Poco fa mi è capitato di assistere ad uno spettacolo a dir poco stupendo, di un piccolo passerotto che ha imparato a volare.
Non so come sia finito sul mio balcone, se ne stava immobile e spaurito in un angolo, Il primo pensiero è stato quello di aiutarlo, prenderlo tra le mani e lanciarlo nel vuoto, ma poi ho pensato che sarebbe stato più al sicuro lì dov’era e sono rientrata in casa. Dopo qualche minuto però, ho sentito un gran cinguettio e senza recare disturbo mi sono fermata ad osservare e ciò che ho visto è stato lo spettacolo più bello ed emozionante della mia vita.
Era arrivato in soccorso un passerotto, i due uccelli comunicavano cinguettando e quello più grande che io, ho immaginato fosse la madre, dal pavimento spiccava piccoli voli mentre, cinguettava come se stesse esortando il piccolo passerotto a seguirla,.
Il piccolo muoveva le ali, ma ahimè, non riusciva a fare nemmeno un piccolo balzello. Al che la madre si è allontanata emettendo richiami sempre più forti. Il passerotto, incoraggiato dal suo richiamo e dopo vari tentativi di volo andati a vuoto, ha spiccato il volo. Fatto! Il piccolo uccellino ha raggiunto l’albero sottostante, imparando così a volare; Dalla sua difficoltà questo piccolo animaletto ha fatto emergere tutte le sue potenzialità, che non solo l’hanno tirato fuori dai guai, ma l’hanno dotato di una nuova capacità ed, è così che mi è venuta in mente una frase letta tempo fa: “Quello che non mi uccide mi fortifica”
Nella capacità di non arrendersi come nel caso del piccolo passerotto, anch’io, come lui posso ancora sviluppare, far crescere e potenziare le sfide della vita.
Asia
Inviato da: Dovere_di_vivere
il 23/09/2021 alle 18:52
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il 26/05/2020 alle 18:26
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il 24/03/2019 alle 02:45