Messaggi del 17/04/2013
Post n°165 pubblicato il 17 Aprile 2013 da viscontina17
L'acqua marina è salata: essa è in effetti una complessa soluzione in acqua pura di numerosi sali dissociati, cioè scomposti negli elementi chimici che li costituiscono. L'acqua di mare è mediamente composta per il 96,5 per cento da acqua e per il 3,5 per cento da sali; gli specialisti preferiscono tuttavia esprimere la "salinità" in parti per mille (es. 35‰). La salinità media delle acque oceaniche è attorno a 35‰ ma esistono mari ad elevata salinità, come il Mediterraneo (38-39‰) e il Mar Rosso (40‰), caratterizzati da scarsa comunicazione con gli oceani adiacenti ed da un elevato tasso di evaporazione. Tra gli oceani il più salato è l'Oceano Atlantico (37.9‰ ) e, al suo interno, il Mar dei Sargassi, un'area di circa 2 milioni di miglia quadrate, localizzata 2.000 miglia a ovest delle Isole Canarie. La sua maggiore salinità è dovuta alla più elevata temperatura dell'acqua, e quindi ad un più alto tasso di evaporazione, e al basso apporto di acque dolci data la distanza di questo mare dalla terraferma.
continue precipitazioni e dalla scarsa evaporazione. La presenza di sali abbassa la temperatura di massima densità e, quindi, la temperatura di congelamento dell'acqua. In particolare, l'acqua del mare, con il suo contenuto medio in sali di 35 g/litro, gela a circa -2 ºC (per 35 g/litro di salinità e alla pressione di 1 Atm, il punto di congelamento è esattamente di -1,9 ºC). Anche mari chiusi ma caratterizzati da un elevato apporto d'acque dolci dalla terraferma, possono avere bassi valori di salinità. Il Mar Baltico ad esempio ha una salinità che varia tra 5 e 15‰ e ugualmente il Mar Nero non oltrepassa in genere i 20‰. Le salinità maggiori si osservano tra 20º e 30º nord e sud di latitudine, in concomitanza con le aree di massima evaporazione e di ridotte precipitazioni. Intorno all'equatore la salinità diminuisce attorno a 35‰ dell'aumento delle precipitazioni che diluiscono le acque. Un gradiente di salinità si osserva inoltre, a parità di latitudine, da costa verso il largo. Le acque costiere vengono, infatti, maggiormente diluite dagli apporti fluviali e dalle precipitazioni rispetto alle acque del largo. (web) |