L'Anonimo

DI NUOVO SULLE ASSI STRETTE

Ha dell’impresa, della vera impresa la sciata uscita nella giornata odierna, che è stata resa possibile dalla grandezza del mio mezzo a quattro ruote.

E si ragazzi, bisogna dare pane al pane, e vino al vino, perché uscire dal garage di casa con tutte le strade bianche e pensare di arrivare a San Giorgio per sciare, senza gomme da neve o catena, ha quasi del pensiero assurdo.

Il dubbio di riuscire ad arrivare mi si presenta subito a Montorio con la sua circonvallazione completamente imbiancata; credevo che le strade fossero pulite ed invece mi sbagliavo, e più salivo più le strade assomigliavano a piste da fondo.

Ma la mia Clio non accenna a nessuna incertezza, e con un bel passo continuo e costante mangia le salite e le curve senza nessuna sbavatura, e in discreta agilità arrivo a Velo in una situazione da villaggio Siberiano.

Tutto bianco tanto da non distinguere la strada, e è li che mi rendo conto che o arrivo a sciare o dovrò comunque aspettare i mezzi spargi sale per ritornare indietro. Ma la mia “francesina” non demorde e in leggera pattinata passa anche i muri più ripidi di Camposilvano. Questo merito senza dubbio del pilota, ma anche di sicuro di un motore non prepotente che eroga potenza con docilità e leggerezza.

Arrivo al parcheggio della pista che sono le 9,45, con circa una quindicina di macchine presenti, veramente poche.

Ma la giornata è fantastica con sole e cielo azzurro anche se la temperatura è decisamente sotto lo zero almeno per il momento.

La mia sciata si sviluppa nel più classico dei tragitti, San Giorgio, Pozza Morta, Podesteria, Creste, bivio Castelberto, Podesteria, Bocca di Selva e ritorno a San Giorgio.

Fino alla Pozza morta salgo in completa solitudine, mentre dalla Pozza Morta fino a Castelberto starò in compagnia con la Silvia, l’istruttrice di fitness. Passiamo dalle creste, che la neve è ancora immacolata e le nostre tracce sono le prime a segnar la.

Sul ritorno invece trovo a Podesteria il buon Orlandi con il quale scendo fino a Bocca di Selva, per percorrere poi il ritorno in solitaria.

Meritava oggi la sciata, della quale vi lascio una carrellata di scatti che potete vedere cliccando la foto sotto.