Creato da viscontina17 il 30/06/2012

Bisbigli d'onde

dolci richiami d'essenze

 

PESCA WWF STOP PRELIEVO ECCESSIVO RICCI DI MARE

Post n°453 pubblicato il 06 Novembre 2018 da viscontina17

CAGLIARI, 24 AGO - Stop al "prelievo eccessivo" dei ricci di mare in Sardegna per scongiurare danni "irreversibili che coinvolgerebbero tutta la filiera della pesca". Lo chiede il Wwf sollecitando, in una lettera aperta, l'assessore regionale dell'Agricoltura con delega alla Pesca, Pier Luigi Caria, a "rendere concretamente operativi - e senza deroghe - i distretti di pesca, la quantificazione della risorsa con i dati del prodotto pescato e il calcolo della biomassa di zona su base biennale. Con simili misure e senza tentennamenti si potrebbe iniziare ad invertite la situazione attuale prevedendo per il riccio di mare la rotazione delle aree di pesca ed, occorrendo, attuare anche il blocco totale della pesca".

Il delegato Wwf per la Sardegna, Carmelo Spada, ricorda che "un riccio per raggiungere sei centimetri impiega cinque anni e la crescente pressione sulla risorsa con l'aumento dei consumi suscita seri interrogativi in termini di sostenibilità del prelievo sino ora fatto".

Per Spada "è emblematico il caso dell'Area marina protetta di Capo Caccia che ha visto triplicare la pressione di pesca passando da 18.400 del 2016 a circa 55.000 ricci pescati, mentre l'ultimo studio sullo stato della specie risale al lontanissimo 2007. L'impegno di tutti, istituzioni, operatori economici, portatori di interesse e forze di controllo - conclude l'associazione ambientalista - deve essere quello di contribuire allo sviluppo sostenibile dell'intero comparto anche per quanto concerne lo smaltimento e riutilizzo dei cosiddetti "gusci" dei ricci prevedendone l'impiego nelle pratiche agronomiche di fertilizzazione dei terreni". (ANSA).

 
 
 

DILLO CON UN COLORE

Post n°452 pubblicato il 01 Novembre 2018 da viscontina17

 
 
 

PRESTO ANCHE IN ITALIA I DRONI BAGNINO

Post n°451 pubblicato il 28 Ottobre 2018 da viscontina17

Presto le spiagge italiane potrebbero essere presidiate da droni-bagnino, pronti ad alzarsi in volo e trasportare un salvagente (ma sono allo studio anche veicoli di grandi dimensioni in grado di trasportare un canotto) in prossimità della persona che chiede aiuto in mare.

Dopo le prime sperimentazioni, l'uso di questo tipo di tecnologia si sta diffondendo sempre di più e anche la Capitaneria di Porto ne ha raccomandato l'adozione ai Comuni costieri e agli stabilimenti balneari.

I nuovi progetti italiani di droni-bagnino saranno presentati al "Sea Drone Tech Summit 2018", il primo congresso in Italia dedicato ai droni e ai robot per impiego marino e subacqueo, che si svolgerà nei giorni 16 e 17 novembre prossimi a Gallipoli (Lecce). "In tutto il mondo si stanno studiando sofisticati sistemi a pilotaggio remoto specializzati nel soccorso in mare", spiega l'organizzatore Luciano Castro. "L'uso di queste tecnologie, infatti, consente di accelerare i tempi dell'intervento e, in caso di condizioni meteomarine particolarmente avverse, di limitare il rischio per il personale di soccorso".

I progetti sono numerosi, e riguardano anche scialuppe senza equipaggio a controllo remoto, boe galleggianti radiocomandate per il soccorso e motovedette utilizzabili per il controllo delle coste.

(ANSA).

