Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Ricordo scolastico

Post n°982 pubblicato il 06 Giugno 2021 da gianor1
 

 È la metà degli anni ottanta del secolo scorso quando maestra Pina e maestra Teresa, provate dalla situazione chiassosa e turbolenta costantemente imposta da noi bimbi ai loro padiglioni auriculari, riproposero un vecchio gioco destinato a diventare un'oasi di serenità, capace di alleviare all'istante lo stress acustico nei momenti in cui si sentivano letteralmente esplodere la testa: satura di strilli, pianti, risa e urla.
“Il gioco del silenzio”, oltre a tutelare il sistema nervoso delle Maestre, serviva anche ad insegnare a noi piccoli un po' di autocontrollo.
Le regole erano (e forse lo sono ancora) semplici: ci mettevamo seduti in cerchio sulle seggioline di legno e non si parlava più.
“Non si deve sentire nemmeno una mosca volare”,  sentenziava maestra Teresa scandendo bene le parole e mimando con le dita la chiusura di una zip immaginaria sistemata tra il labbro superiore e quello inferiore.
Noi bimbi taciturni sorridevamo: finalmente era arrivato il nostro momento!
Del resto, l'ambizione alla vittoria, in situazioni come queste, era da considerarsi legittima.
Tra di noi gli iperattivi, al contrario, tradivano volti scettici e diffidenti prefigurando il supplizio di non poter pronunciare nemmeno una parola chissà per quanto tempo!
No!  Il gioco del silenzio non sembrava affatto una bella cosa per nessun di loro! Personalmente l'ho sempre detestato.
Rammento che i primi sessanta secondi erano semplici per tutti.
Il minuto successivo scoppiava qualche risatina che, però, il regolamento permetteva: importante era non parlare!
Il terzo minuto si faceva più impegnativo.
“Maestra Pina! Posso andare in bagno? Devo fare la pipì!” esclamò improvvisamente Efisietto che, per questo, venne eliminato.
Poco dopo, mattoncino dopo mattoncino, il fragile muro del silenzio imposto crollò.
A vincere fu Federica: che i più cattivi, per questo, soprannomineranno “la mummia”.
Poverina. Il nomignolo le rimarrà appiccicato per mesi e mesi. Per la cronaca oggi Federica è un' eccellente e bellissima psicologa infantile!
E voi gentili lettrici e lettori avete un ricordo di un gioco che facevate quando eravate bimbi?

Varie sono le versioni di questo motivo ossimorico. Quella che vi presento è un' esecuzione per solo pianoforte eseguita con dolcezza e sagacia dall' interprete. L' ascolto della composizione pare trasportare in un luogo sconosciuto, dove il silenzio stesso diventa luogo. Ho notato gentili Interlocutori che nella nostra lingua si dice "stai in silenzio". Il verbo "stare" viene utilizzato come per rimarcare il fatto che il silenzio sia un luogo. Una coincidenza significante è che la composizione venne terminata nel Febbraio del 1964, ed è proprio in questo mese che, secoli prima durante la Parentalia, i latini veneravano,  "Tacita Muta",  la dea degli inferi che personificava il silenzio. Buon ascolto.

Commenti al Post:
kipino
kipino il 06/06/21 alle 21:06 via WEB
Un gioco molto efficace che in certe circostanze sarebbe utile applicare anche da grandi :)
 
 
gianor1
gianor1 il 06/06/21 alle 21:09 via WEB
Gentile Interlocutore, ad ogni età e in ogni contesto sociale il silenzio è un ottimo strumento di comunicazione, quando si è in grado di dosarne l'uso, di contestualizzarne la funzione, di definirne i contorni e di interromperlo quando è preferibile lasciare spazio alle parole.Abbi cura, mi raccomando. Gian
 
origami25
origami25 il 06/06/21 alle 21:18 via WEB
La nostra tradizione culturale occidentale non è particolarmente ricca di momenti di silenzio, forse perché non abbiamo abitudini o costumi che invitano alla riflessione e alla conoscenza di sé. Io ricordo il nascondino. Un classicissimo! Buonasera, Enrica
 
 
gianor1
gianor1 il 06/06/21 alle 21:24 via WEB
A parte la tradizione di cui potrei discutere, ma sarebbe un lungo discorso, nel nostro mondo contemporaneo esiste un silenzio di riflessione, quello che fa da sfondo ai bivi della vita, quando non si sa quale strada imboccare e si teme di sbagliare direzione per l’ennesima volta. Nascondino lo ricordo bene. E' davvero il classio dei classici ludici. Ciao. Gian*_*
 
daunfiore
daunfiore il 06/06/21 alle 21:28 via WEB
Il silenzio diventa pausa e regola. Tra deroghe e voglia di trasgredire.
 
