Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Raccolta indifferenziata

Post n°899 pubblicato il 07 Ottobre 2019 da gianor1
 

Preambolo.
Possiedo tanti saggi che difficilmente riucirò a comprendere.
Sono sommerso da innumerevoli cd-rom che non potrò integrare o modificare.
Tanti i contesti naturali e ambientali che non potrò visitare.
Immaginazioni fantastiche che non potrò navigare
fisicamente.
Parecchie le fonti da individuare e consultare per le ricerche di aggiornamento o di studio.
Eccessivi e intensi surplus esauditi per appagare un'esteriorità esistenziale, una pulsione che riconduce sempre all'egoismo e alla superficialità materiale, a volte anche etica.
Deduzione.
Dovrei attuare una scelta, ma mai ho l'intrepidezza di attuarla.
Amore ipertrofico? Raccoglitore di oggetti in modo ossessivo per celare le indecisioni? Apprensione di libertà verso qualsiasi limitazione o condizione?
Inganno prometeico del sapere illimitato?
Presumo sia una forma di capitalismo delle passioni.
Accumulare oltre la misura utilizzabile e, quindi, inutilmente diviene una condotta insensata.
Dovrei attuare l'arte della scelta perchè la valutazione preferenziale rende gli oggetti pregiati.
Dovrei dedicarmi ad esercitare questa pratica che la nostra società contemporanea ha scordato e messo da parte.
Il modello a cui facciamo riferimento è la crescita economica.
Ma questa dilatazione abnorme porta ad un consumismo sfrenato.
Quindi prestazioni più autonome negli elettrodomestici e più velocità nell'utilizzo di internet, auto più performanti e veloci, abitazioni più grandi, abbigliamento se grifato meglio e il tutto cambia celermente e induce a rinnovare ogni comparto.
Sempre di più e in  modo scriteriato.
Nel nostro tempo e spazio contemporaneo sminuire i propri beni disutili, genera frustrazione.
Ed allora, inoppotunatamente ,ancora di più, sempre di più con sperpero di energie e denaro.
E il tempo?
Troppo poco per risolvere questa infausta discrasia.
Per sottolineare l'intervento armonico di questa ebdomada ho scelto la straordinaria immaginazione, l'astuzia arguta, la sorprendente musicalità e la tecnica imponente del pianista che dona una interpretazione assolutamente originale della melodia del Maestro lucchese.

                                               
Appendice esistenziale

Distinto internet provider segnalo pubblicamente la sua inopportunità. Lo spazio blog alienato come inoffensivo, è in realtà una essenza che produce assuefazione negli individui che la frequentano. Personalmente il mio incipit era dovuto al desiderio di conoscere, suscitando speranze e certezza di tenere le parole sotto controllo. Negli anni a seguire sono diventato dipendente cronico. Oramai l'esistenza effettiva è noiosa, superflua. Ho necessità di virtuale, di apparente, di fittizio. Ora vado ad immergermi nella lettura dei quotidiani italiani.

Commenti al Post:
elyrav
elyrav il 07/10/19 alle 08:35 via WEB
Eh sì si ha proprio la tendenza ad accumulare per poi magari non usare ciò che hai messo da parte. Spesso mi domando se abbiamo veramente bisogno di "tutto" o potremmo vivere anche con un pò meno. Secondo me si potrebbe imparare a consumare meno e gestirsi le poche cose che servono. Serena giornata
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:09 via WEB
Si può vivere con molto meno perchè tutte le cose che vale davvero la pena avere nella vita, come la generosità, la saggezza e gli affetti umani, non sono in vendita nei centri commerciali. Buon pomeriggio. Gian
 