 
 
 

MOSTRE: FOTO SUBACQUEE PER RACCONTARE LE EMOZIONI

Post n°450 pubblicato il 24 Ottobre 2018 da viscontina17

GENOVA, 27 LUG - Il coraggio, la felicità, la fiducia, l'interesse, la meraviglia, la paura, la sorpresa: emozioni che il fotoreporter del mare Adriano Penco ha voluto raffigurare con immagini subacquee raccolte nella mostra "Imagetelling,storie in cornice" a Levanto (Spezia), dal 28 luglio al 30 settembre. La raccolta, curata dalla pittrice genovese Lida Gagliardi e allestita al Park Hotel Argento, è composta da trenta fotografie e mette in risalto differenti soggetti fotografici, racchiusi in stampe dalle dimensioni di 30x45cm e 40x60cm. "La macchina fotografica diventa per me quello che la macchina da scrivere è per lo scrittore, uno strumento per esprimere n'idea - spiega Penco-. Porto la fotografia subacquea al servizio d'arte pittorica, perchè l'immagine sottomarina può aprire un ampio orizzonte di applicazioni e sperimentazioni, anche oltre i confini della comunità subacquea". RIPRODUZIONE RIS

 
 
 

LE PIU' BELLE SPIAGGE DEL MONDO

Post n°449 pubblicato il 19 Ottobre 2018 da viscontina17

 
 
 

RITROVATO IL SOMMERGIBILE AFFONDATO NEL 1017 PER ERRORE

Post n°448 pubblicato il 14 Ottobre 2018 da viscontina17

ROMA, 2 AGO - Il sommergibile della Regia Marina "Alberto Guglielmotti", scortato dal piroscafo "Cirenaica", salpa il 10 marzo 1917 dalla Spezia: l'ordine è quello di raggiungere la sede di Brindisi, per operare nell'Adriatico meridionale con la 2/a Flottiglia. Alle 21.50, mentre si trova in navigazione nelle acque della Capraia, viene scambiato per una unità nemica dal dragamine britannico "Cyclamen" che lo cannoneggia e poi lo sperona. Il sottomarino affonda, con il suo carico di 14 vite, e scompare negli abissi del mar Tirreno. Ora, un secolo dopo, è stato ritrovato. La scoperta, di rilevante valore storico, è stata fatta da cacciamine "Rimini" e "Gaeta" della Marina Militare durante un'esercitazione. In particolare è stata nave Gaeta a a localizzarlo, a una profondità di 400 metri e in una posizione correlabile con quella nota del suo affondamento da parte dello 'sloop' inglese, che lo aveva scambiato per un battello tedesco. La scoperta è stata poi convalidata dalla successiva indagine condotta da nave Rimini con il veicolo subacqueo "Multipluto" che ha permesso di scattare anche le prime immagini del sommergibile: immagini, spiega la Marina, che mostrano "inconfutabilmente l'identità del relitto grazie alla corrispondenza con i dettagli costruttivi del battello, che appare adagiato sul fianco e mostra, ben riconoscibile, il cannone di prora". Non solo. Le immagini hanno anche confermato lo speronamento da parte dell'unità inglese. In precedenza, lo stesso cacciamine Gaeta aveva localizzato il relitto del "HMS Saracen", un sommergibile inglese affondato da due corvette italiane durante la seconda Guerra Mondiale, che era stato già identificato durante una spedizione subacquea da parte di privati nel 2015. Il ritrovamento del sommergibile Guglielmotti - il cui motto era "Nella difesa degli oppressi e nella punizione degli scellerati" - per la Marina "conferma l'efficacia operativa dei nuovi veicoli subacquei in dotazione alla Forza armata. Mezzi capaci di operare a quote profonde e che potranno essere adoperati anche sui nuovi cacciamine che dovranno sostituire le ormai datate unità della classe Lerici e Gaeta. L'attività condotta dimostra come le capacità militari possono essere messe a disposizione della ricerca subacquea, anche per fini di ricostruzione storica, nell'ambito delle funzioni duali e complementari della Forza armata". Ma la scoperta, sottolineano allo Stato maggiore della Marina, ha soprattutto "ridato voce al coraggio e alla dignità di quegli uomini che oltre cento anni fa servirono il Paese fino all'estremo sacrificio". (ANSA). 

