Creato da viscontina17 il 30/06/2012

Bisbigli d'onde

dolci richiami d'essenze

 

L'ISOLA DI CLIPPERTON

Post n°433 pubblicato il 23 Agosto 2018 da viscontina17

 
 
 

Slow Fish: Aree marine protette asso manica del Mediterraneo

Post n°430 pubblicato il 28 Maggio 2018 da viscontina17


Le aree marine protette producono molto più pescato delle aree di pesca normali. Più precisamente il rapporto è di 5 a 1, con un vertiginoso aumento non solo nella quantità, ma anche nella varietà del pescato e nella sostenibilità ambientale. È questa una delle sorprese più significative emerse a Slow Fish, la manifestazione organizzata da Slow Food e Regione Liguria in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, al Porto Antico di Genova fino a stasera.

Altro che costo per la collettività e vincolo per i residenti, dicono gli studiosi degli ecosistemi: la tendenza positiva è confermata dagli ultimi rapporti del Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Unioncamere e dai primi risultati del progetto FishMPABlue curato da Federparchi. A fronte di una generale riduzione di finanziamenti pubblici tra il 2011 e il 2013, il valore aggiunto prodotto all'interno delle aree protette è diminuito dello 0,6%, mentre nel resto dell'Italia la variazione negativa è stata tre volte superiore (-1,8%).

L'economia del mare si compone di quasi 180.000 imprese, con una incidenza sul panorama economico nazionale del 3%. Quasi il 29% di queste aziende si concentra nelle aree marine protette, dove il loro peso rispetto al quadro totale raggiunge invece l'8%. Tutti gli studi concordano infatti nell'indicare che per rendere più sostenibile la pesca sia dal punto di vista ambientale ed ecologico che economico e sociale, la condizione necessaria sia una più alta qualità dell'ambiente marino.

Un requisito che obbliga a ripensare le aree protette, i santuari e i parchi sommersi immaginando nuove strutture amministrative e nuove regole di gestione hanno detto gli studiosi a Slow Fish. Le condizioni sono migliorate infatti dove i pescatori hanno potuto dire la loro sulla gestione del mare da cui dipendono da generazioni. Ne ha immediatamente tratto beneficio l'intero ecosistema. Tra gli esempi positivi l'Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, le cui 59 imprese costituiscono quasi il 60% di tutto il tessuto imprenditoriale dell'area. (Ansa)

 
 
 

PIANETA OCEANO

Post n°428 pubblicato il 25 Maggio 2018 da viscontina17

 
 
 

