poetando

il colore delle chimere

nella notte, le chimere volano radiose come cristalli di luce.

nella notte le ecatombe varano nuove navi

e fu bianco come la neve quando riposa nel mare

e fu grigio colore di scura tenebra

vagheggio infelice verso l'oriente.

nella notte le chimere ricompaiono

affrante dal viaggio

come ergonauti riprendono il cammino

e io perdo i petali della tristezza.

miracolo nel mondo della paranoia,

a est del vicolo ci sono anime di vento che impietriscono nella bufera.

e io perdo i dadi di ceralacca

e gioco alla morte

fra bambini di cemento e ossa di tenebra.

nessuna tendenza all'anima vagabonda.

alle 12,00 muoio e ritiro la valigia

colpo su colpo

mente e mente

anichilisco al verbo sottile dell'aurora

e cedo flebile al vento la mia ragione.

come speciali manti di incostanza

riverbero al firmamento e epocale contraddizione

e ripeto la nostalgia e convulsamente confondo la mescita

accanto alla mamma e alla figlia

rimane la paralisi dell'emozione

e fu strada di torri e vedette

cosparsa la sostanza

e vendetta al minore stratagemma.

stendardo al traforo del dolore

riconcquisto il dilemma e

tragicamente muoio-