 
gianor1
gianor1 il 06/06/21 alle 21:37 via WEB
Gentile Interlocutrice, sono conscio che il silenzio è un aspetto che inerisce all’ambito della comunicazione. Sebbene molte persone credano che i silenzi siano soltanto spazi vuoti nella comunicazione, in realtà hanno un significato. Cioè essere presente, solidale e mostrare rispetto.
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 06/06/21 alle 22:15 via WEB
Efisietto, già solo per il nome che ha, andava premiato, secondo me. Io mi ricordo un gioco gemello di questo che tu racconti, ovvero il "Facciamo a chi ride prima" che era un nome sbagliato perchè il gioco era proprio il contrario, ovvero "chi ride prima è fuori dal gioco". Si stava serissimi e ci si guardava, chi rideva era eliminato. Ero una schiappa: soglia del riso mia, bassissima. Ciao Gian.
 
 
gianor1
gianor1 il 06/06/21 alle 22:40 via WEB
A Cagliari è molto diffuso il diminutivo di Efisio (patrono della Sardegna). Certo che anche il tuo gioco aveva dei presupposti ilari e credo che quasi mai durava molto...Ciao e abbi sempre cura. Gian
 
   
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 06/06/21 alle 22:49 via WEB
Sai che per ragioni di lavoro sono stato a Cagliari durante la festa di Sant'Efisio? Meraviglia.
 
     
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 13:47 via WEB
E' una ricorrenza religiosa, forse l'unica, che il popolo sardo segue con amore e devozione. Grazie per la gentilezza.
 
georgiasensi
georgiasensi il 06/06/21 alle 23:05 via WEB
Caro Gian è difficile ascoltare il silenzio. Per un semplice motivo: il silenzio assoluto non esiste. In qualunque situazione, anche se sei in mezzo al nulla, c’è sempre un qualche tipo di suono che giunge alle tue orecchie. Anche'io ricordo il gioco del silenzio e anche il nascondino. Buonanotte, Georgia:)
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 13:48 via WEB
No, il silenzio non lo puoi ascoltare. Il vero silenzio lo puoi sentire. Non solo le orecchie, ma anche il cuore, il cervello e l’anima. È una delle esperienze più significative, potenti e rigenerative che un essere umano possa provare, ma è anche una delle più sottovalutate. Ciao. Gian
 
ambradistelle
ambradistelle il 07/06/21 alle 00:51 via WEB
A me piace il silenzio, ci trovo le mille parole che non dico ma che ascolto...Dolce notte amico caro, un abbraccio
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 13:49 via WEB
Hai ben ragione, cara Tina, Pprché il silenzio potresti sentirlo fuori, intorno a te, ma è dentro di te che nasce. Sei tu a scegliere cos’è il silenzio. Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 07/06/21 alle 03:06 via WEB
“Tutti dovrebbero avere almeno un’ora al giorno di felicità, un’ora in cui ovunque si rivolga lo sguardo, venga solo voglia di ridere e, nei casi più disperati, piangere di gioia.” (Emil Cioran)
Buona settimana Gian :)))
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 13:50 via WEB
Sempre ottima il regalo musicale che mi doni. Ti ringrazio davvero di cuore. Ore liete e serene. Gian
 
licsi35pe
licsi35pe il 07/06/21 alle 06:08 via WEB
Ho trascorso gran parte della mia vita nel silenzio. Non il silenzio del nulla ma quello della timidezza nel contatto con gli altri. Poi, la ribellione a questo mio modo di essere ed ora…. molto difficile, per me, lo stare in silenzio. Ammetto che certe situazioni lo pretendano e, con fatica, ci riesco. Comprendo e sostengo il silenzio nell’ammirazione estasiata di un bosco incantato, di un mare infinito dalla superficie azzurra appena appena increspata, di un paesaggio da fiaba, per cui un Ohhhhhh, detto sottovoce, è più eloquente di cento parole. Un gioco? Il “portone” e “le manette”, giochi che non credo si pratichino più tra i ragazzi, ma molto divertenti. Buona settimana, Gian, con un giocondo sorriso…licia
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 13:54 via WEB
Gentilissima Licia, non è importante quale sia la tua forma preferita di silenzio. Può essere una stanza senza rumori forti, può essere la cima di un monte con il vento che soffia forte, la spiaggia con il suono del mare o qualsiasi punto tu abbia scelto per meditare. Non ha importanza cosa sia per te il silenzio, ma è importante che lo cerchi. Non smettere mai di cercare il silenzio. Ti suggerisco una coordinata della felicità: Impara ad apprezzare il tramonto e a rispettarlo in silenzio. Ciao. Gian
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 07/06/21 alle 08:09 via WEB
l’ascolto può avvenire solo se stai “in silenzio”, una cosa che oggi si nota sempre più raramente tra le persone, che tendono a parlarsi sopra. Ricordo che mi piaceva la palla prigioniera. Buona settimana. Mary
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 13:56 via WEB
Il silenzio, a volte, genera una sensazione, quella di non essere all’altezza della conversazione, quella di dover riempire tutti gli spazi vuoti senza lasciare spazio a dubbi. La verità è che “senza spazi vuoti”, senza silenzio non esiste comunicazione. Buon pomeriggio. Gian
 
