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donulissefrascali
donulissefrascali il 24/03/06 alle 11:52 via WEB
RIFLETTIAMO PER PORCI INTERROGATIVI Assistiamo ogni giorno a dibettiti, per non dire a conflitti, fra i rappresentanti dei pertiti per far capire al popolo quali sono le finalità che i due schieramenti di destra e di sinistra si pongono per ottenere il consenso elettorale. Parlano di riforme, di rinnovamento sociale, di riformismo che non può dare risposte concrete ai bisogni che la realtà esistente nella collettività mondiale, presenta. Non voglio proporre niente di assoluto,perchè sarebbe assurdo. La crisi della società di oggi è di natura istituzionale: la necessità del cambiamento che si presenta a livello mondiale è determinato dalla disparità esistente nella popolazione mondiale,dove un' altissima maggioranza,( informazioni parlano di una maggioranza del 70 % ) non ha adeguate risposte per una dignitosa sopravvivenza,e un niumero considerevole è abbandonata a morire di fame, mentre altri , in percentuale molto minore, sguazzano nell'oro. Non è proponibile che immediatamente dopo le elezioni, italiane e di altri paesi, si possano pretendere cambiamenti istituzionali, sarebbe assurdo perchè l'evoluzione sociale oltre al cambiamento strutturale, richiede una nuova cultura che contrasti l'individualismo di oggi e promuova una forma di collettivismo corrispondente alla realtà antropologica dell'essere umano che porti al superamento di un potere al servizio di interessi personali. Non è un discorso semplice, perchè è un discorso che coinvolge il potere Civile e il potere Religioso,perchè si richiede all'individuo una naturale crescita per uscire dall'individualismo personale per sentirsi cittadino del mondo e fratello dell'umanità. Tanti forse lo pensano un discorso fantasioso e utopistico: perchè non deve essere possibile di mettere in atto esperienze anche piccole, di ridotte dimensioni, per poter dimostrare nel tempo, con le esperienze fatte , quali cambiamenti si potrebbero attuare per arrivare a una vera pace senza dispute conflittuali senza violenze, dopo aver preso coscienza che l'umanità voluta dal Trascedente , è e deve essere una grande famiglia. Riflettiamo seriamente, senza la pretesa di voler nulla imporre, ma di aiutare l'essere umano a prendere coscienza della sua realtà naturale e di impegnarsi responsabilmente a realizzarla . Riflettiamo , per esempio , al valore di una più equa partecipzione ai flussi economici she vengono prodotti dalla realtà produttiva. A tal proposito esistono già piccole esperienze in tal senso: non permettiamo che restino nascoste o che vengano volutamente emarginate. Don Ulisse Inviato da: donulissefrascali permalink

 
AngeloRibelledgl0
AngeloRibelledgl0 il 24/03/06 alle 10:33 via WEB
Ciao Angelo, passavo di qua, mi ha fatto piacere ritrovarti sul blog,passa quando vuoi.Grazie delle belle parole in questo momento ne ho bisogno davvero! Buona giornata.Barbara

 
cuorespezzato1712
cuorespezzato1712 il 24/03/06 alle 10:27 via WEB
MI MANCHI....

 
donulissefrascali
donulissefrascali il 23/03/06 alle 17:36 via WEB
Carissimo Angelo,non hai niente per cui debba chiedere perdono:è molto bello e importante quando uno riesce ad esprimersi e dialogare con il suo prossimo perchè esprime le sue esperienze e aiuta il suo prossimo, confrontandosi, a trovare la sua realtà antropologica. La realizzazione di se stessi,dell'impronta lasciata dal TRASCENDENTE nel momento della creazione della vita, è la vera ed autentica espressione della Fede. Vorrei invitare a una riflessione sulla Sacralità: la Sacralità è importante può esserci utile per poter essere meglio se stessi,per sostenerci nella realizzazione della nostra vita . dei nostri ideali di FEDE che non sono il raggiungimento del Paradiso ma la realizzazione del messaggio del CRISTO, che è basato sulla collaborazione per la difesa della vita di ogni essere umano. Fu la FEDE dei primi Cristiani che costrinse l'imperatore Costantino a liberare il popolo dalla schiavitù. Anche oggi un vero impegno di FEDE dovrebbe favorire un cambiamento della drammatica situazione esistente nella società. Saluti cordiali Don Ulisse (Rispondi

