Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Guardare al futuro

Post n°926 pubblicato il 13 Aprile 2020 da gianor1
 

In questi giorni repleti di ambascia e tribolazione dobbiamo imprendere considerazioni e ragionamenti di ampia prospettiva, non immettendo nell'attualità degli accadimenti norme (soprattutto in via sensazionale), su un tempo a venire non confacente alle nostre immediate ed egoistiche aspettative.
E' in atto un certame che ci propone di andare oltre noi stessi per affinare le nostre competenze e priorità. Dobbiamo ragionare in modo collettivo, più noi meno io, in modo che l' agire personale sia di servizio alla comunità.
Non siamo isolati ma un tassello immesso in un equilibrio naturale che ha necessità di non essere incrinato in modo illimitato, in alternativa ne pagheremo un prezzo eccessivo e probabilmente irreparabile.
Dobbiamo mettere da parte ragionamenti personali ed egoistici e comprendere che facciamo parte di un sistema sociale e da un sistema ecologico che sono obbligati alla conservazione dei nostri valori.
Il virus che ci attanaglia è una realtà  che porta anche alla finalizzazione dei ragionamenti su esposti. Sarebbe un comportamento irrazionale da folle misconoscerlo.
Dovremo ripensare ogni azione, rendendo le occasioni di crescita per tutti, evitando che i più deboli siano i meno agevolati.
Questo tempo iniquo deve proiettarci verso un evoluzione giusta, equa della società, piuttosto che seguire le regole di un consumismo sfrenato che porta soltanto alla solitudine psicologica, priva di valori essenziali e dignitosi.
Probabilmente acquisteremo un atteggiamento più consapevole. Ci vorrà coraggio e prospettiva politica: poi torneremo a danzare insieme a dispetto di chi ci  voleva consumatori come monaci schiavi esclusivamente e tramite la rete telematica.

La traccia melodica è  un operazione di raffinato esito intellettuale, prima che musicale,
analogo sotto molti aspetti alle alliterazioni di Rossini, reso possibile, d'altronde, solo da un compositore di genesi classicista. Gli stilemi della musica romantica si presentano come depurati, oggettivati, e quindi trasgrediti. Non a caso la partitura accoglie numerose citazioni, da autori iper romantici, come Berlioz e Mendelssohn, o anti romantici, come Offenbach.

                                                
Appendice virale

Un detto assai popolare afferma che non tutti i mali vengono per nuocere: balle. Tranquilli, ne usciremo ma i vaticini da marchetta del “niente sarà più come prima". Dipende. Se arrivano gli eurobond tutto sarà come prima: ricchi premi e cotillon, giura il nostro vacillante presidente del consiglio. Se invece gli odiati nordisti europei dovessero sgambettarmi rifilandomi il Mes che affermo di conoscere come distinguevo le bidonate prese con Parmalat, la musica cambierà. Sarò più indebitato, più povero però ricco. Sentite infatti cosa ne pensava Goffredo Parise: "Povertà è godere di beni minimi, quali il cibo necessario e non superfluo. Povertà e necessità sono i mezzi pubblici, necessaria è la salute delle proprie gambe. Povertà è assaporare il pane, l'olio, il pomodoro, la pasta, il vino: i prodotti del nostro Paese". Sfrutto la vita monacale di oggi per rinfrescare la mente, tiro fuori le foto ingiallite per scoprire che un altro futuro è possibile. Un esempio d'alta antropologia applicata. Forse niente sarà come prima, di certo io non saro più quello di prima.

Commenti al Post:
pokerinadepressa
pokerinadepressa il 13/04/20 alle 01:42 via WEB
Caro Gian,ti auguro una serena pasquetta,non sarà come gli altri anni,ma spero con tanta salute e speranza in tempi migliori.
Con affetto,Floriana
 
 
gianor1
gianor1 il 13/04/20 alle 08:44 via WEB
La pazienza e la consapevolezza sono doti che in questo periodo dobbiamo mettere in risalto e realizzarle. Buondì. Gian
 
licsi35pe
licsi35pe il 13/04/20 alle 06:42 via WEB
Io condivido in toto quanto hai scritto, solo che non sono così ottimista. Viviamo una pestilenza di dimensioni planetarie eppure ci sono "ceppi virali umani" che non si preoccupano che di loro stessi(piccolo esempio: la grigliata sui tetti a Palemo) anzi, nemmeno di loro stessi. Di che parliamo? Di ignoranza? di menefreghismo? Politicamente osando, ci sarebbe bisogno di persone veramente responsabili e sicure di quanto loro compete, ancor più quando la situazione difficile lo pretende per il bene comune. Io spero davvero che, come tu ipotizzi, "torneremo a danzare insieme"...sarà un bel ritorno alla vita...e non mi farò , sognando in collettivo ed ironicamente non disdegnando,di venirti ad invitare per un giro di valzer viennese, promettendo salvi i tuoi piedi. ..;)). Buon lunedì di Pasqua, Gian...licia Il commento musicale: una "chicca" veramente l'ascolto del cigno di Saint Saens in questa rielaborazione pianistica...romanticismo stupendo, l'anima si perde in dolce abbandono. Sei diventato un eclettico selettore di musica incantatrice e con fini note recensive. Complimenti!!
 