   
elyrav
elyrav il 08/10/19 alle 08:12 via WEB
Concordo con te. Sto cambiando l'armadio di casa perchè l'altro si è rotto. Sono caduti i cassetti ed era irrecuperabile purtroppo. Questo è stato dovuto ad uno smontaggio e rimontaggio sbagliato dell'armadio anni fa. E sono costretta ad eliminare vestiti. Quelli macchiati, quelli che non metto da una vita e stanno nell'armadio a prendere polvere. Cercherò però di sentire se possono servire ad un'amica che fa la volontaria dell'Enpa. Come tappetino per qualche cagnolino. Come qualsiasi cosa possa servire. Vedremo. Con delle tovaglie le cui macchie non venivano più via ed una trapunta distrutta ho fatto una decina di tappetini per cani :) almeno non si butta. E' così brutto. Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 08/10/19 alle 15:07 via WEB
Ecco un modo e un comportamento intelligente per riciclare gli abiti dismessi o rovinati dal tempo. Davvero un'idea eccellente. Complimenti! Ore liete. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 09/10/19 alle 11:58 via WEB
Ci provo anche per l'inquinamento ... più si ricicla meno si inquina. Serena giornata :)
 
     
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 14:34 via WEB
Hai ben ragione, gentile Amica, l'obiettivo per tutti è l'economia circolare cioè l'uso di oggetti e il riuso dei materiali riciclabili, a cui viene data una seconda vita perchè sono considerati risorse e non rifiuti. Un processo virtuoso che aiuta la sostenibilità ambientale, riduce le emissioni di gas serra e con nuovi impianti può creare ricchezza e posti di lavoro. Un caro saluto. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 10/10/19 alle 08:35 via WEB
Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche. Serena giornata ...
 
     
gianor1
gianor1 il 10/10/19 alle 13:54 via WEB
Toro seduto è la dimostrazione di quanto la saggezza degli indiani d'America fossero in possesso. Buon pomeriggio. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 11/10/19 alle 11:42 via WEB
Concordo con te, sereno fine settimana
 
     
gianor1
gianor1 il 11/10/19 alle 20:27 via WEB
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 07/10/19 alle 09:08 via WEB
Buongiorno Prof. Non ci accontentiamo mai e più abbiamo meno caratteristiche morali sono con noi. Mary con affetto.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:11 via WEB
D'altra parte è difficile resistere all'idea che, se la felicità fosse davvero tutto ciò che conta, potremmo raggiungerla, nella stessa intensità ma in modo rapido ed economico, introducendo negli acquedotti una droga adatta allo scopo. Non credi? Ciao. Gian
 
aforismadamore
aforismadamore il 07/10/19 alle 09:40 via WEB
Personalmente sono favorevole alla decrescita felice e sono convinta che vale la pena battersi contro il consumismo e gli sprechi. Buon lavoro, caro Gian, Giulia:)
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:13 via WEB
Personalmente credo che la chiave per l'uscita dalla crisi attuale sia un riorientamento radicale del desiderio, oggi concentrato sui beni esclusivi e da indirizzare invece verso i beni non esclusivi. Buon pomeriggio. Gian
 
cometiamo
cometiamo il 07/10/19 alle 10:15 via WEB
Sono molto d'accordo con lei Pro. Gian,la società dei consumi diventa cosi anche la società dell’abbondanza e dello spreco. Buon lavoro. Paolo
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:15 via WEB
Dice M.P.Catone che i ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori. Ricordi? Ciao. Gian
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 07/10/19 alle 10:57 via WEB
Ma non ci creiamo troppi problemi suvvia che ne abbiamo già abbastanza.Buona giornata Gian:)
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:17 via WEB
Seguo in questo momento il pensiero di Galileo il quale afferma che dietro ogni problema c'è un'opportunità. Un caro abbraccio, gentile Amica. Gian
 
   
divinacreatura59
divinacreatura59 il 09/10/19 alle 18:46 via WEB
Io raccoglievo solo peluches ma mi sono stufata anche di quelli.Ora raccolgo amicizie valide e restringo sempre più lo spazio amici.Dicono che sia normale negli anni diventare molto selettivi.In effetti no ne risento,è un'evoluzione naturale.Buona serata caro Gian da Diana :)
 
