Caro lettore,
Ti ringraziamo per il tempo che dedichi a queste poche righe, scritte per fornire chiarimenti sulla donazione di cellule staminali emopoietiche (CSE) e sui rischi ad essa correlati che sono prevalentemente a carico del ricevente.
Ti invitiamo quindi a leggere con attenzione, ma senza spaventarti, quanto segue.
La donazione, anonima, volontaria e non retribuita, rappresenta un atto generoso di profondo significato umano; pertanto, se hai solo il dubbio di poter creare danno al ricevente, devi astenerti dall'iscrizione come potenziale donatore di CSE. Il colloquio con il medico, vincolato dal più rigoroso segreto professionale e d'ufficio, potrà aiutarti a chiarire ed a valutare insieme possibili esposizioni a rischi.
Grazie anche a nome di chi riceverà il tuo dono.
Per aiutarti nella riflessione ti ricordiamo, a norma di legge, che con il tuo atto disinteressato esiste il rischio di trasmettere alcune patologie infettive di origine virale, in particolare l'epatite e l'AIDS.
Vi sono abitudini di vita, alcune delle quali collegate con l'attività sessuale, che espongono maggiormente al rischio di contrarre queste infezioni e quindi di trasmetterle: poiché i test di laboratorio non sono sempre in grado di identificare i soggetti infettatisi di recente, si rende necessario escludere dalla donazione (temporaneamente o definitivamente) le persone che possono essersi esposte a questa eventualità. Gli esempi che sotto elenchiamo sono uno spunto per farti riflettere sui quei comportamenti che usualmente non sono ritenuti anomali, ma che, in un potenziale donatore, possono diventare criteri di esclusione.
- Assunzione di droghe per via venosa.
- Rapporti sessuali con persone sconosciute o con promiscuità. L'atto sessuale non protetto è, infatti, una porta aperta alla trasmissione di vari agenti infettivi, dei quali i più insidiosi sono quelli sopra ricordati. I rapporti quindi con persone che hanno a loro volta comportamenti a rischio e che tu non puoi conoscere, possono mettere non solo a repentaglio la tua salute ma anche quella del ricevente.
- Indagini o trattamenti sanitari invasivi spesso considerati di routine e non legati a sicure patologie infettive, come per esempio accertamenti endoscopici (gastroscopia, retto-colon scopia, artroscopia, cistoscopia) oppure indagini con uso di cateteri arteriosi o venosi quali coronarografie, angiografie.
Ti ricordiamo comunque che la donazione non comporta, per il donatore, alcun rischio di contrarre queste infezioni, dato che ad ogni prelievo viene utilizzato materiale sterile che viene eliminato dopo l'uso.
A nome dei pazienti in attesa di trapianto Ti ringraziamo per la sensibilità dimostrata e per l'aver compreso la grande importanza che hanno le raccomandazioni qui contenute.
Inviato da: izzostefano64
il 29/04/2012 alle 22:49
Inviato da: izzostefano64
il 21/04/2012 alle 21:00
Inviato da: omerostd
il 21/04/2012 alle 16:49
Inviato da: izzostefano64
il 21/04/2012 alle 10:37
Inviato da: VittoR42
il 21/04/2012 alle 00:25