 
gianor1
gianor1 il 13/04/20 alle 08:49 via WEB
C'è sempre qualche imbecille ed incosciente che non si rende conto di quale danno arrecca a se stesso ma anche ai familiari, agli amici e a tutta la comunità. Per questo ritengo che la responsabilità primaria in questo momento deve essere declinata a livello individuale, attraverso una serie di pratiche che in ragione della necessità precauzionale getti pesanti ombre sulla democrazia e sulle libertà. Eppure in questa fase la necessità di proteggerci vicendevolmente acquisisce priorità rispetto a tutte le paure, nella fiducia che proprio la democrazia e il rispetto dell’altro rappresentano, sul lungo termine, il primo e inderogabile principio della nostra società. Probabilmente vale in questo periodo un patto tacito tra i cittadini e le istituzioni governative e politiiche. Possiamo (E forse dobbiamo) tollerare una sospensione temporanea di alcune attività sociali, mentre altre devono essere garantite in maniera tutelata. Grazie di cuore per la buona considerazione che hai in me. Accetto volentieri un giro di valzer, ma molto lentom però! Abbi cura, gentile Amica. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 13/04/20 alle 07:03 via WEB
Forse il passo prima di essere felici è quello di imparare a volersi bene. Buona pasquetta.Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 13/04/20 alle 08:51 via WEB
Volersi bene è rispettare il prossimo e, se necessario, aiutarlo. Buondì. Gian
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 13/04/20 alle 07:34 via WEB
mi piacerebbe che avessi ragione. non hai idea di quanto mi piacerebbe. tuttavia non credo che ancora basti questa lezione, impartita anche ora. il falso bisogno di consumo è stato rimodulato ad hoc (ecco un piccolo esperimento: ti invito ad osservare gli stimoli pubblicitari che si sono già ri-aggiornati, su tutti i mezzi). c'è bisogno di un movimento di massa critica ancora più ampio. ti porto anche sul piatto delle discussione l'articolo 21 della costituzione che viene continuamente schiacciato e vilipeso, sbriciolando, di fatto, la libertà di espressione, inibendo la possibilità di creare pensiero critico capace di nuove visioni e, ovviamente, nuove soluzioni, sia scientifiche che sociali. il mainstream non è e non deve essere il letto comodo in cui trovare riposo, semplicemente perché non c'è tempo di riposo. abbi cura e buon lunedì. ps: piccolo dono pasquale...
di JORGE LUIS BORGES
La Leggenda
Abele e Caino s’incontrarono dopo la morte di Abele. Camminavano nel deserto e si riconobbero da lontano, perché erano ambedue molto alti. I fratelli sedettero in terra, accesero un fuoco e mangiarono. Tacevano, come fa la gente stanca quando declina il giorno. Nel cielo spuntava qualche stella, che non aveva ancora ricevuto il suo nome. Alla luce delle fiamme, Caino notò sulla fronte di Abele il segno della pietra e lasciando cadere il pane che stava per portare alla bocca chiese che gli fosse perdonato il suo delitto. Abele rispose: “Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo più: stiamo qui insieme come prima”. “Ora so che mi hai perdonato davvero” disse Caino “perché dimenticare è perdonare. Anche io cercherò di scordare”. Abele disse lentamente: “È così. Finché dura il rimorso dura la colpa”.
il brano è tratto dall'Elogio dell'Ombra.
 
