Creato da viscontina17 il 30/06/2012

Bisbigli d'onde

dolci richiami d'essenze

Messaggi di Settembre 2013

LA LUNA E IL MARE LEGGENDA BRETONE

Post n°188 pubblicato il 27 Settembre 2013 da viscontina17

I marinai e i pescatori conoscono le correnti marine, i venti, sanno leggere nel cielo stellato, sanno dell’influsso della luna sul mare, perché a queste conoscenze hanno affidato per secoli la loro vita.
Al di là di ogni conoscenza scientifica, quanto è piú semplice e piú poetico immaginare che un dissidio fra la luna ed il mare abbia sottomesso le acque al capriccio della luna! Sul litorale della Manica si dice che la luna comandi il mare e a questo proposito si racconta la leggenda seguente. Un giorno, il mare fece infrangere sugli scogli una bella nave e tutti i marinai che vi erano imbarcati annegarono; la luna, indignata contro il mare, lo rimproverò d’aver fatto morire così tanta gente e lo inghiottì. Da allora non vi fu piú il commercio perché, a causa della mancanza d’acqua, le navi non potevano piú navigare. Un giorno, un capitano incontrò la luna e le disse:
”Da quando avete il mare nella vostra pancia la gente muore di fame, perchè le navi sono in secca. Dovete aver pietà dei marinai e rimettere il mare al suo posto. Saranno molto contenti, se avrete la bontà di farlo.“
Allora la luna si rivolse al mare:
”Se mi prometti una cosa, ti farò uscire dal mio ventre e ti rimetterò dove ti ho preso.“
”Che cosa dovrei prometterti? ” chiese il mare.
”Di essere sempre ai miei ordini e di obbedire ai miei comandi ”.
Il mare accettò; la luna lo trasse fuori dal suo ventre e lo rimise dove l’aveva preso. Ma qualche tempo dopo il mare litigò con la luna, sua padrona; questa, per punirlo, volle berlo ancora una volta. Era l’epoca in cui il mare, un tempo dolce, era diventato salato. La luna cominciò a bere l’acqua, ma questa volta la trovò così cattiva, che si mise a sputare tutta quella che aveva bevuta. Da quel momento non cercò più di bere il mare. Quest’ultimo è rimasto sotto il comando della luna, ed è obbligato ad andare e venire secondo il volere della sua padrona, che lo punì in questo modo per aver inondato i Paesi dove si trovavano le cave di sale (che da dolce lo facero divenire salato). (WEB)

                       

 
 
 

PESCE MILIONE

Post n°187 pubblicato il 23 Settembre 2013 da viscontina17

Il pesce milione è uno degli ospiti più comuni degli acquari da ornamento. Questo pesce minuscolo misura solo 2,5 centimetri di lunghezza il maschio e 5 la femmina. I maschi presentano una straordinaria varietà di tinte e di sviluppo delle pinne, superiore a ogni altra specie di pesci. Originario del Venezuela e dei paesi vicini, questo pesce è resistentissimo alle malattie e si riproduce senza difficoltà in acquario. Come molte specie affini presenta la facoltà di cambiare sesso nel primo periodo della sua esistenza.

Diffusionne: Oceani e Mari (WEB)

                

 
 
 

PESCE MOLA

Post n°186 pubblicato il 19 Settembre 2013 da viscontina17

Il pesce Mola è rotondo e piatto come una macina. Il suo corpo può superare i tre metri di diametro e pesare da una a due tonnellate. Fa parte della famiglia dei molidi e come tale è un pessimo nuotatore. La pella è cosparsa di placche e spine che la rendono rugosa, è di colore grigiastro con riflessi argentei. Si nutre di molluschi, crostacei, piccoli pesci. La carne del pesce luna ha un gusto nauseante è può essere tossica.

Diffusione: Oceani e Mari(web)

                    

 
 
 

ARRIVA CYRO LA MEDUSA ROBOT CHE ESPLORA IL MARE

Post n°185 pubblicato il 15 Settembre 2013 da viscontina17

Creato sul modello della medusa criniera di leone, questo cyber mollusco fornirà importanti informazioni sulla vita nei mari
È il fratello più pesante e sviluppato di Robojelly e si chiama `Cyro´: la nuova medusa robotica creata da Shashank Priya del Virginia Tech College of Engineering consentirà di monitorare e sorvegliare le profondità del mare per conoscere meglio la vita acquatica, mappare i fondali oceanici e rilevare le correnti. Cyro, grande come un essere umano adulto, sarà accompagnato nell’impresa da Robojelly, presentato nel 2012, della misura di una mano umana. La coppia è parte di un progetto finanziato con cinque milioni di dollari dallo U.S. Naval Undersea Warfare Center e l’Office of Naval Research.
I robot sfruttano l’abilità delle meduse di consumare poca energia grazie a ridotti livelli metabolici e, inoltre, riescono a mimetizzarsi senza problemi nell’ecosistema marino grazie al fatto che in natura questi animali posseggono un’ampia varietà di colori, taglie e forme. Cyro, alimentato da una batteria ricaricabile all’idruro di nichel, è stato creato sul modello della medusa criniera di leone (Cyanea capillata), è in grado di nuotare autonomamente e la sua pelle è stata realizzata con il silicone che dà al robot l’aspetto lucido tipico di questi organismi. Cyro riesce a nuotare grazie a una struttura rigida di supporto dotata di motori a corrente elettrica che controllano gli arti, utilizzati in combinazione con una mesoglea artificiale, e generano così un movimento idrodinamico.(WEB)

                         

 
 
 

PESCE PIPISTRELLO COL ROSSETTO

Post n°184 pubblicato il 10 Settembre 2013 da viscontina17

 

 

Il Pesce pipistrello
 

 

Bellissima ed imprevedibile Madre Natura, che ci sorprende quotidianamente con tantissime stranezze e nuove specie di animali. E ve ne presentiamo alcune che non mancheranno di farvi meravigliare e sorridere.

