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LA TRUFFA DEI MONOPOLI DI STATO

Post n°51 pubblicato il 12 Aprile 2009 da Terra_Nostra
 
Foto di Terra_Nostra

Ricordate questo servizio di Striscia? tutto partì da diverse interrogazioni parlamentari , ultima quella di Teodoro Buontempo il 19/09/2007, e da un servizio del SECOLO XIX di Genova a firma dei giornalisti Menduni e Sansa.
Dopo due anni dalla legalizzazione delle slot machines ,esattamente nel 2007, e da un' inchiesta aperta dal PM Woodcock a Potenza (che vedeva coinvolti esponenti politici sia di centro destra che di centro sinistra insieme al figlio di mezza-sega Umberto di Savoia) il governo Prodi confemava la posizione di direttore generale dei Monopoli di Stato a Giorgio Tino, colui che non ha mai risposto nè ad interviste in merito nè ad interrogazioni parlamentari. c'è da puntualizzare che lo stesso Giorgio Tino era stato nominato dal precedente governo Berlusconi. Il 2007 è un anno fatidico per il centro sinistra e per Prodi che, in tutta buona volontà, minaccia risarcimenti per i 98 miliardi evasi SENZA ALCUN CONDONO. il 2007 è anche l'anno dell'inchiesta WHY NOT di De Magistris che corre parallela a quella di Woodcock. ma voi pensate che un Mastellino del Kaiser avesse la forza per far cadere un governo? Purtroppo i giochi a rischio (è proprio il caso di dire giochi) erano ben più alti. Si rischiava di scoperchiare una pentola in cui c'erano invischiati tutti. Nel frattempo si pensava a vendere ALITALIA ai francesi per 3 miliardi di euro. Se avessimo recuperato i 98 miliardi ci saremmo comprati tutte le linee aree e gli aeroporti d'europa. Ancora una volta i nostri rappresentanti hanno dimostrato di farsi i cazzi loro o di qualche lobby, tant'è che a maggio del 2008 i MONOPOLI stipulano una nuova convenzione con i concessionari di rete delle slot machines ed annullano le penali su mancati o ritardati pagamenti all'erario derivanti dall'incasso delle slot. L'articolo potete leggerlo qui "COLPO DI SPUGNA DELLO STATO"

Se cercate sui motori di ricerca : EVASIONE SLOT MACHINES, 98 MILIARDI EVASI, e vi fate un giretto in rete , scoprirete che sono tutti collusi.

IL GIOCO E' SICURO...MA SOLO PER LORO !

 

 

 
 
 

Le teorie del prof. Auriti in America le praticano dal 1991

Post n°49 pubblicato il 03 Aprile 2009 da Terra_Nostra
 

In un paese nel nord dello stato di New York, precisamente ad Ithaca, esiste dal 1991 uno tra i piu apprezzati e conosciuti esperimenti di moneta locale complementare.
Le monete complementari sono dei veri e propri soldi emessi da comunita locali con scopi e finalita' che dipendono dai specifici bisogni della comunita'.
Il comune denominatore sta nel fatto che queste monete vanno a supportare l'economia locale, in competizione alle grandi catene delle multinazionali che drenano grandi quantita di soldi alle aree in cui sono locate.
Il tutto associato ad uno sconto e quindi risparmio per il consumatore in termini di moneta nazionale.
Altra caratteristica molto importante e la loro emissione che non e' associata a debito e interessi, come avviene invece con le valute nazionali. Un'emissione che cerca in qualche modo di ripristinare la sovranita' popolare nell'emissione della moneta.
Nell'intervista Stephen Burke, come il Presidende delle Ithaca Hours, la moneta locale di Ithaca racconta come sono riusciti nel progetto HOURS , mettendo in evidenza sopratuttto gli scopi ,che sono appunto il sostenere leconomia locale, sostenere e valorizzare doti personali, sensibilizzare la comunita sui problemi monetari, stimolare le fratellanza nella comunita. Progetto di moneta complementare che si sta espandendo anche in Italia grazie al progetto SCEC e alla teoria del VALORE INDOTTO della MONETA del prof. Giacinto AURITI.

 
 
 

LO STATO SOTTO SPIRITO

Post n°48 pubblicato il 02 Aprile 2009 da Terra_Nostra

Abbiamo scoperto che il vero problema dell'aumento del consumo e dell'abuso di alcool sono i pubblici esercizi, ristoranti e pubs. La liberalizzazione di tali attività (grazie al decreto Bersani) ha permesso un consumo maggiore ed una diffusione capillare di nuovi Beoni su scala nazionale.
Oggi nel Pacchetto Sicurezza che tutti i comuni hanno recepito ,per il tramite delle Prefetture, si fa repressione nei confronti delle suddette attività con l'imposizione di orari di chiusura e di somministrazione . In nome di una moralità, che dovrebbe essere rappresentata dai nostri delegati in parlamento, si snaturano tradizioni e culture di un Paese latino come quello italiano e di una "Milano da bere" (come indicava una slogan). Oggi bisogna STEREOTIPIZZARSI alla cultura anglosassone ed al loro stile di movida.
La differenza, però, è metereologica, cronologica, legislativa e culturale.

Nei paesi anglosassoni la luce solare dura meno che da noi abbreviando i tempi di godimento di essa in compagnia di amici post-lavoro. Le temperature sono più rigide e pertanto durante la settimana se ne stanno rintanati in casa per poi recuperare nel week-end. Ora veniamo alla differenza più sostanziale, quella culturale/legislativa.

Se in un paese anglosassone decidi che il fine settimana vuoi riempirti di alcool sei libero di farlo ma sempre nel rispetto del prossimo (questa è la differenza culturale) e se vienibeccato a far danni oppure a guidare in stato di ebrezza, le conseguenze sono molto drastiche e pesanti.

Torniamo nel nostro Bel Paese
La luce solare e le temperature miti permettono di allungare i tempi di socializzazione sia post-lavoro che post-cena. Può capitare di incontrare qualcuno che abbia abusato di alcool e magari si sia fatto un cocktail di anfetamine, che la miccia per una rissa è bella che pronta. Negli ultimi anni questi abusi hanno causato delle vere e proprie guerriglie urbane tant'è che il governo italiano è corso ai ripari IMPONENDO il divieto di somministrazione ad ubriachi (già previsto nel regio testo di pubblica sicurezza T.U.L.P.S. del 1931) e l'orario di chiusura delle attività serali.

In questo modo si è cercato di arginare un'emergenza andando alla FONTE dell'alcool piuttosto che PUNIRE IN MANIERA ESEMPLARE gli ESAGITATI.
E' capitato che qualche barman ligio alle regole si sia rifiutato di versare da bere ad ubriachi con la coneguenza di essersi ritrovato dei danni fisici e materiali.
Sperando che la legge lo tutelasse, l'ingenuo barman ha denunciato l'avventore ubriaco che si è scontato una pena di qualche ora o al massimo un paio di giorni di arresto. Nei casi in cui i DENUNCIATI erano soggetti senza nulla da perdere della loro vita, si sono ripresentati nel locale per terminare l'OPERA DI DISTRUZIONE. Secondo quanto è previsto dalle norme, il gestore viene denunciato e la licenza viene ritirata (con conseguente chiusura dell'attività)per ordine pubblico  in quanto il locale è ricettacolo di pregiudicati.

A questo punto CHIEDIAMO:

PROIBIRE LA VENDITA DI ALCOOLICI E SUPERALCOOLICI NEI SUPERMERCATI IN QUANTO LE BOTTIGLIE SONO IN BELLA MOSTRA SUGLI SCAFFALI E NON C'E' LIMITE AL QUANTITATIVO DI ACQUISTO.

CREDIAMO, INOLTRE, CHE LE ORDINANZE E DELIBERE RESTRITTIVE PER LE ATTIVITA' E PER IL CITTADINO "SANO" , SIANO IL FALLIMENTO DI UNO STATO CHE NON E' PIU' IN GRADO DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI CON DELLE PENE CERTE ED ESEMPLARI.