 
gianor1
gianor1 il 13/04/20 alle 08:57 via WEB
L'odierno capitalismo, assai differente da quello descritto da Weber, Marx o Saint-Simon. rimane assai crudele ma tende ad essere meno omologante, avendo costituito una carica disfattista contro e soprattutto gli studi umanistici. Creando in questo modo un mercato di mercificazione a discapito dell' arbitrio individuale e quindi della libertà. Il potere economico ha costituito il mondo finanziario che porta ad un tecnicismo esasperato, diventando l'ideologia della ricchezza, del successo in cui la meritocrazia e la managerialità nel lavoro o l'incentivazione hanno il predominio sui rapporti personali e privati, ignorando sentimenti, creatività e relegandoli a meri elementi non essenziali. Si è così normalizzata una situazione mercantile e di profitto che discrimina volutamente personalità che possiedono radici culturali intense o forti legami sociali, perchè sarebbero consumatori raziocinanti e quindi difettivi per la gestione consumistica. La deduzione è oltremodo semplice: disciplinare la situazione economica, circoscriverla e soprattutto verificarla costantemente in modo da evitare ogni pensiero indipendente, o di dissenso. Insomma cittadini senza partecipazione critica. Siamo stati deprivati di valori, e riempiti, come oche all'ingrasso, di cose inutili, per innescare impressioni erronee, immagini codificate, desideri fasulli con sogni incentivanti all'acquisto e possesso sempre più spersonalizzante. Mi auguro che, nonostante il momento doloroso che stiamo attraversando, che il sistema economico abbia uno sviluppo ancorato al territorio e che diventi più consono all'essenzialità. E' l'unico modo per costruire una società più viva, un collettivo responsabile che possa raggiungere equità e consapevolezza nel rinnovamento umanistico. Il racconro del teologo degli atei, come Sciascia definì Borges, mi ha rammentato una bellissima frase di Giovanni, figlio di Vittorio Bachelet ucciso dalle brigate rosse:" “Preghiamo anche per coloro che hanno ucciso mio padre, perché sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta sempre la vita e mai la richiesta della morte". Grazie per il gradito dono: meglio della colomba o dell'uovo! Gian
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 13/04/20 alle 09:41 via WEB
Per fermare il coronavirus dovremo cambiare radicalmente quasi tutto quello che facciamo: come lavoriamo, facciamo esercizio fisico, socializziamo, facciamo shopping, gestiamo la nostra salute, educhiamo i nostri figli, ci prendiamo cura dei nostri familiari. Buona settimana. Serena
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 08:17 via WEB
Ciò che affermi può essere accettabile se gli accadimenti saranno circoscritti nel tempo con la speranza che non diven ti qualcosa di perenne. Buondì. Gian
 
aforismadamore
aforismadamore il 13/04/20 alle 10:51 via WEB
Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare.(Ben Herbster)
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 08:20 via WEB
Mi chiedo che differenziale ci può essere! Magari me lo sono domandato molte volte se ciò che sono adesso è veramente quello che sento di essere dentro.
 
georgiasensi
georgiasensi il 13/04/20 alle 12:26 via WEB
Quando l’epidemia del nuovo coronavirus sarà domata la nostra quotidianità non sarà più la stessa. Il giorno in cui riusciremo di casa, andremo a cena fuori, cammineremo nei parchi e torneremo a fare mille altre azioni che avevamo sempre dato per scontate, saremo diversi, cambiati da settimane di quarantena. Buona giornata, Georgia
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 08:23 via WEB
Le raccomandazioni della scienza, dal lavarsi le mani all’evitare assembramenti, probabilmente rimarranno impresse nella nostra mente per anni. Ma come sarà l’Italia dopo l’ondata di Covid-19? È difficile dirlo, anche se per azzardare una previsione è lecito dare uno sguardo alla Cina, là dove tutto è iniziato. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 13/04/20 alle 16:44 via WEB
Sempre educativo leggerti. Molto bella la musica. Caterina *__*
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 08:23 via WEB
Sei assai gentile. Grazie di cuore. Gian
 
woodenship
woodenship il 14/04/20 alle 03:35 via WEB
Li prendo sotto i migliori auspici,questi tuoi proponimenti, mio caro gianor.Del resto come non sottoscriverli?Ogni invito alla riflessione è sempre prezioso, soprattutto quando mirato ad indirizzare a mutare l'approccio del cittadino alla vita di ogni giorno. Un cittadino che,fino a ieri,non aveva pienezza del significato delle libertà che erano nelle sue possibilità. Ma che, con questo evento tanto violento ed improvviso,ha finito per averle messe indubbio, obbligato a ritrarsi in una quarantena stremante ed impoverente. Ed è proprio partendo dalla tua chiusa speranzosa, che dovremo iniziare a fare i conti con una fase di grande sconvolgimento economico che arriverà a condizionarci persino in quella politica che adesso ci appare promettente una socialità migliorata perchè più matura e solidale.........Un caro saluto per delle ore di sogni in letizia.........W.......
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 08:31 via WEB
Quali saranno le conseguenze di questa pandemia sulle nostre esistenze sarà condizionato dal risultato che si originerà una volta che tutto questo cesserà: ci sarà la paura di ritornare alla vita di prima o un’esplosione di voglia di normalità, come accade dopo la fine di una guerra? Potrebbe esserci un’esplosione di Pil. Se una pandemia assomiglia alla guerra, non si sa: la guerra quando finisce, è finita davvero, mentre una pandemia può avere una coda. Il rischio è che questo ritorno alla normalità sia meno rapido. Ma sembra che gli ingredienti ci siano per avere fiducia. Buondì. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 14/04/20 alle 08:04 via WEB
Grazie Dio per ogni giorno che ci doni! L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. Dal Salmo 32 Buongiorno nell'amore di Gesù
Dio ci benedica e ci protegga da questa pandemia.Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 08:33 via WEB
Però dice il proverbio popolare:" Aiutati che il ciel t'aiuta". Gentile Jole nelle difficoltà della vita è bene confidare a chi è in cielo, ma per risolvere i problemi è necessario darsi da fare animati da tanta buona volontà. Buondì. Gian
 
