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La Finestra
© Tutti i diritti riservati di Chiara-Heazel
Non credevo possibile che il dolore fosse più grande della solitudine fino a quando non l’ho provato sulla mia pelle…
Dolce ricordo
Il ricordo di te non mi lascia un istante.
Ti immergi spaziandoti, inoltrandoti
nel mio commiserando presente.
Lascia che ricordi gli anni passati insieme
di realistico e romantico amore.
Come ira di Dio entrasti dalla finestra chiusa
della mia vita: lamento, tempesta, turbine.
Riscaldasti le fredde pareti della mia anima,
in un profondo fossato sotterrasti il tormento,
e fiero vento sollevasti nel risonante mare
lungo la riva, l’infermo fogliame assiepato
al mio fianco che popolava la mia solitudine,
e quando nella tua fortezza il maligno cuor mio
si sciolse, nel buio delle lenzuola una passione
risuonò nell’aria come una poesia,
ci legò stretti un rampicante d’amore.
Ma un’ombra ha oscurato la nostra felicità.
La cruda realtà ha mostrato il suo volto,
ti ha atterrato prima che ancora capissi
mi hai lasciata in una profonda
ed intollerabile tristezza.
Non c'è più luce alla mia finestra,
il cielo è tornato vuoto senza stelle.
Da quando sei laggiù il tempo sembra volare,
cerco il tuo volto per guarire il dolore.
.In alto una finestra del Palazzo Pantaleo - Città Vecchia - Taranto