elyrav
elyrav il 07/06/21 alle 08:50 via WEB
Ahahahhaa poveretta! La mummia!!! Anche noi si faceva il gioco del silenzio. I miei giochi erano i classici giochi. Quello del silenzio, prendi e scappa, guardie e ladri ... i soliti. Era bello :) serena giornata
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 13:58 via WEB
Pensa, gentile amica, che poco tempo fa ho parlato con Federica e mi ha confidato che una dei motivi della sua scelta universitaria e ora professionale è dovuta in parte a quella presa in giro! Bei giochi che conosco e ho praticato anch' io. Ciao. Gian
 
   
elyrav
elyrav il 08/06/21 alle 07:45 via WEB
Capibile :) non per lavoro ma per diletto ho "studiato" molto psicologia anche io per le prese in giro subite da ragazzina. Non che gli adulti siano meglio, anzi. Sono più taglienti. Sì belli i giochi di una volta :) ora i ragazzi non sono più nei cortili, è mancato tanto questo a mia figlia. Ha sempre cercato qualcuno con cui giocare ... serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 13:43 via WEB
Ho fatto spesso ammenda con i miei compagni di scuola per il carattere anticonformista, ribelle e soprattutto ironico che avevo nei loro confronti, con battute non sempre aderenti all'educazione. Ai giovani di oggi manca quel cortile, magari in terra battuta e lo trovano nei computer o nei smartphone, ahimè! Con mia figlia è una continua battaglia...Ciao. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 09/06/21 alle 07:49 via WEB
E' una ruota ... quando sei ragazzo non sai che ciò che dici/fai può essere pesante. Anche io non ero sicuramente una stinca di santa anzi. Ero la "ribelle" e col senno di poi ... ;) Eh anche con la mia è una continua battaglia però ultimamente va spesso in un paesino con delle amiche/amici e sta in compagnia, mi auguro usino meno il cellulare :) serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 09/06/21 alle 14:08 via WEB
Molte volte ci siamo detti:" Se avessi avuto l' esperienza di oggi, certi errori non gli avrei commessi", dimenticandoci che se oggi siamo così lo dobbiamo a quegli errori non voluti. Speriamo di vincere almeno la guerra!! Ciao. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 10/06/21 alle 07:53 via WEB
Infatti :) è così se siamo così è proprio per gli errori non voluti :) tutto sommato siamo cresciuti bene secondo me :D ... speriamo di vindere yes :D serena giornata
 
     
gianor1
gianor1 il 10/06/21 alle 14:27 via WEB
La nostra educazione, se siamo ben cresciuti, deve essere d'esempio per i nostri figli. Credo che tu nei sia fiera. Buon pomeriggio. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 11/06/21 alle 08:31 via WEB
Io ammetto che sono contenta di come sono, certo ho dei difetti come tutte le persone ma ho anche dei pregi e mia figlia l'ho cresciuta abbastanza bene. Ho fatto errori e ne farò ancora ma sto cercando di fare del mio meglio. So che quando va a casa di qualcuno mi dicono sempre che è molto educata. Poi quando la sento coi suoi amici ... la strozzerei e le dico che le parolacce non si dicono. Ma "in branco" fanno cose che non sarebbero da fare. Io continuo a dirglielo. Lo capirà :) sereno fine settimana
 
     
gianor1
gianor1 il 11/06/21 alle 14:03 via WEB
Non è alcun dubbio della tua buona disposizione educativa. Hai proprio ragione sul "branco", lo vedo nei miei allievi, presi singolarmente sono degli ottimi ragazzi e ragazze, quando sono insieme diventano imprevedibili. Buone cose. Gian
 
cielochiuso1
cielochiuso1 il 07/06/21 alle 08:55 via WEB
Serve a parlare, a capire, ascoltare e a scrivere: insomma, il silenzio serve a pensare. E c’è una lunga storia, filosofica e letteraria, che il silenzio lo descrive e lo loda. Giuliana
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 14:01 via WEB
L’abate Dinouart afferma che "esiste un silenzio prudente e un silenzio artificioso. Un silenzio compiacente e un silenzio canzonatorio. Un silenzio spirituale e un silenzio stupido. Un silenzio di plauso e un silenzio sprezzante. Un silenzio politico. Un silenzio dell’umore e un silenzio del capriccio". Buon pomeriggio. Gian
 