elyrav
elyrav il 14/04/20 alle 09:01 via WEB
Io su questa cosa ho le mie idee e non so quanto collimino con le tue. Sicuramente rispetto le distanze, come se quando potevo correre non avessi corso comunque da sola. Non so cosa succederà dopo ma ho brutte sensazioni. Serena giornata
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 14:06 via WEB
Gentile Amica è importante iniziare a ragionare non sul piano egoistico, ma accettando una prospettiva dove il collettivo sia privilegiato. Guara il futuro con speranza, sempre! Buon pomeriggio. Gian ^_^
 
   
elyrav
elyrav il 15/04/20 alle 08:31 via WEB
Il collettivo distanziato? A me il distanziamento sociale pesa. Non che amo la gente alla follia ma credo che l'essere umano alla fine sia un "animale sociale" ... non vivo bene queste cose. Come tutti. Forse è vero devo cambiare atteggiamento, anzichè paura speranza ... serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 15/04/20 alle 14:08 via WEB
A me piace di più "distamza personale" che appare più corretta anche da punto di vista sanitario. La paura è un bene perchè ci induce ad esprimere coraggio e quindi ad affrontare il futuro con maggiore determinazione. Hai ben ragione. Ore serene. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 16/04/20 alle 09:01 via WEB
Sì è meglio distanza personale sicuramente . Io la vivo malissimo forse per questo uso termini più "rudi" e meno addolcenti e poi la vivo come un'imposizione che per quanto ha senso è pesante. Però sicuramente è più corretto distanza personale. Però la paura ti fa vivere questi momenti con tristezza mentre se si restasse speranzosi si supererebbe meglio. Serena giornata :)
 
     
gianor1
gianor1 il 16/04/20 alle 14:21 via WEB
Non sei tu che usi termini 'duri" ma quelli che invece dovrebbero utilizzare una terminologia più consona alla grammatica. Parlo di politici, scienziati, giornalisti...Buon pomeriggio. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 17/04/20 alle 08:47 via WEB
Dante inorridirebbe :) ehehehe ma anche a leggere il mio italiano probabilmente ;) Serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 17/04/20 alle 13:04 via WEB
Non preoccupare il tuo italiano va benissimo, è ben comprensibile. Un caro abbraccio. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 14/04/20 alle 09:29 via WEB
Buongiorno collegone. Di certo sarebbe da incoscienti tornare a vivere in modo superficiale come prima. Bisogna rionsiderare le nostre priorità anche nei confronti del prossimo. Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 14:08 via WEB
Forse recupereremo dal basso i virtuosi concetti di solidarietà e di socialità e il prenderci cura degli altri che neoliberalismi, nuove tecnologie e populismi e bullismi politici ci avevano invece fatto dimenticare. Gian
 
lunetta_08
lunetta_08 il 14/04/20 alle 10:31 via WEB
Perfettamente d'accordo, caro Gian. Avere un comune sentire può portare grandi cambiamenti anche nel nostro approccio agli altri e all'ambiente. Spero che la lezione porti frutti, perchè questo momento di crescita spirituale non venga sprecato. Un abbraccio.
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 14:09 via WEB
Questa è l’occasione perfetta per imparare a disobbedire a quella vita in cui era obbligatorio sembrare felici e farlo vedere, in cui vigeva lo strapotere del visibile, l’assoluto della competizione. In cui dovevamo fare sempre meglio e ottenere sempre di più. Come stai? Abbicura di te e dei tuoi cari. Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 14/04/20 alle 11:12 via WEB
Io non so se ne usciremo consapevoli e migliori di prima, forse per noi di una certa eta' lo mettermo in atto, ma le nuove generazioni nate nel benessere e nel consumismo non so se lo avranno capito e se ce la faranno a cambiare in meglio! Colpa della societa', colpa della famiglia? Io me lo auguro, ma sono scettica prof...sicuramente ne usciremo con meno soldi e forse questo frenera' lo spendere scioccamente in cose frivole..meno cene e pranzi al ristorante, meno aperitivi e per i giovani sara' dura, molto dura..sbaglio?
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 14:13 via WEB
Questa stramaledetta epidemia ci ammonisce che l’attuale crisi sia una grande occasione di ripensamento e cambiamento: dei nostri stili di vita, dei modelli di lavoro e di impresa, del nostro modo di stare insieme e pensarci come comunità. Qualcuno si è spinto a dire che questo stop obbligato agli spostamenti, questa riduzione della velocità, o la razionalizzazione forzata dei consumi, fossero non solo inevitabili, ma anche auspicati per imporci in modo ancora più forte la riflessione sul senso e la sostenibilità del modello della globalizzazione, così come delle nostre pratiche quotidiane, oltre che sulla necessità di attuare dei cambiamenti per renderci più resilienti rispetto a difficoltà che possono arrivare da un momento all’altro. Non sbagli, E' un ragionamento correto e molto sensato come solo le Donne sanno fare. Grazie. Gian
 
