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LA VITA NEGATA

Post n°26 pubblicato il 21 Ottobre 2007 da illuminailcuore
 
Tag: verità

Sono concorde col concetto di libero arbitrio, il quale sostiene che la vita è anche il frutto delle nostre scelte buone o cattive. Tuttavia è anche vero che spesso la nostra vita dipende molto dalle opportunità che una società offre all'individuo. Una società corrotta farà in modo che questo individuo avrà meno probabilità e molte più difficoltà di inserirsi ed accedere ad una vita che si possa definire degna. Si tratta della questione de "LA VITA NEGATA": la vita negata è quella operata da una politica, o cmq da un potere assoluto o pseudo democratico che sia, che reprime la possibilità di vivere degnamente. Logicamente posso oppormi a questa repressione, ma sarà cmq una lotta che dovrò affrontare contro i negatori della vita. Poniamo il caso che in una società 8 siano i negatori e soltanto due gli uomini di buona volontà. Mi sembra chiaro che la bilancia tende tutta a favore dei primi e a sfavore dei secondi. In una società costituita dall'alta presenza di negatori della vita, va da se che tale negazione è entrata a far parte della mentalità. Possiamo ritrovare la radice di tale mentalità nel nichilismo. Si può riscontrare tuttavia anche la presenza del sadismo in varie forme esplicite ed implicite. Le forme subdole mi sembrano le peggiori. Ad esempio la new age nasconde una mentalità discriminatoria dietro un bizzarro concetto di amore. Nella new age sono ammessi tutti gli individui belli, sani, divini, capaci di autoguarirsi, mentre quelli incapaci o non aventi queste qualità vengono esclusi o emarginati. Mi sembra una dottrina che ha molto in comune con il nazismo. Il nazismo promuoveva una civiltà perfetta e antimoderna, fatta di ritorno alla vita agricola e rurale, ma anche fatta di individui sani,puri e ariani. Non c'è nulla di più pericoloso di una cattiva intenzione anscosta dietro una buona proposta. Il nazismo e le dottrine di certe correnti aberranti infatti, nel contempo promettono di realizzare una civiltà felice e sana, hanno in se intenzioni reali mostruose, discriminanti,violente e aberranti. Nel nazismo infatti tutti coloro che non rientravano in questa concezione venivano e andavano discriminati e alla fine eliminati secondo un preciso programma. Anche la mafia e la massoneria hanno filosofie utopistiche volte a inventare una civiltà umana felice secondo canoni di felicità dai quali però vengono esclusi e discriminati coloro che non hanno i potenziali requisiti. Ho ritrovato la stessa mentalità, ahimè, in molti gruppi cattolici dove vengono esclusi coloro che non hanno i requisiti "psicologici"o non rientrono in una sufficiente categoria di censo o classe sociale. Gruppi che sono nati proprio per assistere i poveri, per stargli vicino, in realtà li escludono dal loro circolo che finisce per essere costituito esclusivamente da persone con determinato censo e appartenenti ad una determinata categoria sociale. Mentalità che sono nate all'inizio del '900 secondo la mia analisi storica, non sono state affatto superate ma sopravvivono nei costumi della civiltà occidentale. Del resto la cosa non è così illogica se pensiamo che l'educazione genitoriale non può essere che un derivato di ciò che è accaduto in passato. Per scongiurare il ritorno di mentalità aberranti ed estremiste vi sarebbe una sola strada: quella della consapevolezza. Trovo molto impegno in questo senso nella volontà di raccontare gli orrori del passato, ma vi ritrovo anche un fondamentale errore. Si pensa che informare sull'olocausto così come è avvenuto nei fatti storici sia sufficiente. Nessuno tiene presente che le mentalità aberranti non si ripetono mai nello stesso modo, ma mutando radicalmente e conservando solo alcuni aspetti. Si tende cioè a voler scansare il nazismo e il fascismo guardando ai fatti  che li generarono in passato e alle modalità nelle quali si verificarono.Modalità molto lontane dalla realtà odierna. IL prblema fondamentale che nessuno osserva è infatti che la mentalità nazista e fascista ha fatto nel corso degli anni successivi alla guerra quello che definisco "un salto di qualità"adattandosi ai cambiamenti della società. Nell'era della post politica, del consumismo sfrenato, del laicismo esacerbato, dell'uomo oggettificato e mercificato, la mentalità nazista e fascista non ha più una dimensione politica. Le ideologie caratteristiche di queste dottrine del passato, che nel passato rientravano in una dimenzione meramente politica e totalitaria, si sono trasferite nella mentalità comune, o se vogliamo sono sopravissute al tramonto dei totalitarismi rimanendo nella mentalità e nei costumi sociali. Incontrando nuove dottrine di pensiero moderne, spirituali e/o laiche, hanno iniziato ad esserne inglobate. In quello che possiamo definire un vero fenomeno di sincretismo tra varie dottrine e filosofie sorte in tutto l'arco del '900 e, non soltanto in europa, ritroviamo un nuovo riproponimento di certe mentalità discriminanti che così mascherate sembrano irriconoscibili. Ad un occhio attento e profondo conoscitore di tali dottrine ciò però non sfugge. Ovviamente il benesere esistenziale della nostra civiltà è minato da tali dottrine aberranti. La fame nel mondo, la povertà, le iniquità, ecc non sono che l'effetto di queste mentalità su cui si basano le scelte politiche. Si trascurano i poveri infatti perchè si ha ancora il sogno imperialista, per cui si pensa a investire denaro in armamenti per non venire meno nella corsa imperialista a cui oggi si aggiungono nuovi paesi. L'imperialismo infatti non è affatto morto ma addirittura è entrato a far parte di luoghi e situazioni dove prima non esisteva. La globalizzazione è la nuova dittatura odierna. La globalizzazione che globalizza la mentalità del nuovo imperialismo economico il quale ha il difetto di calpestare i diritti umani, i costumi e le culture che non vi rientrano e lo stesso ambiente naturale che stiamo inquinando in nome del Dio denaro. Si tratta di una vera mentalità sempre più internazionale che in nome degli interessi si muove nalla direzione della più assurda negazione della vita. I fautori della vita si oppongono giustamente a questa mentalità negatrice. E' un opposizione più che doverosa. Sono esistite civiltà in passato la cui mentalità negatrice ha raggiunto il punto di non ritorno, e dopo questo punto non vi era più alcuna possibilità di recupero per evitare il declino. Basti pensare alla caduta dell'Impero Romano e di altre civiltà. Ma la posta in gioco in quel caso non era così alta come lo è oggi. Oggi infatti la crisi della nostra civiltà può portarsi appresso la stessa sopravvivenza del pianeta. Einstein diceva che se la terza guerra mondiale verrà combattuta con le bombe atomiche, la quarta sarà combattuta con la clava

 
 
 
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