Il Consiglio Stato boccia i ricorsi,ok alle trivelle in Adriatico

Post n°427 pubblicato il 23 Maggio 2018 da viscontina17

PESCARA, 13 MAR - Il Consiglio di Stato, respingendo i ricorsi presentati dalla Regione Abruzzo contro il ministero dell'Ambiente e la società Spectrum Geo Lfd, ha di fatto dato il via libera alle attività di trivellazione per la ricerca di gas al largo della costa adriatica, dall'Emilia Romagna fino alla Puglia. Le decisioni sono in una serie di sentenze pubblicate tra 28 febbraio e 8 marzo. Saranno dunque possibili ricerca e prospezione di idrocarburi con la metodica dell'air gun, che consente di utilizzare la pressione dell'aria per creare piccoli sommovimenti nel sottosuolo marino e captare segnali per capire se ci sia gas o petrolio. Secondo i ricorrenti, Regioni Abruzzo e Puglia, questo può causare danni. "In realtà, in questi anni il ministero dell'Ambiente ha emanato 9 provvedimenti di Via", ossia di valutazione di impatto ambientale, "favorevoli all'uso dell'air gun in Adriatico su ben 11 zone: su alcune aree si potrà passare con l'air gun due volte, nel mare davanti alle Marche, o addirittura tre, davanti alla Puglia", fa notare Augusto De Sanctis del Forum H2O, che ricorda come quello per Spectrum Geo sia relativo a due istanze di prospezione su circa 3 milioni di ettari. La seconda area, per grandezza, "è quella relativa a un progetto della società Petroleum Geo-Services Asia Pacific Pte.Ltd. che riguarda 1,4 milioni di ettari di mare tra Gargano e Canale di Otranto". Secondo il Forum H2O "il ministero ha sottovalutato il problema soprattutto in Adriatico e nello Ionio, avendo invece bocciato proprio per l'impatto su cetacei e altri organismi marini diverse istanze nel canale di Sicilia e in Sardegna, e usando, quindi, clamorosamente due pesi e due misure". Per il Forum rilevante è non aver sottoposto i progetti a Via transnazionale, cioè con il coinvolgimento degli altri Paesi dell'Adriatico, vista la Convenzione di Espoo del 25 febbraio 1991 sulla Via in contesto transfrontaliero che prevede alcuni obblighi per lo Stato a cui spetta la valutazione di un progetto che può avere un impatto sui paesi limitrofi. Il Coordinamento "Trivelle Zero Molise" esprime preoccupazione per i "pericolosissimi effetti" dell'air gun "sull'ecosistema marino, ormai confermati in pieno dagli studi scientifici". "Continuare a puntare sulla ricerca degli idrocarburi in Adriatico non è un errore, è pura follia" dichiara il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo. "E' una tecnica che può fare solo danni e noi non ci possiamo permettere di fare del male ai nostri mari. Non dobbiamo mettere a rischio la bellezza straordinaria di oltre 800 chilometri di coste pugliesi, ne va della nostra economia: il turismo, la pesca, il diporto nautico non avvelenano nessuno". (ANSA).

 
 
 

RARE CREATURE DEL MARE

Post n°426 pubblicato il 21 Maggio 2018 da viscontina17

 
 
 

FINCANTIERI "FLOUT OUT" PER IL GIGANTE DEL MARE "MSC SEAVIEW"

Post n°425 pubblicato il 18 Maggio 2018 da viscontina17

TRIESTE, - Cerimonia del "float out" (messa in acqua) della più grande nave da crociera mai costruita in Italia, nei cantieri di Monfalcone (Gorizia) della Fincantieri.
    Si tratta della "Msc Seaview", gigante da 154.000 tonnellate, lunga 323 metri, con 21 ponti, 2.066 cabine, per 5.179 passeggeri e 1.400 persone di equipaggio. Dal giugno 2018 solcherà i mari del Mediterraneo, prima di trascorrere l'inverno in Brasile. La nave gemella, la "Msc Seaside", è in fase di ultimazione, sempre a Monfalcone, con consegna prevista il 30 novembre a Trieste, da dove il colosso del mare partirà alla volta di Miami, scelta quale base per le crociere programmate da Msc nei Caraibi. Le prenotazioni del primo "grand voyage" sono già vicine al tutto esaurito. "Seaview" e "Seaside" sono le prime due navi che Msc ha deciso di costruire in Italia, con un investimento superiore ai 750 milioni di euro per imbarcazione.
    Fanno parte di un piano industriale da 9 miliardi di euro, che prevede la costruzione di 11 nuove navi entro il 2026.
  

 
 
 

BARRIERE CORALLINE

Post n°424 pubblicato il 16 Maggio 2018 da viscontina17

 
 
 

LA CINA VARA LA VIA POLARE DELLA SETA

Post n°423 pubblicato il 12 Maggio 2018 da viscontina17

 