     
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 21:32 via WEB
Hai ben ragione, gentile Diana, con il passare degli anni l’età si diventa esigente ma anche efficienti nel mettere in azione schermi di protezione. Lentamente crollano i timori, le insicurezze vengono meno ed impariamo a prenderci cura delle nostre priorità, a sapere "chi sì" e "chi no". Perché maturare è prima di tutto avere chiaro cosa meritiamo e lottare per averlo. Ti auguro una notte piena di sogni colorati. Gian
 
     
divinacreatura59
divinacreatura59 il 12/10/19 alle 01:20 via WEB
Le scelte avvengono più velocemente e si diventa più sicuri di sè.Può sembrare un po' crudele pensare chi sì e chi no ma sappiamo anche quali sono le nostre richieste e le nostre esigenze.Certo gioca molto la determinazione perchè molta gente spesso la trovo tentennante.Passavo per un saluto notturno essendo rientrata adesso e volendoti ringraziare del tuo passaggio e mi sono dilungata un attimo.Dolce notte Gian e a presto....Diana.
 
     
gianor1
gianor1 il 12/10/19 alle 10:11 via WEB
Nel mio spazio, gentilissima Diana, c'è sempre una poltrona comoda ed accogliente per la cortesia di chi entra. Quindi accomodati e dilungati quanto vuoi ed io ti ascolterò e leggerò ben volntieri. Ti saluto caramente, Gian
 
     
divinacreatura59
divinacreatura59 il 13/10/19 alle 11:27 via WEB
Quando ci si ama davvero e si ha molta empatia,il sogno è reale perchè lo si vive insieme all'unisono.Azzardo che sia più autentico della realtà,2 immaginazioni che viaggiano insieme.Esperienza vissuta.Ho un bel bagaglio di esperienze,non sono vissuta invano o per fare numero sulla terra;)Con affetto ti abbraccio caro Gian^_^ Ho voluto riportarti il mio commento a te nel mio blog,ritengo che ne valesse la pena per palesarti il mio pensiero.Alle volte penso di essere particolare nel mio fare ma sono molto istintiva e dagli amici mi posso permettere.Mi distendo un attimo per riposarmi,dal mio al tuo blog la strada ci sta;)Buona e santa ironia amico mio:)Un bacione!!
 
     
gianor1
gianor1 il 13/10/19 alle 12:53 via WEB
Le tue parole, come sempre, rendono facile la comprensione, la sensibilità che dimostri ha un grande valore umano: perchè prima del tuo scritto ti fai precedere dalla tua anima. E' una dote rara. Grazie! Un caro saluto. Gian
 
lascrivana
lascrivana il 07/10/19 alle 11:43 via WEB
Una volta per essere ricco bastava aver pieno il granaio, di cui non si buttava nulla tra l'altro;oggi siamo poveri e facciamo il 70 per cento di spazzatura differenziata. Economia zero. Buongiorno
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:21 via WEB
Gentile Interlocutrice creiamo il rischio di un effetto a catena distruttivo: esaurimento di energia, di acqua potabile, di alimenti base per soddisfare consumismi alimentari errati. Ho la memoria di nonna che dagli avanzi del pranzo sapeva fare un'ottima cena. Ora gli avanzi spesso si buttano. Buon pomeriggio.
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 07/10/19 alle 13:08 via WEB
Siamo oberati dalle cose che si ammonticchiano in ogni dove, anche se con parvenza di ordine. Il mio caso, quanto a riluttanza (e,direi, anche pigrizia fisica e mentale) a disfarmene , è quasi patologico. Conservo di tutto, per ricordo o con l'intenzione di voler ritrovare ogni cosa al momento in cui ne avessi bisogno, ma il risultato è che, poi, spesso, dimentico ciò che ho conservato. Operare scelte oculate per saggi "repulisti", richiede tempo e volontà ferrea e così si continua allo sfinimento. Senz'altro, è una situazione comune ,dovuta alla generale necessità,indotta,dell'acquisto esagerato e continuo di beni di consumo, di cui non si può più fare a meno. Dovremmo maggiormente vivere del qui ed ora, allontanare il più possibile il passato con le sue cianfrusaglie che ci soffocano e pensare meno, molto meno ad un futuro che, sicuramente, ammesso che ci sia, non avrà nessun bisogno di quegli ingombri obsoleti: tanto i ricordi, quelli che non si cancellano, sono archiviati dentro di noi. Comunque, a volte, anche il pensiero del troppo carico di cose inutili opprime. E... meno male che c'è sempre una musica a distrarci ed anche a rasserenarci, il meglio che può. Ciao,Gian, con un sorriso.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:32 via WEB
L'uso della maggior parte dei beni che questa società è in grado di offrire è nel fondamento del feed back sociale, fino ad attribuirsi un compito socievole, che lo rende simile al linguaggio. Infatti i beni non vengono acquistati solo per soddisfare dei bisogni, ma principalmente vengono utilizzati come indicatori di una determinata posizione sociale: in questo modo viene comunicata l’appartenenza ad una classe, viene designato uno status, viene espressa un’identità. In quest’ottica, la merce diventa uno strumento che veicola una molteplicità di messaggi, ma ognuno di essi deve entrare in relazione con gli altri per poter comunicare. Insieme formano un sistema di consumo, dotato di funzioni simboliche. Da solo, infatti, ogni messaggio non significa nulla, in quanto il suo valore dipende dall’insieme delle relazioni. E' questo simbolismo che detrmina il consumismo sfrenato senza senso. Cordialmente. Gian
 
