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21 OTTOBRE 1630. UNA TRAGICA VERITA' Capitolo nr 16

Post n°301 pubblicato il 19 Maggio 2024 da la.luna.piena1

Vede questo libro? Dire che sia eretico o blasfemo è dire nulla perchè questo, anzi colui che lo scrisse , si voleva sostituire a Nostro Signore. Si, mio caro Fra Anselmo, qui dentro si trovano scritte le antiche formule suggerite dal demonio stesso per dare vita a dell'inerte materia come può essere l'argilla. Secondo lei è possibile dare vita a della banale argilla? Far si che la polvere, che alla fine della nostra esistenza, veda sempre la vita?  Il Nostro Signore mentre soffiava la linfa vitale in Adamo disse che si è polvere e alla polvere si tornerà. Il Golem, che sarebbe l'abominio creato dagli ebrei, non è altro che un idolo fasullo e come tale deve essere cancellato dalla memoria degli ebrei stessi. Fra Anselmo, con le mani giunte dietro la schiena, lo ascoltava in assoluto silenzio, ma la sua mente ad un certo punto non ascoltava più le parole, ma faceva ipotesi su ipotesi. Ipotesi inconcepibili, pensava il povero frate, ma a cui bisognava dare  una verifica. Oramai le stava provando tutte e quando sembrava che la matassa si sbrigliasse questa si attorcigliava sempre di più e quindi si doveva ricominciare quasi da zero. Il Golem? A cosa sarebbe servito poi questo Golem agli ebrei? Va bene che erano costretti a vivere dentro ad un ghetto, non uscire dopo certi orari e guai a loro se venivano scoperti a fare affari con i gentili sia dentro o fuori dal ghetto. No! questa del golem era un'assurdità bella e buona, ma un controllo non avrebbe mai fatto male. Il giorno dopo, decise di ritornare da Donna Rachele e senza farsi annunciare prima, ad una certa ora di buon mattino era davanti al portone a bussare insistentemente al portone, fino a quando un servo gli aprì. Senza esitazione si fece portare al cospetto di Donna Rachele che si era appena svegliata. :Mio buon frate qual buon vento vi porta a quest'ora davanti al mio cospetto? Che cosa avete scoperto di così tanto importante da farvi dimenticare le buone maniere? Dopotutto sono una vedova e non vorrei che le false dicerie rovinassero i miei affari. < Tacete, Madonna e rispondete a questa mia domanda! Che cosa vi era scritto nelle pergamene che servivano per il prestito? Vi erano scritte per caso le formule magiche per dare vita al Golem? Rispondete , orsù!> Donna Rachele , lo guardò basita e subito dopo esplose in una sonora risata. Il Golem? Credete voi, a questa superstizione ebraica? Va bene che voi gentili avete coltivato il seme dell'odio e adesso questo seme è diventato una fiorente pianta con forti radici, ma nelle pergamene non vi era niente di tutto ciò. Quello che vi era scritto per voi gentili forse non vale niente, ma per gli ebrei vale tanto, anzi vale più della loro vita stessa. Caro il mio povero frate siete lontano da capire fino in fondo il tutto, ma ciò che vi era scritto non riguardava tutto ciò. Mentre loro due parlavano delle famose pergamene arrivò la domestica accompagnata dalla bambina che piano piano si stava riprendendo dal trauma. Non parlava ancora, ma era meno diffidente rispetto agli estranei e quando vide Fra Anselmo lo guardò e gli fece un piccolo sorriso. La bimba si avvicinò prima a Donna Rachele e le diede un bacio sulle guance, poi si avvicinò un po' esitante al frate. Lo guardò, guardò il crocefisso che portava al collo e poi all'improvviso si mise a piangere. Il suo pianto sembrava irrefrenabile, il petto scosso dai singulti, le lacrime che non si fermavano anche se sia la domestica e Donna Rachele cercavano di calmarla. Ad un certo punto la bambina, con enorme sorpresa di tutti disse che quel crocifisso e questo saio l'aveva già visto quella notte che era uscita di nascosto dal ghetto e quindi aveva visto qualcosa d'importante. Non era possibile, pensò Fra Anselmo; la bambina di sicuro si sbagliava. Un uomo di chiesa che nel cuore della notte è in giro per le strade con intenzioni assassine. Da un lato non ci voleva credere, da un altro pensava che oramai la soluzione era abbastanza vicina e bastava solamente gettare un'esca saporita per vedere prima o poi un pesce ad abboccare all'amo.

 
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