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Post N° 794

Post n°794 pubblicato il 24 Luglio 2007 da cgil3palermo
 

Dalla Cgil "sì" travagliato sul nuovo Welfare

Dal parlamentino della Cgil «sì» travagliato sul Welfare, ma il segretario nazionale della Fiom Giorgio Cremaschi dice: «Ora dobbiamo ottenere un risultato: respingere l'accordo su pensioni e Welfare sui lavoratori».

La Cgil firmerà per senso di responsabilità il protocollo presentato dal governo sul nuovo Welfare, ma esprimerà tutto il suo dissenso in particolare per quanto riguarda la parte sul mercato del lavoro. E lo farà con un atto formale: una lettera al premier, Romano Prodi.

Al termine di un lungo direttivo notturno durato circa sei ore, cominciato lunedì sera, il parlamentino di Corso d'Italia ha approvato con 92 voti a favore il documento presentato dal leader confederale, Guglielmo Epifani, a nome della maggioranza della segreteria, favorevole alla sottoscrizione del protocollo.

Ventidue voti, invece, sono andati ad un documento alternativo presentato da Nicola Nicolosi ("Lavoro e Società, Cambiare Rotta") e firmato dal segretario confederale Paolo Agnello Modica e dal segretario dei meccanici Giorgio Cremaschi (leader di "Rete 28 Aprile") nel quale si chiedeva di non firmare. Mentre tra gli otto astenuti c'è il segretario generale delle "tute blu", Gianni Rinaldini.

Un sì sofferto, dunque, da parte della Cgil, che ritiene responsabile firmare l'accordo per non perdere tutto, anche quindi ciò che di positivo ha portato il lavoro di questi mesi. «Sul mercato del lavoro e sugli straordinari - ha affermato Cremaschi - ci sono autentiche, per usare le parole di Epifani nella relazione al comitato direttivo, "porcherie". Su tutte le altre questioni c'è una tendenza complessiva al peggioramento delle condizioni sociali per i lavoratori». Per questo, osserva Cremaschi, l'accordo andrebbe respinto e ricontrattato per ottenere risultati migliori, «questo anche a rischio che resti lo scalone di Maroni perché il risultato complessivo è troppo dannoso per i lavoratori».

In particolare, le critiche sono indirizzate soprattutto alla parte riguardante la modifica dello scalone, lo staff leasing (su cui la scelta del governo è considerata "ambigua"), i contratti a termine e la sovra-contribuzione degli straordinari: lo staff leasing, infatti, non sarà eliminato come chiesto dalla Cgil, ma la sua ridefinizione sarà decisa da una commissione.

Sono, invece, apprezzati gli interventi annunciati sulla rivalutazione delle pensioni basse, sugli ammortizzatori sociali e sui giovani.

Intanto per martedì è prevista la riunione unitaria degli esecutivi di Cgil, Cisl e Uil per stabilire la consultazione dei lavoratori. E, nei prossimi giorni, è attesa anche la decisione di Confindustria se firmare o meno il protocollo presentato ieri dall'esecutivo. Sulla questione gli industriali riuniranno il direttivo.

 
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