cruelangels
cruelangels il 07/10/19 alle 13:34 via WEB
Buon lunedi. A chi si meraviglia delle piccole cose e le tiene strette nel cuore. Un sincero abbraccio, Cinzia ^_^
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 14:34 via WEB
Per questo l'esistenza è una continua scoperta di cose splendide. Buon pomeriggio. Gian
 
pokerinadepressa
pokerinadepressa il 07/10/19 alle 18:04 via WEB
Buona serata Gian caro !!!
 
monellaccio19
monellaccio19 il 07/10/19 alle 18:41 via WEB
Un'analisi precisa e puntuale, una lente di ingrandimento posta su "problema" che forse tale non è. Ho riflettuto un po' dopo aver letto il post e ribadisco un pensiero che mi ha subito paralizzato: "Se dalla mia casa, ora che i figli non ci sono e siam rimasti in due a viverci, facessimo sparire, spazzare e sgombrare, tutto ciò che non "ci serve più", non usiamo più, non tocchiamo più e non consideriamo più, la casa resterebbe quasi vuota". Pertanto, perché farlo? Il rischio è solo quello di comprare e consumare ancora per aggiungere sempre più roba? Prendiamo i libri per esempio: sai quanti libri sono in casa in attesa di essere aperti almeno una volta e quindi in attesa di essere letti? Proprio questa mattina, mia moglie nel rovistare in un armadio di mia figlia che vive da anni a Milano, ha trovato indumenti di cui aveva scordato l'esistenza e se mia figlia non ha portato via, significherà qualcosa o no? Poterei elencare decine e decine di oggetti indumenti, libri, oggetti personali vecchi di anni e anni fa, lettere scritte a mano di amici e amiche dei primi anni sessanta gelosamente conservate e toccate talvolta per ricordare momenti indimenticabili. Mobili pieni di vinile, utili al mio lavoro di un tempo, e ancora tanto che per elencare tutto, non basterebbe la prima pagina del tuo blog. Ebbene, hai ragione, il tuo ragionamento non fa una piega e presumo tu sia disposto ad annegare tra i flutti devastanti della roba che si accumula. Io da giovane ho stivato tutto e non mi pento: ho risparmiato la "legna" che potrà servirmi per scaldarmi da vecchio e quando un blog del kakkio, non mi impegnerà più come oggi. Scusami ma mi hai...provocato!!!! AhAhAhAhAhAhAh!!!!! Non butterò niente....non mi libererò di nulla! Buona serata Gian.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/10/19 alle 21:36 via WEB
Il tuo commento non fa una piega, anzi lo condivido nella parte che riguarda gli oggetti che hanno una valenza della memoria o anche dell'affezione. Quel che mi preoccupa è il consumismo della società attuale dove il disutile diventa materiale di consumo. Riconoscere la validità di necessità stimolate da pubblicità più o meno palesi e l' uniformazione di falsi valori morali ed etici, propensioni, egocentrismi, legami relazionali appaiono la pecularietà del periodo esistenziale in atto, così illogicamente degradato da uno sviluppo globale che è tutt’altro che una condivisione interculturale di valori basata sullo scambio fra popoli. In realtà è un processo di natura molto più economica che umana, che sembra paradossalmente unire ed allontanare il senso dell’altro, forse anche del diverso. Ci stiamo omogenizzando: l'irlandese e il greco divorano gli stessi hamburger di gomma paraffinica, un serbo o un creato e un canadese desiderano la stessa automobile come un statunitense o il medesimo smartphone. In definitiva, siamo sempre più vicini e sempre più lontani, in quanto essere incorniciati nello stesso quadro di senso distrugge quelle specifiche caratteristiche che non sono più il risultato di processi sani e collaterali di incontri interetnici dovuti a flussi migratori e contaminazioni culturali, sono invece la risultante di uno schiacciante e violento processo di uniformità che prevede la svalutazione del singolo e della sua unicità, a vantaggio di un collettivismo provvisto, paradossalmente, di scollamento fra i suoi elementi. Per ottenere la finalità della ricchezza poco interessa che la nostra società diventi una toilette, un ambiente malsano e deprivato, ad un clima che cambia velocemente in negativo. Serena nottata. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 08/10/19 alle 09:05 via WEB
Certo che il problema del consumismo senza ragione è un problema che dobbiamo risolvere. Buongiorno collegone. Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 08/10/19 alle 15:09 via WEB
Perdendo i valori morali si va vanti senza freni e spesso incosapevolmente verso la rovina. Ti saluto con cordialità. Gian
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 08/10/19 alle 10:11 via WEB
egregio gian,
difficilmente riempiremo il buco interiore che ci portiamo appresso con oggetti. c'è una grande confusione tra il bisogno vero e quello fasullo. non si mangia per fame, ma per la scansione oraria. non si acquistano abiti per vestirci ma per soddisfare sensazioni di nudità di altro tipo. il processo di presa di coscienza che il re è nudo è comunque iniziato, non credo saremo spettatori del cambiamento. da ultimo, elogio la lentezza, (e anche la noia): vi trovo ciò di cui ho reale necessità. cura, p
 