phutura2
phutura2 il 14/04/20 alle 12:38 via WEB
Molto bello il post che condivido e coinvolgente il brano musicale. Lucia :)
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 14:14 via WEB
Sei molto fgentile e buona. Grazie di cuore. Gian
 
acquasalata111
acquasalata111 il 14/04/20 alle 13:56 via WEB
Vorrei tanto che tutto quello che dici si avveresse Gian, ci avvieremmo cosi verso un mondo nuovo, sano ed umano. Tuttavia ho i miei dubbi quando vedo e sento tante contraddizioni. Vedi proprio oggi mi e' capitato di leggere che mentre noi non possiamo muoverci da casa addirittura viene auspicato che forse dovremo rinunciare alle vacanze estive e sopratutto non potendo muoverci da una citta' all'altra da una regione all'altra per andare a trovare i nostri cari. Dunque non possiamo viaggiare e poi leggo invece che ancora in Sicilia sbarcano immigrati dall'Africa senza controllo senza tampone senza verifica se hanno o meno il virus ed invadono i piccoli comuni della sicilia creando alla fine una emergenza sanitaria. Insomma noi siamo agli arresti domiciliari eppure c'e' ancora chi puo' viaggiare, approdare lungo le nostre coste entrare senza "certificazione" ed aumentare la diffusione del virus?? Beh non va proprio allora!! Stiamo giocando??? o stiamo scherzando?? Ci sono troppe contraddizioni disuguaglianze e troppi errori fatti a sfavore del popolo italiano. Un sorriso triste.
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 14:27 via WEB
Gentile Interlocutrice, personalmente credo molto che questa epidemia, questo disagio sociale mi porterà a nuovi riti di comportamento. L'esistenza prima del covis-19 mi manca e sarei felicissimo di tornare ad uscire di casa, incontrare i colleghi, bighellonare con gli amici, seguire le novità teatrali o cinematografiche, riprendere ad andare in barca a vela o accompagnare la mia bimba a scuola; riprenderò i viaggi? Eseguirò tutto questo esattamente come prima? E’ possibile che quando tornerò alla normalità, mi renderò conto che mi mancheranno altrettanto alcune esperienze vissute in queste settimane, perché la lunga permanenza in questa situazione quasi monacale riscrive i presupposti del formarsi di nuove abitudini, creando, di fatto, una nuova condizione (lavoro da remoto, tempo con i familiari, scuola digitale, acquisti online, piattaforme streaming di video e formazione, servizi pubblici digitali che non avevamo mai utilizzato prima. Per quanto riguarda i migranti l'unica cosa che possiamo fare è richiedere che vengano predisposte misure che consentano la rapida indicazione di un porto sicuro per lo sbarco e la predisposizioni di protocolli atti ad evitare la diffusione della pandemia in corso. Un sorriso, non triste per favore. Il mio è col cuore. Gian
 
nina.monamour
nina.monamour il 14/04/20 alle 17:02 via WEB
Caro Gian, comprendo i tuoi molteplici impegni, hai tantissimi amici, per cui capita d scordarsi di qualcuno, i miei auguri spero che siano giunti e che siano stati di tuo gradimento. Mi auguro che tu abbia trascorso un sereno w.e. pasquale in pace, in armonia e colgo l'occasione per augurarti una serena nuova settimana.
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 17:26 via WEB
Sono perplesso...davvero non capisco!
 
plasmatica0
plasmatica0 il 14/04/20 alle 17:05 via WEB
Passo velocemente e leggo con interesse il tuo scritto. Come sempre ben redatto. Buona serata,Fulvia
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 17:29 via WEB
Nessuna divergenza? Qualche consiglio per scrivere meglio. Grazie.
 
nina.monamour
nina.monamour il 14/04/20 alle 17:08 via WEB
Ti chiedo scusa Gian, il commento non era per te, era per un caro amico, perdonami ma spero che tu abbia trascors ouna serena pasqua, bacioni.
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 17:28 via WEB
Ops per qualche minuto ho temuto di essere stato sgarbato. Ma ricordo bene che ti ho anche personalizzato gli auguri. Ciao. Gian
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 14/04/20 alle 17:20 via WEB
Uscire dal Covid-19 è una grande Risurrezione per l'umanità.Una lode e condivisione nell'egoismo e indifferenza è una grande Lectio Magistrali.Caro Gian,al tempo del virus c'è tanta esaltazione mediatica,ma poca profondità dell'essere...I maestri di evangelizzazione saranno i politici,gli economisti?
 