 
 
 

IL GIUDA ITALIANO

Post n°47 pubblicato il 31 Marzo 2009 da Terra_Nostra
 

tratto da www.movimentozero.org

Chi rappresenta il vero GIUDA della politica italiana? Ma lui, il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi.
Draghi nasce a Roma nel 1947. Nel 1970 si laurea in Economia col massimo dei voti all'Università La Sapienza di Roma, relatore il professor Federico Caffè (vi consigliamo di leggere la nota). Nel 1976 ottiene il dottorato presso il MIT di Boston con Franco Modigliani. La sua carriera accademica è altrettanto brillante: insegna nelle università di Trento, Padova, Venezia e Firenze. A questi incarichi si aggiunge nel 1984 quello di direttore esecutivo della Banca Mondiale.
Nel 1991 lascia i precedenti incarichi per entrare nel Ministero del Tesoro in qualità di direttore generale. Il destino volle che l'anno successivo, il 1992, caduta l'Urss, cominciasse Tangentopoli.
I partiti di governo vengono spazzati via, e a Palazzo Chigi salgono "tecnici indipendenti": Amato ('92), Ciampi ('93), Dini ('95), Prodi ('96), tutti vicini ai grandi poteri finanziari internazionali. Obiettivo principale: lo smantellamento del patrimonio statale, Iri innanzi tutto, che faceva gola ai vari Goldman Sachs, Coopers, Morgan Stanley, Barclays...
Costoro nel giugno del '92 si erano riuniti sul panfilo Britannia al largo di Civitavecchia alla presenza dell'allora governatore della Banca d’Italia Ciampi e dello stesso Mario Draghi. Lì furono decisi i termini della svendita del Paese. Per rendere la cosa più facile furono conclusi accordi circa la svalutazione della lira, che si sarebbe aggirata intorno al 30%, quindi a condizioni di svendita fallimentare.
Pochi giorni dopo, casualmente, cade il governo Andreotti, l'ultimo della "prima repubblica", e inizia il primo governo "tecnico" Amato, il quale si affretta a trasformare in SpA le aziende di Stato: IRI, ENI, INA ed ENEL.
Complice anche il filantropo Soros che speculò sulla Lira facendoci uscire dallo SME, la stampa alimentò una campagna martellante per incutere il timore nel popolo italiano di “non entrare in Europa". Condizione essenziale per entrarvi era infatti diminuire l'enorme debito pubblico italiano, e per fare questo c'era solo una via: vendere massicciamente tutto il comparto industriale statale.
E qui entra in gioco Draghi, che nel 1993 diventa nientemeno che Presidente del Comitato Privatizzazioni. Insieme al governatore della Banca d'Italia Ciampi, negli Anni Novanta egli fa la parte del leone nel guidare la massiccia privatizzazione: insieme all'IRI vengono messi sul mercato l'ENI, l'ENEL, il Credito Italiano e la Banca Commerciale Italiana, la Telecom, la siderurgia di Stato, l'Italtel, e il comparto agro-alimentare composto da aziende come Buitoni, Invernizzi, Locatelli, Ferrarelle e altre.
Fu un autentico massacro. Draghi concluse dismissioni che fecero diminuire il debito pubblico di una quota irrisoria, dal 125% al 110% del Pil. In compenso il Paese ne uscì fortemente indebolito, e le conseguenze le paghiamo tuttora.
Nonostante questo - o forse proprio per questo - nel 2000 Ciampi, allora Presidente della Repubblica, lo nomina Cavaliere di Gran Croce. Ma le riconoscenze non finiscono qui: è significativo che la Goldman Sachs, che è stata la principale beneficiaria della svendita operata da Draghi, nel 2002 lo nomini vicepresidente per l'Europa.
Dal 2005 è storia recente: Draghi lascia la Goldman per accettare l'incarico di governatore della Banca d'Italia. Il che fa veramente rabbrividire: abbiamo come governatore della Banca centrale un uomo di fiducia di una banca privata americana.
L'elezione di Draghi a governatore rappresenta la conclusione della lunga battaglia politica cominciata nel 1992. Di fatto, il potere finanziario internazionale ha vinto. Oramai sono loro che comandano. Ma se è vero che il potere quando raggiunge l'apice non può far altro che cominciare a decadere, vogliamo pensare che ciò possa accadere sin da subito, ed essere proprio noi i portatori di una consapevolezza nuova.

Massimiliano Viviani

 
 
 

ORA SONO 16 REGIONI DOVE UTILIZZARE LO SCEC

Post n°46 pubblicato il 28 Marzo 2009 da Terra_Nostra

 

ABRUZZO *                       = 25
BASILICATA *                      = 1
CALABRIA                             = 99
CAMPANIA                            = 109
EMILIA ROMAGNA*             = 15
FRIULI VENEZIA GIULIA     = 32
LAZIO                                   = 106
LOMBARDIA                         = 25
MARCHE *                            = 4
PIEMONTE *                        = 2
PUGLIA *                             = 2
SICILIA                                = 57
TOSCANA                             = 217
TRENTINO *                         = 5
UMBRIA                                = 99
VENETO *                            = 161

 TOTALE AL 28/03/09        = 959 ATTIVITA'  (*) INDICA LE REGIONI APPENA ENTRATE NELL'ARCIPELAGO

Questo è l'elenco delle regioni ed il numero di attività al momento aderenti.
gli iscritti, tra soci ordinari e fruitori, ha superato le 12.000 unità.

Queste regioni stanno dando la possibilità ai loro associati di incrementare il loro potere d'acquisto, tutelare le proprie aziende e sperare in un futuro migliore per le loro famiglie. Tutto quello che gli economisti governativi stanno progettando, noi lo stiamo realizzando.
Molte aziende associate si stanno scambiando merci di identificazione geografica tipica utilizzando lo SCEC ed ottenendo quindi un risparmio economico.

Lo SCEC è visto, finora, in Abruzzo come un semplice utilizzo di un BUONO SCONTO avente sembianze di carte da gioco. Esso è il mezzo con il quale riusciremo ad attuare il progetto IL SAPORE DEL CUORE 
Nei prossimi mesi non crediamo sarà visto semplicemente come un semplice gioco di ...carte.

Ringraziamo tutti coloro che si stanno adoperando insieme a noi per la diffusione del progetto in Abruzzo.

 
 
 

I 10 COMANDAMENTI per SALVARE LE TUE TASCHE

Post n°45 pubblicato il 27 Marzo 2009 da Terra_Nostra

 
 
 

PERCHE' "NO" AL TRATTATO DI LISBONA

Post n°44 pubblicato il 24 Marzo 2009 da Terra_Nostra

"E’ la forma più assoluta di totalitarismo"
di Ida Magli – tratto da “Il Giornale”, 7 Giugno 2008

con la ratifica da parte del Parlamento italiano del cosiddetto Trattato di Lisbona, si porrà fine definitivamente all'esistenza delle Nazione Italia. E mano a mano si porrà fine all'esistenza di quasi tutte le altre nazioni in Europa. Non bisogna sorprendersi del silenzio che accompagna l'atto più importante che sia mai stato compiuto dal 1870 con il Regno d'Italia. È un silenzio che non è dovuto soltanto al volere dei governanti, ben sicuri fin dall'inizio dell'operazione “Unione europea“ che bisognava tenerne all'oscuro il più possibile i cittadini, ma anche alla obiettiva difficoltà per i giornalisti di fornire informazioni e tanto meno spiegazioni di un progetto che esula da qualsiasi concetto di «politica“.

Il Trattato di Lisbona è infatti una «visione del mondo» universale, una teologia dogmatica con le sue applicazioni pratiche, la forma più assoluta di totalitarismo che sia mai stata messa in atto. Come potrebbero i giornalisti istruire con poche parole milioni di persone sulla metafisica di Kant? Eppure c'è quasi tutto Kant, inclusa la sua proposta per la Pace Perpetua , nel progetto dell'Unione europea. Ma c'è anche molto Rousseau, molto Voltaire, molto Marx, con in più quello che Tremonti definisce «mercatismo»: l'assolutizzazione del mercato.
La falsificazione dei significati linguistici accompagna fin dall'inizio l'operazione europea: quello che viene firmato non è affatto un Trattato e non è neanche una «Costituzione», come era stato chiamato prima che i referendum popolari lo bocciassero. È la proclamazione di una religione universale, accompagnata in tutti i dettagli dagli strumenti coercitivi verso i popoli e verso le singole persone per realizzarla. È il passo fondamentale, dopo averlo costituito in Europa, per giungere alla meta prefissata: il governo mondiale.