 
gianor1
gianor1 il 08/10/19 alle 16:48 via WEB
Una perseveranza sicura e accettabile, appare esistere nel solo cambiamento delle abitudini. La comprensione dei fenomeni di competizione e di status ad esempio,il valore d’uso che hanno assunto le merci, così come la diffusione delle mode e l’ostentazione dei beni, sono espressione di una precisa collocazione all’interno della piramide sociale. Andersen con la sua fiaba mi rammnenta che i mentitori della nostra società attuale sono coloro che senza meriti godono di popolarità e seguito da parte di folle deliranti e incompetenti. Ben afferma Russel (scusa, cito a memoria) che se mi si propone un fatto che è contrario alla mia etica, lo studierò con attenzione e non crederò alla sua evidenza almeno se questa non sia rilevante. Al contrario se mi sarà proposto un fatto favorevole alla mia indole l'accetterò anche se non ha una consistente evidenza. Bonora. Gian
Post scriptun
 
   
bluaquilegia
bluaquilegia il 10/10/19 alle 15:31 via WEB
egregio g,
l'appendice esistenziale non fa una piega. per quanto mi attiene, confesso al sommo provider, vuoto di mistica ma reso vivo da essere scriventi, di avere utilizzato il contenuto di certi blog per transitare talune notti discretamente difficili, del settembre terminato. per dovuta penitenza mi sono comprata Elogio dell'ombra di Borges e Grande trampoliere smarrito di Cravan. (formidabile l'alto tasso di autoironia).
 
     
gianor1
gianor1 il 10/10/19 alle 16:29 via WEB
Esimia blu,
sul transito di alcune narrazioni vado oltre, anche perchè la notte preferisco addormentarmi senza sotterfugi medicinali farmaterapici. Mistifichi la gioia con la penitenza? Sul Cravan teppista sradicato e geniale posso affermare che la sua ironia vaga celermente e con piacere sosta nella mia memoria. D'altronde si definiva il nipote di Oscar Wilde come non amarlo? Bonora-
 
     
bluaquilegia
bluaquilegia il 10/10/19 alle 16:42 via WEB
(e la lettura di Borges, una MERAVIGLIA).
 