starseablu
starseablu il 07/06/21 alle 14:41 via WEB
Senza silenzio si perdono anche i valori, poiché si fa silenzio per rispetto. Ciao, Valentina:)
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 20:21 via WEB
Il silenzio non è solo un vuoto, assenza di qualcosa. Il silenzio è il modo con cui si organizza la presenza. Non vi è ordine senza silenzio. Non vi è comprensione senza silenzio. Buona serata. Gian
 
cuoresereno
cuoresereno il 07/06/21 alle 15:58 via WEB
Fare silenzio è necessario soprattutto nell'interazion con il prossimo. Ascoltare significa saper porre del silenzio tra sé e l’altro, del silenzio necessario a impedire che le proprie parole, le proprie sensazioni, le proprie emozioni invadano la sua differenza. Ciao, Francesca
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 20:23 via WEB
Ascoltare non significa semplicemente aspettare il proprio turno per parlare, né stare in silenzio e annuire. Significa piuttosto essere attivamente in ascolto dei bisogni dell’altra persona, cercare di entrare nel mondo dell’altro, anche se non lo condividiamo. Ciao. Gian
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 07/06/21 alle 18:09 via WEB
Ricordi di gioco scolastici alle alimentari?, l'unico gioco che il maestro ci concedeva era quello di marciare e giochi militari "Il Maestro, anziano, formato con il ventennio solo quello sapeva fare" Buona settimana Gian ciao
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 20:24 via WEB
Accidenti davvero giochi inconsueti e privi fantasia. Mi spiace che non abbia un buon ricordo ludico. Ciao. Gian
 
shooting.star
shooting.star il 07/06/21 alle 19:28 via WEB
Caro Prof., trascorriamo il tempo nel frastuono emotivo, in cui è difficile stare e fare silenzio. Dei giochi quello cherammento di più è "strega comanda color". Buona serata, Vincenza
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 20:27 via WEB
Eppure la quiete mentale può aiutare a diminuire lo stress, riduce l' ansia, agisce sulla concentrazione, sulla capacità di tollerare i disagi. Ciao. Gian
 
maresogno67
maresogno67 il 07/06/21 alle 21:05 via WEB
i rumori del passato sono sempre molto interessanti. Ciao, gi
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 21:13 via WEB
Alcuni vanno a braccetto con l'inventiva del silenzio. Ciao. Gian
 
Estelle_k
Estelle_k il 07/06/21 alle 21:32 via WEB
Il gioco del "telefono senza fili", mio caro Gian. Altrimenti detto del passaparola. E all'epoca nemmeno immaginavamo quanto potesse essere considerato in futuro attuale e mai demodé. Certo, ora non ci si bisbiglia più all'orecchio per comunicare un fatto accaduto, o una semplice parola. Ma pensa a quanto il risultato sia del tutto simile a quello di un pettegolezzo riportato più volte o un gossip letto e interpretato nei nostri tempi. Ci volevano insegnare qualcosa al tempo...Un abbraccio:)
 
 
gianor1
gianor1 il 07/06/21 alle 21:56 via WEB
E' una maniera tipica non solo nei nostri posti di lavoro o di relax ma anche nei social media che frequentiamo. Diventa peculiarela difesa dagli attentati alla nostra sensibilità ma di comprendere e contrastare un’insidia molto più penetrante. Le minacce alla sensibilità sono infatti evidenti in chi si approccia a noi sempre in modo ultracritico o polemico, in chi opprime, intimida, squalifica, seduce, demotiva, istiga e imbroglia. In fondo è l' esito finale del "telefono senza fili" in cui s'iniziava con una parola e si giungeva alla fine per definirne un' altra, magari attraverso il voluto bluff di un compagno pieno di risorse, allora ironiche, oggi offensive alla dignità. A ben rileggerci, gentilissima Amica. Gian
 
   
Estelle_k
Estelle_k il 08/06/21 alle 14:34 via WEB
Non posso che sottoscrivere il tuo pensiero Gian, sai che pensavo mentre ti leggevo? Mi piacerebbe fare un post da me sulla tematica, prossimamente, prendendo spunto dal tuo scritto. Grazie per l' ispirazione :) Trascorri un buon pomeriggio:)
 
