L'Essere e' qualcosa di impalpabile, evanescente...indecifrabile..imperscrutabile, contrariamente all' Esistere. Noi creature mortali continuiamo a fare come le tre scimmie..ignorando volutamente sia cio' che viene palesato...sia cio' che viene occultato...diventando cosi, alieni dell'Essere quanto dell'Esistere
PERCORSO DI UN ANIMA
« iuguri | neve vicino al mare » |
Post n°69 pubblicato il 23 Aprile 2010 da azimut_1
Ho vissuto la mia fame di avventura fin da bambino, sulle rive del grande fiume italiano; a stretto contatto con la natura, sia pure nell'ambiente rurale della bassa padana, ho scoperto la curiosità, la capacità di sognare. Nella mia fantasia i sabbioni del Po diventavano deserti, i pioppeti grandi foreste, e la linea azzurrina delle Prealpi Bresciane sull'orizzonte lontano, irraggiungibile, rappresentava per me il tetto del mondo. Un tronco portato dalla corrente diventava una nave per viaggiare e scoprire mari sconosciuti. Materializzavo nella realtà quotidiana, con la fantasia, le suggestioni di cui mi nutrivo leggendo quelli che consideravo i miei “vangeli”: le straordinarie avventure di Jack London, Melville, e tutti i grandi viaggiatori, esploratori e avventurieri della letteratura. La mia prima, grande avventura è stata attraversare a nuoto il Po, che ai miei occhi di ragazzino pareva un'impresa titanica. Poco importava se la riva emiliana e quella lombarda erano assolutamente identiche; tra loro c'era l'ostacolo e il pericolo, rappresentati dalla corrente, e in gioco la paura da vincere e l'apparentemente impossibile da superare. Sono state queste le premesse della mia vita”. Walter Bonatti ricordo. il profumo denso dell' argilla che dal naso scendeva fino allo stomaco come se fosse qualcosa da mangiare la sabbia fatta di pagliuzze d'oro dove noi bambini affondavamo le mani in un silenzioso gioco il lento fluire dell'acqua il suo moto uniforme senza litigi ne' gorgoglii le misteriose chiatte che procedevano sicure verso le loro colonne d'ercole ricordo I "baracchini" sulla riva dura e compatta con tavoli e lunghe panche di legno qui si riunivano le famiglie per il pranzo: gnocchi di semola, amboline fritte, salame ed un bicchiere di buon lambrusco per i grandi sopra di noi ritagli di cielo si facevano largo tra il baluginio giocoso delle foglie di pioppo pizzicate da un venticello impertinente ricordo un sentierino quasi sul bordo offriva alla vista quelle buffe tonde reti da pesca che si protendevano sull'acqua e i casottini verdi di legno dipinto tra salici ed arbusti dei pochi pescatori rimasti che ti salutavano con malinconico orgoglio ....solo ricordi |
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FIUME DELL'INFANZIA
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STRGA AL ROGO
LE STREGHE DI SALEM ERANO COSI' DEFINITE E MESSE AL ROGO PERCHE' PER FARE IL PANE USAVANO LA SEGALE CORNUTA IGNORANDONE GLI EFFETTI ALLUCINOGENI
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