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 14/04/20 alle 17:23 via WEB
Ottima scelta musicale.Buona serata Gian:)
 
     
gabbiano642014
gabbiano642014 il 16/04/20 alle 16:03 via WEB
Schumann con una pianoforte a coda divino:)
 
     
gianor1
gianor1 il 17/04/20 alle 12:57 via WEB
Soprattutto in questo periodo ansioso ed incerto.
 
 
gianor1
gianor1 il 14/04/20 alle 17:36 via WEB
In questi giorni duri, dolorosi, i mantra del nuovo vangelo sono i comunicatori, virologi, marchette della scienza, opinionisti ferrati in ogni argomento, novelli Pico della Mirandola, platoniani e aristotelici frammentari che emettono parole come piume fra noi e chi le dice, a volte aprono a speranza e sogno a volte a paura e incubo. Siamo come monaci relegati e bombardati da informazioni spesso discordanti e contraddittorie. Viviamo in modo reale questa esperienza surreale. Personalmente non vedo in giro nè politici nè economisti degni del nome.
 
   
gabbiano642014
gabbiano642014 il 16/04/20 alle 16:07 via WEB
Gli scienziati guariscono, gli economisti e politici sistemano ,ma le persone semplici con le loro arti salvano il mondo.Una buona giornata Gian:)
 
     
gianor1
gianor1 il 17/04/20 alle 12:59 via WEB
Spero che gli Artisti ci salvino dagli scienziati che tali non solo, come dagli economisti e politici incopetenti e egoisti. Serene ore, caro e dolce Volatile candido. Gian *_*
 
neopensionata
neopensionata il 15/04/20 alle 03:13 via WEB
Il silenzio è il miglior amico della nostra solitudine. Non ci fa domande indiscrete. Ed a volte, senza che noi chiediamo nulla, ci regala le risposte che cercavamo da sempre.
Sereno mercoledì.Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 15/04/20 alle 14:05 via WEB
La più grande tragedia di questi tempi, non è nel clamore chiassoso dei cattivi, ma nel silenzio spaventoso delle persone oneste. (M.L.K.) Buon pomeriggio. Gian
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 15/04/20 alle 10:03 via WEB
In questi g giorni d'affanno e di ansietà cerco continuamente la tutela che mi protegga dallafragilità ma sono anche sempre meno disposta ad accettare quel margine d’errore, parte integrante della condizione umana che si presenta nella quotidianeità. Mary
 
 
gianor1
gianor1 il 15/04/20 alle 14:09 via WEB
Viviamo in un mondo in cui l’emergenza, o eventi che vengono definiti tale, sono sempre più frequenti. In parte perché spingiamo al limite ogni cosa che facciamo, creando degli sbilanciamenti della “naturalità“ praticamente ubiquitari dall’altra, perché la nostra percezione e accettazione del rischio si sta abbassando, contrariamente a quello che la razionalità suggerirebbe “più mi spingo al limite, più sono disposto a rischiareViviamo in un mondo in cui l’emergenza, o eventi che vengono definiti tale, sono sempre più frequenti. In parte perché spingiamo al limite ogni cosa che facciamo, creando degli sbilanciamenti della “naturalità“ praticamente ubiquitari dall’altra, perché la nostra percezione e accettazione del rischio si sta abbassando, contrariamente a quello che la razionalità suggerirebbe “più mi spingo al limite, più sono disposto a rischiare. Buon pomeriggio. Gian
 
Bluecobalto2
Bluecobalto2 il 15/04/20 alle 12:40 via WEB
Speriamo che tutto si attenui favorevolmente, e vi sia un cambiamento in positivo. Buongiorno Prof, Vittorio
 
 
gianor1
gianor1 il 15/04/20 alle 14:11 via WEB
La storia dell’uomo e della conquista della sua libertà, è passata per periodi bui, di guerre ed epidemie, ma la speranza che potessimo essere qualcosa di più di quel corpo, che così facilmente cominciava a imputridire o a cadere a pezzi sotto l’azione di malattie e di armi, ci ha permesso gradualmente di sviluppare una coscienza di noi e della nostra civiltà, di porci domande sul ruolo che avevamo o comunque avremmo voluto nel mondo. Buon pomeriggio. Gian
 
shooting.star
shooting.star il 15/04/20 alle 17:07 via WEB
Eh sì, dobbiamo cercare un tempo nuovo...Vincenza
 
 
gianor1
gianor1 il 16/04/20 alle 14:19 via WEB
Più che un tempo una diversa dimensione delle nostre priorità. Buon pomeriggio. Gian
 
cuoresereno
cuoresereno il 15/04/20 alle 18:33 via WEB
La sera vengo catturata dalla situazione. Perché succede che accendo la tele. E fatico a distrarmi per che la visione è fatta da facce affaticate in collegamento e facce in collegamento dalla loro reclusione. Mezzi busti sfocati, appena fuori sincrono. In un coro di opinioni. Mi viene la malinconia mista a tanto dolore. Francesca
 
 
gianor1
gianor1 il 16/04/20 alle 14:18 via WEB
Credo che sia una sensazione che molti dinoi condividano. Purtroppo il giornalismo segue la notizia più importante ed è giusto che sia così. Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 16/04/20 alle 02:47 via WEB
La solitudine non è per tutti...bisogna amarla o essere abbastanza forti. Un saluto,bye Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 16/04/20 alle 14:26 via WEB
Il frammento dolce del vivere da soli è la libertà: non esiste alcun controllo, disturbo o ingerenza dall'esterno e nessuno può rimproverarti se fai qualcosa di sbagliato. Buon pomeriggio. Gian
 