PECHINO, 27 GEN - La Cina aggiunge la Via della Seta Polare alle molteplici tracciate intorno al mondo nell'ambito dell'iniziativa "Belt and Road", tra opzioni terrestri e marittime capaci di spingersi fino all'America Latina. Il nuovo piano è contenuto nel libro bianco sulle politiche della Cina per l'Artico, enorme area dell'emisfero nord coperta da ghiacci sempre più sottili per il global warming e tale da permettere la navigazione dal passaggio di Nordest. Pechino non ha confini con la regione, ma è uno dei 13 Paesi (tra cui anche l'Italia) a sedere nel Consiglio Artico con lo stato di osservatore. Il progetto, presentato dal vice ministro Kong Xuanyou, che è pure rappresentante speciale cinese per le politiche nordcoreane, dà corpo al ruolo di "potenza regionale polare" menzionato per la prima volta dal presidente Xi Jinping nel 2014 durante una visita di Stato in Australia. Sfruttando la possibilità di navigare senza l'apporto dei rompighiaccio, come riuscito lo scorso anno da una petroliera russa dalla Norvegia alla Corea del Sud in soli 19 giorni, i tempi di collegamento tra Cina ed Europa del Nord, ad esempio Rotterdam, sarebbero più che dimezzati su quelli della rotta tradizionale attraverso l'oceano Indiano, il canale di Suez e il Mediterraneo: in media 20 giorni contro gli attuali 48. Nei suoi piani, la Cina ha il sostegno della Russia, ma vede la diffidenza dei Paesi occidentali: l'Artico è considerato la nuova frontiera geopolitica con il suo tesoro custodito di quasi un quarto delle risorse naturali fossili del pianeta non ancora sfruttate. Kong ha presentato l'ambizioso progetto come una occasione di "sviluppo sociale ed economico" per tutti i Paesi coinvolti, a partire dalla realizzazione delle infrastrutture con le aziende cinesi che saranno incoraggiate a partecipare. Sul ruolo di Pechino, Kong ha assicurato che non ci saranno interferenze: "Non siamo un Paese della regione". (ANSA).

 
 
 

POLPO DELLE MALDIVE

Post n°422 pubblicato il 09 Maggio 2018 da viscontina17

 
 
 

Vela: nasce 1/a edizione Trofeo Artiglio per Barche d'epoca

Post n°421 pubblicato il 05 Maggio 2018 da viscontina17

 MILANO, 19 MAR - Marina di Carrara (Massa), Portovenere (La Spezia), Viareggio (Lucca): queste le tre località dove quest'anno tra maggio e ottobre si svolgerà la 1/a edizione del Trofeo Artiglio, circuito di regate per barche a vela d'epoca e storiche. Promosso dall' Associazione Italiana Vele d'Epoca, la Marina Militare, il Club nautico Versilia, Vele Storiche Viareggio e Barche d'Epoca e Classiche, il Trofeo è un circuito su tre tappe nato per incoraggiare la partecipazione delle imbarcazioni a vela d'epoca e storiche a competere su campi di regata molto vicini tra loro. "Negli ultimi anni tanti armatori hanno spesso rinunciato a partecipare a regate troppo distanti dal proprio posto di stazionamento - spiega Gianni Fernandes, presidente dell'Associazione Vele Storiche Viareggio -. Il vantaggio è quello di favorire un circuito in un tratto di mare caratterizzato da un'elevata concentrazione di vele d'epoca. Poche miglia per raggiungere il luogo della manifestazione e tornare al proprio porto di stazionamento".(Ansa)

 
 
 

ANEMONE E PESCE PAGLIACCIO

Post n°420 pubblicato il 30 Aprile 2018 da viscontina17

 
 
 

LIBRI EVOLUZIONE DELL'ALICE DA CIBO POVERO A RE IN CUCINA

Post n°419 pubblicato il 26 Aprile 2018 da viscontina17

Arrotolata, sotto sale, dolce o piccante; considerata per secoli come un cibo povero, è diventata un alimento irrinunciabile delle cucine di tutto il mondo: è l'alice o acciuga, due nomi per un solo pesce che annovera altre varianti dialettali a seconda della regione italiana, e che ora viene celebrato nel libro "Alice o Acciuga?" di Irene Rizzoli, edito da Electa Mondadori.

Il volume, che sarà presentato il 14 maggio al Salone del Libro di Torino, è un viaggio dal Mediterraneo al centro della Pianura Padana, nel parmense, sede di un distretto industriale di conserve ittiche che appartiene alla famiglia dell'autrice da oltre 100 anni. La storia dell'acciuga e della sua infinita varietà di usi, dall'antico Egitto alle corti nobiliari fino ai giorni nostri, si intreccia quindi alla storia dell'industria conserviera italiana, facendo scoprire aneddoti, curiosità e numerose ricette.