Posso indicare in questo breve spazio soltanto alcuni degli strumenti preordinati:

A) Il sincretismo fra le varie religioni e fra i vari costumi culturali. Un sincretismo che verrà raggiunto con lo spostamento di milioni di persone e smussando tutte le differenze attraverso il «dialogo». Discendono da questa precisa volontà dei governanti le ondate immigratorie che stanno soffocando l'Europa d'occidente. Si tratta di decisioni di forza, prese a tavolino: se nasceranno reazioni o conflitti, come di fatto sono già nati, provvederanno le schedature biometriche, la polizia e il tribunale europeo a eliminarli.

B) Il governo concentrato in poche persone, quasi sconosciute ai cittadini, mentre diventano sempre più pleonastici i parlamenti nazionali. Il parlamento europeo, infatti, tanto perché nessuno possa obiettare in seguito che non aveva capito, è stato istituito fin dall'inizio privo di potere legislativo. Pura finzione al fine di gettare polvere negli occhi ai cittadini e tenere buoni con ricche poltrone i residui pretendenti al potere nell'impero fittizio.

C) Nella sua qualità di fase di passaggio verso il governo mondiale, l'Europa deve essere debolissima, come infatti sta diventando. Per ora qualcuno lo nota a proposito dell'economia e della ricerca (ricerca significa intelligenza), ma presto sarà chiaro a tutti l'impoverimento intellettuale e affettivo di popoli costretti a perdere la propria identità, la propria «forma» in ogni settore della vita. In Italia la perdita è più grave per il semplice motivo che gli italiani sono i più ricchi di creatività. Di fronte al vuoto di qualsiasi ideale e di qualsiasi futuro, i giovani si battono per quelli vecchi inesistenti, oppure «si annoiano». Vi si aggiungono con uguale impoverimento i milioni di immigrati, anch'essi sradicati dalla loro identità e gettati nel crogiolo della non-forma.

Si tratta di conseguenze ovvie, perseguite con ostinazione durante il passare degli anni sia dai fanatici credenti nella religione universale che da coloro che se ne servono per assolutizzare il proprio potere. Ci troviamo di fronte a quello che i poeti tedeschi individuavano chiaramente durante il nazismo come «il generale naufragio dello spirito». Seppellire le nazioni per paura del nazionalismo significa provocare di nuovo il generale naufragio dello spirito. Significa che alla fine Hitler ha vinto.

 
 
 

SERVITORI DELLO STATO..OCCULTO

Post n°43 pubblicato il 24 Marzo 2009 da Terra_Nostra

il sindaco D'ALFONSO ringrazia i FINANZIATORI del Ponte del Mare.

I MECENATI di tale opera sono costruttori, cementifici e banche che anzichè riversare i loro tributi per i profitti avuti in 5 anni , hanno DONATO un'opera INUTILE dal punto di vista della sua FUNZIONALITA' ma in compenso hanno dedotto le DONAZIONI dai loro utili per pagare meno tributi alla comunità.  

D'Alfonso ringrazia ancora i MECENATI, ascoltate e saprete chi sono.

D'Alfonso illustra i suoi 60 mesi di mandato esponendo cifre, numeri, PIL, come se fosse un'analista finanziario.

Dulcis in fundo:
D'Angelo (sindaco vicario dopo l'arresto di D'alfonso) dichiara
" I MUTUI SONO UN BENE PER LA CITTA' "
(quando non ce ne sono altri da pagare, ndr)

Questa locandina è la prova emblematica della commistione tra politica e finanza

Il sito della Fondazione Europaprossima vi attende per essere visitato.
La sezione degli Organi della Fondazione non è visibile per delibera del collegio dei fondatori.
Come mai? forse sapevano che tirava una brutta aria? che la magistratura stava indagando su di loro? o per non far vedere ai cittadini che i membri fondatori erano tutti gli uomini che hanno governato la città dal 2003 ad oggi?
TUTTI INQUISITI DALLA MAGISTRATURA

(tra i membri c'erano anche alti dirigenti di banca)

 
 
 

LA SOLUZIONE ALLA CRISI E' NON CREARE LA CRISI

Post n°42 pubblicato il 23 Marzo 2009 da Terra_Nostra

Testo tratto da www.simec.org

Prospettive per una Moneta di Proprietà del Popolo?

La risposta è veramente difficile. La situazione, con l'avvento della moneta unica europea e con il conseguente predominio della Banca Centrale Europea, è diventata molto più difficile. Occorrerebbe innanzitutto che della questione si impadroniscano gli organi di informazione in modo da fornire ai cittadini la più completa consapevolezza del problema, dalla maggior parte del tutto ignorata, e in secondo luogo che di una eventuale riproposta si rendano promotori istituzioni pubbliche, come potrebbero essere Comuni. Province. Regioni o Stato, i soli che potrebbero immettere nel mercato monete parallele all'Euro. 

A tal proposito vi proponiamo quanto segue per aver presente che il Professore Giacinto Auriti operava su DUE fronti:

-  Il PRIMO era di fare in modo che la moneta all'atto dell'emissione fosse del popolo, e non della banca come oggi è, già con la lira intraprese diverse iniziative, ricordiamo le più importanti: le denuncie per cinque reati a due governatori della banca d'Italia, Ciampi e Fazio e dei Disegni di Legge presentati al Senato nella XII legislatura Dis. Legge n. 1282 e nella XIII legislatura Dis. Legge N. 1889. Mentre nella fase pre-euro fece la - diffida alla BCE ad emettere l'euro –, visibile on-line sul sito www.simec.org, in ogni modo Auriti sapeva che è possibile l'attuazione della moneta di proprieà di popolo, solo quando la gran parte della popolazione arriva a conoscere come stanno le cose, quindi ogni iniziativa volta a diffondere il messaggio di Verità la intraprendeva, ricordiamo un convegno ormai storico, – Giustizia Monetaria – tenutosi a Guardiagrele il 13-09 02,  con tanti e autorevoli relatori, la sala era gremita, li si riproponeva un Disegno di Legge per l'euro di proprietà dei popoli europei e si stilava il Manifesto per la GIUSTIZIA MONETARIA una sintesi è visibile al seguente collegamento
http://www.maza.it/simec/testi/volantino.htm

- Il SECONDO fronte del prof. Auriti era proporre come difesa immediata alla grande usura, operata dalla banca centrale, un mezzo di pagamento alternativo, che circolasse parallela  alla moneta corrente, con la caratteristica di essere di proprietà del portatore, e non debito del portatore come oggi è l'euro, con il debutto del SIMEC ha dimostrato che questo può funzionare, quando la moneta è di PROPRIETA' del PORTATORE tutti i cittadini riescono a vivere in modo consono alle loro aspettative.
Questo breve documento serve a indicare la via da percorrere a tutte quelle persone che hanno un ruolo di rilievo nell'ambito sociale, politico, amministrativo ed economico, chi intraprenderà tale iniziativa, che è a favore del popolo dimostrerà di voler SERVIRE la collettività e quindi da meritare di essere sostenuto in ogni occasione che si presenta. Ci rivolgiamo a uomini di Buona Volontà, in modo particolare a chi si trova nei governi regionali, provinciali, o comunali, compreso associazioni di categoria come Confindustria, Confartiginato, Confcommercio, Confesercenti . . . Sindacati di categoria CISL, UIL, CGIL, UGL . . . Enti ed associazioni che hanno scopi benefici come ad esempio la Caritas, ecc .
Mentre gli enti locali, come i Comuni, potranno attivare un CODICE dei REDDITI SOCIALE per ogni residente, così da dare beni di proprietà del portatore, come era il SIMEC, a titolo di REDDITO di CITTADINAZA, specialmente a chi non lavora per vari motivi, come: età, invalidità, malattia, disoccupazione, ecc. 
Una volta raggiunto l’accordo tra le parti, l’ente preposto acquisterà al costo tipografico il  - bene di proprietà del portatore – e lo potrà usare anche come rimborso, anche parziale, del prelievo fiscale che ormai è giunto a livelli insopportabili.

