderai,

senza aver mai provato una sola volta

a camminare a piedi scalzi

ove la polvere nasce,

dimenticando che un giorno,

la poltrona e tutto il resto,

rimarrà ove l'hai vista

e forse l'hai vissuta,

mentre tu diventerai parte

di quella polvere odiata,

mai calpestata,

per non sporcare la tua figura

e per assurdo lei,

ricoprirà te,

rendendoti nulla in questa vita.

Giuseppe Morelli

Giù 15/03/201607.18

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CARO WILLIAM...giù

Post n°2943 pubblicato il 13 Marzo 2016 da giumor54


Buona Domenica a voi


Leggendo presto questa mattina, l'emozione ha preso il

sopravvento....

"Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte

inciampi nei miei più segreti pensieri?"

William Shakespeare

 

Caro William,

questa mattina ho inciampato nella tua frase,

bella,

avrei voluto scriverla io.

Nel tempo che è passato attraverso le mie labbra

e gli occhi miei, gustando il mio caffè, ho riflettuto a

lungo,

esaminando lettera dopo lettera, i motivi per cui l'avevi

scritta

e a chi era diretta, sai sono curioso più di una scimmia,

ritengo che loro, simpaticissimi animali,siano migliori

dell'uomo, perché la conoscenza avviene solo se hai una

forte curiosità del sapere, altrimenti resti ciò che eri,

tutto questo,mentre la candela cedeva la povera luce alle

tue dita

e ai tuoi occhi, consumandosi per amore tuo e del tuo

sapere,

ascoltando quel pennino graffiare una carta dura e antica,

lasciando una frase indelebile, ancora letta, riscritta

e apprezzata ancora oggi, fino alla fine dei tempi a

venire.

Un giorno non lontano, dopo avere incontrato i mie

genitori è ovvio, il mio più grande desiderio sarà

incontrare te

e tutti coloro, che non avendo la nostra tecnologia

scrivevano opere d'arte, avendo persino il tempo di

vedere un battito d'ali andando a cavallo, godendo di ciò

che oggi ci viene privato per amore del dio denaro.

Ritornando alla tua frase, ti rispondo così oggi...