 
 
 

CARCASSA DI BALENA

Post n°447 pubblicato il 09 Ottobre 2018 da viscontina17

 
 
 

L'UNIVERSITA' DI GENOVA ORGANIZZA IL FESTIVAL DEL MARE

Post n°446 pubblicato il 06 Ottobre 2018 da viscontina17

GENOVA - Tre giorni dedicati ai temi del mare a Genova dal 10 al 12 maggio. E' la prima edizione del Festival del Mare ideato e organizzato dall'Università di Genova con oltre 50 eventi attraverso 20 discipline che si svolgeranno al Porto Antico, all'Acquario e al Galata Museo del Mare. Si parlerà fra l'altro di rapporto tra l'uomo e la natura e delle nuove possibilità che il mare offre nel campo del lavoro e della ricerca. Centoventi gli ospiti attesi e più di 300 le persone coinvolte nell'organizzazione di tavole rotonde, workshop, conferenze divulgative, laboratori didattici, mostre e spettacoli e una rassegna cinematografica. Tra gli ospiti: Kevin Fewster, direttore del National Maritime Museum di Greenwich, per una lezione sui grandi affondamenti "dal Titanic all'Andrea Doria"; Nick Sloane, direttore delle operazioni che hanno permesso lo spostamento della nave Concordia dall'Isola del Giglio a Genova; Raffaele Saladino, dell'Università della Tuscia e presidente della Società Italiana di Astrobiologia per una conferenza sulle origini della vita; la biologa Mariasole Bianco per un intervento sulla difesa dell'ambiente marino. (ANSA).

 
 
 

VITA NEL MARE

Post n°445 pubblicato il 03 Ottobre 2018 da viscontina17

 
 
 

DOPO TEMPESTA CHIESA GIGLIO APERTA A TURISTI E NAUFRAGHI

Post n°444 pubblicato il 01 Ottobre 2018 da viscontina17

GROSSETO, 21 AGO - Quando la natura si ribella, l'Isola del Giglio risponde sempre "presente" come tutto il mondo ebbe modo di scoprire nel gennaio 2012, nelle ore e nei mesi successivi al naufragio della Costa Concordia. E' successo anche nel pomeriggio di ieri quando una burrasca improvvisa, accompagnata da un fortissimo vento di ponente arrivato anche a 30 nodi, ha fatto quasi affondare due piccole navi da mini-crociere che stavano circumnavigando l'isola per far scoprire a circa 400 turisti le bellezze della 'perla dell'Arcipelago'. Ma anche questa volta, con le navi nel porto 'ferite' da onde alte fino cinque metri, i locali della parrocchia di San Mamiliano sono stati riaperti per accogliere almeno 25 turisti/naufraghi. Una situazione certamente non drammatica come quella vissuta la notte del 13 gennaio 2012, quando don Lorenzo Pasquotti mise a disposizione la chiesa per i naufraghi della Concordia. Ma anche ieri il sacerdote non ci ha pensato due volte ad aprire le porte quando una parte dei passeggeri delle due navi, rientrate fortunatamente in porto, danneggiate dalla tempesta, non se la sono sentita di riprendere subito il mare. Troppo era stato lo spavento. Così, visto che tutti gli hotel del Giglio sono ancora pieni di vacanzieri, mentre alcuni hanno trovato ospitalità in case private e nei locali del Comune a Giglio Porto, qualcuno ha pensato di bussare al parroco e lui, come 6 anni e mezzo fa, ha riaperto le sue porte. Nelle stesse ore poteva andare molto peggio a Guido Meda, il vicedirettore di Sky e telecronista molto noto nel modo dei motori. Anche lui era al Giglio in vacanza con la famiglia, a bordo di uno yacht che è affondato dopo un violento urto contro gli scogli. Con lui a bordo c'erano altre otto persone, tra cui cui cinque bambini. Ma ancora una volta l'isola ha risposto salvando e portando tutti a riva. Tanto lo spavento ieri sera e oggi Meda ha voluto mandare sui social un messaggio di ringraziamento a chi l'ha soccorso. "Vorrei conoscere le quattro persone mandate da un angelo custode che da riva ci hanno visto affondare tra le onde e hanno chiamato i soccorsi. Se non fosse stato per loro...", ha scritto sul suo profilo facebook e su twitter. La tempesta accompagnata da pioggia e fulmini si è abbattuta sempre ieri sera anche nella zona sud della Maremma e non ha risparmiato l'Argentario. Solo nella notte è stato spento l'incendio scoppiato proprio per un fulmine nella zona di Torre Argentiera: le fiamme hanno attaccato la macchia Mediterranea provocando un vasto rogo. Nonostante l'ausilio di due elicotteri e dieci squadre dei vigili del fuoco, sono state oltre 50 le persone che sono state fatte evacuare e sono rientrare nelle loro abitazioni solo stamani, dopo una nottata passata al palazzetto dello sport. Numerose squadre del coordinamento volontariato, operai dell'unione dei Comuni delle Colline Metallifere si sono concentrate sull'evento, mettendo in sicurezza prima di tutto proprio le abitazioni col supporto di squadre dei vigili del fuoco.(ANSA).

