Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Tardo pomeriggio di questo tepente giorno di novembre: cammino lentamente sulla rena calda e soffice del Poetto con i piedi scalzi. Il vento col profumo del mio adorato mare s'intrufola tra i ricci dei capelli provocandomi un brivido, che come una coccola sale dalle gambe lungo la schiena fino alla nuca, e mi fa sentire spensierato e vivo. Le onde alte non celano i colori tenui che prefigurano il vespro con le nebule che giocherellano a rimpiattino con i raggi dorati di elios. Agevolo lo sguardo infantile e lascio che la mente segua la fantasia ma anche il sentiero della memoria. Gioco con la sabbia tra le dita, la sento calda e sfuggente. Sento il libeccio sulla parte del viso che rimane scoperta dal velo di lana che come le spire di un serpente dal collo risale provando a proteggerne uno scampolo dal mondo. Ora il mio corpo sosta, incerto, in silenzio. Rifletto su quel che sono stato, che attualmente sono, che gradirei essere. Lo percepisco, lo avverto, lo vivo, lo sento. Tutto come un cortometraggio proiettato su schermi che mulinano intorno e dentro di me. Sono attonito, inconcluso; eppure un tenue sorriso che sale da dentro pare increspare le labbra. |
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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
sono stanco di correre inutilmente proteso verso un improbabile ideale irrealizzabile. Sono stanco di guerre e di battaglie in solitudine. Solo ad inseguire idee, ideali che nessuno ha mai inseguito per davvero. Sono stanco dei giorni che procurano ferite, della cattiveria e dell'nvidia, della gente che sorride e poi ti conficca la lama nel petto per giungere all'anima. Ecco quando sto col mio adorato mare tutte queste sensazioni scompaiono e lasciano pensieri di speranza e di fiducia. E' quello stadio morale che chiamo esistere pensando oltre l'umano. Abbiate sempre cura. Gian
seppur novembre ho nel cuore le stoppie gialle di fuoco e il cielo bianco di lune, ho negli occhi le stelle e sulle labbra i baci del mio adorato mare. Ho nel pensiero l'orgoglio dei sardi e la malinconia degli sguardi. Il mare, per me, è anche questo indipendentemente dalle stagioni...Bonora. Gian
quando il ricordo mi riporta i baci di settembre, allora il mio cuore dolce, il mio cuore triste cerca quel luogo. E lì gli aquiloni sono sospesi nell'aria dolce e gentile come i colori di quell'Amore. Bonora. Gian