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Poesie criptiche
Post n°13 pubblicato il 26 Settembre 2007 da exit83
Mi va di farvi conoscere qualche mia poesia, così per mischiare un pò le carte. (questa poesia va letta con sottofondo Landslide degli Smashing Pumpkins) Ho portato il mio riflesso fino a te, mostrandolo fragile e inerte, senza inganni né trappole, privo di effetti speciali. Te l'ho mostrato nel vigore dei suoi anni, nelle sfumature del grigio-verde, col bianco delle cime innevate, col rossastro del sangue nei cieli. Era solo il mio riflesso che cade giù, che gira incessantemente come mulinelli, che vortica nella testa quando sei triste, che non ti è più estraneo di una nuova estate. L'immagine è ancora intatta, quando viene in soccorso il ricordo, ho paura di cambiare ancora, nonostante tu sia rimasta qui. Ho portato il mio riflesso fino a te, trattenendo il fiato, temendo gli oceani, col coraggio di rischiare. Te l'ho mostrato avvizzito e smorto, ombra schiacciata dalla città, con l'incertezza di aver sbagliato tutto, nonostante tu sia rimasta qui. Era solo il mio riflesso caduto dai tuoi occhi, i silenzi che precedono il giorno, quando frana tutto intorno, e si rimane bloccati dalla nebbia. Era solo il mio riflesso tra i tuoi piedi, una macchia sul lenzuolo lindo, quando sembra tutto perfetto, e si rimane incastrati in se stessi. L'immagine non mostra nessuna crepa, quando viene in soccorso il ricordo, ho paura di cambiare ancora, nonostante tu torni ad esistere. L'immagine non mostra nessuna crepa, quando viene a turbare il ricordo, ho paura di essere la fine del tuo gioco, nonostante tu torni ad esistere. Ho portato il mio riflesso fino a te, mostrandolo senza trucchi né bugie, privo di effetti speciali, sincero come il segreto degli amanti. Te l'ho mostrato nel vigore dei suoi anni, nel fatidico momento in cui si arrende all'oscurità, quando esala l'ultimo respiro appena prima di spirare, appena risorto nella piena luce del mattino. É stato un errore ma ho portato il mio riflesso fino a te. Forse sarà un sogno realizzabile in un unico giorno, ma volevo soltanto portare il mio riflesso fino a te. Fuliggine e stelle (dedicata a chi soffre per un amore passato)
Fuliggine sul tuo sorriso, un sogno per il nostro amore contratto, un unico modo per dirti ancora, che i germogli torneranno a fiorire. Fermagli rossi tra i tuoi capelli, fumo e sterpaglia nei tuoi occhi, nulla che possa allontanarti via da me, nulla che possa portarti via. I cani guaiscono alla luna, mordendo un tozzo di pane, sgattaiolando dinanzi ai fari delle auto, corrono sulle strade addormentate. Voli di piccoli uccelli, lo sguardo verso i cieli, la tua voce è il ronzio della mia testa, il sangue che scorre dalle mie vene aperte. Ho tanta voglia di vivere questo incubo, mentre addormenti ogni tuo desiderio, sfuggi alle mie braccia supplichevoli, mostrando i fantasmi della mia vergogna. Splendi nei miei occhi come vecchie lanterne ad olio, l'unica che potrebbe mai funzionare nel mio circuito, sono la bambina che ero e tu lo hai capito in tempo, trova il modo per togliermi questa scheggia. Si sconvolgono i cieli, nel caos dei tormenti, invidio la tua calma apparente, quando ci si dice addio. Si strizzano i cieli, nel caos dei tormenti, invidio la tua determinazione, quando ci si dice addio. Era forse l'unica verità, che tu mi abbia mai detto, quando parlo di te, il te è sempre me. Era forse l'unica verità, che tu mi abbia mai detto, quando giustifico te, il te è sempre me. Ho tanta voglia di vivere il mio incubo, mentre attendo di essere tua, la mia attesa infinita, mi renderà immortale. Ho tanta voglia di vivere il mio incubo, mentre attendo di essere chiamata, la mia attesa infinita, mi terrà al riparo. Fuliggine sul tuo sorriso, i tuoi denti come sbarre, per le parole mai dette, soffocate in gola. Per un amore mai chiedersi il perché, sono la bambina che ero e tu lo hai capito in tempo, con la purezza dei semplici e dei giusti, il tuo nome è solo un ronzio nella mia testa. Per il sangue che scorre dalle mie vene aperte, per il nostro amore contratto, prova a togliermi questa scheggia, prova a prenderti una pausa. Era solo l'unica verità, accucciata al muro come un cane, attendendo invano di esser tua, stringo le stelle tra le mie mani. Era solo l'unica verità, per il sangue che scorre dalle mie vene aperte, per il nostro amore contratto, stringo le stelle tra le mie mani. |
Inviato da: lestelledelsud
il 02/01/2008 alle 17:24
Inviato da: exit83
il 22/12/2007 alle 23:50
Inviato da: nonna_rosa
il 22/12/2007 alle 23:31
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il 16/12/2007 alle 20:44
Inviato da: belle_gambe78
il 16/11/2007 alle 20:01