     
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 14:43 via WEB
Mentre Ti ringrazio per la gentile considerazione, attendo le tue parole con curiosità. Posso dirlo? Ore liete. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 08/06/21 alle 03:01 via WEB
Mi piacciono le persone che hanno la meraviglia negli occhi, quelli che guardano l'incanto del mondo come se lo vedessero per la prima volta.
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 13:52 via WEB
 
veramore
veramore il 08/06/21 alle 07:46 via WEB
Raramente accogliamo il silenzio. Lo consideriamo con una accezione completamente negativa e spesso si associa alle parole "solitudine", "mancanza" o "dolore". Buona giornata e buon lavoro Prof., Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 13:45 via WEB
E invece, cara Veronica, il silenzio fa bene. È l’unico modo che si ha per entrare in contatto con le proprie paure, aspirazioni e menzogne quotidiane. Buon pomeriggio. Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 08/06/21 alle 08:57 via WEB
Saper comunicare è una delle cose più difficili e impegnative, per poterlo fare in modo efficace bisogna sapersi conoscere, saper conoscere le proprie capacità e i propri limiti. In queste condizioni è necesarrio ricorrere al silenzio. Il mio gioco preferito era il nascondino. Ciao. Miriam
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 13:47 via WEB
Il linguaggio come anche le parole non sono l’unico modo in cui una persona può esprimersi, è proprio dal “non detto” che nasce la prima forma di comunicazione. Attraverso il silenzio è possibile istaurare una forma di dialogo interiore, così che i pensieri possano assumere una forma nuova, come anche le emozioni e i sentimenti, inoltre attraverso le “non parole” impariamo a conoscere noi stessi a ragionare a pensare. Ciao. Gian
 
amazingsara
amazingsara il 08/06/21 alle 09:27 via WEB
Se fossi veramente dentro l’anima mia, allora sì che udir potrei, nel mio silenzio il mare calmo della sera. Pensiero per l'occasione di oggi che è la giornata mondiale degli Oceani. Ciao. Sara^_^
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 13:48 via WEB
Eh sì, Boccelli la canta veramente bene. Grazie per aver citato la giornata per gli Oceani...Ciao. Gian
 
Bluecobalto2
Bluecobalto2 il 08/06/21 alle 11:08 via WEB
Il silenzio ha un valore maggiore rispetto alle parole e che, talvolta, tacere vale più che parlare. Basta qualunque frase o argomento per dar vita a una conversazione mentre, al contrario, il silenzio è sempre più difficile da trovare nella società odierna. Ciao, Federica
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 13:50 via WEB
“Silentium est aureum” scrivevano infatti gli antichi, accostando il silenzio al materiale più prezioso, l’oro. Dovremo seguire questo motto. Buon pomeriggio. Gian
 
Myla03
Myla03 il 08/06/21 alle 14:09 via WEB
caro Gian che post tenero :) ; io mi ricordo del gioco della settimana scritta sul manto stradale e che ci si giocava, lanciando il sassolino, poi ricordo strega comanda colori, 1,2,3 stella, nascondino, guardie e ladri, il telefono senza fili, regina reginella quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello? palla tra i due fuochi. Questi erano i giochi che con i bimbi e bimbe del mio quartiere soprattutto in estate giocavamo in estate ed ho trascorso una infanzia spensierata e serena. Indubbiamente più salutare di quella dei bimbi di oggi che hanno TV, play station , PC e quant'altro e perdono contatto umano :( , un @bbraccio, Myla :)
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 14:40 via WEB
Conosco personalmente alcuni giochi (nascondino, palla avvelenata...) altri li ho letti in alcuni libri. Sono tanti e tutti assai educativi. Noi da bimbi abbiamo giocato per conoscere il mondo che ci circondava, per crescere, apprendere, elaborare le nostre esperienze, per entrare in relazione con gli altri, per sviluppare delle abilità che ci avessero permesso con il tempo di essere indipendenti. Ed è proprio attaverso questi giochi che abbiamo sviluppato la nostra intelligenza, la nostra personalità. Hai ben ragione i bimbi di oggi hanno altri giochi, altre prospettive educative. ma non tutto è negativo. Importante è non esagerare. Come dicevano i latini "In medio stat virtus"...Buon pomeriggio. Gian
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 08/06/21 alle 14:09 via WEB
Ai miei tempi ,ad una certa ora, dopo colazione ce lo proponevano le suorine dell'asilo: in particolare Suor Giuseppina , che mi era molto simpatica e che ancora ricordo bella e dolcissima.Avevamo lo stomaco pieno e quel gioco ben conciliava il sonno.Subito la suorina, vedendo qualcuno dei bimbi ciondolare, ci invitava a piegare le braccia , metterle sui banchetti e poggiarvi la testa.Lo facevamo tutti e io malvolentieri, perchè ero abbastanza vispa e chiacchierona e mi sarebbe piaciuto giocare con tutti quei giocattoli, esposti in vetrina, ma chiusi a chiave e quasi mai usati da noi piccoli.Ecco che il giuoco del silenzio era un escamotage della mia cara suorina per starsene un po' tranquilla. Che tenerezza, però questo ricordo, che mi ha portato alla memoria anche una compagnetta che si chiamava Marina e aveva gli occhi del colore del mare...Ciao.
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 14:30 via WEB
Rammento gli anni dell'asilo (i miei mi avevano inscritto ad uno privato gestito dalle suore). Mi sono rimasti impressi perchè una volta durante la ricreazione eravamo tanti bimbi, così quando suonò la campanella fui indeciso con chi andare. In quell' attimo ecco che una suora (enorme, mi era sembrata) mi afferrò per un braccio, dicendomi: "Ehi, mammalucco, devi andare là …". Il significato della parola mi era sconosciuto, ma il tono di voce era stato molto chiaro. Mi sono sentito così ingiustamente rimproverato, che da quella volta mi è rimasto un istintivo senso di avversione per tutte le suore, a qualsiasi ordine appartengano. Ancor oggi mi capita ogni tanto di affermare “le suore sono cattive”, ma riconosco che parlo un po’ a sproposito, perché ce ne sono di buone e di cattive come in un qualunque gruppo di persone. I miei ricordi sono conchiglie dell'arenile, sepolte da un po' di sabbia ma ancora là se le cerchi. Non si sono smarrite. Si risvegliano e sanno portarmi ancora un vento fresco di sensazioni ed emozioni dall'infanzia lontana. Ciao. Gian *_*
 