Sono colui che che vive la notte navigando nei sogni

altrui, attraverso i sogni miei, sono quel graffio sì

dolce che resta sulla pelle in eterno, invisibile ai tuoi

occhi, ma che spesso nei tuoi momenti di solitudine si fa

sentire dolcemente, sono quel bacio mancato, rimasto

sulle labbra di chi ha letto le mie righe e senza

rendersene conto l'ho baciata, lasciando sulle sue

carnose, quella goccia che non riesci mai a deglutire,

resta incollata li per sempre, pur odiandola, non potrai

farne a meno. Sono colui che non vuole perdersi nei tuoi

occhi quando esci bella e preparata, truccata al punto

giusto e ben vestita, No, lascio ad altri questo compito,

vogliosi solo del bello e falso che ci circonda ogni

giorno, voglio perdermi nel tuo sguardo dopo che stanca

osservi il tuo lavoro e con soddisfazione esali il tuo

ultimo respiro con gioia, per ciò che hai fatto del tuo

tempo, quello è l'istante in cui ci sei tu, il tuo io più

profondo, ove la lacrima scivola soddisfatta, ove le

labbra secche e screpolate senza un rossetto che

falsifica, ciò che di più bello e naturale hai, come i

tuoi occhi, potrai dar vita intorno ad essi con del

colore, ma il tuo sguardo resterà ciò che è, li nel loro

interno, ove io sfoglio lentamente le pagine, spogliando

la tua vita, resta il colore che tua madre e tuo padre ti

hanno donato, nulla e nessuno, nemmeno un pianto potrà

cambiare, forse per poco, ma tornerà ciò che era poco

prima, quando le tue stille hanno rigato il viso tuo. Chi

sono io ? Sono quella fiera nera e scura, che vaga la

notte, tra un mare di righi scritti e da riscrivere e

lascia il suo odore, ovunque trova il profumo che lo

sconvolge, lì c'è la sua preda, colei che lascia righi

poco apprezzati, o letti e solo sfiorati, quelle righe

che mi sconvolgono e fanno di me ciò che tu vedi

attraverso le mie pagine giorno dopo giorno, finché

respiro avrò in questa vita. L'oltre, quel muro

invisibile, che tutti ferma innanzi a esso, io lo

attraverso, perché è in quell'oltre che l'uomo ritrova se

stesso e l'anima, che troppo spesso la dimentica,

lasciandola silente e avvilita, ai bordi di una vita che

tutto prende e nulla da in cambio, inutile essere e

sembrare agli altri, ciò che non si è nella realtà, prima

o poi tutto ritorna e se non sei stato sincero con te

stesso, figurati quando gli altri vedranno cadere la tua

maschera a pezzi. Chi sono io caro William ? Sono un

puntino e nulla più, piccolo, ma con una forza tale dopo

aver segnato il passo mio, lasciando la macchia

conosciuta a molti e poco apprezzata, da chiudere questa

lettera e ricominciare a scriverti, o meglio, guardarti

l'anima, il giorno che tu riconoscerai la mia sì piccina

in quell'oltre, che pochi vedono, di una irreale realtà,

spesso messa da parte, ma vera, come questa lettera da me

scolpita su queste righe in questa vita.

Giuseppe Morelli.

Giù 13/03/201605.10

Opera di Giuseppe Morelli

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GOCCE DI LUCE...giù

Post n°2942 pubblicato il 12 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Raccogli fino all'ultima goccia di luce

e disseta la tua vita ogni notte d'amore.

Giuseppe Morelli.

Giù 11/03/201608.30

Opera e foto di Giuseppe Morelli

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RITORNO ALLE ORIGINI...giù

Post n°2941 pubblicato il 12 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Ritorno alle origini.

Ritorno nel ventre di mia madre,

l'unico mondo pulito e sicuro

che abbia mai conosciuto

in questa vita.

Torno alle origini,

riscopro le radici

che hanno voluto questa storia,

le uniche che abbiano scritto

il primo capitolo della mia vita.

Giuseppe Morelli

Giù 10/03/201604.45

Opera e foto di Giuseppe Morelli

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IMMINENTE PRIMAVERA...giù

Post n°2940 pubblicato il 12 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Sguardi a colori

sui colori,

di una imminente primavera.

Con la primavera sbocciano i fiori,

profumano e colorano la vita

e gli sguardi diventano interessanti

e colorati,

sguardi unici,

di una imminente primavera,

che sboccia in ogni cuore

e ogni anima che ama questa vita.

Giuseppe Morelli

Giù 09/03/201608.12

Opera e foto di Giuseppe Morelli

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DONNA...giù

Post n°2939 pubblicato il 08 Marzo 2016 da giumor54


Buongiorno a voi care Amiche

e tanti Auguri tutto L'Anno dal mio cuore.

Giuseppe Morelli

Donna...

sei l'opera di Dio

più bella del creato

ma a me non basta,

ridisegnerò ogni tua forma

tra queste righe,

scolpite nella mente

e nel mio cuore,

resteranno eterne.

Ho sofferto per amore,

son fuggito dallo stesso,

non volevo più Amare,

son finito in un mondo

ove Donne sconosciute,

ogni giorno mi regalano

emozioni sempre rare,

Il loro sguardo,

la loro mente,

i loro occhi sì profondi,

sono petali di fiori profumati,

nel giardino della vita,

divenuto giardiniere per amore,

ho curato e donato tanto amore

ai colori che la vita ci regala.

Le mie stelle in questo cielo,

le compagne della notte,

che rischiarano la via

che percorro ogni dì.

Oggi è il giorno più adatto

ricordando quelle donne maltrattate,

schiave eterne,

già spezzate dagli affetti,

e recise nella vita come fiori,

tumulate nel dolore,

dalle menti più insane a questo mondo.

Dalla Donna che io sogno,

è la mente ciò che voglio,

ciò che Amo sono gli occhi.

Quante volte mi vergogno,

additato come tale tra le righe in ogni dove.

Hai ragione di temere tali Bestie,

ma non puoi far dell'erba solo un fascio,

non cadere nell'errore di odiare ogni uomo,

per quei pochi incoscienti,

che il rispetto per la vita,

l'hanno messo sotto i piedi,

tumulando nella polvere ogni giorno,

il rispetto per la donna,

in ogni angolo del mondo.