starseablu
starseablu il 16/04/20 alle 09:17 via WEB
Imparerò a badare a me e imparerò a sopravivermi. L'ho letto da qualche parte e mi è piaciuta. Buongiorno Prof., Valentina
 
 
gianor1
gianor1 il 16/04/20 alle 14:23 via WEB
Sei leggermente egoista; a meno che pensare a se stessi non voglia dire anche avere riguardi per il prossimo. Cara amica, da questa situazione ne usciremo solo se ci sarà collaborazione e solidarietà. Ciao. Gian
 
amazingsara
amazingsara il 16/04/20 alle 09:28 via WEB
<Sono convinto che anche nell’ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino>. (Giacomo Leopardi). Donatella
 
 
gianor1
gianor1 il 16/04/20 alle 14:24 via WEB
Parole sagge. Nei momenti difficile dolorosi è necessario, però, avere la massima considerazione agli accadimenti della,nostra esistenza. Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 17/04/20 alle 03:30 via WEB
Non serve a niente una porta chiusa: la tristezza non può uscire e l'allegria non può entrare (Luis Sepulveda)
Un caro saluto con amicizia affettuosa. Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 17/04/20 alle 13:03 via WEB
Se una porta che ci ha dato felicità si chiude, mia cara e dolce Jole, spesso si dice che se ne apre un’altra, ma non sempre possiamo vederla perché passiamo gran parte del tempo lamentandoci di quella che non si può aprire più, della quale non possediamo più le chiavi. Ore serene. e grazie per la dolcissima lirica. Gian
 
several1
several1 il 17/04/20 alle 09:31 via WEB
Ecco, ragioniamo davvero, per l'appunto ...
 
 
gianor1
gianor1 il 17/04/20 alle 13:11 via WEB
Soprattutto avendo la capacità di distinguere il vero dal falso...
 
guardianangel0
guardianangel0 il 17/04/20 alle 16:47 via WEB
La speranza è che gli uomini si distinguano nel saper ben usare l'intelletto, soprattutto in questo perido di corona virus. Greta
 
foreverandever0
foreverandever0 il 17/04/20 alle 17:18 via WEB
In una società che ci vuole tutti uguali, come fatti con lo stampino, essere se stessi non è facile e richiede molto coraggio, soprattutto oggi che la paura di perdere non solo la libertà ma anche la propria vita si fa pressante. Buona serata da Simona
 
neopensionata
neopensionata il 18/04/20 alle 05:14 via WEB
Non è la “diversità” che rende difficile la convivenza. È la paura, l’ignoranza, l’arroganza, la cattiveria, la diffidenza. La diversità, se c’è reciproco rispetto, è bella e positiva, perché incuriosisce, affascina ed arricchisce tutti. Ti auguro un sereno sabato con amicizia e affetto !!!!
 
 
gianor1
gianor1 il 18/04/20 alle 08:49 via WEB
Il problema di una maturazione della coscienza collettiva, adeguata alle nuove necessità e realtà implica un processo di crescita individuale ed una riflessione sul tema dell'identità, dell'alterità e sul possibile rapporto di integrazione tra questi due poli. Solo riconoscendo, analizzando e valorizzando le differenze e la complessità si impara a conoscere, accettare ed apprezzare l'altro e se stessi. Ore serene. Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 18/04/20 alle 10:10 via WEB
Buon week-end, amico Prof, Simone
 
 
gianor1
gianor1 il 19/04/20 alle 07:44 via WEB
Sereno giorno del Signore anche a te. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 18/04/20 alle 16:59 via WEB
Certamente il futuro non sarà come prima della pandemia. Dovremmo avere più consapevolezza e rispetto della natura.Bun fine di settimana. Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 19/04/20 alle 07:45 via WEB
Dici molto bene. Ma anche maggiore comprensione e solidarietà. Buonissima Domenica. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 18/04/20 alle 20:22 via WEB
Tu hai scritto parole di grande saggezza, Gian, ed io condivido tutto quanto. Non potrebbe che essere così. Posso solo replicare che questo momento cruciale che si è abbattuto come una valanga su tutti noi, secondo me, ha distrutto per sempre le nostre illusioni, ammesso che ancora ne avessimo da coltivare... Questa è la mia attuale impressione e questo mio stato d'animo non mi permette di pormi più troppe domande per ciò che sarà. "Si vive alla giorata come in tempo di guerra/ quando i progetti sembrano utopie/ e il vivere appartiene/ ad altre dimensioni./Così è più giusto, forse./S'annullano, in un fiato, le bugiarde illusioni/e il giorno brucia in fretta/senza lasciare tracce." E' una mia poesia pubblicata in una raccolta dell 1909,quando alludevo ad un diverso tipo di guerra, certo, ma che mi pare esprima in versi un concetto che, in me, si ripropone come attuale, anche se non vorrei definitivo.Avrei voluto ascoltare la tua musica.E' per tua volontà che non la si avverte più o dipende dal mio pc? Un cordialissimo saluto e tanta buona salute per te e per i tuoi.
 
