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LE MIE POESIE

EMOZIONI TRA LE RIGHE....giù

 

Messaggi del 04/02/2014

LIBERTA'...giù

Post n°2108 pubblicato il 04 Febbraio 2014 da giumor54


Spedita alla Presidenza della Repubblica.

Libertà.

 

Nell'incanto dei pensieri senza meta viaggio,

osservo il tempo dipinto con maestria dalla natura,

tristi e spogli alle intemperie i rami stanno,

ondeggiano al vento,

tenendo su ali tremule,

ti osservo caro pennuto e mi rivolgo a te,

che libero saltelli da un ramo all'altro,

infreddolito e stanco,

dimmi,

cosa è la libertà ?

silente stai perché non puoi,

canta finché ti va,

sei nato libero

e puoi volare ovunque,

io la ricordo appena quella parola,

era un sentore allora,

quando indossavo le scarpe aperte

e i calzoni corti,

fuggivo via con i compagni della mia scuola,

libero come te cantavo

e tutti insieme saltavamo da un fosso all'altro,

il vento mi accarezzava la folta chioma,

inforcavamo la polverosa via

che ci portava tra i filari d'uva,

e li,

all'ombra della vigna,

riposavamo l'entusiasmo nostro,

le dita mie e quelle dei compagni

senza sosta alcuna i chicchi coglievamo,

porgendo loro le labbra rosse

e assetate di calura,

bianchi o rossi eran lo stesso,

quel nettare sì dolce

trapelava dalle labbra senza lavarla

e con la mano ripassata in viso pulivamo la bocca,

si rientrava in casa tutti di corsa,

la mezza era passata,

la polvere e la terra incollata al mio sudore,

sembravo una maschera di carnevale,

di corsa in bagno a ripulir le tracce sì vistose,

a nulla serviva quando mio padre mi osservava,

le scarpe erano diverse

e io sembravo terra lavorata,

non un respiro davo innanzi a certi sguardi

che allora odiavo,

ma oggi con rimpianto vorrei ancora,

insieme a quella libertà,

che oggi ci è negata.

Giù 01/02/201416:30

Di Giuseppe Morelli(siae)

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ANGELO MIO...giù

Post n°2107 pubblicato il 04 Febbraio 2014 da giumor54


Angelo mio.

 

"Quando non ti vedo

mi giro per cercarti",

disse lei,

mentre osservava il sole

scendere lentamente

nello specchio di mare

antistante la battigia,

dove due figure appena illuminate

dalla luce del tramonto,

si tenevano unite per mano,

rispose lui,

osservando i suoi occhi risplendere

a quel sole che lento scendeva,

colorando una scia

che si stendeva fin sulla riva,

"Se dovesse accadermi qualcosa,

non ti lascio più,

starò sempre qui accanto a te,

ogni volta che sentirai

un soffio leggero sul collo,

sappi che sono io,

non aver mai paura di me,

ti ho amato in vita,

nulla potrà la morte"

Lei si girò con occhi sorpresi

e ricolmi di gocce salate

più del mare,

che silente ascoltava,

improvvisamente lo abbracciò

e gli sussurrò,

"Stringimi forte,

tienimi così per sempre,

lascia che le nostre anime

si fondino in una sola,

resteranno unite per sempre,

fino alla fine dei tempi".

Giù 31/01/201415:30

Di Giuseppe Morelli(siae)

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