In un testo definitivo ci sarà l'invito ad un dialogo tra le parti citate in precedenza, e fintanto che non si realizza l'euro di proprietà di popolo è bene adottare per un mezzo di pagamento alternativo alla moneta corrente.

Tra le prime andate in onda e le ultime  trasmissioni televisive di – MONETA al POPOLO –, condotte dal Prof. Giacinto Auriti, si evince che una soluzione  opportuna per il momento che attraversiamo è il SIMEC di carta filigranato in oro o argento, successivamente, appena la gente capisce che la moneta ha valore per una convenzione, la filigrana si può eliminare tornando a farlo solo di carta, riducendo i costi della stampa.
Ad Auriti stesso era stato posto il quesito: Il SIMEC, moneta mondiale ?  Il Professore rispondeva dicendo : " Anche se non si chiamerà SIMEC, necessariamente dovrà avere le sue caratteristiche: SENZA riserva e di PROPRIETA' del PORTATORE ".
Il mezzo di pagamento parallelo che si intenderà adottare dovrà essere fedele alla scuola auritiana.

Portiamo un esempio che vale  anche per altre categorie.
Alla Confindustria va proposta la soluzione per risolvere la gran parte dei problemi  delle aziende Italiane, che è l'attuazione della PROPRIETA' POPOLARE della MONETA, in modo che una volta acquisita questa nuova scuola monetaria, se d'accordo i modi per intervenire per il cambiamento non mancheranno, comunque  per l'immediato proponiamo l'integrazione dei salari con un mezzo di pagamento alternativo all'euro,  di PROPRIETA' del PORTATORE.
Mai come adesso è necessario  proporre ai soggetti interessati l'introduzione di mezzi di pagamenti paralleli alla moneta corrente, potranno essere dati in aggiunta agli stipendi, anche perché in periodi ricorrenti si torna a chiedere l' aumento salariale cosa non facile da ottenere e non conveniente a lungo termine, per il datore di lavoro aumentare la paga ha un costo e in paesi esteri extraeuropei il costo del lavoro è basso, se i lavoratori italiani diventano troppo cari le aziende si  sposteranno o faranno ricorso a manodopera di basso costo, così ci ritroveremo con persone valide escluse dal mondo del lavoro, e per giunta senza un salario, e per finire sul mercato avremo prodotti di qualità mediocre, ciò premesso evidenzia la necessita di intervenire nella direzione da noi indicata.

R.Carbone

 

 
 
 

VIVIAMO IN UN SISTEMA SOCIALISTA E NON LO SAPPIAMO

Post n°41 pubblicato il 22 Marzo 2009 da Terra_Nostra


1. Il diritto come strumento

Il diritto è uno strumento perché è il risultato di una attività creatrice dello spirito. Ogni attività umana è naturalmente e normalmente volta al soddisfacimento di un'esigenza. Ecco perché il diritto è un fenomeno
strettamente attinente all'attività pratica della vita sociale.
Poiché "strumento" significa oggetto che ha valore, non è possibile definire il diritto se non si precisa lo stesso concetto di valore.
Il valore è un rapporto tra fasi di tempo. Così, ad esempio, possiamo dire che una penna ha valore perché prevediamo lo scrivere. Quindi il valore è il rapporto necessario e funzionale (rispetto al conseguimento dello scopo edonistico) tra il momento della previsione e il momento previsto. Nella prima fase il valore è il giudizio di strumentalità che attiene all'oggetto; nella seconda fase il valore si realizza nel momento edonistico che attiene al soggetto.
2. La forma come elemento essenziale dello strumento giuridico
Una volta evidenziato che la realtà spirituale del diritto è un rapporto tra fasi di tempo, va messo in rilievo che la intersoggettività del tempo è resa possibile dalla forma del diritto.Le forme caratteristiche del diritto sono: la parola, il comportamento concludente, la pubblicità; ma vi possono essere anche altre forme, ad es.: la luce dei semafori o l'asfalto delle strisce pedonali: tutte manifestazioni di un
dover esser giuridico.
Possiamo quindi affermare che lo strumento del diritto è costituito da due elementi:
spazio e tempo. SPAZIO che è la materia con cui si manifesta, TEMPO(intersoggettivo) in cui si realizza la realtà spirituale della previsione normativa.
 
3. Il diritto sociale
Nel considerare la strumentalità del diritto occorre mettere in rilievo che esso è un bene con utilità condizionata dalla disponibilità di un altro bene: "il bene oggetto del diritto". Posto infatti che il diritto si realizza praticamente nella somma di due valori: tutela giuridica di un interesse ed interesse giuridicamente tutelato, va da sé che, venendo meno il contenuto economico del diritto, viene meno la sua stessa utilità. Su queste premesse si può comprendere cosa sia il c.d. "diritto sociale", in cui scopo della norma non è solamente quello formale di consentire la tutela giuridica, ma anche quello di attribuire al titolare il contenuto economico del diritto.
 
4. Implicazioni delle scelte filosofiche sulla scienza del diritto
due sono i fondamentali orientamenti filosofici che definiscono in modo antitetico la realtà fenomenica e la sua conoscenza: monismo e dualismo. 
Secondo lo schema del dualismo filosofico, l'oggetto è una entità autonoma dal soggetto.
Secondo la scelta del monismo hegeliano, la realtà è invece coincidente con l'idea della realtà: scompare qui la distinzione fra soggetto e oggetto, in quanto, l'”io” riduce la realtà all'idea della realtà. Di qui il termine di "idealismo" . A nostro avviso ci si accorge invece dell'insufficienza dell'idealismo hegeliano.
Quando, infatti, si fa coincidere l'oggetto col soggetto si ha la deformazione del giudizio di valore, perché scompare la distinzione tra momento strumentale, che attiene all'oggetto, e momento edonistico, che attiene al soggetto.
Si cade così nell'equivoco di "personificare lo strumento", perché lo si immagina capace di partecipare del momento edonistico del valore.
Si è realizzata su queste premesse nella struttura della società, una forma di cosiddetta piramide rovesciata. 
5. Società organica e soggettività strumentale. La c. d. piramide rovesciata
E' ovvio che non può parlarsi di piramide rovesciata se non si ha la preliminare definizione della piramide dritta.
I sociologi normalmente intendono per tale la c.d. società organica, in cui l'organo agisce in nome e per conto proprio ed altrui.
Con l'aforisma delle membra ribellatesi allo stomaco con danno di tutto il corpo, si sottolinea la circostanza che l'organo produce l'utilità tipica della sua attività funzionale, di cui godono
pariteticamente tutte le membra. Su tale premessa il concetto di società risulta dal collegamento circolare delle seguenti definizioni
Posto che:
a) l'organo
consiste nelle persone fisiche che esercitano la funzione;
b) funzione è l'attività posta in essere dall'organo per servire la collettività di
soci;
c) rapporto organico è quello per cui l'organo agisce in nome e per conto proprio e
d altrui;
la società consisterà nelle persone fisiche-legate dal rapporto organico. 