     
gianor1
gianor1 il 10/10/19 alle 20:52 via WEB
Concordo...l'ascolterei nei momenti difficili che la vita presenta.
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 08/10/19 alle 10:41 via WEB
"Viviamo in una società malata e parte della malattia consiste nell'inconsapevolezza di essere malati. La nostra società ha troppi beni materiali da preservare, e valori come la libertà sono alla fine dell'elenco". E' una frase di Morrison che sondivido appieno. Tu che ne pensi? Ciao, Serena
 
 
gianor1
gianor1 il 08/10/19 alle 15:12 via WEB
Cra Serena, sono rimasto fuori dal coro. La ricerca della comodità, del benessere materiale, porterà la nostra società in un baratro definitivo. Non sappiamo più come alimentare il consumismo, mentre pian piano ci erodono la nostra individualità. Buon pomeriggio. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 08/10/19 alle 17:25 via WEB
La nostra è una società che sta diventando terribilmente egoista, dove i personalismi sono preminenti e il bene comune domenticato. Buona serata, caro Gian, Caterina
 
 
gianor1
gianor1 il 08/10/19 alle 21:02 via WEB
A pagarne le conseguenze sono soprattutto le nuove generazioni. Ma sono certo che i giovani hanno le armi efficaci per risolvere la discrasia. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 08/10/19 alle 18:51 via WEB
Si impara con l'esperienza a favorire le poche persone che sanno apprezzarci per quello che siamo...Buona serata, Prof. Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 08/10/19 alle 21:03 via WEB
Ma ne vale la pena attendere che gli anni ci portino quell'esperienza? Buona serata a te. Gian
 
veramore
veramore il 09/10/19 alle 08:59 via WEB
Ironia ma anche un fondo di verità nella tua appendice!!! Buon lavoro Prof., Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 14:36 via WEB
Più ironia. In fondo ho la speranza che la carta stampata abbia un sussulto di decenza e migliori le proprie opinioni che poi dovrebbero essere anche le nostre. Ciao. Gian
 
acquasalata111
acquasalata111 il 09/10/19 alle 09:12 via WEB
Wow un post che potrebbe essere commentato attraverso pagine e pagine di discussioni interessanti. Allora cerco di cogliere una parola e fermare la mia attenzione li': "Negli anni a seguire sono diventato dipendente cronico. Oramai l'esistenza effettiva è noiosa, superflua. Ho necessità di virtuale, di apparente, di fittizio". Una frase che potrebbe avere mille interpretazioni anche ironiche e divertenti. Eppure per quanto mi riguarda io vivo sia il virtuale che il reale come una unica esistenza, la mia e traggo sia dal reale che dal virtuale quel senso di piacere, quel gusto per imparare nuove cose, quel confrontarmi con persone a me sconosciute ma che sconosciute lo sono pure nel reale anche se di loro ne vedo il viso o l'espressione. Ma chi sono davvero?? quello non lo sapro' mai eppure tutte le persone "sconosciute" sanno regalare qualcosa di bello, di positivo e se accade nel reale o nel virtuale non ha importanza, loro danno sempre un tocco speciale alla mia vita. Non ritengo il virtuale fittizio o apparente se si sa cogliere gli aspetti giusti di questa dimensione che a volte si rivela piu' "vera" della realta' mentre la realta' e' spesso cosi apparente e fittizia da apparire disgustosa. Cosi viva il virtuale e il reale quando ai nostri occhi tutto rientra in una forma di armonia ed equilibrio. Un sorriso.
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 14:47 via WEB
La mia è semplice ricerca di ironia nei confronti della stampa che in questi ultimi decenni non si è mostrata all'altezza del suo compito: cioè difendere le opinioni varie dei lettori, dei cittadini in generale. Ma tu gentile Amica, poni un quesito davvero interessante. Mi viene in mente quel che affermava Socrate, che per evolversi è necessario confrontarsi e dialogare con i proprio simili e se è giusto dire che il piacere è strettamente legato alla sopravvivenza, poichè ogni nostra azione di primaria importanza è in diretto rapporto con il provare una sensazione di serenità e contentezza, non sarebbe meglio conciliare il piacere di sentirsi, di parlare,di scambiarsi informazioni, di vivere esperienze con i nostri simili, con il vedersi e ritrovarsi con essi davvero e non dietro il freddo schermo di un PC o di un smartphone?
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 09/10/19 alle 10:41 via WEB
La virtualità se usata nel modo giusto, cioè per conoscere e informarsi è utile anche nella vita di tutti i giorni (lavoro sport etc...). Buona giornata prof. Simone
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 14:49 via WEB
Guardando la realtà in cui viviamo, possiamo renderci conto come la tendenza cui ci stiamo avvicinando è quella appena tracciata, dato che a giocar a favore di ciò, vi sono anche la sedentarietà e la pigrizia che sempre di più scorrono nel sangue delle nuove generazioni. A sostenere la causa della “coltivazione di rapporti reali” vi sono le nostre “radici” ovvero i genitori, i nonni o addirittura i bisnonni. Persone semplici e genuine, che hanno vissuto intensamente ogni attimo della loro esistenza, crescendo e maturando con continuo e diretto confronto con altre persone, magari passeggiando per un largo vialone alberato o semplicemente seduti al tavolino del bar dove erano soliti incontrarsi. Ciao. Gian
 