 
gianor1
gianor1 il 19/04/20 alle 07:49 via WEB
Gentile Interlocutrice ,in presenza di una sventura così profonda, vivo compartecipando agli accadimenti, e condivido il dramma e anche la rabbia delle persone, ma soprattutto mi colpisce la loro possibilità di viverla, di resistere e di controllarla. La congenialità comprensiva è una componente imprenscindibile e straordinaria per armonizzarmi sulle situazioni ansiose che il mio prossimo sta attraversando, per identificarmi e capire effettivamente qual' è il vero significato dell'esistenza, ma anche affrontare una tragedia davvero troppo immane. Ho l'occasione per decentrarmi, per avere compassione nella condivisione dei dolori, dei problemi, degli stenti, ma più in generale accedendo all'accezione semantica dell'antica Grecia dei termini di sensibilità e di affezione. Per questo considero la compassione un palanchino indispensabile per originare trasformazioni, una possanza impalpabile e coesa, che unita alla potenzialità di accettare, apprezzare e interconnettere, rappresenta un fattore promozionale per creare collaborazione. Credo che l'ascolto dipende dal tuo computer. Il brano è questo. Buondì. Gian
 
   
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 19/04/20 alle 13:02 via WEB
Grazie: sei stato gentile a segnalarmi la tua musica. L'inserirò sul mio blog, a completamento della mia poesia. Spero non ti dispiaccia. Buona domenica serena.
 
     
gianor1
gianor1 il 19/04/20 alle 14:30 via WEB
Assolutamente no. Grazie per la considerazione. Buon pomeriggio. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 19/04/20 alle 00:36 via WEB
Mi chiedo dove mai avevo la testa! Correggo l'impossibile data: anno 2009. scusami...
 
 
gianor1
gianor1 il 19/04/20 alle 07:50 via WEB
Non ti dolere è un refuso normale. Io per esempio ad ogni inzio d'anno sbaglio sempre la nuova data...
 
neopensionata
neopensionata il 19/04/20 alle 02:02 via WEB
Una semplice sovrapposizione di complesse vibrazioni che prese singolarmente sono ininfluenti, ma che solo insieme riescono a creare questa magica opera d'arte che è la musica.
Con stima ed affetto.Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 19/04/20 alle 07:56 via WEB
Fra tutte le visioni artistiche, la musica e quella che amo maggiormente. Lei completa la parola quando questa non ha più dolcezza:è il linguaggio planetario per eccellenza di chi ama o soffre sul nostro pianeta (e che altro è la vita se non amore e dolore?) ci solleva dalla realtà grigia all'impero sterminato e luminoso dei sogni; ci dà il sentimento e la nostalgia dell'Infinito. Ottima scelta musicale. Buona Domenica. Gian
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/20 alle 19:04 via WEB
Se mancheremo di impegnarci in un programma di ripresa economica post-coronavirus trainato da una consapevolezza sociale e ambientale, imboccheremo inevitabilmente una strada molto peggiore della catastrofe provocata da questo nemico invisibile. Per difenderci dallo stesso, possiamo rinchiuderci nelle nostre case ma, se non riusciremo a dare risposte adeguate alle questioni globali in costante peggioramento, non avremo dove nasconderci da Madre Natura arrabbiata con noi e dalle masse degli arrabbiati di tutto il pianeta, consiglio di vedere questo video che farà scappare qualche lacrima, molto bello e veritiero, serena domenica serale Gian... https://youtu.be/xevBKV2FBms
 
 
gianor1
gianor1 il 19/04/20 alle 20:41 via WEB
All'inizio della pandemia quando mi è stato imposto il confinamento claustrale ho scritto brevi racconti, frasi dettate dall'improvvisazione e poi li ho affissi alle pareti dello studio. Come un promemoria per i giorni a venire. Piccoli notepaper che nella precedente quotidianeità davo per scontati. Interessi particolari, aromi gentili, sapori. Li volevo tutti davanti per proiettarmi verso il futuro. A tratti venivo accolto dalla nostalgia, come se non avessi concluso qualcosa d'importante. Sonoi stati necessari parecchi giorni perchè la mente mettesse in atto dei pensieri costruttivi. Mentre la scienza medica, la politica sono impegnate al miglioramento della res pubblica, personalmente sento l'obbligo di attuare la mia parte, occuppandomi della didattica pedagogica inerente ala professione che svolgo. Ho il convincimento che affievolendo gli accadimenti della vita avrò nuove prospettive e, perchè no, nuove riflessioni. In fondo la speranza deve essere sorretta anche dalla ragione. Gian
 
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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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