Secondo la tradizione romano-cristiana Societas sunt homines qui ibi sunt è la realistica e vivace espressione della scuola dei glossatori,contrapposta a questa definizione sta la società retta sul concetto di "piramide rovesciata" che ha il suo fondamento e presupposto logico nella società-soggettività strumentale espressa con le piú varie definizioni.
Poiché infatti non è concepibile uno strumento senza chi lo adoperi, la società strumentale, presuppone un’altra società con contenuto umano: la società strumentalizzante. Su queste premesse ci si spiega come alcuni fenomeni si siano manifestati contestualmente e come non a caso si siano verificate delle vere e proprie coincidenze storiche: stato costituzionale e massoneria, classe dominante estato socialista, società anonima o multinazionale e sindacato di maggioranza degli azionisti, partito politico e corrente di partito, ecc.
E ciò perché la massoneria è la società strumentalizzante lo stato costituzionale, la classe dominante è la società strumentalizzante lo stato socialista, il sindacato di maggioranza degli azionisti è la società strumentalizzante la società anonima o la multinazionale, la corrente è la società strumentalizzante il partito politico.
Per soggettività strumentale deve intendersi quella che nell'ordine gerarchico pone al primo posto lo strumento e al secondo posto la persona umana. La soggettività strumentale, ovverosia la personificazione dello strumento si verifica tutte le volte che la società è retta sullo strumento primario e personificato della norma: lo statuto sociale. Posta la distinzione tra società strumentalizzante e strumentale, ne discende quella di società strumentalizzata,che è la collettività dei soci. E la proprietà, che è apparentemente delle società strumentali, diventa sostanzialmente delle società strumentalizzanti perché queste hanno tutti i poteri di cui si costituisce il diritto di proprietà.
Ciò avviene nello stato socialista, in cui la proprietà di stato è sostanzialmente proprietà dei governanti; nello stato di diritto, in cui il dominio dello Stato è delle logge massoniche; nella società anonima in cui il complesso dei poteri costituenti il diritto di proprietà è del sindacato di maggioranza degli azionisti. L'aspetto piú pericoloso di questa patologia sociale sta nel fatto che ad essa corrisponde un sovvertimento dell'etica stessa della società.
La scienza del diritto deve acquistare consapevolezza del fatto che non è possibile godere dei beni per rappresentanza. Si può essere rappresentati in un negozio o in un atto giuridico, o nella amministrazione della proprietà, non nella "qualità" di proprietari, perché il momento edonistico è un fatto attinente esclusivamente alla persona umana. L’equivoco della soggettività strumentale, sorto tradizionalmente nella sovranità monetaria, oggi è stato esteso anche alle altre strutture sociali in una vera e propria forma epidemica di malattia culturale. Dire "strumento personificato” o "soggettività strumentale" è come dire che uno strumento possa essere capace di godere di un bene. Con questa strategia culturale le società strumentalizzanti si sono impadronite della volontà e della voce dei popoli. Siamo convinti che una scelta culturale è valida solo se nelle conclusioni coincide con il buon senso. Merita di governare un popolo solo chi lo ama, perché solo chi ama è disposto a servire. Solo chi non ama è disposto a servirsi anziché servire.Nella società strumentale con l'inversione dell'ordine gerarchico tra strumento normativo e persona umana si verifica l'inversione tra mezzo e fine e quindi il rovesciamento della piramide sociale, perché chi produce l'utilità è la collettività, chi ne gode è l'organo. L’individuo perde così la sua stessa capacità ad essere "soggetto di diritto" in quanto incapace di godere dell'utilità degli strumenti giuridici.
Nel 1964, Guido Calogero, noto pubblicista e politologo, ebbe a dire: "La democrazia è il massimo della garanzia della 'eticità' della legge perché commisurata al livello morale di ogni generazione in quanto espressione della volontà della maggioranza".se avessimo immaginato una società di dieci cannibali, di cui nove fossero magri e uno grasso, e se i nove cannibali magri avessero democraticamente stabilito con una legge di mangiareil decimo cannibale grasso, dal punto di vista democratico la legge doveva considerarsi giusta”; e se il decimo cannibale si fosse ribellato per non essere mangiato, di cosa lo si doveva accusare?.
Sentiamo il bisogno di fare queste precisazioni, perché un malinteso senso della democrazia, intesa come mero principio maggioritario, può deviare i giudizi di valore sui falsi binari della irrazionalità. Tutt'al piú il principio maggioritario può essere accettato come mera norma procedurale e strumentale, ma non  come parametro capace di determina re le scelte etiche.Quando si riduce l'etica a derivato dell'economia, non si può ammettere altro sacrificio che il sacrificio economico, spacciato sotto la parvenza di sacrificio etico. La giustificazione etica della proprietà del diritto romano, è riconducibile alle due fondamentali norme:
- settimo comandamento: non rubare;
- decimo comandamento: non desiderare la roba d'altri. 
Questa è la differenza che c'è tra la proprietà della tradizione romano-cristiana e la proprietà del capitalismo.Ed allora tutto ciò diventa una nuova religione, una religione impazzita. La religione del VITELLO D’ORO

 

tratto da " IL VALORE DEL DIRITTO " di Giacinto Auriti

 
 
 

GLI SCEC IN ABRUZZO

Post n°40 pubblicato il 20 Marzo 2009 da Terra_Nostra
 

logo arcipelago

Entra e trova dove spendere i buoni locali SCEC.
IN ABRUZZO

dove spendere

Entra per ricevere gli SCEC e, se vuoi, per usarli nella tua attività.

 

 
 
 

ASSEMBLEA ATTIVITA' PRODUTTIVE

Post n°39 pubblicato il 17 Marzo 2009 da Terra_Nostra

logo

Oggetto: RIUNIONE DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE DI ZONA

 

Caro Collega,

            Le nostre piccole imprese, le nostre intraprendenze ed i nostri investimenti hanno fatto in modo che in questa parte della città, in questo “territorio”, ci fosse ancora vita commerciale.    

            Ma purtroppo, la “superbia” , la “arroganza” e gli “interessi finanziari” di coloro che avrebbero dovuto rappresentarci ed amministrarci hanno causato un totale decadimento ed abbandono del nostro territorio.

            Decadimento sia sociale che commerciale e non saranno di certo dei nuovi lampioni o dei nuovi marciapiedi a risollevare la situazione, ma piuttosto il ripristino di regole commerciali.

            Aggiungiamo anche che il periodo storico economico non è favorevole ad agevolare i consumi e si ottiene una miscela di fattori totalmente negativa. 

            Alcuni nostri colleghi hanno già cessato la loro attività ormai stanchi di continuare a sacrificarsi e meritevoli di godersi un po’ di vita, altri sono in procinto di farlo, altri invece hanno osato intraprendere ma non hanno fatto i conti con la situazione economica né con l’arrivismo della classe politica.

            Noi siamo ancora relativamente giovani da non poterci permettere di ritirarci in pensione, abbiamo investito e dobbiamo raccogliere i nostri frutti per la nostra dignità ed il diritto ad una vita decorosa e serena.

            Solo uniti riusciremo a difendere i nostri interessi, solo uniti riusciremo a farci rispettare, solo uniti potremo portare avanti progetti, solo uniti riusciremo a far sentire la nostra voce, solo uniti riusciremo a difendere il nostro patrimonio.

            Quello che ti chiedo è un piccolo sacrificio di tempo da dedicare ad un incontro con altri colleghi Giovedì’ 19 marzo  alle ore 20,00 presso il BAR VESPUCCI in Via Vespucci n.105 a Pescara per illustrarti la nostra iniziativa di tutela.

            Ti ringraziAMO anticipatamente,

 

 
 
 

Perchè aderire a TERRANOSTRA/ARCIPELAGO SCEC ?

Post n°38 pubblicato il 15 Marzo 2009 da Terra_Nostra
 

Scec

Continuiamo la nostra opera di proselitismo elencandovi dei validi motivi per aderire all'iniziativa che Terra Nostra sta portando avanti con Arcipelago SCEC.

Come già dichiarato dal Presidente della Repubblica (NAPOLITANO) e dal Presidente della Camera (FINI), questa crisi sarà molto più dannosa e distruttiva, per l'integrità dei patrimoni delle famiglie, rispetto alle crisi precedenti. Una crisi causato da sistemi finanziari globali che stanno implodendo su sè stessi, sulla loro virtualità, come la Torre di Babele.

Noi vi diamo lo strumento e l'opportunità per mettersi al riparo o , quantomeno, subire meno danni possibili.

Il primo motivo per aderire è la GRATUITA' DELLA SOLIDARIETA'...
NON COSTA NULLA !!