A te Donna dico e dedico,

in un giorno come questo,

ricordando quelle donne del passato,

che lasciarono la vita per amore della stessa,

ma che resti nella mente d'ogni essere vivente

ogni giorno,

ogni ora del tuo tempo,

tra le stille

e un sorriso,

qui ti scrivo due parole,

Sei un Essere Speciale,

doni Amore per Amore,

dai la Vita per la Vita,

io ti Stimo,

io ti Amo tra le righe qui scolpite,

questa pietra sì leggera resti eterna,

in ricordo della Donna d'ogni età

e d'ogni tempo sia vissuta,

nella vita già passata,

Nel futuro della vita.

Giuseppe Morelli

Giù 08/03/201605.00

Opera di Giuseppe Morelli

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A MIA FIGLIA ILARIA...giù

Post n°2938 pubblicato il 07 Marzo 2016 da giumor54

Foto di G.Morelli

A mia figlia Ilaria...


Gli occhi tuoi amore mio,

sono quelli di mia madre.

Ho passeggiato per ore

e ore tra la folla,

per tutto il tempo

ho osservato i visi della gente,

un vociare fendeva i pensieri miei,

tagliuzzati fino a sembrare dei coriandoli,

quanti sguardi ho incrociati,

quanti occhi ho penetrato fin dentro l'anima,

sembrava un sogno,

ero li,

eppure ero altrove,

tra nubi bianche come la neve

e squarci di cielo sereno

si aprivano innanzi a me,

come cancelli di una vita,

oltre la vita,

il corpo c'era,

l'anima no,

svuotato,

leggero,

tranquillo,

una pace serena,

tra la folla e la confusione

che si accalcava alle porte

della mia mente,

tra una tempesta

e una primavera,

mi son sentito sfiorare,

improvvisamente tu,

lasciando alle mie spalle ogni cosa,

ho affondato gli occhi miei nei tuoi,

un sorriso sì dolce

senza parola alcuna,

ho rivisto lo sguardo di mia madre,

attimi dolcissimi ci hanno abbracciato,

e nel silenzio gli occhi parlavano,

sei l'amore di tuo padre,

ciò di più caro,

lo porto dentro di me per te.

Gli occhi tuoi amore mio,

sono quelli di mia madre.

Giuseppe Morelli

Giù 06/03/201603.45

Opera di Giuseppe Morelli

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RISVEGLIO D'AMORE...giù

Post n°2937 pubblicato il 07 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Risveglio d'amore

Ho aperto gli occhi al mondo,

un gran silenzio regna intorno,

ma il mio pensiero libero,

vola lontano,

lontano da ogni malvagio pensiero,

lontano ove il cuore fa sentire,

il suo battito d'amore,

quando il vento degli eventi

mi accarezza il viso,

riconosco le carezze tue del cuore,

le dita affondo tra i miei capelli,

gli occhi chiusi cercano te

nell'immaginario mondo

che ho creato intorno,

dall'oscura notte,

si risveglia l'alba,

riportando a questo mondo luce

e amore,

mai svanito come nebbia

al primo raggio.

Giuseppe Morelli

Giù 04/03/201605.38

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QUESTO CIELO...giù

Post n°2936 pubblicato il 07 Marzo 2016 da giumor54


Foto di G.Morelli

Questo cielo.

Che cosa sei,

poterti vedere innanzi a me,

devo chiudere gli occhi miei,

che cosa sei,

un sogno che ritorna ogni giorno,

mi riporta alla vita

e poi svanisce,

riportando il mio io

nella notte più oscura,

che cosa sei agli occhi miei,

una frase,

una riga che mi piace,

parole semplici che restano nella mente

e nel cuore,

lettere che penetrano la carne,

lasciando tracce di un inchiostro indelebile,

che ami accarezzare

e spargerti sulla mente,

dimmi,

che cosa sei ?

un immagine che spesso rivedo

nei momenti più duri delle mie ore,

quando la mente vacilla

e il corpo insaziabile del tuo ego desidera qui,

tra questi fogli sgualciti

da una sana voglia di carezze,

tra virgole e puntini.

Sei il mio cielo,

ove mi perdo nell'oscuro pensiero,

sei un foglio bianco che accarezzo,

prima di immergermi dentro di te,

sei quella riga mai scritta,

ma tanto desiderata,

scolpita già nella carne

e nel silenzio goduta,

crollato dal desio tra queste lenzuola

come pagine di vita,

che ogni notte macchio del mio io

con te nei sogni miei.

Giuseppe Morelli

Giù 03/03/201605.15

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