several1
several1 il 08/06/21 alle 15:21 via WEB
Metá degli anni '80? Anni chiassosi e turbolenti...
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 20:45 via WEB
In quegli anni facevo le elementari. Ricordo che non avevo cellulare, nè internet. Il telefono di casa era posizionato all'entrata e aveva una diramazione nella camera dei miei genitori. Ora, lo vedo anche da mia figlia, i ragazzi che hanno l'eta che avevo io negli anni ottanta, hanno la loro chat su Whatsapp e il cellulare...
 
Sallypeanuts
Sallypeanuts il 08/06/21 alle 15:59 via WEB
"Ho bisogno di silenzio come te che leggi col pensiero non ad alta voce..." Così scriveva Alda Merini. Tre versi per spiegare il silenzio. Davvero belli! Buon pomeriggio.
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 20:47 via WEB
Poesia da leggere in silenzio quando abbiamo bisogno di noi stessi per chiedere un momento tutto per noi. Grazie per la bellissima citazione. Buona serata. Gian
 
suiteitaliana
suiteitaliana il 08/06/21 alle 18:04 via WEB
Caro amico, viviamo in un contesto sociale in cui siamo letteralmente sommersi dai suoni e dai rumori: telefoni cellulari che squillano (anche troppo spesso), computer, tablet, palmari, … e chi più ne abbia più ne metta. Non è solo ‘colpa’ delle nuove tecnologie: siamo anche noi che, troppo spesso, non riusciamo a sopportare il silenzio e facciamo in modo di avere quasi sempre una sorta di ‘sfondo sonoro’ che ci tenga compagnia, che riempia le nostre giornate, magari anche solo la televisione o la radio. Buona serata, Anna
 
 
gianor1
gianor1 il 08/06/21 alle 20:55 via WEB
Ci barcameniamo in un contesto sociale che non concede soste, neanche musicali: mentre siamo al p.c. seguiamo pure la televisione per sentire qualche notizia e magari, spesso dialoghiamo al telefono, scordando che la nostra mente può incamerare solamente un certo quantitativo di informazioni alla volta, non di più! Ore serene. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 09/06/21 alle 04:45 via WEB
Apprezza ciò che sei perché tu sei amore, quell'amore che cerchi in ogni cosa e in ogni dove. Accogli ciò che tu sei perché tu sei ciò che cerchi di essere, ciò che tu vuoi essere, tu sei la vita che crea la tua vita. Accetta te stesso, amore del tuo amore, perché tu sei ciò che hai tanto bisogno di essere. Sorridi all'amore che tu emani perché tu sei quell'amore che cerchi in ogni luogo, pace dei tuoi sensi. [Paulo Coelho, Sono come il fiume che scorre]
 