SE HAI UN'ATTIVITA' TI CONVIENE ADERIRE PERCHE'
:

  • ENTRI IN UN SISTEMA ECONOMICO DI SCAMBI A CIRCUITO LOCALE
  • IL POSSESSORE (CONSUMATORE) DEGLI SCEC SCEGLIERA' DI SPENDERE DA TE PER SUA CONVENIENZA
  • FIDELIZZI, MANTIENI ED INCREMENTI I TUOI CLIENTI CHE ALTRIMENTI POTREBBERO SPENDERE NEI CENTRI COMMERCIALI
  • RIUTILIZZI GLI SCEC DEL TUO CLIENTE PER SPENDERLI DAI TUOI FORNITORI O DAI TUOI COLLEGHI COMMERCIANTI SENZA USARE GLI EURO
  • ACQUISISCI NUOVA CLIENTELA (POSSESSORE DI SCEC)

GLI SCEC PER IL COMMERCIANTE

SE SEI UN SEMPLICE CITTADINO, PENSIONATO, LAVORATORE INDETERMINATO O INTERINALE:

  • PUOI RISPARMIARE 100 € AL MESE USANDO GLI SCEC NEI NEGOZI ADERENTI
  • GLI €URO CHE AVRAI RISPARMIATO LI METTI NEL SALVADANAIO O LI UTILIZZI PER COMPRARE QUALCOS'ALTRO; IN QUESTO MODO RIUSCIRAI A RESPIRARE ECONOMICAMENTE ED INCREMENTARE IL TUO POTERE D'ACQUISTO.

GLI SCEC PER IL CITTADINO

IL TUTTO E' GRATIS, SIA L'ISCRIZIONE CHE L'ACCETTAZIONE DEGLI SCEC.

NON CI SI GUADAGNA SOLDI MA SOLTANTO LA...SALUTE ECONOMICA !

PER INFORMAZIONI PIU' DETTAGLIATE:
www.arcipelagoscec.org
oppure scrivi a terra.nostra@live.it
su facebook cerca Terra Nostra

 
 
 

SUL PIEDE DI GUERRA

Post n°37 pubblicato il 12 Marzo 2009 da Terra_Nostra

 

La Giunta uscente del Comune di Pescara sta continuando a deliberare e "ordinare" .
www.comune.pescara.it (leggete anche i nostri post precedenti)

Le ultime delibere sono ritenute dalla nostro movimento dei meri Colpi di Coda di chi sta per alzarsi dallo scranno e abbandonare definitivamente (almeno così ci auguriamo visto che dal pescarese ci si può aspettare di tutto, anche una riconferma di voto). Questi ultimi colpi della giunta sono indirizzati a fare in modo che chi la succederà si ritroverà delle delibere già approvate e degli uomini assunti con concorsi pilotati che appartengono ad una lobby partitica. Come sempre, scriviamo con cognizione di causa. Basta andare a leggere il sito del comune e le ultime delibere.

Nel mentre...non si formulano risposte a istanze presentate dai cittadini o da associazioni (come la nostra). Ricordiamo, documentato anche su questo blog nei post precedenti, che in data 15 gennaio 2009 presentammo istanza per ilripristino della viabilità di un quartiere di Pescara. I 60 giorni di tempo per la risposta del comune stanno per scadere ma non abbiamo ricevuto nè risposta, nè tanto meno abbiamo visto operare l'amministrazione in tal senso. Anzi, le uniche azioni sul piano viabilità sono state le creazioni di ulteriori rotatorie. Siamo d'accordo che le rotatorie snelliscono il traffico, ma se non si crea L'EMERGENZA traffico non c'è neanche bisogno di istituire tali rotatorie che a conti fatti, in bilancio, hanno dei costi.
Invertire un cartello di Senso Unico non  ha alcun costo ma risolve l'emergenza.

Non avendo ricevuto alcuna risposta alla nostra istanza ci vediamo costretti ed autorizzati a MOBILITARE TUTTE LE ATTIVITA' E LE RELATIVE FAMIGLIE  ,DANNEGGIATE DALL'ATTUALE PIANO TRAFFICO. IL TEMPO SCADRA' IL 15 MARZO.

Tornando sul discorso Concorsi in..corso, sempre dal sito del comune leggiamo l'ultimo bando pubblicato per Consulente per la Tutela Ambientale http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=147&idnews=1656

NOI SIAMO GIA' IN GRADO DI DIRVI CHI VINCERA' : il Dott. ANDREA OLIVA

Il perchè lo sappiamo? questa risposta la daremo alla magistratura qualora venissimo interpellati.

Memento Mori ..D'

 

 
 
 

MINCHIAAAA..TREMONTI AMMETTE L'ESISTENZA DEL SIGNORAGGIO

Post n°36 pubblicato il 09 Marzo 2009 da Terra_Nostra
 

CI CONSIDERATE ANCORA UTOPISTICI?

Tremonti (ministro dell'economia) ha ammesso al TG-1 che le cause del debito pubblico sono i debiti da signoraggio. Debiti che non esistono, basati su una moneta che non vale nulla perchè non ha riserva, non può essere convertita in nulla.
Tra le righe ha ammesso quello che andiamo profetizzando e cioe' :

"LA BANCA CENTRALE EUROPEA ci ha prestato, in cambio del nostro lavoro, del nostro tempo, dei nostri patrimoni..una moneta che non ha alcun valore se non il costo di stampa. Ci ha prestato dei pezzetti di carta dove c'è scritta una cifra che noi dovremmo pagare( 5,10,20,50,100,200,500 euro) che non e' il valore del pezzetto di carta nè una garanzia di conversione in oro. Dal 2002 i nostri politici hanno impegnato l'ITALIA e non potendo pagare debiti ci hanno venduti. Ora si sono accorti che i debiti non esistono e non sono esigibili..COSA SUCCEDERA'? INTANTO IN ABRUZZO L'ENI PRETENDE DI APRIRE NUOVI POZZI DI PETROLIO, COSI' OLTRE ALLA SOVRANITA' MONETARIA STIAMO PERDENDO LA SOVRANITA' TERRITORIALE."

E' IL MOMENTO DI AGIRE !!

P.S.

vuoi vedere che TREMONTI è un AURITIANO?
Preghiamo per lui affinchè non lo facciano fuori come successe a LINCOLN, KENNEDY, FEDERICO CAFFE', DUISENBERG. come a tutti quelli che combatterono il signoraggio.

 

 
 
 

SERVIZIO DEL TG-8 sul PROGETTO SCEC

Post n°35 pubblicato il 07 Marzo 2009 da Terra_Nostra

Intervista a PERLUIGI PAOLETTI presidente ARCIPELAGOSCEC

 

 

 
 
 

IL NUOVO PROIBIZIONISMO

Post n°34 pubblicato il 07 Marzo 2009 da Terra_Nostra
 

proibizionismo

Comune di Pescara Ordinanza n.121  del 06/03/2009 
 "Somministrazione Alcoolici"

 

Un'ordinanza giustificata dall'emergenza per la tutela dell'ordine pubblico.
D'un tratto i Pescaresi sono diventati incivili, ubriaconi e rissosi.

Tale ordinanza limita le attività dei pubblici esercizi e locali di intrattenimento nello svolgimento delle proprie funzioni.
Leggendo la suddetta ordinanza si evidenzia la volontà di fermare dei comportamenti incivili che non appartengono alla cultura di massa dei pescaresi o italiani, ma appartengono ad una cultura balcanica di etnia ROM.
La società pescarese sopporta da oltre 30 anni le comunità ROM di tipo stanziale (ormai residenziale) che non si sono mai integrate nel tessuto produttivo locale in quanto la loro cultura non prevede un lavoro, sopratutto onesto.
A queste comunità si sono aggiunte quelle di ultima generazione pervenute in Italia grazie al Trattato di Shengen e all'ingresso nella Comunità Europea di Stati Balcani.
Le loro culture incivili e le loro attività dedite all'illecito (spaccio, furto, accattonaggio) sono la causa principale della situazione di "emergenza".
NoN riteniamo giusto dover limitare tutte le attività con regolare licenza di somministrazione, sia esse pubblici esercizi che locali di intrattenimento o circoli, per colpire un fenomeno degenerativo della società attuale.
Aggiungiamo, inoltre, che la pubblica amministrazione ha concesso negli ultimi anni l'apertura di nuove attività di somministrazione applicando il D.L. 4 luglio 2006 n. 223 (decreto Bersani) in cui  all'Art. 3 abolisce:

a) l'iscrizione a registri abilitanti ovvero possesso di requisiti professionali soggettivi per l'esercizio di attività commerciali, fatti salvi quelli riguardanti la tutela della salute e la tutela igienico-sanitaria degli alimenti;

b) il rispetto di distanze minime obbligatorie tra attività commerciali appartenenti alla medesima tipologia di esercizio;

L'annullamento di tali regolamentazioni ha permesso il moltiplicarsi di esercizi di somministrazione bevande che per il Comune ha significato NUOVI CONTRIBUENTI.
Per i cittadini, invece, ha significato il proliferare di locali sotto casa gestiti, a volte, da personale non professionale.