coeurfragile
coeurfragile il 09/10/19 alle 10:56 via WEB
Les consommateurs modernes peuvent s'étiqueter avec cette formule : je suis = ce que j'ai et ce que je consomme. Bonjour, ami, professeur. Manon
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 14:51 via WEB
Ils courent pour acheter pour eux-mêmes ce qu'ils pensent vouloir ; en réalité, ce que le maître aime et désire. Bonsoir. Gian
 
cruelangels
cruelangels il 09/10/19 alle 12:59 via WEB
Buon giorno! "Una delle chiavi più importanti del successo è avere la forza di fare quello che andrebbe fatto, anche se non si ha voglia di farlo". Un caro abbraccio, Cinzia ^_^
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 14:53 via WEB
Qualsiasi avvenimento nella vita non ha alcun significato tranne quello che tu gli dai. Buon pomeriggio, cara Amica. Gian
 
shellydgl10
shellydgl10 il 09/10/19 alle 14:50 via WEB
Ciao Gian. Un sereno pomeriggio da Shelly
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 14:59 via WEB
Ciao Shelly. Tante ore liete anche a te. Ironicamente, Gian
 
foreverandever0
foreverandever0 il 09/10/19 alle 17:32 via WEB
Come sempre mi attrae la tua ironia. Buona serata. Simona
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 21:22 via WEB
E tu come sempre sei assai gentile e buona nei miei confronti. Grazie di cuore. Gian
 
cielochiuso1
cielochiuso1 il 09/10/19 alle 17:52 via WEB
Per farci consumare la pubblicità deve renderci insoddisfatti di ciò che abbiamo e desiderare ciò che non abbiamo, questo è l’ unico modo per alimentare il meccanismo del consumo. Ciao Prof. da Silvana
 
 
gianor1
gianor1 il 09/10/19 alle 21:23 via WEB
Un sacco di gente è così attirata da ciò che non può avere che non pensa nemmeno per un secondo se lo vuole davvero.Buona serata. Gian
 
guardianangel0
guardianangel0 il 10/10/19 alle 09:13 via WEB
Credo che bisognerebbe limitare i consumi all'essenziale per ottenere meno rifiuti e sprechi. Buongiorno, Greta
 
 
gianor1
gianor1 il 10/10/19 alle 13:55 via WEB
<i<Non solo limitare ma acquiastare quelli a chilometro zero. Buon pomeriggio. Gian
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 10/10/19 alle 10:58 via WEB
Ciao prof. Passaggio veloce per salutarti e augurarti buon lavoro. Mary
 