Nel libro trovano posto racconti, documentazioni storiche, brani di autori, foto inedite ed eventi economici del secolo scorso, inframmezzati da una cultura popolare che lega la storia degli uomini e del mare unendo il mondo dei pescatori, l'antico mestiere degli acciugai e quello dell'industria. L'appendice contiene invece una ricca selezione di ricette che sono alla base dei piatti tipici del patrimonio gastronomico italiano - dagli antipasti ai primi, dai secondi alle torte salate - e valorizzano il gusto e la versatilità dell'alice. (ANSA).

 
 
 

NEL FONDO MARINO

Post n°418 pubblicato il 22 Aprile 2018 da viscontina17

 
 
 

SOS PER I DELFINI DI MAUI RISCHIO ESTINZIONE PER 15 ANNI

Post n°417 pubblicato il 18 Aprile 2018 da viscontina17

 - Il delfino di Maui (Cephalorhynchus hectori maui), il più piccolo e raro al mondo che nuota nelle acque della Nuova Zelanda, potrebbe estinguersi entro 15 anni se non saranno intensificate misure volte alla sua protezione.

L'allarme arriva da una ricerca dell'associazione ambientalista tedesca Nabu, presentata alla International Whaling Commission (Iwc) nell'ambito di un meeting in corso a San Diego, in California.

Il numero di questi esemplari, si legge nello studio, è drasticamente diminuito dagli anni '70 prevalentemente a causa delle attività di pesca: i delfini di Maui vivono infatti fino a 100 metri di profondità solo al largo dell'isola del Nord della Nuova Zelanda e spesso muoiono finendo nelle reti dei pescatori.

La popolazione attuale, secondo i dati presentati, è al di sotto dei 50 esemplari. Se ne contavano 59 nel 2010-2011, mentre tra 2014-2015 sono scesi a circa 43-47. Dunque ogni singolo esemplare è prezioso per la sopravvivenza della specie. Tra l'altro, sottolinea il rapporto, alla mortalità dovuta alle reti da pesca (il 95% nel 2012) si devono aggiungere altre minacce: una recrudescenza di test sismici nei pressi del loro habitat e l'aumento di attività relative alla produzione di petrolio e gas.

Secondo il Nabu "la pesca dovrebbe essere vietata in tutto l'habitat del delfino" e non solo in aree limitate. "I nuovi dati sono un forte campanello d'allarme - spiega alla Bbc Barbara Maas (Nabu) -. La Nuova Zelanda deve abbandonare la sua posizione attuale che antepone gli interessi dell'industria ittica alla conservazione della biodiversità". Altrimenti l'estinzione di questa specie non sarà più questione di "se", ma solo di "quando".(ANSA).

 
 
 

INGANNO "INDOVINA CHI SONO"

Post n°416 pubblicato il 15 Aprile 2018 da viscontina17

 
 
 

PESCA ARRIVA IL LASER CONTATONNI AIUTERA' GLI ALLEVATORI

Post n°415 pubblicato il 12 Aprile 2018 da viscontina17

Arriva la telecamera intelligente, in grado di contare e pesare ogni singolo tonno. La novità arriva dal Sud della Spagna dove si sta sperimentando un'apparecchiatura laser in grado di filmare in acque torbide i pesci ad una distanza di 12 metri e raccogliere dati per poi restituirli poi in immagini 3D. A realizzarla è un team di scienziati nell'ambito del progetto della Commissione Europea Horizon 2020. La telecamera, che potrebbe essere in commercio entro i prossimi 5 anni, al momento è sperimentata nelle gabbie in mare di tonno rosso, specie da anni sotto stretta sorveglianza, in modo che gli allevatori sappiano con certezza quanti animali entrano e quanto pesano. Il sistema laser è in grado di filmare i pesci, attribuendo loro colori diversi a secondo della distanza dalla telecamera; con i dati raccolti si può poi determinare il peso di ogni singolo esemplare. La fotocamera è molto compatta e usa le onde di luce per raccogliere una serie di dati sugli oggetti nel suo campo visivo. Di fatto è un laser che pulsa più volte in un secondo ed è controllato dalla fotocamera che apre e chiude il proprio sensore. Una tecnologia che colma il divario tra le telecamere convenzionali, che hanno una buona risoluzione ma con un raggio corto e i sonar che possono filmare a distanza ma la cui risoluzione è bassa. Oltre a controllare la quantità di pesce questa tecnologia potrebbe anche consentire ai produttori di seguire l'evoluzione della crescita del tonno in modo preciso. tante, infine, le applicazioni previste, perchè oltre alla piscicoltura, la fotocamera dovrebbe essere uno strumento prezioso per l'identificazione dell'inquinamento sottomarino o lo studio della biodiversità nei fondali. (ANSA).