In nome della liberalizzazione si sono commessi atti che hanno annullato leggi che tutelavano già la sicurezza e l'incolumità dei cittadini.
Si è annullato l'Art. 95 del T.U.L.P.S. (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza) promulgato nel 1931  che prevedeva il rapportodi esercizi per la somministrazione di alcoolici e superalcoolici in base al numero di abitanti.
Nello specifico, fino a qualche anno fa, il numero di licenze per la vendita di superalcoolici era in rapporto di 1/1000 cioè una licenza ogni mille abitanti.
Se Pescara ha una popolazione di 120.000 abitanti dovremmo avere soltanto 120 attività per la vendita di superalcoolici ed il controllo sarebbe più semplice.

Deduciamo che il problema della sicurezza non è nei modi e nei tempi della vendita di alcool ma nell'annullamento delle leggi sulla sicurezza.  

Suggeriamo inoltre che l'incivile problema dei contenitori di bevande (bottiglie, lattine) abbandonati per strada sia risolvibile,in gran parte, con l'installazione di cestini per rifiuti nelle zone ad alta frequentazione. (SPAGNA docet)

Per ciò che riguarda altre misure di tutela dell'ordine pubblico, l'ordinanza in oggetto fa riferimento al D.M. 5 agosto 2008 art.2 solo per ciò che concerne l'abuso di alcool.
Riteniamo che sia doveroso attuare tutto il contenuto dell'art.2 che prevede, inoltre, la lotta allo spaccio di droga, lotta all'accattonaggio, all'abusivismo commerciale.

Attuare tali misure significherebbe far conoscere la limitatezza di uomini e mezzi che dovrebbe tutelarci e allora tanto vale prendersela con i soliti e regolari gestori di locali.
Costa meno che mandare e detenere qualcuno in galera.

"si salvi chi può, NOI può"

 
 
 

IL PONTE SUL FIUME PESCARA

Post n°33 pubblicato il 05 Marzo 2009 da Terra_Nostra

il ponte

Liberamente ispirato al film "IL PONTE SUL FIUME KWAI"

Pescara 2009, l’Impero dell’ecumenico ILCIANO stava seguendo le sorti del suo acerrimo nemico Imperatore OTTAVIANO e volgeva al tramonto: dopo anni di soprusi, di affari speculativi e di introiti finanziari ai danni del territorio e dei cittadini,favoriti dal loro uomo di fiducia, LA FRATELLANZA VENERABILE decide sia giunto il momento di abbattere una grossa parte dei loro cospicui redditi.

Incaricano così il loro Uomo di Fiducia (ILCIANO) di emanare un EDITTO per la realizzazione di un’opera pubblica che appaia utile per la città ma che allo stesso tempo suggelli il loro dominio sul territorio a memoria dei posteri.
Quale opera avrebbe potuto meglio rappresentare questi discepoli del Dio DENARO se non un Ponte?

500 euro


L’imperatore chiama a raccolta i migliori ingegneri ed architetti ed i migliori muratori che esistano FUORI dal Regno affinché non si sappia quale sia il REALE costo dell’opera e forte della sua Autoritaria carica di Imperatore fa votare dal Consiglio dei suoi “sudditi” l’approvazione dell’opera.
Ma l’Imperatore attira a sé le ire di molti.
Dal Benzinaio al Pizzaiolo che si vedono bloccare le loro attività per la costruzione del ponte, per proseguire con le ire dei Barcaioli del fiume perché le loro vele non passano sotto il ponte. Infine arrivano le ire dei progettisti e muratori del Regno perché non saranno loro a realizzare l’opera e non potranno guadagnarsi degli Scudi.
Questo popolo incazzato si riunisce e decide che è giunto il momento di passare all’azione. Mentre i lavori avanzano un commando, guidato dai barcaioli, viene paracadutato in una zona abbandonata e tossica per la presenza di eternit ad  alcuni metri di marcia dal ponte, con il compito di raggiungerlo e farlo saltare in aria, e se possibile con esso l’Imperatore e i suoi sudditi, che dovrebbe inaugurarlo. Attraverso calcinacci e vetri rotti, tra eternit e Rom, il commando raggiunge il ponte in tempo utile, ma non conoscendo l'ora di arrivo del corteo, non può utilizzare le spolette a tempo. I cittadini ignari di ciò che sta per accadere transitano sul ponte per raggiungere l’altra sponda. Il commando blocca l’accesso alla rampa per non far salire più nessuno. Un anziano si trova quasi a metà Ponte. Tutto affaticato si ferma e scende dalla bicicletta ,dolorante al petto. Un suddito infiltrato tra i viandanti si accorge di ciò che sta per succedere e cerca di avvisare l’Imperatore e corre a disinnescare le spolette a tempo. Mentre sta per  arrivare al detonatore, uno dei commando lo blocca, ma l'allarme era già stato dato. Immediatamente inizia il fuoco incrociato dei sudditi e del commando. L’anziano rimasto sul ponte cerca invano di chiamare soccorsi perché sente che sta morendo. Nella guerriglia che si è creata, intanto, un suddito riesce ad estromettersi dallo scontro e va verso il detonatore, un uomo del commando lo raggiunge e lo uccide.Il suddito cade sul detonatore. L’anziano muore per infarto. Il ponte esplode in un gran boato. Brandelli di carne dell’anziano piovono dal cielo. Per la storia, l’attacco al ponte verrà ricordato come il barbaro assassinio di un umile cittadino ed i barcaioli verranno banditi dalla città. La VENERABILE FRATELLANZA è ancora viva.

 
 
 

LA REALTA' NASCOSTA (ancora per poco)

Post n°32 pubblicato il 04 Marzo 2009 da Terra_Nostra

arcipelago

Ormai ArcipelagoSCEC è una realtà che non si potrà nascondere ancora per molto con i risultati che sta raggiungendo.

10 ISOLE (regioni)
12.000 attività aderenti

sono il frutto di sacrifici, di tempo e di proselitismo che alcuni personaggi considerati "folli" hanno ottenuto. Nel 2008 la crescita di adesioni è stata esponenziale e gran parte di questi risultati è dovuta alla crisi economica. Perchè? Per il semplice fatto che ProgettoSCEC o meglio il progetto "SAPORE DEL CUORE" si basa sul consumo Locale, nel Territorio, in un circuito chiuso dove le produttività, la distibuzione ed i consumi avvengono all'interno della comunità locale ed i beni e servizi scambiati sono prodotti tipici locali.


IL TUTTO UTILIZZANDO UNA MONETA LOCALE GRATUITA.

scec
Cosa significa gratuita?
Significa che i membri della comunità o ISOLA hanno diritto,come associati, ad un quantitativo di cartonote (non banconote) con le quali acquistare tali beni e servizi.
Ovviamente essere abitanti dell'ISOLA non ha un costo di adesione o cittadinanza.
Vi immaginate se un individuo nasce in Italia e appena vien fuori dal grembo materno gli si chiede la quota di iscrizione allo stato italiano? Eppure è così, tantè che statisticamente chi nasce ha già sulle spalle un debito di 25.000 euro circa. Ma chi lo pretende questo debito? o meglio chi è il creditore?
Per il momento tralasciamo e torniamo con i piedi sulle Acque dell'ArcipelagoSCEC.

Tornando al POSSESSO GRATUITO delle cartonote, il problema del loro utilizzo si pone quando abbiamo bisogno di beni e servizi che non sono prodotti sul territorio di un'ISOLA dell'ARCIPELAGO. NO PROBLEM ! grazie alle PAGINE AUREE del sito www.scecservice.org possiamo reperire tali prodotti presso altre ISOLE utilizzando le nostre monete. Tutti coloro che accettano questa moneta per scambiare beni e servizi potranno a loro volta riutilizzarla all'interno dell'Arcipelago o della singola ISOLA.