 
gianor1
gianor1 il 10/10/19 alle 13:56 via WEB
Sei cortese. Grazie. Ore liete anche a te. Gian
 
pokerinadepressa
pokerinadepressa il 10/10/19 alle 17:37 via WEB
Seminate nei bambini buone idee,perchè anche se oggi non le comprendono, un giorno fioriranno.
Buon pomeriggio Gian caro e felice sera
Floriana
 
 
gianor1
gianor1 il 10/10/19 alle 20:54 via WEB
Come scriveva Dante: "Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini". Che altro aggiungere? Ti saluto caramente e ti auguro una notte colma di sogni colorati. Gian
 
starseablu
starseablu il 11/10/19 alle 10:47 via WEB
Una società dei consumatori non può che essere una società dell’eccesso, del superfluo e dello scarto abbondante. Buongiorno Prof., Valentina
 
 
gianor1
gianor1 il 11/10/19 alle 20:23 via WEB
Consumiamo ogni giorno senza pensare, senza accorgerci che il consumo sta consumando noi e la sostanza del nostro desiderio. E’ una guerra silenziosa e la stiamo perdendo. Buona serata. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 12/10/19 alle 04:43 via WEB
Chi ha l’anima in tempesta, si prende per mano e si lascia abbracciare dal silenzio.Tutto il rumore tace, diventa musica.Buon fine settimana carissimo Gian______Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 12/10/19 alle 10:14 via WEB
Chi ti vuole bene davvero, non ha bisogno necessariamente di sentirti parlare. Ascolta anche il tuo silenzio. Con affetto. Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 12/10/19 alle 17:03 via WEB
Io ho deciso, compro l'essenziale! Basta consumismo sfrenato che poi va a finire nella raccolta differenziata! Pero' quello che non posso fare a meno sono le borse, ne ho tantissime e le video cassette (che non si usano piu') dove le butto??? Sono appassionata di film e ne ho piu' di 400..sono lì, negli scaffali e ogni tanto le spolvero, anche quello e' un lavoraccio...le lascer' in eredita' ma a chi? ai figli, si a loro perche' nipoti non ne ho. Buona serata carissimo amico *___*
 
 
gianor1
gianor1 il 12/10/19 alle 17:41 via WEB
Se me l'avessi chiesto avrei risposto le borse, ma anche le scarpe. Due accessori molto amati da voi donne! Le video cassette di film, di musica, di commedie non si buttano, non sono rifiuti, sono ricchezza. Ti saluto caramente. Gian @->-->-
 
   
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 13/10/19 alle 10:03 via WEB
Infatti non le butto, buona domenica prof. *__*
 
     
gianor1
gianor1 il 13/10/19 alle 10:36 via WEB
Se per caso ti venisse la voglia, quelle musicali te le acquisto io...Con amicizia. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 13/10/19 alle 05:17 via WEB
A volte credo di essere sola al mondo, altre volte ne ho la certezza...Ore liete per questa domenica caro Gian,un sincero abbraccio
Jolanda
 
 
gianor1
gianor1 il 13/10/19 alle 10:31 via WEB
Il silenzio è parte integrante del grande mistero della coscienza quando "urla" dentro l'anima.Con ancora tanto sonno. Gian
 
nina.monamour
nina.monamour il 13/10/19 alle 12:40 via WEB
Una piacevole Domenica Gian, un abbraccio (^_^)
 
 
gianor1
gianor1 il 13/10/19 alle 12:57 via WEB
Grazie di cuore perchè un atto di gentilezza come il tuo rende le ore più dolci. Sereno giorno del Signore anche a te. cara Interlocutrice. Gian
 
 
gianor1
gianor1 il 14/10/19 alle 00:22 via WEB
Il vivere contemaporaneo si dimostra saturo di merci, conduce inevitabilmente sempre più lontano da un acquisto connesso a esigenze primarie, il consumo è sempre più legato a bisogni affettivi estetici, di status e promozione della propria immagine. Il consumo è sempre più dettato da spinte interne di tipo emotivo e affettivo, legate a richieste di accettazione da parte delle persone vicine. Pertanto il bisogno è stato sostituito dalla maggiore fluidità del desiderio.
 
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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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