Poco più di un anno fa è stato rinvenuto in Messico il feto di uno squalo, lungo 56 centimetri, con un occhio solo ma perfettamente formato. Questo era affetto da ciclopia, un'anomalia congenita caratteristica dei vertebrati che consiste nella presenza di un'unica cavità orbitaria generalmente in mezzo alla fronte. La scoperta è stata effettuata da un pescatore, che aveva catturato una femmina incinta di  squalo bruno vicino Cerralvo Island, nel Golfo della California.  

Il pesce pipistrello dalle labbra rosse, invece, è davvero buffo: questo è così chiamato per via della sua bocca colorata, ma non è la sua unica caratteristica. Per spostarsi, infatti, è solito saltellare avvalendosi delle pinne pettorali. Lungo poco più di 10 cm, ha la testa piatta e ricoperta di aculei innocui. Si può trovare lungo i fondali di mari tiepidi.

La lampreda di mare è una specie appartenente alla classe degli Agnati, predatore parassita di altri pesci. Si trova lungo tutte le coste europee, sia del Mediterraneo che dell’Atlantico; la si trova anche nell'America settentrionale, da Terranova alla Florida. Ma anche in Italia, lungo il corso medio e inferiore dei fiumi Po, Ticino, Lambro, Scrivia, Adige, Arno, Tevere, Magra. È un ectoparassita di merluzzi, sgombri, aringhe ed altri pesci, ai quali succhia il sangue grazie al suo temibile apparato boccale.

Molto più comuni, per lo meno nell'immaginario collettivo, grazie ai film d'animazione di “Madagascar”, sono i microcebi di Goodman (Microcebus lehilahytsara), trovati proprio nel parco nazionale di Masoala in Madagascar, hanno le dimensioni di un topo, con orecchie piccole e rotonde ed una striscia bianca sul naso. La loro prima apparizione all’uomo risalirebbe al 2005. (WEB)

 
 
 

RITROVAMENTI IN MARE

Post n°183 pubblicato il 05 Settembre 2013 da viscontina17

 

Il Museo della Scienza di Boston ospita, fino al prossimo 28 aprile, un'affascinante mostra dal titolo "SHIPWRECK! Pirates & Treasure", dedicata alle operazioni che hanno consentito il recupero di tesori finiti in fondo al mare in passato. La mostra, infatti, è organizzata dalla Odyssey Marine Exploration, una compagnia americana specializzata nel ritrovamento di vascelli e navi affondate. Il recupero di questi relitti, in molti casi, ha portato alla luce anche il loro prezioso carico: nel corso degli anni, infatti, l'organizzazione di cui è a capo Gregory Stemm, moderno cacciatore di tesori che secondo Forbes guadagna 1 milione di dollari all'anno, ha recuperato circa 50mila antiche monete e almeno 14mila manufatti.

Tra i ritrovamenti più importanti c'è sicuramente quello del 2007 riguardante un vecchio galeone spagnolo, chiamato Nuestra Señora de las Mercedes e affondato al largo delle coste del Portogallo il 5 ottobre del 1804. Al suo interno risiedeva un carico del valore di 500 milioni di dollari che, ovviamente, ha scatenato una lunga disputa legale tra la Spagna e la Odyssey Marine Exploration per avere il controllo sul "tesoro". A febbraio 2012 la corte suprema USA si è espressa in favore della Spagna: tutte le monete del galeone quindi sono tornate nella penisola iberica, dove sono state distribuite a diversi musei.

La storia della Odyssey, dunque, è contraddistinta da avventurose missioni e da clamorosi recuperi. Alcuni degli oggetti salvati dal mare - oltre all'utilizzo interattivo, da parte dei visitatori, delle macchine che hanno consentito il loro ritrovamento - costituiscono la parte più interessante della mostra organizzata a Boston. I navigatori, tuttavia, hanno a disposizione una simile esibizione aperta tutto l'anno, 24 ore su 24.  (WEB)

 

 

 

 
 
 

PULCINELLE DI MARE SALVATE

Post n°182 pubblicato il 01 Settembre 2013 da viscontina17

Roma, 31 mag. (TMNews) - La pulcinella di mare è salva. Dopo le tempeste primaverili che avevano causato la morte di migliaia di esemplari, si temeva per la sopravvivenza della popolazione della "Fratercula arctica", nota anche come puffino o fraticella. Ma secondo gli ultimi dati raccolti dai ricercatori la popolazione sembra sopravvissuta e il numero "stabile".
A marzo, ricorda la Bbc, 3.500 pulcinelle di mare vennero ritrovate morte lungo la costa della Scozia orientale e quella nordorientale inglese. Un numero così alto da far temere una carneficina. Ma un recente censimento presso la Riserva naturale dell'Isola di May, finanziato dallo Scottish Natural Heritage (SNH), ha verificato che il loro numero corrisponde al livello del 2009.
La ricerca ha messo in luce comunque che il ritardo di due tre settimane nell'arrivo delle tempeste primaverili ha messo in serio pericolo la fase della riproduzione delle pulcinelle di mare.

(web)

                     

 
 
 

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