 
 
 

IL CANTO DEI DELFINI

Post n°443 pubblicato il 28 Settembre 2018 da viscontina17

 
 
 

CROAZIA:IN RELITTO NAVE RE D'ITALIA TROVATA CASSAFORTE

Post n°442 pubblicato il 25 Settembre 2018 da viscontina17

ZAGABRIA, 4 SET - Un gruppo di sommozzatori croati ha trovato recentemente nel relitto della nave ammiraglia Re d'Italia, affondata nell'Adriatico nel 1866 nella celebre battaglia navale di Lissa (Vis in croato), una cassaforte che forse contiene un tesoro del valore di decine di milioni di euro. Lo riferiscono i media croati, che citano il leader dei sommozzatori cacciatori di tesori sommersi, Lorenzo Marovic di Lissa. Secondo una leggenda che si racconta da un secolo e mezzo, al momento dell'affondamento la fregata corrazzata della Regia Marina trasportava un carico d'oro che sarebbe dovuto servire ai costi del governo provvisorio italiano in Dalmazia, in caso di vittoria della marina italiana sull'Austria durante la Terza guerra d'indipendenza. Lorenzo Marovic e il suo gruppo di sommozzatori hanno localizzato la cassaforte, ma nessuno conosce il suo vero contenuto. Per questa ragione ha chiesto alla sovrintendenza competente e al ministero della Cultura di Zagabria il permesso di effettuare ancora due immersioni esplorative. "Dato che la Re d'Italia giace a 115 metri di profondità e le immersioni durano anche fino a cinque ore, abbiamo bisogno di un'attrezzatura speciale e di sommozzatori molto preparati", ha detto Marovic. "Non sappiamo cosa ci sia nella cassaforte - ha spiegato - ma sono dell'opinione che comunque dovrebbe essere portata alla superficie". Nel caso la leggenda fosse vera, e nella cassaforte ci fossero veramente le centinaia di monete d'oro del valore di 250.000 lire dell'epoca, che oggi potrebbero valere alcune decine di milioni di euro, a Marovic spetterebbe un premio del 10 per cento. Il resto apparterebbe al ministero per i beni culturali croato, del quale si attende ora il permesso per tentare di estrarre la cassaforte, probabilmente l'estate prossima. Il relitto della Re d'Italia è stato individuato dallo stesso Marovic nella primavera del 2005, al largo della costa dalmata, sette miglia nautiche a nord-est dell'isola di Lissa. Il 16 luglio 1866 la regia flotta italiana salpò da Ancona diretta a Lissa, dove progettava di sbarcare, e bombardò i forti sulle colline dell'isola. Quattro giorni più tardi però, il 20 luglio del 1866, sopraggiunse la squadra navale austroungarica agli ordini dell'ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff. Ebbe così inizio la battaglia di Lissa, conclusasi con una drammatica sconfitta della flotta italiana. La Re d'Italia fu speronata e affondata e scomparvero in mare 27 ufficiali e 364 tra sottufficiali e marinai, mentre solo 167 uomini poterono essere tratti in salvo. (ANSAmed).

