Occhi

Da sud verso nord

Abbiamo programmato un giro d'Italia in quattro tappe. Catania, Salerno (Vietri sul mare), Roma, Milano. Contrariamente a ciò che accade per le previsioni del tempo si comincia da sud e si finisce al nord. Una corsa contro il tempo ed ogi giorno in affanno per le location, il materiale, gli inviti, le conferme. E' un'occasione di incontro con chi lavora con noi sul territorio dopo un anno intenso, difficile, tormentato da mille scossoni di ogni genere. Bisogna spazzare le nuvole e rendere chiaro l'orizzonte del futuro. Ci aspettano e bisogna essere pronti. Per Catania si parte la sera prima. Blu  Panorama. Aereo imponente e puntuale. Mi tranquillizza ma come solito mi "impasticco".. Non si sa mai. Il volo comunque  fila liscio e tranquillo. Scherzo e giogioneggio per tutto il tempo. Inganno il tempo e stempero la tensione per quello che ci aspetta. Per Catania ho scelto un albergo molto bello. Nuovo ed esattamente sul lungomare. Troviamo un clima quasi primaverile. Alcuni agenti ci aspettano per la cena sino alle 22.00. E che cena.. Poi a letto. Domattina va in scena la "prima". Dormo poco. Ed alle cinque tiro su la tapparella del mio balcone. Rubo con gli occhi la bellezza di un'alba. Del sole che illumina lentamente cielo e mare di un azzurro impossibile da descrivere. Sarà quella scena che mi rasserena ma mi sento più tranquillo e sicuro che andrà bene. Quaranta persone che salutano cordiali ed aspettano di capire, sapere, conoscere. Partiamo. Qualche incertezza. Io ascolto e prendo nota di qualche piccola sbavatura. Io sarò il relatore post pranzo. Nelle pause caffè e pranzo ci si scambiano opiniomi ma il clima è buono. Sembra che infuso l'entusiamo con cui riparte l'incontro con il mio intervento. Indosso e tolgo gli occhiali con la consueta furbizia, un pò ruffiano e melense, un pò fermo e deciso sulle posizioni. Chi ascolta sorride. Le slide una dietro l'altra senza "copione" ma con l'aiuto di due tre parole scritte su di un foglio.. "La salita. La fatica di una salita. La distanza che ci separa da una cima. Da una vetta. Scaliamola assieme. Ed andiamoci a godere la vetta." Si chiude. Bene. Applausi e saluti per tutti. Ci aspetta l'aereo e la stanchezza ora che l'adrenalina è azzerata, pesa come un macigno. Stranamente tutto in orario. Anche l'arrivo a Fiumicino ed il rientro a casa. Mi sembra così strano a volte fare 1000 km ed arrivare ad aprire la porta di casa alla solita ora... quasi venissi dall'ufficio.. Ceno svelto e raccolgo intorno a me gli affetti più cari.   Mi spengo nel sonno sollevato dal risultato e soddisfatto di un pesante lavoro di organizzazione compresso nel turbine quotidiano realizzato in un pochissimo tempo che è andato bene. Un giorno per preparare la seconda tappa e poi si replica. Ma per la data di Vietri sul mare attendiamo un imortante numero di invitati e non soltanto per questo sarà molto importante... Merita un suo capitolo...