Creato da nanettulo il 11/12/2006
UN PUNTO DI RITROVO PER FIGLI ALLA RICERCA DI GENITORI ,FRATELLI O DI GENITORI ALLA RICERCA DI FIGLI

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PER TUTTI NOI FIGLI ABBANDONATI

Post n°1 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da nanettulo

Questo è un punto di incontro per tutti i figli abbandonati alla nascita. Sei vuoi raccontare la tua storia qui puoi farlo

 
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FATTI2003
FATTI2003 il 12/12/06 alle 08:49 via WEB
La mia storia comincia nel vecchio ospedale San Giovanni di Roma dove sono nata l'11 novembre del 1934. Molti anni fa all'interno dell'ospedale c'era un reparto, chiamato 'le Celate', riservato alle donne che volevano restare nell'anonimato, a volte partorendo anche con il volto coperto. Molti dei neonati venivano poi lasciati nello stesso ospedale, come è accaduto a me. Le 'celate' erano soprattutto donne che appartenevano alla borghesia romana. Le loro gravidanze erano talvolta il frutto di relazioni con gerarchi fascisti o comunque con persone di ceti altolocati. Non ho mai accettato alcuna proposta di adozione, non abbandonando mai la speranza di poter ritrovare la mia vera madre. Dopo aver trascorso i primi giorni di vita al brefotrofio di Roma, fui affidata ad una balia di Ripi, un paese in provincia di Frosinone. E' qui che venivano spesso a trovarmi due signori, uno anziano e l'altro un po' più giovane, portandomi molti regali. Finché un giorno queste stesse persone mi condussero in una villa per farmi conoscere finalmente la donna che mi aveva messa al mondo.Ricordo però di aver aspettato invano in una stanza con la volta circolare e con degli affreschi raffiguranti due angeli e delle rose. In seguito, mentre frequentavo il collegio San Filippo Neri di Roma, ricordo un altro strano episodio accaduto durante una messa celebrata a Sant'Andrea della Valle: una donna dal volto coperto mi si avvicinò chiedendomi se avessi fatto la comunione, e poi mi regalò una banconota rossa. Ma, per tutta la vita, il mio pensiero costante è sempre rimasto quello di potere svelare un giorno il segreto che sta dietro alla mia nascita e conoscere la persona che l'11 novembre del '34 decise per qualche motivo di separarsi da me. Presso il brefotrofio di Roma esiste una lettera scritta dalla mia vera madre , ma in Italia nessuna legge mi consente di venirne in possesso. Tutti i tentativi e le ricerche condotte fino ad ora sono sempre state bloccate proprio quando si era vicini alla verità. L'unica notizia su questa misteriosa lettera è che sulla busta ci sono due iniziali: 'C. P.' Ho preparato un appello, rivolgendosi a mia madre con queste parole: "Signora C. P. che l'11 novembre, alle ore 3,23 minuti deste alla luce una bambina all'ospedale San Giovanni vi prego, non andatevene, non negatemi il diritto di sapere la mia identità. Non andate avanti al giudizio di Dio senza aver dato giustizia a vostra figlia, perché lì non si concedono attenuanti. Ho visto morire tante persone, anche i più duri si sono ravveduti e ora prego Dio di non farvi morire, di ravvedervi..." "Di mia madre non mi hanno potuto dire il nome, perché è ancora viva. So che ha 85/95 anni, è una suora di clausura e vive in un convento del nord. Si fa chiamare suor Marianna, Adesso quello che mi interessa è ritrovarla". Alla mia ricerca manca l'ultimo tassello: incontrare mia madre. Il segreto della sua identità è tuttora nascosto in una lettera sigillata con sopra le iniziali "C. P.", conservata nel brefotrofio in cui sono vissuta a Roma. Nessuna legge, però, mi consente di conoscerne il contenuto. I progressi recenti delle mie ricerche mi hanno consentito una ricostruzione della vita di mia madre. Sarebbe originaria di un paese della Campania e, nel 1934, sarebbe stata una novizia in attesa di prendere i voti. Io sarei nata da una sua relazione con un principe romano, ormai deceduto. Dopo aver partorito senza riconoscermi, sarebbe entrata in un convento di clausura col nome di suor Marianna. Dalle informazioni in mio possesso oggi si troverebbe in un convento della Valle d'Aosta le cui suore, però, smentiscono. Ho anche scritto un libro "LE CELATE" dove descrivo 50 anni di calvario e il muro di omertà contro il quale mi sono scontrata.
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prendimidgl5
prendimidgl5 il 29/08/07 alle 16:13 via WEB
BENVENUTA......IO VOLEVO FARE UNA DOMANDA,HO 27 ANNI E I MIEI GENITORI SONO DIVISI DA DUE ANNI,E NON LI VEDO TANTISSIMO MIO PADRE ANCORA MENO...A QUESTO PUNTO I GENITORI E' MEGLIO AVERLI E SOFFRIRE PERCHE'NON MI CERCANO O NON AVERLI E SOFFRIRE UNA VOLTA SOLA NELLA VITA?CIAO
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vita1954c
vita1954c il 10/02/08 alle 06:29 via WEB
In entrami i casi si soffre...ma tu però li conosci, loro hanno un volto, una voce, i figli abbandonati no...
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rufinigi65
rufinigi65 il 26/06/08 alle 19:57 via WEB