Ma una domanda sorge spontanea (come diceva Lubrano): "
come farà il commerciante, l'agricoltore, l'artigiano o chiunque produca beni, a pagare con questa moneta prodotti essenziali come la benzina,il gasolio, l'energia elettrica, il gas, oppure gli oneri di tasse e tributi? "

Risposta: " VISTO CHE TALI PRODOTTI ESSENZIALI SONO PAGABILI SOLO CON MONETA CONVENZIONALE(come l'Euro, il dollaro) IN QUANTO,  LA COMUNITA' (sia essa EUROPEA o AMERICANA ecc.) HA OBBLIGATO LA SOCIETA' AD USARE LE LORO CARTONOTE, NOI USEREMO LE NOSTRE CARTONOTE (chiamate SCEC) IN PERCENTUALE AL PREZZO DI UN PRODOTTO E QUINDI PAGHEREMO PARTE IN EURO E PARTE IN SCEC.

Alla fine di questo bel discorsetto, chi è stato attento si accorge subito di una cosa:
Che la moneta (SCEC) ricevuta GRATIS , usandola nel circuito locale, gli ha permesso di risparmiare la moneta legale (SCEC) con la quale per convenzione si pagano ENERGIA, CARBURANTE, TRIBUTI, RATE MACCHINA, RATE MUTUO ecc.
Fermo restando che I PRODOTTI ENERGETICI NON SONO PIU' DELLA NOSTRA COMUNITA' (ITALIA) e non possiamo deciderne la moneta di pagamento, posto che le RATE DI MUTUO VANNO PAGATE ALLE BANCHE che accettano EURO, per i TRIBUTI andrebbe fatta una bella riflessione, cioè: "MA SE I TRIBUTI SERVONO PER PAGARE I SERVIZI DELLA COMUNITA' ,  VISTO CHE LA COMUNITA' SIAMO NOI PERCHE' NON PAGARE I NOSTRI TRIBUTI IN SCEC?" Noi aggiungiamo.."finchè siamo ancora in tempo". Infatti oggi le riscossioni tributi avvengono per tramite di gestori che non sono altro che banche. Ma allora ? Allora al lettore l'ardua sentenza.

Se dopo aver letto mi considerate folle , ebbene, vi dico che lo sono.
Solo i Folli sanno di non esserlo.

 

    Pescara lì, 04/03/2009

            Gianluca Monaco
(presidente associazione Terra Nostra)

 
 
 

Maastricht e la perdita della Sovranità Monetaria

Post n°31 pubblicato il 02 Marzo 2009 da Terra_Nostra

Trattato di Maastricht

Maastricht e la perdita della Sovranità Monetaria


Luglio 1981
L’autonomia della sovranità monetaria affidata alla privata Banca Centrale d’Italia è stata introdotta a partire dal luglio 1981, col divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro deciso dal Ministro del Tesoro Beniamo Andreatta con una semplice lettera all’allora Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi, in cui sollevava la Banca Centrale dall’obbligo di acquistare quei titoli di Stato che il Tesoro non riusciva a collocare altrove sul mercato.

17 Febbraio 1986
Giulio Andreotti come Ministro degli Esteri del Governo Craxi, firma l’Atto Unico Europeo (AUE).

7 Febbraio 1992

Giulio Andreotti come Presidente del Consiglio assieme al Ministro degli Esteri Gianni de Michelis (Membro dell’Aspen Institute) e il Ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore di Bankitalia) firmano il Trattato di Maastricht, il 7 febbraio 1992 per l’entrata nell’Unione Europea.
Così facendo, l’autonomia delle banche centrale stava entrando in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per effetto del Trattato (articolo 107).

Articolo 107 del Trattato di Maastricht
Nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal presente trattato e dallo Statuto del SEBC, né la BCE né una Banca centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai Governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari nonché i Governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti.


Gli Stati aderenti rinunciano alla sovranità monetaria nazionale per trasferirla con l’articolo 105 alla Banca Centrale Europea (BCE).

Articolo 105A del Trattato di Maastricht
1. La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
2. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l'approvazione delle BCE per quanto riguarda il volume del conio.


7 Febbraio 1992
Lo stesso giorno l’autonomia della Banca Centrale si è perfezionata con la legge 7.2.1992 numero 82 varata dal ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore della Banca d’Italia), che ha attribuito alla Banca d’Italia la facoltà di variare il tasso ufficiale di sconto senza doverlo più concordare con il Tesoro.

Modifiche costituzionali

Gli ultimi atti della costruzione europea, dall’Atto Unico Europeo (AUE) del 1986 al Trattato di Maastricht del 1992, all’entrata vera e propria nel 1999, hanno imposto una trasformazione strutturale, che ha modificato la nostra Costituzione, sovrapponendole degli impegni internazionali.
In particolare è stata approvata, senza che nessuno lo dicesse, una nuova costituzione economica, che svuotava diversi articoli della costituzione economica, che svuotava diversi articoli della Costituzione repubblicana e ne introduceva altri, cambiandoli radicalmente i poteri della Repubblica – per lo più cancellandoli – in materia di spesa, di Stato sociali, di proprietà pubblica delle imprese, di programmazione.

Sovranità monetaria oggi

Oggi la Sovranità Monetaria di circa 455 milioni di persone dell’Unione Europea è nelle mani di pochissime persone del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea (e dei veri controllori dei gruppi elitari ai quali appartengono):
- Il presidente Jean-Claude Trichet:
Membro del Club di Parigi, della Banca per i Regolamenti Internazionali, membro dell’Ordine nazionale della Legione d’Oro, già Governatore della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, ecc.;
- Il vicepresidente Lucas D. Papademos
Membro della Commissione Trilaterale e del Fondo Monetario;
- Tommaso Padoa-Schioppa (sostituito dall’attuale Lorenzo Bini Smaghi):
Membro dell’Aspen Institute, membro della Commissione Trilaterale, membro dei Bilderberg, ecc.)
- Ecc.

La BCE, con sede a Francoforte (è nelle mani di pochissimi banchieri) è la Banca Centrale che gestisce e controlla tutta l’emissione delle banconote in Europa.
I proprietari della BCE sono le seguenti Banche Centrali:

Banca Nazionale del Belgio (2,83%)
Banca centrale del Lussemburgo (0,17%)

Banca Nazionale della Danimarca (1,72%)
Banca d’Olanda (4,43%)

Banca Nazionale della Germania (23,40%) (BCE)
Banca Nazionale d'Austria (2,30%)

Banca della Grecia (2,16%)
Banca del Portogallo (2,01%)

Banca della Spagna (8,78%)
Banca di Finlandia (1,43%)

Banca della Francia (16,52%)
Banca Centrale di Svezia (2,66%)

Banca Centrale d’Irlanda (1,03%)
Banca d’Inghilterra (15,98%)

Banca d'Italia (14,57%)



Le Banche Centrali però sono quasi tutte banche private, perché controllate da banche commerciali, assicurazioni e/o fondazioni. Per esempio la nostra Bankitalia è una società privata con sede alle Cayman, controllata da i seguenti soci privati:

Gruppo Intesa (27,2%),
BNL (2,83%)

Gruppo San Paolo (17,23%)
Monte dei Paschi di Siena (2,50%)

Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo La Fondiaria (2%)

Gruppo Unicredito (10,97%)
Gruppo Premafin (2%)

Assicurazioni Generali (6,33%)
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)

INPS (5%)
RAS (1,33%)

Banca Carige (3,96%)
privati (5,65%)


La logica conseguenza è che la BCE è una banca privata!
Per tanto la Sovranità Monetaria in Europa è oggi nelle mani di un manipolo di banche private, e quindi è nelle mani dei pochissimi banchieri che controllano queste banche!

Fonte: "Il Potere del denaro svuota le democrazie", di Giano Accame, ed. Settimo Sigillo

 

 
 
 
 

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