PENSIERI SPARSI

IL MIO MONDO, I MIEI PENSIERI

 

Il Momento

Se ne va, se ne va, se ne va!
...Se n'è andato!
E col momento,
se n'è andata l'eternità

Solo dopo che l'ultimo albero sarà abbattuto,
Solo dopo che l'ultimo lago sarà inquinato,
Solo dopo che l'ultimo pesce sarà pescato,
Voi vi accorgerete,che il denaro non può essere mangiato

(Profezia Cree)


QUANDO AL MATTINO TI SVEGLI, RINGRAZIA IL TUO DIO PER LA LUCE DELL'AURORA, PER LA VITA CHE TI CHE HA DATO E PER LA FORZA CHE RITROVI NEL TUO CORPO. RINGRAZIA IL TUO DIO ANCHE PER IL CIBO CHE TI DA' E PER LA GIOIA DELLA VITA. SE NON TROVI UN MOTIVO PER ELEVARE UNA PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO, ALLORA VUOL DIRE CHE SEI IN ERRORE (Tecumseh)

 

 

La felicità

entra nella nostra vita

quando abbiamo qualcosa da fare,

qualcosa da amare,

e qualcosa in cui sperare.

 (Joseph Addison)

 

PREGHIERA..

 

Signore, concedimi la serenità per accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio per cambiare le cose che posso, e la sapienza per comprendere la preziosità della vita condotta ogni giorno con serenità, gustando ogni momento quietamente, accettando la contrarietà come il sentiero che conduce alla pace, accogliendo come Tu hai fatto questo mondo peccatore così quale è, non come mi piacerebbe che fosse. Confidando che tu, o Signore, ordinerai tutte le cose nella misura in cui io mi sottometterò alla tua volontà, perché possa vivere felice in questa vita e pienamente gioioso con Te per sempre nell'altra.
(Luigi Ederle)

 

Nessuna notte è tanto lunga...
...da impedire al sole di risorgere

 

ISTRIONE

Perdonatemi se, con nessuno di voi
ho niente in comune,
Io sono un istrione a cui la scena da'la giusta dimensione

 

.

 

 

 

 

 

NON ESISTE...

 

CIO' CHE VORREI

Il mondo migliore è come l'isola che non c'è.  Esiste ma nessuno sa dove sia. Neanche noi che vogliamo la pace.

Io ascolto Imagine ed entro nel surreale. In ciò che vorrei.

Poi la bolla di sapone si rompe e tutto torna com'è. 

Grazie John. Se puoi sentirli i nostri cuori sono tutti con te.

Viva la pace e la speranza.Grazie                                                  

  

 

La romanticità è

una parte del cuore

che ci porta all'oblio....

 

 

 

 

 

 

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AUGURI SCOMODI

Post n°72 pubblicato il 23 Dicembre 2011 da tech.l

L’aria natalizia ci rende allegri come bambini intenti a scartare i regali sotto l’albero, svolgiamo ogni anno una serie di rituali che ci aiutano a vivere meglio le feste e porgiamo gli auguri ai parenti e ai conoscenti. Ma esistono degli auspici speciali che rimbombano come i botti di Capodanno, stordiscono come qualche bicchiere di spumante di troppo e lasciano senza parole come una sorpresa inaspettata: sono gli auguri scomodi di Don Tonino Bello ma ora che ci avviciniamo al Natale riecheggiano soprattutto i suoi auguri, che appaiono scomodi, come lui stesso li definisce, perché provocano tutti coloro che vivono un’esistenza fondata sull’ambizione e la smania di successo, incuranti delle famiglie che intorno a loro sono costrette a fare i conti con la povertà e la sofferenza. Nonostante la preghiera sia stata scritta prima del 1993, anno della sua morte, le parole appaiono attuali e specchio di una società che sembra non sia migliorata.

Non obbedirei mai al mio dovere di vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire.

Non posso, infatti, sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla "routine" di calendario.

Mi lusinga, addirittura, l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora!

Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un'esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un povero marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa l'idolo della vostra vita; il sorpasso progetto dei vostri giorni: la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi tutte le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi cortocircuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunciano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio della fame.

I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere "una gran luce", dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.

I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge" scrutando l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l'unico modo per morire ricchi. Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza!!!

don Tonino Bello

 
 
 
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INFO


Un blog di: tech.l
Data di creazione: 24/04/2010
 

SOFFERENZA

 

Sto davanti al carro di carbone
Del mio lutto!
Ostile come un ragno
Mi striscia sopra il tempo.
Se cadono i miei capelli
La mia testa incanutisce come un campo
Su cui l’ultimo
Mietitore falcia.
Sonno oscura le mie ossa.
Nel sogno sono già morto
Erba cresce dal mio cranio,
Di terra nera fu la mia testa.

 

 

Non bisogna mai smettere di esplorare.
Al termine delle nostre esplorazioni arriveremo
nuovamente al punto di partenza.
E finalmente lo riconosceremo.
(T. S. Eliot)

C'è il silenzio del cielo prima del temporale,
delle foreste prima che si levi il vento,
del mare calmo della sera, di quelli che si amano,
della nostra anima,
poi c'è il silenzio che chiede soltanto
di essere ascoltato.

(Romano Battaglia)

 Assaporo ogni attimo

con l’ardore dell’ultimo istante,

e l’attimo diventa assoluto.

 

 

 

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te, 

sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei.

Quindi, vivi come credi.Fai cosa ti dice il cuore ... ciò che vuoi ...

una vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali.

Quindi: canta, ridi, balla, ama ...

e vivi intensamente

ogni momento della tua vita ...prima che cali il sipario

e l'opera finisca senza applausi.


Sono il mare che bagna la spiaggia dove approdono i sogni

e i miraggi diventano realtà.

Sono la pioggia che alimenta le rapide del cuore

e sprofonda nell'abisso dell'anima

Sono l'acqua che scivola leggera,

che disseta, che senti, che tocchi, che sfugge alla presa.....

sono goccia e sono ruscello

sono il fiume che da la vita

sono l'oceano...la libertà che travolge!

 

Sama'53

 


 

 

 

 

 
 

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