LE MIE POESIE

L'UOMO E IL SOGNO...giù

L'uomo e il Sogno.

Amo sognare a occhi aperti,

sono un uomo

con tutti i suoi desii,

sono un sogno in vita,

respiro e mi emoziono

e quando accade

diventi carne

e cresci tra le mie righe,

ciò che nasce è frutto del mio amore

verso quel desio tanto amato,

cresce nella mia mente

e li divento padre

e madre di ciò che nasce,

nulla lascio di intentato

se il parto è sì difficile,

ma quando alla luce appare,

completo in ogni sua parte

è una gioia osservarlo,

sognare è anche questo

rendere l'inrealtà,

reale,

tutto può acadere

e tutto può ritornare un sogno,

l'importante è crederci

e non impazzire innanzi a tale uomo

che dice di sognare a occhi aperti,

potresti diventare parte di quel sogno,

o svanire per sempre dallo stesso.

Giù 19/11/201320:14

Di Giuseppe Morelli(siae)

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A PRESTO...giù

A Presto.

Vorrei fosse oggi,

e non domani,

l'attesa e un sospiro nasce,

lei dolcissima corrode l'anima

e il cuore sembra un violino,

pizzica le corde dell'amore

ove note libransi nel cielo della vita

e le stelle mi illuminano di te,

l'attesa...

l'emozione più bella che ci sia,

da piccini inizia la grande attesa,

che emozioni, ricordo ancora

e mai piu potrò dimenticare,

i natali fatti a casa

con persone sì speciali,

delle quali restano spicchi di cuore dentro il petto,

che pulsano dolore,

ogni volta che il pensiero mio sfiora ricordi persi nel

tempo,

per te donna,

l'attesa della maternità è la più dolce che ci sia,

anche se vissuta nel dolore,

ma alla fine esplode di gioia

quando la carne tua piange a prima luce,

e il seno tuo tanto amato,

sfama il pargolo desiderato da tanto amore,

l'uomo la vive in modo assai diverso e mai capirà,

finchè la mente sì ristretta resta

bloccata lì ove il pensiero torna ogni giorno,

c'è sempre qualcosa che attendiamo

e qualcuno che attende noi con tanta gioia,

quante attese a stazioni senza vita alcuna,

quante volte ho girato il braccio

e scrutato a fondo quelle lancette,

che sembravano incollate nel quadrante

e invece lentamente si muovevano

trascinando via ogni pensiero bello o brutto,

nell'attesa di quel treno,

che apparisse d'improvviso da quel tunnel

della vita per poterti incontrare,

oggi attendo te alla mia mensa,

mi ciberò di te con il mio sguardo,

mi sazierò attraverso i tuoi occhi

vivi e brillanti di gioia,

disseterò il mio io più profondo,

con il tuo sorriso bello e spontaneo,

ti sfoglierò fin dentro l'anima,

e nella mente ti amerò accarezzando

e baciando pagine di vita ancora bianche,

le macchierò con te se lo vorrai,

che questo sogno antico diventi realtà,

sotto questo cielo che ci illumina,

già vedo l'ombra tua accanto alla mia,

oggi il cielo non è abbastanza grande

a contener la luce dei tuoi occhi,

così l'udito per ascoltare dolci parole,

anche le strade non lo saranno,

ma ti vedrano camminare sul selciato,

su quella stessa via ove l'attesa

si è fusa sulla strada divenendo un solo manto,

mentre il cuor mio esploderà di gioia,

da illuminare il cielo a festa,

quando racchiusa nel tuo nido

la mente tua cercherà

e l'anima volerà ove l'amore chiama.

Giù 19/11/201306:14

Di Giuseppe Morelli(siae)

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