Sto cercando di trovare la madre di mia madre (la mia nonna naturale) per motivi umani di conoscere le proprie origini, Mia Madre (vittani Vincenza) nacque a Roma il 19 luglio del 1932 in Via Arno 90 (asilo materno Sant’ Anna) da madre che non consenti’ essere nominata, e la nascita fu dichiarata nella casa governatoriale di Roma dalla signora Camilla Kutter, un impiegata. Il giorno 2 agosto dello stesso anno mia madre fu posta nel Brefotrofio di Roma in via Nicola Fabrizi 7 e battezzata a Roma nella chiesa di San Francesco a Ripa Grande il 9 agosto dello stesso anno, essendo madrina di battesimo Anna Bravar. Il 10 agosto 1932 fu affidata ad una balia nella provincia di Roma (Licenza) che successimavente decise di crescerla pur mantenendogli il nome datogli alla nascita. Dai registri del brefotrofio risulta che fino a due giorni prima dell’affidamento, mia madre fu allattata da una nutrice di nome Lina Ricci, che secondo le usanze in quegli anni potrebbe essere la stessa madre naturale di mia madre che si recava al befotrofio, in Via Nicola Fabrizi 7 a Roma, per allattarla prima di una eventuale adozione. D'altra parte potrebbe solo essere una nutrice. Dopo alcuni anni, quando mia madre era ancora adolescente, la madre naturale si reco al paesino della balia a riprendersi mia madre ma la balia si rifiuto di restituirla e le chiuse la porta. A questo punto la madre naturale di mia madre potrebbe non essere piu in vita ma potrebbe essersi confidata con parenti ed amici o forse con I suoi stessi figli. Il suo ritrovamento aprirebbe un nuovo capitolo della storia della nostra famiglia. Vorrei precisare che le mie ricerche hanno una scopo puramente affettivo. Se questo racconto suscitasse in voi ricordi ed emozioni, non esitate di contattarmi. E-mail: gr399@tiscali.co.uk Cell: 0044 7752692687
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mariuzzomarsalise
mariuzzomarsalise il 10/02/09 alle 20:01 via WEB
Sto cercando di trovare la madre di mia moglie(La mia suocera naturale),per motivi umani di conoscere le proprie origini,mia moglie(Marina Figlioli) nacque a Roma il 25/08/1960 in via Arno n°90(in clinica) e poi affidata all'istituto provinciale per l'assistenza per all' infanzia in vialedi villa Panphili n°84 Roma.Nome datomi dal personale della clinica-Valeroni Marina.A questo punto la madre naturale di mia moglie potrebbe essersi confidata con parenti e amici e anche con i suoi stessi figli.Il suo ritrovamento aprirebbe un nuovo capitolo della storia e della nostra famiglia.Se questo racconto suscitasse in voi ricordi ed emozioni non esitate a contattarmi.E-mail :rob_dvs@alice.it -0923762235 Marsala
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bellarditamariagnese
bellarditamariagnese il 01/04/12 alle 15:29 via WEB
Mi chiamo Mariagnese Vaboni e sono nata a Mozzo in provincia di Bergamo il 21-01-1955 alle ore 16 da donna che non consente di essere nominata. Aiutata a venire al mondo dalla levatrice Rachele Mazzola, figlia di Giuseppe, di anni 21, della Casa Famiglia "S. Francesca Romana" in Mozzo. Notificata allo stato civile di Mozzo il 24-01-1955. Battezzata il 22-01-1955 nella Cappella di S. Francesca Romana, parrocchia di S. Pietro e Paolo in Ponte S. Pietro, comune di Mozzo. Nome della madrina, Mina Giavazzi., figlia di Pietro. Sono stata consegnata all'IPAMI di Bergamo dove sono rimasta fino al 15-10-1955, giorno in cui sono stata adottata dai miei stupendi genitori, Maria Sgarlini e Salvatore Angelo Bellardita. Ora che loro non ci sono più sento molto forte il bisogno di ritrovare le mie origini.
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bellarditamariagnese
bellarditamariagnese il 07/04/13 alle 20:16 via WEB
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-14b1c1d1-472f-4581-b240-89157a315ba1.html La mia storia raccontata a <Chi l'ha visto?>
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michela.ponzani
michela.ponzani il 30/11/14 alle 16:52 via WEB
Salve a tutti! Sono una ricercatrice in storia conteporanea e ho deciso di scrivere a questo blog per fare un appello. Sto ricostruendo la vicenda dei figli nati dalle relazioni d'amore tra donne italiane e militari tedeschi durante e dopo la seconda guerra mondiale. La mia ricerca sarà pubblicata dalla casa editrice Laterza nell'aprile 2015. Vorrei raccogliere la testimonianza di quanti si riconoscono nei "figli dei tedeschi" e capire in che modo crebbero nell'Italia repubblicana. Se siano stati discriminati dalle loro madri o abbandonati dalla società. Grazie e a presto, Michela Ponzani ps. per quelli che volessero scrivermi in privato la mia e mail è michela.ponzani@virgilio.it
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eremita67m
eremita67m il 28/12/17 alle 17:13 via WEB
il 27 gennaio 1962 nacque a Roma in via Arno una bambina che la madre lascio' in adozione. Io sono l'amministratore di sostegno della sorella della bambina e sono stato incaricato di cercarla. Chiunque abbia notizie e' pregato di contattarmi alla email gcalderoni.gc@libero.it grazie
(Rispondi)
 
Miluer
Miluer il 10/06/18 alle 20:30 via WEB
Frascati 17/07/71
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