 
gianor1
gianor1 il 09/06/21 alle 14:04 via WEB
L’amore eterno esiste, o meglio può esistere, e si può estendere anche oltre la morte. Due partner molto legati (quelli che cioè provano amore vero nei reciproci confronti) sono in grado di influenza la salute sia fisica sia mentale dell’altro e questo può accadere anche dopo la morte di uno dei due. Ciao. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 09/06/21 alle 07:31 via WEB
Buongiorno Collegone! Il silenzio del poeta porta con sé il mistero delle parole, il silenzio del filosofo il peso della riflessione ed ancora il silenzio del ricercatore che cerca e osserva è differente da quello di un bambino triste. Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 09/06/21 alle 14:06 via WEB
Toccare il silenzio, respirare il silenzio, camminare in solitudine lungo strade che sembrano infinite. Nell’oscurità della notte e nel pallore del giorno ognuno di noi può sentire tutta la pesantezza dei pensieri che ci avvolgono completamente. Ciao. Gian
 
giselemar0
giselemar0 il 09/06/21 alle 07:54 via WEB
Sempre più spesso sui social si abusa del diritto alla parola. Tacere invece non significa mettersi una museruola ma porsi al centro della propria esistenza. Buingiorno Gian, Gisella
 
 
gianor1
gianor1 il 09/06/21 alle 14:12 via WEB
Finalmente Gisella sei riuscita a dire quelli che molti pensano, ma non riescono o non vogliono dire: esistono gli imbecilli. Buon pomeriggio. Gian
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 09/06/21 alle 10:39 via WEB
Ogni mattino ti è data la facoltà di scegliere come agire, fare, essere. Sii il meglio di ciò che sei! Buongiorno, Valeria*__*
 
 
gianor1
gianor1 il 09/06/21 alle 14:12 via WEB
Io ci provo... Ciao. Gian
 
aforismadamore
aforismadamore il 09/06/21 alle 14:28 via WEB
Il silenzio è la forma più alta della parola; comprenderlo è la forma più alta dell’essere umano. Ciao, Giulia
 
 
gianor1
gianor1 il 09/06/21 alle 20:10 via WEB
Ascoltiamo troppo lo smartphone e la natura. Il libeccio è una delle mie melodie preferite. Un suono solitario, forse, ma rilassante. Ognuno di noi dovrebbe avere il proprio suono personale e il suo ascolto dovrebbe renderlo euforico e vivo, o silenzioso e tranquillo. È un dato di fatto, uno dei suoni più importanti, e per me il suono per definizione, è il totale, assoluto silenzio. Ciao. Gian
 
phutura2
phutura2 il 09/06/21 alle 16:53 via WEB
Buon pomeriggio caro Gian, Simona
 
 
gianor1
gianor1 il 09/06/21 alle 20:11 via WEB
Buona serata gentilissima Amica. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 09/06/21 alle 22:23 via WEB
Grida e tutti ti sentono. Sussurra e solo chi ti è vicino capisce quello che dici. Taci e solo il tuo amico migliore sa ciò che vuoi dire. Buonanotte e sogni d'oro, Caterina
 
 
gianor1
gianor1 il 10/06/21 alle 14:24 via WEB
Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano. Buon pomeriggio. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 10/06/21 alle 07:31 via WEB
Scegli per la vita! Ama le cose pulite, belle: la poesia, il sogno, la fantasia. Benedici il Signore che ti dà questa possibilità di viaggiare senza biglietto lungo i meridiani e i paralleli dell'esistenza.Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 10/06/21 alle 14:26 via WEB
Quello che chiamiamo il nostro destino è in realtà il nostro carattere, e il carattere si può cambiare. Buon pomeriggio. Gian
 
veramore
veramore il 10/06/21 alle 07:46 via WEB
Buona scuola Prof., in ogni nuovo giorno c'è un silenzio che ci accompagna e ci difende. Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 10/06/21 alle 14:26 via WEB
Grazie di cuore. Buon pomeriggio. Gian
 
cassetta2
cassetta2 il 10/06/21 alle 10:52 via WEB
"che il silenzio sia un luogo" è meravigioso.
 
 
gianor1
gianor1 il 10/06/21 alle 14:28 via WEB
Non è difficile trovarlo se siamo ben disposti a cercarlo.
 
foreverandever0
foreverandever0 il 10/06/21 alle 18:05 via WEB
Quando l'amore vuol parlare, la ragione deve tacere. Buona serata. Donatella:)
 
 
gianor1
gianor1 il 11/06/21 alle 13:59 via WEB
Frase comune, ma non sempre è così. Ciao. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 11/06/21 alle 05:10 via WEB
Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere. (Albert Einstein) - Buona giornata bye Jole
 
 
gianor1
gianor1 il 11/06/21 alle 14:01 via WEB
Se c’è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne, quanto sperare in un’altra vita, e sottrarsi all’implacabile grandezza di questa.(Camus) Buon pomeriggio. Gian
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 11/06/21 alle 07:31 via WEB
Buongiorno collegone! La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è quella di essere di buon umore. Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 11/06/21 alle 14:01 via WEB
Io ci provo a sorridere, ma poi gli eventi, a volte, mi contradicono. Buon pomeriggio. Gian
 