 
 
 

SIMBIOSI "VIVERE ASSIEME"

Post n°414 pubblicato il 07 Aprile 2018 da viscontina17

 
 
 

PORTI SINDACATI NO AL LAVORO IN AUTOPRODUZIONE

Post n°413 pubblicato il 05 Aprile 2018 da viscontina17

GENOVA, 21 FEB - "Rimaniamo decisamente contrari alla liberalizzazione delle autorizzazioni del lavoro in autoproduzione nelle operazioni marittime e portuali".

Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti chiariscono così la loro posizione riguardo alle misure cui sta lavorando l'Autorità di regolazione dei Trasporti sull'equo accesso alle banchine portuali e su cui stanno presentando osservazioni le organizzazioni del settore. "Ci preoccupano le recenti dichiarazioni della neo costituita associazione datoriale AssArmatori che - fanno sapere i tre sindacati -, in assenza del regolamento ministeriale sulle concessioni portuali alle imprese ex articolo 18 previste dalla legge 84/94 sui porti, creano ulteriore confusione circa le competenze attribuibili sulla materia all'Autorità". Secondo AssArmatori il regolamento dell'Autorità potrebbe affrontare anche la questione dell'autoproduzione, cioè la possibilità di effettuare operazioni portuali con il personale della nave invece di utilizzare i lavoratori del porto. "Per noi da sempre l'autoproduzione deve essere autorizzata solo negli scali in cui non sia possibile avvalersi dei lavoratori portuali, come già ribadito nei contratti di lavoro internazionali" replicano Filt, Fit e Uiltrasporti sottolineando che in ogni caso "può essere autorizzata solo per ogni singola "toccata" alle navi dotate di mezzi adeguati alle operazioni e con persona esclusivamente dedicato". (ANSA).

 
 
 

MISTERI MARINI

Post n°412 pubblicato il 02 Aprile 2018 da viscontina17

 
 
 

IL VELIERO STORICO SHTANDART TORNA A CALA DE' MEDICI

Post n°411 pubblicato il 30 Marzo 2018 da viscontina17

GENOVA, 22 FEB - Il veliero storico Shtandart torna a far tappa al porto turistico di Rosignano. Il prossimo fine settimana, la nave scuola e nave museo russa, che riproduce la fregata del XVIII secolo voluta da Pietro il Grande, sarà ormeggiata presso la diga foranea a Marina Cala de’ Medici e sarà aperta alle visite dalle 10 alle ore 19. Shtandart, una fregata di oltre 30 metri di lunghezza, è stata costruita 15 anni fa all’interno di un capannone gigantesco affacciato sul Golfo di Finlandia, nei cantieri di Gazprom di Pietroburgo, da un gruppo di volontari appassionati, e da allora naviga in tutta Europa con il giovane equipaggio internazionale a bordo. Il progetto "Shtandart" è stato creato per promuovere l’interesse per la storia marittima e consentire ai giovani di impegnarsi in qualcosa di utile, generando in loro competenza, autostima e capacità di lavorare in team. I volontari che preparano la nave per la navigazione e lavorano al progetto hanno il diritto di navigare su Shtandart gratuitamente. La fregata, precisa una nota del porto turistico, sarà ospitata gratuitamente.  (ANSA)

 
 
 

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