 
 
 

IN BALIA DELLE ONDE

Post n°441 pubblicato il 22 Settembre 2018 da viscontina17

 
 
 

ACCORDO CAPITANERIA ACQUARIO PER SALVARE TARTARUGHE CETACEI

Post n°440 pubblicato il 19 Settembre 2018 da viscontina17

GENOVA, 4 SET - Un centinaio di esemplari di tartarughe e cetacei sono stati salvati nelle acque del Santuario Pelagos grazie alla collaborazione che si è instaurata tra la Guardia costiera e l'Acquario di Genova. Una sinergia avviata nel momento della nascita della struttura che, grazie a un Protocollo di intesa, siglato questa mattina, potrà essere svolta con una migliore efficienza. Secondo l'accordo, la Capitaneria individuerà il personale militare che, dopo un'adeguata formazione, potrà partecipare alle operazioni di recupero degli esemplari in affiancamento a veterinari dell'Acquario che avranno acquisito le cognizioni tecniche per poter operare in sicurezza a bordo dei mezzi della Guardia costiera. "Questo protocollo servirà a formare i ragazzi che vanno per mare - sottolinea l'Ammiraglio Nicola Carlone, Direttore marittimo della Liguria - per imparare a trattare gli animali feriti. Noi, spesso, siamo chiamati dai dipartisti, o dai pescatori, che li vedono durante la navigazione e, grazie a queste procedure, potremo dare supporto immediato all'Acquario per operare al meglio". Un passo importante nella forte collaborazione tra Capitaneria e Acquario. "Con questo protocollo d'intesa - spiega Giorgio Bertolina, Amministratore delegato di Costa Edutainment - mettiamo a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza e, grazie a un lavoro di collaborazione con Capitaneria di Porto che dura da anni e che ha permesso di mettere a punto modalità operative che consentono una maggiore celerità e, di conseguenza, la possibilità di recuperare con maggiore successo le tartarughe ferite in mare".(ANSA).

 
 
 

LA SIMBIOSI NELLE BARRIERE CORALLINE

Post n°439 pubblicato il 16 Settembre 2018 da viscontina17

 
 
 

Mostre: Tra mare e cielo, sognando il Titanic

Post n°438 pubblicato il 12 Settembre 2018 da viscontina17

I saloni da sogno e gli abiti da sera nelle crociere lunghe settimane intere, le feste con l'orchestra che suona fino a notte fonda, il desiderio di libertà con il vento che soffia forte sul ponte della nave, l'orizzonte senza fine di fronte agli occhi. E poi il progresso in rapida espansione verso il futuro, ma anche un senso di immobilità dato dalla rigida divisione in ceti a rispecchiare la società, con gli aristocratici e la ricca borghesia da una parte e la servitù e la povera gente in terza classe. Ha il profumo del mare e il fascino della modernità inarrestabile la mostra Ocean Liners Speed and Style che il Victoria and Albert Museum dedica ai leggendari transatlantici, veri e propri "floating palaces" che tra la metà del XIX secolo e la fine del XX hanno avuto un impatto rivoluzionario nel settore dei viaggi marittimi.