 
donulissefrascali
donulissefrascali il 21/03/06 alle 12:11 via WEB
DIRITTO ALLA LIBERTA' E' un discorso molto importante, specialmente considerando la situazione politica presente nella realtà mondiale. Però ritengo che sia anche un discorso difficile e compromettente, perchè la definizione del significato di libertà, viene a definire il senso e le dimensioni del potere sia Civile che Religioso. Il termine Libertà ha tre significati fondamentali che corrispondono a tre concezioni, che si sono iintervallate nel corso della storia,che si possono definire nel modo seguente: 1) la concezione della libertà come autodeterminazione,vale a dire con assenza di condizionamenti e di limiti. 2) salvaguardia della autodeterminazione però inserita in un contesto sociale, ( gruppo, Stato ) al quale l'uomo appartiene. 3) la concezione di libertà come libertà di scelta ,per cui viene limitata e condizionata. Le discussioni sulla libertà morale, politica, ed economica debbono essere cindizionate dai tre concetti precedentemente esposti,che debbono formare la base di un dialogo finalizzato a un confronto senza preconcetti e pregiudizi per scoprire la personale realtà antropologica, caratteristica, che deve rappresentare poi la realizzazione delle personali qualità umane e naturali. In tale modo si viene a definire che la libertà vera dell'essere umano corrisponde alla realizzazione della propria creatività, e si viene a definire che il personaggio che si troverà inserito in una funzione di potere , dovrà considerare il suo un compito di servzio alla base per favorire la sua realizzazione creativa,non in funzione di se stesso e dei suoi personali interessi, ma per lo sviluppo sociale e per la difesa della vita e della sopravvivenza di ogni essere umano, in misura egualitaria nel rispetto della giustizia sociale.Avevo accennato all'inizio che il discorso sulla libertà è un discorso difficile complesso e anche compromettente: ciò viene dimostrato dal fatto che alla base c'è la necessità di una nuova organizzazione del mondo del lavoro, e alla partecipazione più equa ai flussi economici che dal lavoro vengono prodotti: non è giustizia ed è negazione di libertà il fatto che dal lavoro vi sia chi riceve solo 10 e chi riceve 1000 o ancora peggio chi non percepisce alcun compenso per la sua sopravvivenza. E' una terribile realtà che ho documentato nei paesi extracomunitari,come Africa e America Latina, ma che purtroppo si sta evidenziando anche nei paesi del mondo occidentale, come l'Italia, dove un cittadino non percepisce un salario che gli permetta una adeguata sopravvivenza. Riflettiamo seriamente, non facciamoci condizionare dal bisogno intrinseco di avere reazioni violente, ma promuoviamo in dialogo sereno e impegnativo per promuovere un futuro di giustizia e di vera pace. Attendo commenti. Don Ulisse

 
donulissefrascali
donulissefrascali il 20/03/06 alle 17:27 via WEB
ANALISI DELLA REALTA' MONDIALE Sono appena rientrato, ieri sera, dall'Africa: vado di frequente, ho tanti amici, e siccome la frequento da oltre trent'anni conosco abbastanza bene la drammatica situazione degli africani. Quando lascio quel mondo mi porto nel mio intimo una terribile tristezza: le disastrose situazioni che ti si presentano nei villaggi dispersi nella savana e l'apparente sviluppo che si trova nelle grandi città, è la chiara dimostrazione che il mondo africano si trova abbandonato a se stesso, e che quanti si recano in quel mondo la maggioranza, per non dire la totalità, non vanno per aiutarli a trovare una loro autonomia nella gesione dello sviluppo e delle risorse del loro territorio. L'Africa è il continente più ricco del mondo, è giovanissimo perchè fino a 150 anni fa era un continente sconosciuto, e stanno trovando oggi innumerevoli risorse minerarie che troppo spesso vengono sfruttate dal mondo capitalistico per loro interessi e non certamente nell'interesse della popolazione africana, condannata da sempre a fare soltanto i servi iniziando da oltre tre secoli fa quando venivano presi e trasferiti in America, dove facevano gli schiavi del mondo capitalistico. L'isola di Gorèe è ancora una viva testimonianza dei fatti di quel tempo, che ancora oggi, sia pure in maniera leggermente diversa, continua con le drammatiche conseguenze nella realtà sociale africana, dell'aumento della mortalità per la fame particolarmente nei bambini. Sono interessanti i conflitti, le diatribe esistenti nel mondo politico occidentale, Americano ed Europeo, tendenti, a loro dire, a risolvere il problema delle difficoltà per la sopravvivenza anche in occidente che sta gradualmente aumentando, che fomentano uno stato di depressione impressionante, di isolamento individualistico, con il conseguente aumento di reati anche gravissmi. Le cause e le motivazioni di tutto ciò? Non vorrei fare commenti: stiamo atraversando anche in Italia un periodo molto delicato. E' comodo rivolgersi a Dio aspettandoci tutto da Lui senza divenire per nulla operativi. Vogliamo iniziare un dialogo positivo sul da farsi? Io sono disposto senza la volontà di dire niente di assoluto, perchè ritengo che la verità e la giustizia nasca solo dal dialogo e dal confronto popolare. Don Ulisse

 
cuorespezzato1712
cuorespezzato1712 il 19/03/06 alle 19:42 via WEB
questo cuore riempie anche il mio dolce fratello...torna ti prego!!!Ho bisogno di te!!!un abbraccio in Jesus..

 
chepazzaidea
chepazzaidea il 19/03/06 alle 15:36 via WEB
:-)... che succede?.... ^_^ Buona Domenica e un bacione

 
donulissefrascali
donulissefrascali il 18/03/06 alle 19:49 via WEB
Sono tornato e ti ringrazio per la visita ed il commento. Interessante il post cardiologico :). Don Ulisse.

 
olimpyax
olimpyax il 16/03/06 alle 14:12 via WEB
Ciao, passavo di qua...Buona giornata!
 
 
 
 

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