Marilena63
Marilena63 il 12/06/21 alle 07:19 via WEB
Buon fine settimana Gian,un abbraccio con affetto ed amicizia...:-))Mari
 
 
gianor1
gianor1 il 12/06/21 alle 08:21 via WEB
Trascorri anche tu tante ore serene in questa fine di settimana, che da me appare estiva. Ciao. Gian
 
virgola_df
virgola_df il 12/06/21 alle 10:10 via WEB
Ricordo bene il gioco del silenzio e soprattutto come, nel tempo, brevissimo tempo, siamo state brave, noi femminucce, più dei maschietti, tanto brave ad infrangerlo, pur tacendo. Tanto brave da farlo anche fuori di lì, nella vita,semza peso ma con efficacia, quando i tempi si facevano duri e una parola era poco e due erano troppe. Il silenzio, la salvezza. Un grazie alla mia maestra!
Abbracci cari e ottima giornata.
virgola
 
 
gianor1
gianor1 il 12/06/21 alle 21:30 via WEB
In una società in cui molti ambiscono al piacere dell'avere, del subito , nella banalità, nel rumore e negli idoli, il silenzio può avere una potenza adeguata a spogliare ciascuno dalle troppe sicurezze, una capacità ontologica in grado di portare ai fondamenti dell’esistenza e dell’essere. Ciao. Gian
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 12/06/21 alle 11:13 via WEB
Io, Federica, mi ci rivedo in questa Federica e sono certa che avrei vinto anche io perche, da piccola, ero molto timida, discreta, tranquilla e il silenzio mi e' sempre piaciuto..Buongiorno Gian, complimenti per la scelta della cover, bellissima! Buon fine settimana di sole e mare *___*
 
 
gianor1
gianor1 il 12/06/21 alle 21:32 via WEB
Vi è sempre una compensazione nella vita. Quel che si è sofferto in gioventù, viene di certo ricevuto in età adulta, in qualche modo. Abbi sempre cura. Gian
 
maresogno67
maresogno67 il 12/06/21 alle 15:52 via WEB
Un bel ricordo! ciao, gi
 
 
gianor1
gianor1 il 12/06/21 alle 21:32 via WEB
Grazie. Gian
 
woodenship
woodenship il 13/06/21 alle 00:32 via WEB
Fantastico il gioco del silenzio: ricordo che ci giocavamo alle elementari. Quelli che sgarravano si beccavano bacchettate sulle dita........Un sereno fine di settimana possibilmente sul splendido mare.........W........
 
 
gianor1
gianor1 il 13/06/21 alle 07:52 via WEB
Credo che molti di noi, pur di diversa generazione, abbiano conosciuto questo gioco. Trascorri una sereno giorno del Signore. Gian
 
neopensionata
neopensionata il 13/06/21 alle 04:07 via WEB
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, , chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati..... Pablo Neruda) Buona e santa domenica !!!
 
 
gianor1
gianor1 il 13/06/21 alle 07:56 via WEB
Chi non vive serenamente la propria vita è qusi sempre destinato a disturbare la viita degli altri. Sereno giorno del Signore. Gian
 
lunetta_08
lunetta_08 il 13/06/21 alle 09:26 via WEB
Al gioco del silenzio perdevo sempre. Mi veniva da ridere guardando le espressioni serie degli altri bambini. E, poi, una volta perso, si poteva riniziare a chiacchierare allegramente, quindi meglio farlo finire alla svelta. Ultimamente entro poco su Libero, ma quando ho tempo mi piace passare a trovarvi. Un abbraccio, caro Gian, ci vediamo al mare!
 
 
gianor1
gianor1 il 13/06/21 alle 11:08 via WEB
E' sempre un piacere leggere il tuo commento. Grazie. Sono appena rientrato...Troppo caldo e troppa gente! Sereno giorno del Signore. Gian
 
loyalbraveandtrue
loyalbraveandtrue il 18/09/21 alle 06:40 via WEB
Questo post mi ha fatto molto sorridere, ricordo bene il gioco del silenzio - il mio preferito. Come Federica ho avuto anche io un nomignolo, forse meno carino del suo: “o munaciello” (spiritello leggendario della tradizione napoletana); per anni ahimè. E come lei anche io sono finita per diventare una psicologa, ma non esattamente nello stesso settore. Ti auguro un meraviglioso weekend. Maria
 
 
gianor1
gianor1 il 18/09/21 alle 07:40 via WEB
Assai lieto di questo commento inaspettato. La gentilezza e l'ironia della gente di Napoli rimane sempre una costante della mia conoscenza soprattutto di quella musicale. Auguro anche a Te una fine di settimana in allegria e serenità. Gian
 
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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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