Inaugurata il 3 febbraio scorso e allestita fino al 17 giugno, la mostra permette al visitatore di rivivere l'eta dell'oro delle traversate sui transatlantici più mitici, come il Titanic e il Normandie, la Queen Mary e il Canberra, attraverso 250 oggetti, tra pitture, sculture, modelli di navi, abiti, fotografie, poster e film. A partire dalla nave a vapore dell'ingegnere Isambard Kingdom Brunel, la Great Eastern del 1859, la mostra documenta come nel corso degli anni si è evoluto il design del transatlantici: ci sono gli interni Beaux-Arts della nave tedesca Kronprinz Wilhelm, del Titanic e dell'Olympic, ma anche i palazzi Art Déco galleggianti di Queen Mary e Normandie, fino al modernismo di SS United States e QE2. Particolarmente affascinante è la sezione della mostra dedicata alla moda: esposti anche lo splendido abito firmato Christian Dior che Marlene Dietrich indossò nel 1950 sbarcando dalla Queen Mary e l'abito "Salambo" di Jeanne Lanvin, presentato alla Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925. Inoltre, il pubblico potrà vedere, riemersi dagli abissi, una preziosa tiara di Cartier recuperata dall'affondamento della Lusitania nel 1915, un frammento di pannello del salotto di prima classe del Titanic, un meraviglioso muro laccato dalla Smoking Room del transatlantico francese Normandie. Ma la mostra spinge il proprio sguardo anche fino ai nostri giorni, analizzando il modo in cui gli spazi a bordo delle grandi navi da crociera sono cambiati per far far fronte alle esigenze del mercato, riflettendo non solo le attività ricreative attuali ma anche la democratizzazione del viaggio. (Ansa)

 
 
 

GLI SQUALI DELL'ISOLA DI PASQUA

Post n°437 pubblicato il 09 Settembre 2018 da viscontina17

 
 
 

In Puglia il forum internazionale sulla economia del mare

Post n°436 pubblicato il 05 Settembre 2018 da viscontina17

 
BARI, 14 MAR - Il mare e le opportunità che derivano dal suo utilizzo consapevole saranno al centro del forum '#IlmarediPuglia, Blue Economy: strategie di sviluppo', in programma a Bari dal 21 al 24 marzo prossimi negli spazi della Fiera del Levante (Padiglione 152). Organizzato dalla Regione Puglia in collaborazione con la società regionale in house Puglia Sviluppo, Agenzia regionale per la tecnologia e l'innovazione (Arti), Unioncamere Puglia, Fiera del Levante e Autorità di sistema portuale del mare Adriatico e meridionale, l'iniziativa è stata presentata oggi a Bari. Sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Mazzarano. L'iniziativa si svilupperà in quattro giorni di appuntamenti con 60 relatori nazionali e internazionali, le testimonianze, le esperienze e le storie di successo di giovani imprenditori pugliesi. La 'blue economy', è stato sottolineato, comprende tutte le attività umane che utilizzano il mare, le coste e i fondali come risorse per attività industriali e di servizi quali acquacoltura, pesca, biotecnologie marine, turismo marittimo, costiero e sottomarino, trasporto, porti, energie rinnovabili marine, in un'ottica di sostenibilità. Per ogni euro prodotto dalla 'blue economy' se ne attivano 1,8 nel resto dell'economia. Inoltre il comparto della 'blue economy' occupa molti giovani: il 30% degli addetti ha meno di 35 anni (contro il 22% registrato nel resto dell'economia). Secondo i dati di Unioncamere, in Puglia sono 14mila le imprese che operano nell'economia del mare ed occupano 65mila lavoratori. (ANSA).

 
 
 

SUONO DELLE ONDE DEL MARE PER RILASSARE LA MENTE

Post n°435 pubblicato il 01 Settembre 2018 da viscontina17

 
 
 

PESCA DISTRETTO MAZARA AL SEAFOOD BRUXELLES

Post n°434 pubblicato il 27 Agosto 2018 da viscontina17

PALERMO, 24 APR - Il distretto della Pesca e crescita blu di Mazara del Vallo (Tp) partecipa al Seafood Global 2018 di Bruxelles, la più importante fiera mondiale dedicata alle aziende e ai professionisti del settore ittico e della pesca per sviluppare i propri business, in programma da oggi, e fino a sabato, che vede la partecipazione di imprese provenienti da circa cento Paesi.

Domani nell'area "Italy" del ministero delle Politiche agricole, il distretto presenterà la VII edizione di Blue sea land, l'expo dei cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente che si terrà a Mazara del Vallo dal 4 al 7 ottobre. (ANSA).

 
 
 

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